Tutti i contenuti pubblicati da Strikeiron
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La nostra storia...
Non va bene... un personaggio in meo da gestire per te è più semplice ehehehehe (scherzo) A breve posto qlcsa
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La nostra storia...
Qui langue...come siete?
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Due risate con D&D
Bello!!!
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Due risate con D&D
Aia me l'ha passato e ve lo consiglio, peccato solo per la qualità video non eccelsa, ma è da ribaltarsi dal ridere!!!!
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La nostra storia - Vampiri
So quando posso uscire di casa. Conto i minuti che passano eterni... ancora di più per me, il tempo diventato nemico dei miei passi e dei miei respiri. Esco e laggiù, nella tenue penombra che abbandona il tramonto vedo quella linea scura e burrascosa, l'acqua color cobalto che da lontano mi minaccia... quanto vorrei essere laggiù quando il sole a picco nel cielo sfavilla come mille lame nell'acqua. A me è rimasta solo la tempesta... il buio dove posso sopravvivere e nascondermi. Dove posso cacciare. Torno dentro in casa ed accendo il computer... attendo con ansia il ronzio informe del modem ed entro nella chat, pronto ad iniziare. Il brivido della caccia si insinua in me, dandomi il capogiro. Cerco, fra le infinite identità nascoste le mie vittime. E' la mia natura... perchè sono un mostro. Ma non sono sempre stato così... soltanto sono rinato quando non avrei voluto. Un tempo avrei riso, dissipando ogni dubbio che una simile oscurità potesse esistere. Ora sono io ad essere costretto a rifugiarmi in essa per sopravvivere. Tra questi pensieri continuo a chattare, ad intrecciare trame e confini dove qualcuno di loro... mortali... si possa invischiare per mai più liberarsi. Fisso un appuntamento ed uno scambio di battute il posto. Tra mezz'ora sarò là, anche meno. Ed il pensiero che finalmente potrò assaporare il dolce sangue di un maledetto mortale mi ritempra. E' una sorta di rivalsa per me, che ero uno di loro. Finchè un giorno la mia seconda madre non mi ha marchiato con il dono che perseguita e che non avrà mai fine. Spengo il computer di scatto e mi preparo ad uscire. Una volta provavo pena per me stesso e rimorso per quello che facevo. Ora non provo più nulla, se non odio e rimpianto per ciò che mi ha ridotto in questo stato. Esco di casa e mi incammino verso il luogo dell'appuntamento... è una notte buia e senza stelle che mi feriscano gli occhi. Pioverà tra poco, ma non importa, anzi è meglio così perchè cancellerà le tracce. Mi aspetta all'angolo della strada, vittima dolce ed ignara... i capelli lunghi ed il viso fragile ed acerbo. La sua vita sarà mia ed ancora non lo sa... ma questo è il mio destino e quello dei mortali che trovo sulla mia strada. Dopo, quando prima dell'alba rientrerò dalla caccia piangerò per le vite che ho spezzato... forse. Pian piano non sento neppure più questo sentimento, antica vestigia di un'umanità che più non mi appartiene.
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La nostra storia...
Bestia d'un kender...confesserai prima o poi...
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La nostra storia...
Nemmeno io Mi dite che autore è?
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La nostra storia...
Ma cos'è? Un drago? Veramente belli i vostri post Joram e Manzo...
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La nostra storia...
