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Strikeiron

Circolo degli Antichi
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  1. Strikeiron ha pubblicato un messaggio in una discussione in Videogiochi e Informatica
    Ciao, ho una bella gatta da pelare. Vorrei far andare la chiavetta (per connessione internet) su linux (ubuntu), ma non ho trovato nulla di sensato (per me) in rete. L'unica cosa che so è che il modem viene riconosciuto solo come una normale chiave usb mass storage. Ho letto che c'è un programma per fare lo switch dell'usb, ma essendo totalmente a digiuno dopo averlo installato non so come andare avanti e vorrei capire il senso dei passi da fare. Qualcuno potrebbe essermi d'aiuto? Grazie Per esempio... come devo fare tutta questa roba qui descritta? https://bugs.launchpad.net/ubuntu/+source/network-manager/+bug/259028
  2. Più che a Adobe devi riflettere sui programmi di impaginazione come QuarkXPress. http://it.wikipedia.org/wiki/QuarkXPress Penso ormai lo facciano anche sul windows, ma è sul mac che è nato. Siccome poi la maggior parte di chi fa grafica pubblicitaria o impaginazione testi per giornali e similia ha sempre avuto mac la apple punta su questi per il suo mercato (e inoltre ha sempre puntato sul fattore "moda"). IT: non ho ancora capito come si fa a far partire safari tramite wine...
  3. Per una visione home va più che bene...
  4. Purtroppo devo dire, dopo esserlo andato a vedere, che il film è scorrevole, ma la trama inconsistente.
  5. Chi non si fa più sentire attualmente? Se non mi ricordo male alcuni si erano iscritti premettendo che all'inizio non sarebbero stati molto disponibili.
  6. La prima l'ho già provata, senza esito. La seconda: hai presente quando come sul Mac puoi andare sulla schermata con l'icona del disco rigido e del cestino? Beh in linux non posso farlo, ho sta schermata fissa (vedi allegato)
  7. Ciao, ho due problemi con ubuntu e penso che siano collegati. Smanettando ho fatto scomparire l'ora dalla scrivania. Tra l'altro la scrivania mi appare così (lo allego al post) ed è bloccata, ovvero non posso andare sul desktop a vedere il cestino. Penso si debba andare sul terminale e digitare: gconf-editor però a queesto punto appaiono tutti i menù di configurazioni e sinceramente non saprei dove mettere le mani senza far danni!
  8. La quinta era della seconda guerra (Lo sterminio dei draghi) Alla fine la stirpe dei re disseccò, nonostante Velthune nulla avesse lasciato intentato per fermare tale follia; ma tale era la natura degli Uomini e delle altre razze che un'altra terribile guerra non poteva essere ancora a lungo evitata. Pian piano i Nani, che erano per breve tempo tornati in superficie, si isolarono nuovamente nelle loro dimore di pietra fredda e così fecero anche gli Elfi, scomparendo nelle fredde foreste del nord e ritirandosi attorno a Laivor. Degli Zigar non se ne seppe più nulla così come dell'ultima razza degli Gnul; questi ultimi soprattutto, quali uadi del deserto che velocemente si prosciughino, in un batter d'occhio scomparvero da ogni terra conosciuta. Le tempeste tornarono a solcare i cieli e il fuoco di Sethlans venne usato nelle profondità della terra per forgiare a sua insaputa sempre nuove e più terribili armi. In quei giorni Veive riprese a percorrere le contrade dei mortali, cercando disperatamente l'arma con la quale aveva ucciso il fratello. Nella sua follia infatti riteneva che soltanto quell'arma potesse aiutarla a cancellare il delitto che aveva commesso. Ma Sethlans aveva ben nascosto l'arco e per Veive non vi fu alcun modo di trovarlo. Comunque la dea, priva del senno, utilizzò l'astuzia: vedendo che non otteneva nulla si rivolse agli umani e cominciò a