Nonostante non meritato io sono una persona che mantiene le promesse.
TUTORIAL COSTRUZIONE PAPER DICE
Materiali:
- pennarelli. Ultimamente sono in vendita, anche in una ben conosciuta catena di discount tedeschi, dei pennarelli/penne gel. In particolare sono di ottima qualità quelle della Rotring (Star Gel Grip) e quelle della Signo (Uniball). L’importante è che abbiano colori metallizzati in quanto daranno un effetto metallico al dado.
- La carta. Esiste della carta con spessore elevato e consistenza simile a cartoncino. Ovviamente più la carta con la quale vengono costruiti i dadi è spessa e consistente meglio verrà il risultato finale. Al contrario se la carta non sarà nè spessa nè consistente quando si andrà a bagnare copn la vinavil le strutture si imbarcheranno e verrà fuori un pasticcio. Nel mondoi della carta la consistenza viene indicata con la grammatura. Valori di grammatura attorno a 300 sono ottimali, ma vanno bene anche grammature di 270-280.
- Colla vinilica. Mai visto art attack? Il principio è lo stesso. Però utilizzando una miscela di acqua e colla soltanto si otiene un rivestimento che indurisce il dado di carta ma NON E’ RESSTENTE ALL’ACQUA.
- Una boccetta di Vernidas. Quando avrete finito tutto sul dado si passano almeno 2-3 mani di vernidas. Rende più brillanti i colori, aumenta la durezza e la consistenza del dado e lo rende impermeabile all’acqua.
- Un pennello ed un piccolo contenitore di plastica dove mettere la miscela colla ed acqua.
- Una piccola borsa di plastica in materiale non riciclabile. Meglio quelle trasparenti.
- Un buon taglierino/trincetto.
Costruzione:
1) La prima cosa da fare ovviamente è stampare i pdf con i disegni dei dadi su un foglio A4 di grammatura 300. State attenti perché è una carta spessa e non tutte le stampanti accettano di buon grado nel caricamento uno spessore del genere. A volte è opportuno selezionare la modalità di stampa busta/cartoncino. Piccolo appunto sulla stampante laser: alcuni fogli di carta colorata con grammatura 270-280 sono con un effetto “pergamena”. Questo vuol dire che la stampante laser non riesce a stampare bene e spesso il “toner” non tiene sulla carta, ma si polverizza e viene via. La stampante a getto d’inchiostro ha meno questo problema, ma quando si passa la prima mano di vinavil questa tende, bagnando la carta, a stingere le stampe che tenderanno a venire via. Quindi quando si passa la vinavil la prima volta è meglio non insistere troppo. Una volta formato un primo strato ci si potrà poi preoccupare di meno quando si stenderanno quelli successivi.
2) Il taglio: ovviamente il consiglio è di seguire scrupolosamente le linee. Poiché la carta grammatura 300 è molto spessa per tagliarla occorrerà insistere almeno due volte sulle linee di taglio. Magari procuratevi un piccolo righello a decimetro di metallo, così non vi preoccuperete di poterlo tagliare. Le linee di piegatura vanno anche loro passate con il taglierino, ma in modo molto leggero, in maniera da evitare di tagliare completamente la carta. Dovesse malauguratamente succedere si può comunque sempre rimediare il danno con un pezzo di scotch di carta.
3) Montaggio vero è proprio. In genere per non sporcarsi troppo ci si può aiutare con una piccola palettina con la quale si spalma la colla sulle alette di montaggio. Un consiglio: mettete la colla senza diluirla con acqua sulle alette e con la paletta distribuite una pellicola uniforme. Dopodichè con le dita tenete premuto fino a quando non vedete che la carta non rimane attaccata. Dopodiché andate avanti. Maneggiate con cura il dado perché fino a quando la colla non è fresca ovviamente le incollature possono spostarsi e darvi un pasticcio.
4) Una volta montato il dado e asciugata la colla viene la parte difficile. Il dado di carta non è resistente all’acqua ed è fragile allo schiacciamento. Bisogna fare qualcosa per renderlo più comnsistente. Non sarà mai come quello di plastica, però se seguite questi consigli sentirete che quando li lancerete farnno un bel rumore solido sul piano del tavolo.
Il problema nel mettere la prima mano di vinavil è che questa, bagnando la carta, può far stingere la stampa e far venire fuori un pasticcio. Per questo motivo la rima mano si fa “a secco” praticamente spatolando la colla sulle superfici del dado. A questo scopo si può usare una di quelle vecchie carte telefoniche in plastica flessibile oppure una vera e propia spatolina di metallo. Si applica quindi un eggero strato di colla sul dado e si lascia asciugare.
Ma dove? Non sulla carta o su un normale piano di marmo o metallo perché la colla tenderà per gravità ad andae in basso ed asciugandosi creerà degli spessori non voluti alla base del dado. La soluzione migliore è mettere i dadi ad asciugare su un telo di plastica, magari rigirandoli di tanto in tanto. Anche dovessero attaccarsi si staccano poi con facilità.
Quando saranno asciutti la prima mano di colla spatolata avrà formato un sottile strato plastico sulla superficie del dado. A questo punto potrete a vosra discrezione spatolare nuovamente con la colla, oppure pennellare con delle miscele di colla/acqua. Un mio consiglio è diluire solo leggermente la colla con l’acqua perché i conseguenti strati saranno un po’ più duri e resistenti.
Quante mani mettere? Più ne mettete e meglio sarà: questo è un lavoro pigro nel quale ci vuole un bel po’ di pazienza. Più pazienza avrete e ani applicherete, più il risultato finale sarà ottimale.
Come sapere quando fermarsi? Più o meno quando gli spigoli dei dadi li sentirete al tatto arrotondati, a quel punto vorrà dire che avete applicato una sufficiente quantità di colla.
Asciugato il tutto si passa al vernidas. Anche qui se si mettono più mani il dado verrà più consistente ed impermeabile. Il mio consiglio è quello di non mettere troppe mani (ne bastano due), ma di stare attenti a insistere sugli spigoli perché ovviamente è sulle linee di incollaggio che il dado sarà meno resistente all’acqua.
Una volta applicato il vernidas lasciate asciugare e lasciate in posto areato così perderanno l’odore della vernice.
Conclusioni:
Fatemi sapere se siete riusciti a ottenere qualcosa di bello. Potrebbe essere interessante se una volta ottenuti i vostri dadi voleste mettere delle foto qui per far vedere come sono venuti.
In cantiere da anni ho anche il contenitore per i dadi. Se qualcuno è disponibile per darmi una mano con la parte grafica sarò ben felice di andare avanti.