Come d'accordo con daermon riporto su Aixela A svegliare Perenor fu la luce... lame che filtravano attraverso una volta. Il chierico si alzò in piedi, barcollando e guardò verso l'alto. Mentre prima non vi era possibilità di vedere il cielo, ora la volta sopra le loro teste non era altro che una fitta ragnatela di crepe luminose. Mentre ancora guardava notò che si stavano ancora allargando e propagando. Ora che la tempesta di fulmini era passata il semipiano si stava distruggendo. Dovevano assolutamente scappare ed in fretta anche. La testa gli girò, costringendolo pesantemente a sedersi sul terreno brullo; chiuse gli occhi e respirò profondamente, cercando di calmarsi. Lentamente era come se riacquisisse i propri sensi in quel lugubre silenzio. L'odore acre di carne bruciata lo avvolgeva. Era quella dei demoni, però, non di uno dei suoi compagni. Si alzò di nuovo, lentamente e come ubriaco si costrinse ad incespicare lì vicino. Stava arrivando... un enorme pericolo. Ma chi poteva svegliare per primo, tra loro? Per ora notò solo Ariaston a terra, la faccia coperta di sangue. Si avvicinò e gli prese il polso, respirava debolmente, ma non sembrava essere gravemente ferito. Solo esausto. Non poteva svegliare lui... non aveva la forza per affrontare un altro combattimento. Cadde carponi, sentendo l'urgenza del suo compito. Erano finiti... il pericolo che li sovrastava stava per abbattersi su di loro e non poteva fare nulla per fermarlo. Poi vide la spada brillare, pulsare come un cuore malvagio lì vicino... lì accanto la figura prona di Aixela la stringeva... C'era ancora una cosa che poteva provare... Perenor si avvicinò ad Aixela e la scosse, per svegliarla, attento a non toccare la spada che le pulsava lì accanto. Cosa sarebbe successo dopo, nessuno poteva prevederlo. Ma Perenor era deciso a correre quel rischio.
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La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
- La ami ancora. vero?- gli chiede, il tono della sua voce è insolitamente dolce. Quel tipo è un assassino, un killer... e lei dovrebbe vendicarsi o quanto meno piantare lì tutti e tornare alla vecchia vita. Quale delle due? Non ha potuto non notare la foto che Paul tiene in mano. Ora non può non notare che mentre quel bastardo nasconde la foto ha un piccolo tremito nelle mani. Forse ha paura. Ma non di lei, non di quelli che vogliono fargli la pelle. Forse soltanto di sè stesso. Paul nota che il gesto impacciato col quale nasconde la foto sembra un atto di maleducazione, ma non può farci nulla. Questo è affar suo, di nessun altro lì dentro. Nonostante ci siano invischiati tutti in quella faccenda, ora. Veela non si aspettava una risposta, sorride. Come sempre fa di tutte le debolezze e fragilità altrui. Ma è un sorriso amaro, un compatimento beffardo che non è rivolto agli altri, ma semplicemente a sè stessa. - Farò quel che devo.- risponde Paul, deciso. Entrambi sanno a che cosa intende. Meglio morta che un'esca in mano a quei bastardi che li stanno inseguendo. Meglio così, anche se con questo se ne andassero anche le speranze. La risposta la colpisce, teme che dietro quella sicurezza vi sia qualcos'altro. Cerca negli occhi di Paul il minimo segno di rottura... ma non ne trova. O è folle, oppure la sua è una decisione irrevocabile. Annuisce, mentre realizza che sì quel bastardo la ama ancora, che forse ha deciso di ucciderla, o forse no... solo lui sa cosa farà. Ma non vuole dirlo a nessuno. Non vuole l'aiuto di nessuno. -Avevo un'amica una volta. E' morta tanto tempo fa...