Da qualche anno circolavano nel regno del Cormyr voci inquietanti sulle popolazioni di orchi e goblin stanziate a nord della catena montuosa dei Corni Tempestosi. Gli scout e i ranger riportavano notizie di tribù estremamente prolifiche, molto più del naturale ciclo riproduttivo di quelle creature. La popolazione di mostri si è così accresciuta, arrivando al punto di una naturale ricerca di nuovi territori da abitare, coltivare e razziare.
Senza preavviso, cogliendo di sorpresa le truppe del regno, rivoli di orchi e goblin hanno iniziato a scendere dai monti. I rivoli si trasformarono in fiumi e con loro hanno trascinarono a valle anche troll e giganti.
La reazione dei Draghi Purpurei fu inizialmente lenta, la minaccia non era stata considerata in maniera adeguata. Poi, grazie al grande lavoro dei Maghi da Guerra, la prima parte dell’invasione fu arrestata e le truppe di mostri respinte tra i monti. Ma la minaccia rimaneva presente, era troppo pericoloso seguire i nemici tra i monti per ricacciarli nelle loro terre. Il Cormyr rimaneva con il fiato sospeso, cristallizzato in una pace apparente, con orde di nemici appostati alle prime pendici dei monti del nord, pronti a rotolare a valle e travolgere tutto.
Tyrluk, un piccolo paese dove le case erano disseminate come una manciata di dadi lanciata da un nano ubriaco, è diventato il centro operativo militare del regno. Le campagne attorno alla cittadina erano costellate di tende e di falò, mentre la vecchia e unica locanda era la sede del Comando. Molti eroi e veterani del Cormyr si sono riuniti attorno a Tyrluk per ergersi a diga contro gli invasori. La situazione era di completo stallo, ma c’erano notizie di truppe fresche di nemici che continuavano a fluire da nord. La strategia decisa dal Comando era quella di resistere altri due mesi, fino all’arrivo dell’autunno e delle prime nevi, che avrebbe ricacciato orchi e goblin nelle loro terre in cerca di cibo e riparo.
Breanor, uno scout piuttosto conosciuto ed esperto, riportò di avere individuato il campo di un capo clan della tribù dei goblin Dralk. Un piccolo manipolo avrebbe potuto aggirare le sentinelle ed eliminare il capo, portando scompiglio nel clan e favorendo la tattica attendista dei cormyreani. Il piano fu rapidamente approvato e un gruppo di eroi partì per la missione. Purtroppo si rivelò essere una trappola. Beranor guidò i suoi connazionali tra sentieri e boschi dei monti, fino a quando non caddero in un’imboscata. Lui stesso uccise due uomini prima di fuggire nelle retrovie delle truppe di goblin urlanti. Gli eroi combatterono con valore ma i nemici erano troppi e il terreno sfavorevole. Uno sciamano goblin lanciò una tremenda maledizione verso Seldon, il comandante della spedizione, facendogli perdere i sensi. Gli ultimi quattro superstiti furono costretti a una poca onorevole fuga, trascinando con sé il corpo inerte di Seldon.
Braccati da un’orda di goblin, con la consapevolezza che il traditore poteva tornare al campo base per ordire altre trappole e il loro amico e comandante morente. Per i quattro superstiti si prefigurava una disperata fuga e corsa contro il tempo!