corrompere le loro anime perchè divenendo avidi demoni nell'oltretomba potessero aiutarla nella sua folle ricerca. Fu così che in quei tempi essi utilizzarono le loro conoscenze in una sciocca follia. Nessuno voleva la guerra, ma tutti vi si preparavano, temendola. Fino a quando non arrivò il giorno in cui la stirpe dei grandi re si estinse del tutto attraverso il più vile dei gesti: l'infanticidio. Il veleno utilizzato non si era ancora dissipato che già gli Uomini presero a discutere tra loro per decidere chi avesse diritto al potere su tutti loro. E Veive tramava alle loro spalle, aizzando i malanimi. Gli dei tacquero addolorati e lo spazio fu breve perché dalle parole insensate si mettesse mano alle armi. E fu il sangue sparso da mano omicida a parlare. In quei giorni tra gli altri si distinse un solo uomo, puro di cuore e di intenzioni e nobile di sangue puro che voleva asservire a sé il potere degli altri Uomini attorno a lui per il bene e la pace di tutti. La sua discendenza proveniva dagli antichi re e gli dava un'autorità e un coraggio che nessuno tra gli umani osava avere. Tale era la sua ambizione che osò chiedere personalmente a Turan di intercedere per lui. E Turan, nei suoi infiniti capricci, decise di ascoltarlo perché vide che era un essere di cuore puro e credette fermamente nelle sue parole. Si illuse che soltanto lui potesse fermare il massacro che si stava perpetrando in quei tempi oscuri. Per questo la dea decise che avrebbe assunto le sembianze di Phersipnai e recatasi da Sethlans gli avrebbe domandato, come sorella e non come amante, di procurarle non un arma, ma un oggetto che potesse darle immenso potere tra gli uomini. Veive sentì questi progetti e decise di sostituirsi a Turan, sperando che in tal modo Sethlans le avrebbe ridato l'arma che le aveva nascosto. Invece, così ingannato, Sethlans forgiò un gioiello per compiacerla. Veive inutilmente insistette per riavere l'arco e alla fine accettò il gioiello, insodisfatta. Subitolo lo consegnò alle mani del prediletto di Turan, offuscandone i poteri con il veleno della propria follia. E da allora quel gioiello venne chiamato Sirkatel che nell'antica lingua vuol dire "desiderio". Perchè così facendo la dea aveva decretato la rovina di quel mortale. Perché Sethlans aveva forgiato quell'oggetto pensando che fosse destinato a una dea e non alle mani di un mortale. Non appena l'uomo toccò quell'oggetto e ne invocò il potere, esso sfuggì completamente al suo controllo e la magia che ne scaturì lo mutò in qualcosa che non era più né uomo, né essere vivente. Ma neppure un dio. Così si dice che sia nato il seme della sua personale follia, nel cuore e nelle brame di quell'uomo, consumato da soverchiante magia. Della purezza di propositi di quell'essere sciagurato nulla rimase, ridotto ad essere schiavo della volontà di avere sempre più potere e di soggiogare ad esso tutto quanto esistsse, fino al punto di diventare egli stesso superiore agli dei. Fino al punto di credersi eguale agli dei e prendere il nome di Artefice dei Sogni. Turan pianse straziata per la purezza che era stata persa, ma non potè fare nulla. In quei giorni la razza degli uomini fu sconvolta da una nuova guerra delle stirpi, l'una contro l'altra, mosse segretamente dall'Artefice dei Sogni. Questi sapeva ancora come mescolarsi ai mortali, quasi appartenesse alla loro razza. Ma in realtà non era più, ne mai lo sarebbe più stato. Nella sua follia credeva che solo aizzando le razze le une contro le altre potesse riportare la pace, attraverso la distruzione completa di alcune fazioni a lui invise. In realtà il suo unico desiderio era il predominio. Intanto il gioiello lo sosteneva e la magia di corruzione e potere che lui stesso