- gli sussurra improvvisamente- Ma tanto moriva ogni maledetta giornata. Ogni volta che sparava alla testa di qualcuno. Odiava ogni singolo minuto e si nutriva di quell'odio per aggrapparsi alla vita, ma era fredda, implacabile... un giorno la assegnano ad una missione speciale. Devono smantellare una base di pericolosi terroristi informatici... sono protetti da mercenari spietati e quindi ogni mezzo è lecito. Nella notte, nel più assoluto silenzio ammazzano tutti. E' stato facile.. avevano solo alcune armi di piccolo calibro. Non hanno nemmeno fatto in tempo ad usarle. Non pensa, agisce ed alla fine sul campo di battaglia ha un attimo di debolezza... alza la visiera di un casco di uno dei terroristi a terra. E' un ragazzino che riconosce... l'ha visto molte volte. Appena più in là comincia frenetica a sollevare tutte le visiere dei corpi a terra. Nel buio li riconosce tutti lo stesso, fino all'ultimo...- La voce le si spezza. Tace un istante, lasciando in sospeso il proprio racconto. Qualcosa di rovente le si agita dentro: perchè? Perchè è arrivata a questo punto? Ha commesso un grave errore a confidarsi così... -Chi era quell'ultimo?- le chiede Paul, serio. -Lo conosceva meglio di tutti gli altri. Ed è morta per questo, tanto tempo fa.- Veela si gira di scatto e va via, quasi fugge per non farsi vedere. Sente le lacrime che le gonfiano gli occhi ancora una volta. Il dolore perduto che ritorna a galla. Credeva di aver dimenticato... ma forse non è del tutto vero. - Chi era?- le chiede nuovamente, quasi angosciato, perplesso... Lei non gli risponde. Bastardo, pensa. Adesso l'ho detto a qualcuno, l'ho detto a te. Perchè dovesse essere proprio quel maledetto killer lei non lo sa. Forse perchè è l'unico in grado di capire.
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La nostra storia - Vampiri
Be, bello. Oggi vedo di imitarti eposto qualcosa.... forse
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Due risate con D&D
MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
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La nostra storia - Vampiri
Ho solo visto il film con Tom Cruise
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La nostra storia...
SEMBRA il cappello del vecchio... SEMBRA...muahahahahahaha
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La nostra storia - Vampiri
Cosa devo fare? Andare a vedere Van Helsing e poi postare anche qui? Ma laaaa miseriaaaaaa.... fra un po' trasloco sul forum!!!! 8)
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La nostra storia...
Noto con piacere che a nessuno è venuto in mente di domandarmi cosa ha "trovato" il kender....
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Come si tira un dado
Io con aia (che mi fa da master)... tiro i 4 d6 per le caratteristiche... 1 1 1 2 aia:- Certo che sei sfigato!- Io: -Te l'avevo detto! Se per esempio tiro un d20 faccio 1!- Io *Tiro il d20 e viene 1* aia:
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La Nostra Storia 3020 - ->CyberPunk<- -
Beh, quello dei Supereroi langue quindi la vedo dura che si posti tanto velocemente
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La nostra storia...
Il kyton annuisce insoddisfatto. Non vuole essere lo schiavo di nessuno, lui. Sì certo ha servito bene il suo padrone, ma non certo per finire sotto le grinfie di quello spocchioso di un lich. Trattiene un ringhio insoddisfatto quasi, la sua rabbia è al limite, così come la sua pazienza. Ma il lich è ben determinao ed ha previsto tutto. Se è così che il Suo Signore vuole così deve essere. Con rabbia afferra Garfuss che stava già allontanandosi, strisciando via da lui... -DoVe ScApPi... NoN CaPiScI NuLla alLoRa. StamMi ViCiNo...