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Strikeiron

Circolo degli Antichi
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  1. Questo? http://dragonslair.it/forum/showthread.php?t=1508
  2. Quello di stendere una sorta di canovaccio iniziale secondo me è superfluo. Il bello della vecchia edizione della LNS era che dall'improvvisazione nascevano aspetti psicologici dei personaggi che andavano a creare trame e sottotrame. Sul forum del dragone era stata fatta una cosa simile con quarantamila post di gente che si accordava su TUTTI i particolari della trama con la conseguenza di rendere tutto artificioso o per lo meno di un complicato tale da rendere il testo inacessibile alla lettura. Vi giuro che io stesso facevo fatica a stare dietro a quei voli pindarici... quindi sono fortemente contrario a concordare un canovaccio, in quanto snatureremmo la storia. La cosa principale è avere un'idea di base dell'ambientazione nella quale noi andiamo a creare il nostro racconto. Dopodichè ritengo impossibile che il racconto evolva in qualcosa di completamente aderente all'ambientazione. Ciascuno di noi ci metterà del proprio ed al più otterremo qlcsa di fedele all'ambientazione. Ma imho già questo sarebbe un risultato ottimo. Ps per il resto ho già un'idea del pg... Sarai anche tu affetto da DDTC. Però puoi sempre unirti al nuovissimo comitato CGCT
  3. Dus fatico a credere che si riesca ad usare bene skype con un 56k...
  4. Allora, l'idea sarebbe quella di utilizzare un'ambientazione già esistente e che sta venendo realizzata all'interno del sito. Ovviamente questo implicherebbe che... dovrebbero mandarci tutto il materiale (loro disponibile al momento). Ho contattato chi di dovere e dovrà avvenire uno stretto giro via mail (attraverso il quale le persone interessate si consulteranno e valuteranno la proposta). Per il resto un po' di pazienza...
  5. No intendevo.. come mondo fantasy, alla Tolkien? Alla dragonlance... alla DeathGate?
  6. Uhm ed allora in che setting la ambientiamo?
  7. Per me revisionarla sarebbe quasi un dovere (la precedente Nostra Storia dico). Per il resto penso che ognuno di noi sia un po' maturato da allora e sia pertanto meglio fare dei nuovi personaggi. Altra cosa, fai mettere in rilievo i topic della nostra storia in maniera che rimangano sempre su, okkei?
  8. E' meglio da capo (staccato)
  9. Forse ripensandoci sarebbe bello riiniziare da capo, esplicitando bene le regole e facendo in modo che la "resa" sia già buona di modo che se la cosa si sviluppa un domani sia anche più semplice metterla in ordine in poco tempo. E poi bisogna coinvolgere un po' di gente...
  10. Mi viene rabbia a pensare alla vecchia che non si riesce a mettere a posto...
  11. Forse perchè anche per il mago è inevitabile la liberazione del potere nell'atto di eseguire lo spell? Cioè se per lo stregone e per il chierico lo spell deriva da potere innato o da potere esterno (divino). La formula del mago una volta innescata è equiparabile?
  12. Appunto, qui sta il mio dubbio. Tu interrompi l'incantesimo lanciato da qualsiasi spellcaster (inteso genericamente, specificamente per intenderci che sia il mago, lo stregone od il chierico). Ma mentre per il mago viene esattamente descritta la modalità di lancio dell'incantesimo, regolisticamente come avviene il lancio dell'incantesimo divino o dello stregone? Sopèrattutto il lancio di incantesimi divini mi mette dei dubbi. Il chierico ha lo spell trigger della parola da pronunciare al momento del lancio come il mago? Perchè se i meccanismi fossero equivalenti tra i tre casi allora ha senso interpretare estensivamente il meccanismo dell'abbandono a tutte tre le classi. Viceversa per quanto riguarda stregoni o chierici non è chiaro (almeno per me, o forse più probabilmente non mi ricordo di aver letto regole specifiche in tal senso).