ne traeva accresceva la sua fame e la sua stessa follia: tale era il veleno che Veive aveva instillato in quell'oggetto. Con il gioiello e i suoi travestimenti fomentava l'odio e la guerra. Inutilmente Turan corse ad avvertire gli altri dei di ciò che era successo e del terribile errore che era stato commesso. L'Artefice dei Sogni continuò a diffondere la sua malattia attorno a sé finché non giunse un orribile giorno: il giorno in cui gli eserciti di tutte le razze furono schierati contro gli altri, nell'unica omicida volontà di sopraffarsi: fratelli contro fratelli e razza contro razza. Secoli di conoscenze furono utilizzati in pochi istanti, per semplice volontà di dominio e i Draghi, che cercarono di frapporsi tra le razze per preservarle dalla distruzione, furono essi stessi schiacciati e distrutti da un potere che nessuno di loro avrebbe mai immaginato potesse essere scatenato. Veive stessa in realtà partecipò alla loro distruzione poiché sapeva che erano stati i Draghi la nascondere il suo arco. E per questo furono cancellati dal potere del gioiello, semplicemente perchè su suggerimento di Veive l'Artefice dei Sogni lo aveva desiderato. Egli infatti pensò che i Draghi, quali custodi delle razze, potessero essere un ostacolo alle sue volontà: senza di essi nulla poteva opporglisi in un mondo senza più i propri custodi. Dapòprima egli cercò di porli sotto il proprio dominio, ma non riuscendovi reclamò e ottenne l'aiuto di alcuni Uomini. Tale era la loro credenza che il sangue puro e nobile di alcuni della loro discendenza li avrebbe salvati che si macchiarono senza esitazione del più atroce dei delitti. Nell'arco di una sola notte la stirpe dei Draghi fu cancellata. Selvans, per la prima volta, fu straziato dal dolore di una simile perdita e così facendo scosse il creato, cacciando dai campi di battaglia gli Elfi, facendoli inseguire dai fulmini di Tinia. Perché nulla avevano fatto le razze per difendere i loro giusti confratelli. E così fecero anche altri dei con le loro razze predilette, tutti tranne Velthune che riservò agli umani che si erano macchiati le mani di sangue un'orrenda punizione. Ciascuno di essi fu sepolto come il loro lignaggio richiedeva, in sepolcri sontuosi. Ma ciascuno di essi venne sepolto ancora vivo così che fosse destinato a riposare al margine tra la vita e la morte. Per di più Charun impedì loro di oltrepassare i confini dell'al di là e così essi rimasero sospesi fra due mondi, mentre con terribile fato Velthune richiamava pian piano in quei sepolcri i loro congiunti e le loro famiglie e li obbligava ad asistere alla loro fine. Veive operò un gran raccolto in quei giorni e mutò molte anime mortali in demoni al suo servizio. Ed essi scomparivano in quelle tombe, anelando raggiungerle come falene attirate dal fuoco di una candela. Si narra che così ebbero vita i demoni degli antichi re e che da allora essi, consumati dal proprio fato, sorvegliano senza fine i sepolcri delle loro generazioni, condannati per loro colpa a non avere riposo per l'eternità a venire. Anime che desiderano vite mortali e riposo immortale: ma non potranno mai avere entrambe in quanto eterna è la loro condanna. Come una pianta maligna alcuni tra gli Uomini erano sopravvissuti all'ira degli dei e avevano continuato incuranti a combattere tra loro per il possesso del Sirkatel. Per questo molti di loro scomparvero nel mondo dove la magia non ha valore e non se ne ebbe più notizia alcuna. Nell'arco di una sola notte i Draghi avevano cessato di esistere. Quando Selvans si fu ripreso dal dolore e pretese che Velthune finalmente si muovesse per ottenere giustizia per quanto era successo dall'Artefice dei Sogni. Questi prevenne la punizione circuendo una