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Strikeiron

Circolo degli Antichi
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  1. @Shar: se puoi passami i disegni dello scrigno che proverò a montarli. Altrimenti prendo squadra e righellino e lo butto giù a mano....disegno tecnico docet! La parte dello scrigno che va bene passala magari a Lù che se ha un po' di ritagli di tempo magari ci si mette dietro e pensa qualcosa di semplice ma bello, come fa di solito...
  2. Strikeiron

    La nostra storia...

    *REGOLE* Ragazzi per scrivere qui direi che non ci sono molte regole se non il rispetto per ciò che scriveranno gli altri... ed una discreta fantasia. A voi l'incombenza di rispettare la fantasia altrui e concordare le azioni dei vostri personaggi che vorrete far muovere ed agire nella Storia. Dò inoltre per inteso che non servono grandi background. Chi desidera costruirsi un personaggio con un antefatto elaborato può farlo, ma la cosa non è sostanzialmente indispensabile per andare avanti a scrivere. Sono permessi i commenti per eventuali concordanze tra gli autori purché vengano inseriti tra asterischi **. L'unica mia speranza è che qualcuno raccolga la sfida... in merito agli evnti fin qui descritti nella Nostra Storia penso a ragione di poter dire che chiunque si trovi a scrivere possa ritenersi libero. Potranno essere inventati eventi sia inerenti al passato che al futuro. Penso inoltre che possa aiutare presupporre il "presente" di Tyr come un'ambientazione fantasy con un alto contenuto di magia, ma comunque sempre a livello di tecnologia del Medioevo. Al più si tratterebbe di un'ambientazione tipo Eberron... Spero che questo tentativo di riprendere sia gradito e che non venga preso troppo sul serio quello che verrà scritto. Così dopotutto miei cari autori dovrebbe essere l'improvvisazione... E' ESSENZIALE che il racconto preveda l'interazione tra i personaggi gestiti da chi scrive. Ovvero bisogna cercare di sforzarsi di provocare e tirare in mezzo nella narrazione anche gli altri narratori affinché la storia possa avere un seguito, un po' come l'interpretazione in un gioco di ruolo. L'unica differenza è che qui l'interpretazione viene fatta scrivendo ed ovviamente non c'è un master... ma ciascuno è il personaggio ed al contempo il narratore/master della storia. Mi auguro che qualcuno raccolga la sfida.
  3. Strikeiron

    La nostra storia...