  13. Scusa, premetto di non conoscere il manuale a menadito ma mi ricordo questo: mago: prepara l'incantesimo in un momento dedicato ad inizio giornata. Preparare l'incantesimo consiste nel recitare dal libro degli incantesimi quasi tutto l'incantesimo. Come se dovesse evocarlo al momento, ma con la differenza che il mago non recita l'elemento finale. Il trigger finale viene lanciato nel momento del lancio ed attiva l'incantesimo memorizzato cancellandolo dalla memoria. Tant'è che è possibile per un esterno preparare l'azione e disturbare quest'ultimo trigger del mago al fine di fargli perdere l'incantesimo. stregone: il dono della magia è innato. Gli incantesimi sono gli stessi del mago, ma lo stregone non è vincolato ad un libro degli incantesimi. Pertanto lo stregone dispone di tot slot per ciascun incantesimo di sua conoscenza. chierico: il chierico ottiene gli incantesimi divini attraverso la preghiera alla propria divinità. In questo modo "riempie" gli slot dei propri incantesimi. Pertanto il mago necessita NON SOLO di un'elaborazione complessa che lo porti ad avere gli slot degli incantesimi occupati e disponibili, ma richiede anche una procedura successiva che può essere interrotta (previo spellcraft dell'avversario ed azione in ready per contrastare). Per stregoni e chierici la questione si fa più farraginosa. Anche essi possono perdere i loro incantesimi, nel momento del lancio. Ma questa perdita viene da un'interruzione che è sempre esterna (da un tiro fallito di combat casting o dall'avversario). Ragionando così è molto più facile per un mago perdere il proprio incantesimo "sprecandolo" che per streegoni e chierici riuscire a sprecare rispettivamente una potenzialità innata od una connessione alla divinità. Corretto?
  14. Guardate che l'evenienza della mancanza di componenti VS nel lancio degli incantesimi deve essere dovuta a delle feat apposite che permettono di lanciare incantesimi senza dover aggiungere la componente verbale (incantesimi silenziati mi pare) e/o somatica (anche per questo deve esserci apposita feat).
  15. Se aggiungiamo che moltissimi in D&D ci campano sull'assenza delle regole (quando non facciano dei lavoroni immani per cercare di colmare delle lacune). Se non c'è indicato nelle regole del gioco ritengo che si debba cercare autonomamente una soluzione quanto più compatibile e realistica con il "bulk" di regole di cui già si dispone... senza ovviamente creare degli assurdi regolistici.
  16. Non da leggere, ma da scrivere. Le figure incorruttibili devono avere una coerenza morale. Se hai l'eroe per definizione ti diventa difficile sostenerlo psicologicamente senza renderlo che so, una caricatura. Forse perchè ormai siamo abituati al fatto che gli eroi tutto di un pezzo incorruttibili e sempre dalla parte del giusto non esistono tanto facilmente. Ed un po' perchè per chi legge è difficile immedesimarsi in personaggi del genere... troviamo molte più somiglianze con delle figure dibattute, piene di dubbi... più umane perchè più simili a noi. Tutto questo ovviamente è imho. *Strikeiron il credente devoto della catarsi*