donna del suo seguito e facendo in modo che lei stessa, senza saperlo, custodisse il gioiello, di modo che se gli dei lo avessero preteso indietro da lui, egli avrebbe potuto tranquillamente mentire, negando di averlo più nelle proprie mani.1 Tale era la stoltezza delle sue proposizioni e la corruzione del suo essere, stregato dalla promessa di quel tremendo potere. Ma Turan, per riparare all'errore fatto, capì l'inganno e prese la donna sotto la propria protezione inviandola subito là dove la magia non ha valore.2 Da allora si persero le tracce sia del Gioiello che pure dell'Artefice dei Sogni, il quale da esso aveva tratto la rovina. Narra la leggenda che l'improvvisa mancanza del gioiello avesse prostrato i suoi poteri e allontanato da lui i suoi stessi alleati, riducendolo a poca cosa, priva di alcun potere, ma soltanto ricca di brama. Solo allora Selvans ritenne di spogliarlo totalmente dell'umanità e così ritenne pagato il prezzo dello sterminio dei suoi figli della stirpe dei draghi. L'Artefice dei Sogni divenne tale e quale ai demoni degli antichi Re: sospeso tra una vita che non era più sua e una morte che non poteva neppure sperare di anelare. Intanto il Sirkatel, confinato là dove la magia non ha valore, mutò in un oggetto privo di magia, come succede per tutto quanto arrivi in quel mondo. Alcuni affermano che nonostante tutto, Turan stessa, attraverso il suo dono di fertilità, fece in modo che a quei poteri fosse assicurata una discendenza, attraverso la donna che era stata sedotta dall'Artefice dei Sogni, questo perchè la dea sapeva che il Sirkatel era tale da poter scatenare alla fine la guerra ultima della distruzione 2. 1 A dire il vero l'interpretazione di quest'ultima parte di scritti è abbastanza confusa. Alcuni traggono giustificazione dal fatto che, proprio con il passaggio nel mondo dove la magia non ha valore, è difficile definire dove possano arrivare i poteri di una dea come Turan. Alcuni, seguendo questa logica, affermano che non sia semplicemente possibile quanto viene affermato negli scritti. Probabilmente le interpretazioni più ottimistiche potrebbero appartenere a trascrizioni eseguite da devoti della dea Turan e che pertanto, onde non far apparire sotto cattiva luce l'oggetto del loro culto, abbiano manipolato i fatti in maniera a dir poco opportunistica. 2 Qualcuno a dire il vero racconta una storia diversa: pare che l'amante dell'Artefice dei sogni fosse la stessa Turan, la quale amava follemente quell'uomo, anche nella sua rovina. La dea si finse mortale per avvicinarsi a lui e salvarlo, ma quando vide che la cosa non era più possibile lo privò del gioiello e scappò da lui nel mondo che non a più valore. In quel mondo perse solo parte dei propri poteri, ma fece in modo di nascondere il gioiello fino a quando fosse stato necessario. Qualcun'altro narra che la dea agì in questo modo perchè tale fu la sua punizione per aver progettato un piano per estorcere da Sethlans il gioiello. Su questo le fonti non sono concordi. Ancora, in assenza di Turan, le sue servitrici, le Lasa (Alpan, protettrice della volontà; Evan, mentore dell'inganno per amore; Tusna o il cigno nero, latrice del mutamento ed Illithia protettrice dei bambini) ebbero la funzione di vegliare insieme sulle anime dei trapassati, soprattutto allo scopo di impedire che esse cadessero preda di Veive, la quale fortemente brama di trasformarle in demoni suoi servitori. Per questo il sentimento di amore divenne quello che è oggi: qualcosa di contrastato e contraddittorio perchè esso simboleggia nell'animo umano la lotta delle Lasa contro la corruzione di Veive che insidia le anime mortali proprio quando esse sono più fragili, ovvero negli istanti dell'innamoramento.