    La biblioteca era immensa. Cumuli e cumuli di libri sparsi alla rinfusa, molti dei quali divorati dall'umidità che segnava le preti di venature verdastre di muffa. Là dentro era tutto molto antico. E ciò che non era riuscito ad esserlo era finito negli stomaci dei topi che pian piano rosicchiavano una pagina dopo l'altra, scandendo il passare dei giorni e degli anni. Il ragazzo si aggirava in quel monumento fatiscente. Ma quello era l'ultimo posto al mondo in cui avrebbe voluto trovarsi. Alcuni dicevano che la vecchia biblioteca delle Ere era stata abbandonata perché infestata dai fantasmi. Là dentro i libri cadevano da soli e gli estranei non erano ben tollerati. Ombre di antichi studiosi si aggiravano a preservare una conoscenza che a nessuno interessava più. Già, ma perché allora il ragazzo si trovava là dentro? Semplice incoscienza? Una lastra di vetro soffiato che essendosi rotta lo aveva lasciato libero di entrare in quel luogo pauroso? Nulla di tutto questo. Semplicemente una scommessa. O forse una questione di orgoglio. Tyr, perché questo era il nome di quel ragazzo incosciente, voleva mostrare al padre di essere diventato grande. Di poter aspirare ad essere un allievo delle arti. Di poter ambire alla conoscenza più grande. Solo che una cosa era poter pensare di fare qualcosa e tutta un'altra farla davvero. Quel posto là dentro era veramente pauroso. Ma Tyr DOVEVA andare avanti. In qualche modo aggirò le cataste più vecchie e rovinate di preziosi libri e raggiunse il centro di quella che una volta era il centro culturale dell'intero continente. Là accorrevano tutti gli studiosi delle terre conosciute. Lì era racchiusa la saggezza e l'esperienza delle razze. Solo che Tyr, anzi Tyrsed perché tale era il suo nome in esteso, non poteva saperlo. Se ne era semplicemente persa la memoria. La storia aveva cancellato gli esseri viventi e gli eventi stessi finché le nuove generazioni non avevano smarrito il senso del proprio passato. Come colonne di una civiltà aliena al centro dell'ampio locale impolverato alte cataste di tomi polverosi circondavano il cuore della Biblioteca. Dall'alto i raggi filtravano da un lucernaio che forse una volta aveva visto tempi migliore. Una volta forse le sbarre arrugginite del lucernaio avevano circondato dei vetri istoriati. I vetri però erano andati perduti e l'aria, la pioggia ed il sussurro delle stagioni e del tempo erano entrate scompostamente a privare di dignità e sacralità quel luogo. Eppure sotto alla luce di mezzogiorno che filtrava dal buco nel soffitto Tyr notò con stupore il leggio di marmo. La pietra era corrosa ed impolverata. Non il libro sopra di essa. Sembrava che le pagine fossero state appena vergate dall'inchiostro brillante. Tyr si avvicinò incuriosito ed osservò con stupore la scrittura elaborata. Il padre gli aveva insegnato qualcosa degli idiomi conosciuti, ma quelle lettere non sembrabvano appartenere a nessuno di quelle lingue. Forse erano molto più antiche. A Tyr non passò per la testa che potevano essere pericolose. Con calma si avvicinò al leggio e toccò le pagine: la carta pergamenata crepitò senza rilasciare un solo granello di polvere. Quella cosa non poteva essere possibile. Semplicemente non era reale. Tyr chiuse le pesanti copertine in pelle per vedere ameno il titolo: "CRONACHE DEI DRAGHI" Quello almeno si leggeva... sospirò il ragazzo e scrostò parte della sporcizia che misteriosamente copriva la copertina. Ne emerse una scritta vergata a mano. Perenor, chierico di Paladine il giusto, descrive qui che accadde quando i draghi furono risvegliati....
  4. No perché venga fuori un bel lavoro ho bisogno necessariamente che la linea stampata non sia nera. In questo modo lo stampo su cartoncino nero e successivamente dipingo i numeri con un colore metallizzato. Intanto ho trovato il modo per rendere molto più robusti i dadi: ci vuole molta, moltissima pazienza, ma ala fine il risultato si avvicina moltissimo ad una plastificatura. Addirittura gli spigoli del d20 vengono arrotondati, così come nei corrispettivi di plastica.
  5. Ed allora bisognerebbe usare il giallo....
  6. Non sarebbe possibile e più semplice realizzare un modello con sfondo bianco, dove le linee siano grigie?
  7. Macchè film delle Bratz!!! Questo sì che è un signor film... http://it.youtube.com/watch?v=a4ky6C0idxE
  8. Il mio problema è: non è che dopo la stampante mi stampa anche lo sfondo? Occorrerebbe che la stampante stampasse solo le linee in un colore diverso dal nero in maniera tale da darmi la possibilità di ritoccare e ritagliare i dadi. Nel frattempo ho provato a realizzare una mia idea per rendere i dadi più robusti e devo dire che il risultato ottenuto è ottimale... soltanto che ho dovuto coprire il dado con parecchie mani di pittura vinilica. Alla fine però è venuto plastificato, rigido... ben resistente (rimbalza sui muri e sul pavimento che è un piacere) e con gli spigoli arrotondati, come un normale dado 20. Per il coperchio: postami qualche foto e qualche volta tempo permettendo collegati in chat o con skype e vediamo come uscirne.
  9. Problema delle mie notti insonni... voglio stampare le immagini dei dadi su cartoncino nero, ma variando i colori del documento pdf da preferenze l'immagine rimane identica. Se voglio stampare bianco su nero come posso fare?
  10. Prova a cercare le copertine in cartone per le impaginazioni ad anelli. Con quelle si arriva a 220 o più.
  11. Mio unico commento: questo gioco s'ha da fare.
  12. Strikeiron

    Emotes a confronto...