  17. Io con Opera su win la vedo a tutto schermo.
  18. Le razze prosperarono per lungo tempo, non vi era inimicizia tra loro. Ma neppure si conobbero. I nani preferirono le profonde viscere delle montagne dove estrarre il metallo che offrivano a Sethlans, gli elfi rimasero immersi nelle cupe foreste del nord, adorando Velka per la loro purezza e la natura che li circondava nella sua perfezione. Gli uomini attraversarono i fiumi ed arrivarono ai confini del mare senza trovare nulla che li alietasse. Là dove giungevano gli Zigar erano giunti prima di loro. Gli Gnul si isolarono nelle sabbie dei deserti e di loro nessuno seppe nulla per secoli a venire. Velka volgeva tranquillo la ruota del tempo E Velthune osservava compiaciuto al sua opera. Ma le razze crebbero a seconda della loro purezza. E gli elfi crebbero al punto da capire quale fosse la magia che sosteneva gli elementi e pertanto come era stata fatta qualsiasi cosa conosciuta. Ma questo non bastò loro. Trassero la magia al di fuori di ogni elemento e credettero di poterla manipolare. Gli dei capirono cosa era stato fatto troppo tardi, quando molti degli elfi erano già condannati e la terra stessa moriva, dividendosi gli elementi dai quali essa stessa era stata costituita. Molti reietti di quel popolo puro pagarono il prezzo per quello che avevano fatto e scomparvero nella profondità delle foreste, portando con sé la magia che avevano sottratto e che pian piano li stava trasformando corrompendoli sotto forma degli incubi corrotti che avevano evocato. Il potere stesso della magia, privo di controllo, li distrusse. Di quelli rimasti, pochi ormai morenti si ritirarono nei luoghi più remoti delle grandi foreste che già pian piano ingiallendosi andavano morendo. Alla fine anche l'oscurità scese su tutte le razze e sembrò che fosse arrivata la fine dei viventi, mentre le stelle in cielo andavano quasi spegnendosi. Per questo Velthune si decise ed attraverso Velka creò una nuova razza, l'unica e la prima tra tutte, che solcasse i domini dell'aria e dimorasse nella terra, tra Aita e Phersipnai. Che non temesse alcun danno dal fuoco di Sethlans e neppure dalle acque cupe di Nethuns. Nacquero infine i draghi. E gli elfi li considerarono puri perché vennero dalle loro foreste, parlando la loro stessa lingua; gli zigar li rispettarono mentre solcavano volando i cieli sopra le acque. I nani li venerarono perché in loro era il fuoco di Sethlans e mai drago avrebbe toccato uno della loro razza. Questo era il prezzo per il dono concesso dal dio. Le altre razze li temettero perché ai draghi era stato concesso il potere su tutti gli elementi. C'erano draghi dell'aria e del fuoco, della terra e dell'acqua. E gli dei tutti li amarono per la loro purezza e per il loro sacrificio. Perché nessun drago sarebbe vissuto con altro compito che proteggere gli elementi. Grazie a questo la vita tornò a prosperare nelle terre di Solnem e degli Elfi reietti non se ne seppe più nulla.
  19. Non per essere cattivo ma.... Vai su www.google.it digiti su ricerca giardini della luna clicca sul tasto cerca trovi il link: http://www.fantasymagazine.it/libri/89
  20. Ma c'è anche il secondo? Scusa è quello dell'omino con la pala per la neve? Tra i sequel devo dire che quello che ho apprezzato maggiormente (di più del film pilota) è Shrek 2.
  21. Volevo intendere che Velka ha segnato l'umanità (così ricca di doni grazie a Velthine) con la mortalità e la caducità. Pertanto, avendo loro assegnato un simile "deficit" doveva loro "una particolare benevolenza" nel senso che ha legato il proprio regno (ovvero il regno della natura) agli umani per la loro sussistenza. E' una sorta di compensazione: Velka ha danneggiato gli umani per invidia ed equilibrio verso le altre razze, ma contemporaneamente ha dovuto legarsi a loro.
  22. In che cosa non ti torna?
  23. Beh è una questione di gusti anche. Io personalmente ho sempre treovato meglio i libri con gli antieroi... poi dipende. Certo è che se fai un paladino incorruttibile penso sia molto più difficile da reggere da un punto di vista di coerenza dello scrivere. Io parlo unicamente poi di "piacere" nella lettura....cos'è che ultimamente ti ha fatto stancare? Ps brrr che avatar!!!!!
  24. Strikeiron

    L'intermediario di Boyce.

    Mike, i tuoi racconti sono sempre molto belli...soprattutto nel come tratteggi psicologicamente i personaggi. Non so se ho capito invece la domanda nella telefonata. E' solitudine?
  25. Ha ragione Mike. In più il profilo dell'antieroe, ovvero dell'eroe che non è tale, ma lo diventa per circostanza, per caso e mille altri motivi è più simpatico, più naturale e forse più accattivante. Questo ovviamente implica la ricerca di uno spessore psicologico...
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