  9. Ora che vi siete chiariti. Sì. L'autrice è Silvana de Mari e dal suo blog apprendo che ne sta scrivendo un altro. Forse il miglore fino ad ora è stato "Ultimo Orco". Comunque è senza dubbio superiore alla Troisi (e di parecchie spanne). Tanto per farti capire: Da "L'ultimo Orco" di Silvana De Mari Discorso e topic a parte merita Ash Comunque il ciclo di Polgara la maga e la serie di Ash sono ambedue lunghetti. Vorrei sottolineare di Eddings il personaggio di Silk...
  10. Proverò a cercare, comunque lo sto provando ora e funziona bene. Non penso che usarlo in queste condizioni mi danneggi nulla e sulla finestra terminale non dà più errori... Grazie lo stesso
  11. Xsane parte e dà l'errore scritto qui
  12. Sì sì, ho una webcam è integrata nell'eee Devo andare in terminale e escluderla?
  13. Grazie, ma allora dove dovrei trovare il programma per la scansione? Sui pannelli dei programmi non me lo fa vedere. Ho provato a lanciare xsane ma dà errori EDIT in più l'apertura del programma dà:
  14. Per quello che comncerne la DL tocca chiedere a Chiavix. C'è una cosa invece che mi ha sempre preoccupato. Claudio aveva un sito dall'indirizzo danger dungeons... EDIT: http://www.geocities.com/danger_dungeon/ bisognerebbe fare una copia di sicurezza di quel materiale onde evitare che geocities, data l'inattività del sito ne cancelli il materiale contenuto e quello che c'è vada perso per sempre. In più la prima illustrazione che farei mettere su annunci di una mostra a lui dedicata dovrebbe essere una rappresentazione del suo cartiglio. Direi che dovrebbe essere il suo simbolo (so che ne andava fiero).
  15. Ciao, ho una stampante hp all in one (una multifunzione), la sc1215 e avendo la necessità di usare lo scanner per fare dei pdf mi sono chiesto come fare. Sono andato in rete e ho trovato questo: https://help.ubuntu.com/community/HPPrinterInstallation/PSC1210 Seguendo le istruzioni ho aperto il terminale e: dopodichè il listato è stato: PyQT era installato, ma ho comunque spuntato un po' di voci cercando attraverso Synaptic e... Come vedete la stampante è stata installata, ma dà alcuni errori (penso sia l'ocr che non funziona correttamente). Ho installato anche unpaper ora.. Il mio problema è duplice. 1) ogni volta che devo eseguire uno scan devo digitare: Oppure posso crearmi una scorciatoia per accedere all'applicazione? 2) sono totalmente a digiuno di linguaggio linux, non faccio altro che copiare istruzioni. Dove posso trovare un documento stringato che esprima in termini semplici i principali comandi di ubuntu, tipo sudo o "sudo apt-get install sane libsane sane-utils xsane" ? (ho provato a cercare, ma non ho trovato molto). grazie
  16. Ammetti di scaricarli, eh? Ghghghgh Dissento vigorosamente. Rableis non lo conosco, ma Ende è sicuramente stato un grande autore, con grandi idee e ottima esecuzione. Se ci fosse un paradiso per gli scrittori lui penso avrebbe un posto prenotato. Gli scrittori ci sono. Io leggo quasi solo fantasy (dopo aver letto I Miserabili di Victor Hugo tre volte, Il signore degli anelli cinque volte, Guerra e Pace due volte, Delitto e castigo due volte, Zola, Dickens, Poe, Avoledo, Amos Oz, Camilleri, King, Altieri (una chicca!), Larsson (per curiosità) e altri che non ricordo): mi son passato tutta la saga di Terry Brooks (puah!), Paolini (mmm.. sta andando sul banale), Rowling (furba), Bradley (pallosa), Burroughs (ingenuo e datato ma geniale), weis hickman and Co. (alcuni belli, peccato la traduzione per