    Grande!
  13. Eccomi qui di nuovo ragazzi.... a che punto siamo arrivati? Io sto cercando di migliorare i dadi nel frattempo, ma penso di essere molto vicino ad una soluzione definitiva. Per lo scrigno? Battete un colpo. Questo progetto DEVE andare avanti, in nome del Cungi.
  14. Non so come ma oggi mi è venuta un'idea delle mie. Ovviamente aspetterò che te Oni, esponga il tuo regolamento... la decisione è tua. Voglio però sapere se il tuo gioco è tipo un gioco dell'oca ad ostacoli un po' come Talisman... se lo è si potrebbe implementare i livelli correlandoli ai dadi per GdR. Ovvero il nubbio avanza tirando un d4, mentre i moderatori avanzano tirando il d20...
  15. Strikeiron

    Addio Claudio

    A piri vorrei dire che ha fatto centro con il suo post. Non so se Gid fosse emozionale... di certo ci metteva la passione in quello che faceva e guai a chi gli rovinava i piani. Non so se in questi giorni con un parente l'ho definito "caparbio". Beh, lo era. Hai reso perfettamente l'idea di quello che abbiamo vissuto. Vorrei ringraziare Akeiron per il disegno, ma so che i ringraziamenti sono troppo poco per fargli capire cosa quel disegno in quel momento abbia potuto rappresentare. Pertanto il suo disegno finirà incorniciato e messo a casa mia in un posto ben in vista. Grazie quindi non tanto per il disegno ma per ciò che significa.
  16. Era per vedere se stavi attento... Ps ma i manuali poi arriveranno per posta?
  17. Strikeiron

    Dedicato a...

    Dedicata ad ieri sera, alle persone che erano con me a Villa Santina... BELLISSIMA Le ragazze sono come le mele sugli alberi. Le migliori sono sulla cima dell'albero. Gli uomini non vogliono arrivare alle migliori, perchè hanno paura di cadere e ferirsi. In cambio, prendono le mele marce che sono cadute a terra, e che, pur non essendo così buone, sono facili a raggiungere. Perciò le mele che stanno sulla cima dell'albero, pensano che qualcosa non vada in loro, mentre in realtà "Esse sono grandiose". Semplicemente devono essere pazienti e aspettare che l'uomo giusto arrivi, colui che sia così coraggioso da arrampicarsi fino alla cima dell'albero per esse. Non dobbiamo cadere per essere raggiunte, chi avrà bisogno di noi e ci ama farà di TUTTO per raggiungerci. La donna usci dalla costola dell'uomo, non dai piedi per essere calpestata, ne dalla testa per essere superiore. Ma dal fianco per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, e accanto al cuore per essere amata. "la terra ha musica per coloro che ascoltano" William Shakespeare
  18. Strikeiron

    Addio Claudio

    Grazie Samirah e grazie Zelgadiss per il pensiero. Anch'io stamattina, provando ad esprimere ciò che ho vissuto ieri, ho capito che nella bilancia il piatto pesa maggiormente per ciò che è stato lasciato. E tutto sommato non è questo anche che conferma ulteriormente le persone che siamo state? Un abbraccio. A tutti. Ps è uscito un altro articolo sul Messaggero, me lo procurerò quanto prima.
  19. Strikeiron