- scatta, afferrandolo come un sacco di stracci. Per un istante il kyton ha l'impressione che il kender abbia qualcosa tra le mani... Ma non fa in tempo a capire cosa possa essere. Qualcosa esplode, come un segnale accecante non lontano da lì ed il lich alza lo sguardo e si gira sorpreso. Sente l'enorme potere che si è raccolto e si sta liberando. Anche il Kyton lo sente e si volta nella stessa direzione. Là dove il profilo rossastro delle colline ora è illuminato da un bagliore azzurro. Nessuno dei due presta la minima attenzione a Garfuss in quell'istante. Il kender è ferito e debole, quasi non si accorge di quello che sta accadendo. Ormai è come in un sogno... vede il vecchio Fizbain porgergli qualcosa sorridendo: -Tienimi il cappello e non farlo vedere agli altri, mi raccomando- strizza l'occhio e scompare. Garfuss si ritrova a testa in giù, il cielo è una terra oscura ed a terra c'è solo oscurità ed uno strano bagliore. Non capisce che il kyton lo sta tenendo per i piedi a testa in giù. Ma bada bene di non far scivolare a terra l'oggetto che sta stringendo tra le mani. -Pazzi! Trovateli ed uccideteli tutti!- mormora il lich alla sua guardia. I suoi demoni lo obbediscono subito, altri si uniscono a loro nella caccia. Il kyton annuisce soddisfatto, chiunque sia laggiù è praticamente spacciato. Con la coda dell'occhio vede però che il bagliore sta aumentando. -Seguimi!- esclama il lich, mentre la veste svolazza attorno al suo corpo scheletrico. Ora è come se si fosse alzato un po' di vento. Perchè avviene sempre tutto così in fretta? Perenor si accuccia a terra, come un vigliacco, sì certo ed aspetta la morte. Sa di non poter usare gli incantesimi concessigli da Paladine. Sa che la spada attirerà su di loro tutti i demoni lì vicini. E sarà la fine. Ed in effetti è la fine. Sente il terreno tremare ed alza la testa, la piccola è lì vicino a lui, le fa scudo col corpo, mentre Aixela sembra impazzita. Combatte contro Ariaston come se nulla più le importasse, se non l'odio e la disperazione. Perenor sente la magia sgorgare da lei come un'onda pronta a travolgerli tutti e non può fare nulla, assolutamente nulla se non guardare. L'elfo trattiene per un attimo la guerriera e rimangono così per un istante, come se il tempo potesse fermarsi. I primi demoni si affacciano nella radura, temono e bramano allo stesso tempo l'enorme magia che sta scaturendo in quel luogo. E poi Perenor chiude gli occhi nella luce accecante che si solleva fino al cielo. Lascia che accade ciò che deve, mentre la magia fluisce attraverso di lui e la bambina, lasciandoli illesi. Probabilmente si sta scatenando contro Trebor a questo punto... perchè ha baciato quella ragazzina, si chiede? Poi perde conoscenza, scivolando a terra E poi si scatena la tempesta, Perenor non la può vedere perchè sta sognando, il corpo inerte appoggiato sulla piccola elfa che piange terrorizzata. Una voce nella sua mente: -Il libro. E' tutto nel libro... l'unica vostra salvezza. Siete ancora in tempo. Cerca il kender, ha il mio cappello.- ll giovane chierico nopn vede chi stia parlando, ma per un istante crede di avere l'impressione di aver già conosciuto quella persona. In un'altra vita? In altri luoghi? Riapre gli occhi ed i fulmini stanno esplodendo attorno a loro in tutte le direzioni. Non vede gli altri, ma sa che deve proteggere la bambina. La tiene stretta e la sente tremare. -Calmati piccola- urla nel frastuono, non sa se l'ha sentito. E mentre il lich ed il kyton si avviano insieme, il kender ben stretto sotto la presa sicura del demone delle catene il vento diventa tempesta. La tempesta abbagliante semina la distruzione nel luogo dov'erano un attimo prima... sotto i loro occhi le saette avvolgono il portale e lo chiudono. La luce esplode sotto i loro occhi e risucchia tutto ciò che incontra. Tranne loro. Quando la tempesta si placa il kyton ed il lich illesi vedono che il portale non esiste più ora. Sulla volta del cielo prima oscuro la luce fluisce dentro il semipiano. Presto cesserà di esistere... Il lich aspetta un istante e poi, volgendosi verso il kyton si irrigidisce ed urla rabbioso: -MOLLA QUI IL KENDER E VAI!! ABBIAMO ATTESO TROPPO! VOGLIO LE LORO TESTE!!-
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Due risate con D&D
Obi è QUEL castello?
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La nostra storia...