dragonlance, infernalmente belli quelli di Deathgate); Eddings (bello e piacevole Polgara la maga ... lo dovrei rileggere); Martin (incrocio le dita che finisca la saga... mostra vent'anni in più di quelli che ha); Pullman (scorrevole, ma non ha toccato le mie corde.. de gustibus); Cecilia Randall (italiana, ma si finge straniera... Hyperversum non è malaccio, ma con l'ultimo mi sono arenato); Stroud (altro geniaccio, il primo è stupendo, poi ha perso... ma complimenti per l'originalità), Gaiman (il mio preferito... più bello Neverwhere di American Gods, ma cmq talento da vendere); Mary Gentle (la saga di Ash è veramente eccezionale... una delle migliori mai lette) e Donaldson (la saga di Thomas Covenant l'incredulo... introvabile in italiano). posso dire di avere un pizzico di esperienza (non ho letto tutto tutto, ma rimedieremo...) Un'autrice fantasy italiana per bambini c'è, eccome: il libro è "l'ultimo elfo" al quale è seguito "l'ultimo Orco" (stupendo) e "Gli ultimi incantesimi". Stoffa da vendere, gran grammatica e tanta testa pensante per dei libri che sono uno più bello dell'altro.
  17. Fortuna che non sapevi disegnare...
  18. No il concorso lo fai nel sito.
  19. Innanzitutto penso che possa essere possibile mettersi d'accordo con l'Asterion per vedere se sia possibile fare una mostra delle opere di Claudio a Lucca 2009. se non altro è opportuno vedere se, contattando alcuni con cui Claudio abbia collaborato, sia possibile organizzare un piccolo spazio espositivo in fiera. Edit: se Lucca fosse un'occasione troppo pubblicitaria si potrebbe provare alla Vercon o alla naoniscon prima per vedere se la cosa riesce. @Aerys: aggiungi tu nel documento?
  20. No, no, sbagli. Nessuna rabbia. Ho già avuto a che fare con loro (sono pure iscritto) e danno una forte impressione di personalismo. Se hanno interessi personali si fanno in quattro per difendere una posizione, altrimenti preferiscono sempre essere molto pilateschi. In pratica rappresentano un muro di gomma (almeno pwer quanto mi è stato modo di avere a che fare con loro). Questo vuol semplicemente dire che basterà seppellirli sotto tonnellate di dati etc.. e dovranno arrendersi all'evidenza. Forse servirebbe proprio stendere un documentino ben fatto e reinserirlo, con tutti i link etc di rimando.
  21. No, non è colpa nostra. Su wikipedia sono notevolmente intolleranti. Non è la prima volta che me lo dimostrano. E quando prendono delle decisioni non hanno nemmeno il coraggio di assumersene delle responsabilità, tipo Ponzio Pilato. L'articolo sul Messaggero Veneto data il 4 giugno 2008, in prima pagina http://messaggeroveneto.gelocal.it/dettaglio/artista-udinese-ucciso-da-un-malore-33-anni/1472524
  22. Tu rispondile che di scatolette per inscatolarla ne abbiamo di tutte le misure, scelga lei se la vuole comoda o più strettina...
  23. Secondo me con la corporazione perdiamo solo tempo in più. Scrivere di un'ambientazione della quale conosciamo poco dovrebbe essere garanzia del fatto che ci impegniamo e quindi a me l'idea piace. Se mi impegno in qualcosa voglio che questa sia una cosa per la quale sia valsa la pena. Voi che ne dite?
  24. Magari cercare qualcosa di più approfondito per avere un'idea di massima e non sparare cazz... invece di cazzare la randa. Io sono aperto a tutte le proposte che vogliate fare sul soggetto del racconto. Per quanto riguarda msn io uso skype e ubuntu, account msn non riesco ad aprirne.
  25. Penso che dobbiate sottoporvi ad un disegno di prova e poi si decide....