    Addio Claudio

    @Laerex: grazie a te, per come ci sei stato vicino e stai tranquillo, dal momento che quando ho detto a Pharn che ti scusavi con lui ha esclamato "Ma come! Non ha nulla di cui scusarsi!". Ci sentiamo presto e ci vedremo. Fatti coraggio. @Kender: hai saputo descriverlo molto meglio di me in poche essenziali parole. Grazie. @MikeT: leggi nei tuoi messaggi privati. Ho una cosa da dirti. Sono sicuro che Claudio vorrebbe che te la dicessi. Grazie a tutti. Leggere tutti i commenti (ed anche e soprattutto di persone che non si vedevano da tempo) qui è la conferma più di tante parole di che persona fosse. Punto.
  20. Strikeiron

    Addio Claudio

    Ho lasciato sedimentare un po’ l’accaduto. Troppo poco, oppure troppo. Non lo so ancora: è come se questi ultimi giorni si dividessero in due, da una parte il sogno e dall’altra l’incubo. Da una parte i bei giorni passati assieme e dall’altra l’incubo di ciò che è avvenuto sulla via del ritorno. Su questo ha pienamente ragione Pharn, che ieri sul treno, lo sguardo fisso e triste, commentava con me: “Siamo partiti in tre e torniamo in due”. Ed io lo sguardo ce l’avevo sul sedile vuoto davanti a me, partendo da Forlì, il sedile dove avrebbe dovuto esserci Claudio, chissà magari a commentare che bisognava prepararsi per Lucca, perché accidenti bisognava che lo Stand della DL ci fosse quest’anno a Lucca. Lo conoscevo da 16 anni, mi pare dal secondo anno delle superiori (che erroneamente sul giornale hanno definito Istituto d’Arte, mentre invece era il Liceo Scientifico Marinelli). Non mi ricordo più molto di quegli anni, ma sono sicuro che fossimo diventati amici quasi subito, spontaneamente. E proprio in quegli anni arrivava in classe e mostrava i disegni dei Cavalieri dello Zodiaco (il suo cartone animato preferito) colorati a pastello e pennarello, che davano l’effetto della carta patinata e ci lasciavano esterrefatti. Già allora, tra noi suoi amici sapevamo che avrebbe sfondato come disegnatore. Perché Claudio che cos’altro avrebbe potuto fare nella vita se non quello? Era il suo futuro ed il suo talento. Il mio ultimo anno delle superiori (Claudio era rimasto indietro un anno, ma pur non essendo più in classe insieme, restammo amici) ci trovammo insieme redattori del giornale d’istituto. Lui era IL disegnatore, mentre io cominciavo a scrivere i primi racconti. Fu lui ad illustrare il mio primo racconto e lo fece a modo suo, lasciandomi basito per come aveva saputo cogliere in una sola semplice immagine tutto quello che avevo voluto descrivere. Fu merito suo se quell’anno il giornalino divenne un gruppo: contro la censura della Preside, contro il disinteresse latente, contro un’unica uscita in un anno. L’anno dopo (il suo ultimo anno delle superiori) rimase da solo a fare il redattore del giornalino, ma seppe fare anche di meglio (quattro o cinque uscite in un solo anno). Aveva idee vincenti, poco da dire. Più o meno in quegli anni con Claudio frequentai il primo party di GdR (Advanced D&D) e da allora continuammo a giocare a fasi alterne. Durante l’università litigai con lui pesantemente, al limite del rompere l’amicizia. Quando cercai di riallacciare i rapporti e di sanare una rottura pesante la sua risposta fu, in concetto, che gli occorreva del tempo per perdonare certi sgarbi fatti. Il suo carattere era opposto al mio e spesso ci si trovava su fronti opposti, in aperto scontro. Anni dopo quel litigio venne dimenticato, o messo da parte. Non so. So soltanto che mi trovai con lui ad avere nuovamente un rapporto di amicizia. Nonostante l’università, impegni spesso diversi ed altro era uno dei pochi amici con i quali erano tali e tanti gli anni condivisi che si faceva gruppo e si usciva il