Splendido post Wolf, davvero! Oggi ho giornata per postare... devo meditare un po' sui vostri post e poi vedo di mettere qualcosa...
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Veela pensa di avercela fatta dopotutto. Il momento di rottura, quello nel quale lo sbirro o qualcun'altro di loro potevano ammazzarsi è passato. Ha rischiato e forte anche... perchè l'ha fatto? Non lo sa nemmeno lei. L'unica spiegazione che può darsi prima che si scateni l'inferno è che il suo passato forse è molto più presente ora di quanto avesse mai pensato. Una volta qualcuno le aveva detto: "Ciò che sei, lo sarai sempre. Sei destinata a questo." Ma l'aveva detto in un'altra vita. Quando le vite cambiano, anche le persone non si riconoscono più. A meno che lei stessa non sia l'incarnazione dei propri fantasmi. Ecco perchè ha cercato di difendere quel Mike. Poi succede tutto così velocemente da non lasciarle ulteriore tempo per riflettere su quelle sciocchezze sentimentali. Chiunque li insegua è potente, determinato... e dispone di parecchi mezzi. Lo sbirro fatica a guidare mentre una valanga di piombo dall'alto si precipita su di loro. In una parte del suo cervello capisce che il lunotto posteriore è andato in briciole e emeccanicamente lei si appoggia sul sedile e spara... spara anche se sa che è inutile. Sono spacciati. L'elicottero vira attorno a loro come un rapace intento al colpo finale per straziare la sua vittima. Veela ricarica la pistola con difficoltà, in mezzo alla grandinata di proiettili che le sibilano accanto e pensa: è un Apache X-1000. Una persona che lei conosceva una volta lo sapeva guidare... Eliah viene colpito di striscio e Veela si gira verso quel maledetto elicottero, sempre più vicino e spara, urlando... ma non sa se più verso l'elicottero o piuttosto verso quella persona che una volta conosceva ed ora è ritornata a galla. I colpi piombano sulla lamiera dell'elicottero ma non lo scalfiscono neppure. Scema, si dice. E' corazzato... solo un missile potrebbe tirarlo fuori dalle spese.. e forse neppure quello. E poi l'inferno, Mike stenta a tenere la macchina in carreggiata mentre l'esplosione e l'onda d'urto bollente li investe. L'elicottero cade ferito, in una tempesta di lapilli fumanti. Veela guarda Eliah attentamente, non è grave per fortuna. E poi quel ragazzino trova per tutti un nascondiglio e sono di nuovo in una pace ovattata. Non li possono seguire ora, ma li aspettano. Perchè? Hanno tutti i nervi a fior di pelle: Veela assiste ad un litigio tra Mike e Sheila, inevitabile che vi arrivassero prima o poi... stanno tutti fermi, temono il peggio, perfino dopo la tempesta che si è scatenata là fuori. Ed invece Sheila piange alla fine. Perchè, si chiede Veela? Perchè liberarsi così da quello che è successo? Perchè piangere? Ha pietà per quella donna e prega che possa averne anche lei, ma non solo per sè stessa. ma anche per chi non ha più lacrime da versare. Si avvicina al ragazzo e gli scompiglia i capelli: - Grazie di tutto, se non fosse stato per te... Stai fermo adesso, devo curarti quella ferita prima di andare avanti.- Eliah la guarda sbalordito, sa che una cosa del genere non è da lei. Ma a lei non importa, non ora non in quel luogo, non in quella vita.
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La nostra storia...
Bentornato Manzo! Si sentiva la tua mancanza... mi unisco agli altri in un in bocca al lupo. E non preoccuparti per come scrivi od hai scritto... ci mettiamo sempre un po' di noi stessi in quello che scriviamo, nel bene o nel male... sennò scrivere non avrebbe senso. Tieniti su!!
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Sborone: Veela ferma i proiettili con lo sguardo.... 8)
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Uffi appena modificato... t'ho fregatoooo Eliah ehehehe 8)