sabato sera. Negli anni la sua passione per il disegno si era associata al Gioco di Ruolo. Fu lui a parlarmi di questo forum, fu grazie alla sua passione che mi feci prendere anch’io in questo vortice. Ed imparai con il tempo il significato di certe cose. Le idee erano contrapposte magari a volte, ma i concetti erano condivisi. E così, a volte Claudio mi diceva che si stupiva di come molte nostre comune amicizie fossero scomparse, mentre noi continuavamo a sentirci in forum. Con gli anni il suo talento era cresciuto sempre più. Ma lui non era sicuro. Si scandalizzò due anni fa a Lucca di disegnatori che vendevano sgorbietti a 200 euro, dicendomi che non sarebbe mai stato in grado di vendere i propri disegni. Aveva un talento incommensurabile ma non era mai convinto di essere all’altezza, quando chiunque sarebbe rimasto impressionato e sbalordito dalle sue opere. La settimana scorsa , il sabato sera prima del raduno, mi telefonò due volte. Due chiamate perse. Voleva parlarmi della mattina della partenza per mettersi d’accordo. Lo richiamai e gli “imposi” di uscire con gli altri a bere qualcosa; dicendogli semplicemente “ti vengo a prendere che andiamo a bere qualcosa con gli altri.” Lo sentii dire poi che lo avevo trascinato fuori casa. E sorrisi per questo dentro di me. Era il suo modo per dire che era contento di essere uscito e di aver passato la serata assieme con la compagnia di amici. Quando lo lasciai davanti a casa mi disse che avrebbe fatto fatica a dormire prima di partire per il Cungi. Ed io non stentai a prenderlo in parola. In treno, durante il tragitto per Bologna, mi descriveva parte del suo grande progetto, la sua ambientazione, Esilio. Ed era capace di appassionare per ciò che descriveva in quanto ci metteva il cuore in quelle cose. Più o meno il cuore lo metteva in tutto ciò che faceva con risultati evidenti e con un’umiltà paradossale. Ieri sera, dopo aver lasciato Pharn in stazione ad aspettarmi mentre prendevo la macchina, salgo nell’abitacolo ed accendo il motore. Parte la canzone di un album degli U2: “One Tree Hill” ed allora ho capito che da questo momento in poi non riuscirò più a sentirla senza pensare che la casualità degli eventi l’abbia associata al suo ultimo viaggio. Quello dal quale lui non è più tornato. Ora, dopo un simile ritorno, pregherei soltanto una cosa, se c’è un Dio che ascolta lassù (e personalmente lo credo), vorrei che quando verrà il mio giorno, indipendentemente dalla mia destinazione mi sia dato di vederlo un’ultima volta. Lassù, sulla sua nuvoletta e contornato da cartelle piene zeppe di disegni potrebbe dirmi: “Sai ho finito Esilio alla fine, c’era una cosa che non mi tornava, ma l’ho risolta.”- e giù con un discorso infinito sulle Lune, sulle razze, sugli dei... sulle rovine delle città fantastiche. Ed allora mi rimarranno due possibilità: o scoppierò a piangere come ora (scusate ma non posso evitare di scriverlo perché per me scrivere è sempre stato un modo di sfogarmi), oppure gli allungherò un plico di fogli scritti e gli dirò io: “Hai tempo di leggere questo, ora? Mi avevi promesso di illustrarmi la copertina.”. Forse anche in questo caso non tratterrò le lacrime, ma almeno sarà un pianto liberatorio perché saprò che dopotutto non ha sofferto. Ps. Scusatemi se ho centrato il post sul rapporto che avevo con lui. Ho cercato di non essere irrimediabilmente vanesio, ma forse senza riuscirci.
  21. Strikeiron

    -Noi- (IV)

    Della serie "la camicia rosa non ti serve più" visto che hai trovato degli amichetti?
  22. Assaggia lo Stollen e poi sappici dire...
  23. Va bene, grazie per il consiglio... ci darò un'occhiata
  24. Strikeiron

    Scrat 2

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