Tutti i contenuti pubblicati da Strikeiron
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Disinstallazione iTunes
Cancellato tutto, ma rimane un fantomatico file iTune Winzozz Installer package che praticamente ha lo stesso codice del messaggio di errore... ogni volta lo cancello ed ogni volta ripete lo stesso errore...
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Tolkien e politica
Il fatto è che rigirando la frittata in Inghilterra Tolkien apparteneva o quanto meno si identificava con il partito politico dei conservatori. Ma dal Signore degli Anelli penso si possa tutt'al più trarre il rifiuto di Tolkien verso la tecnologia (vedi Saruman) che corrompe e distrugge la naturalità delle cose. Leggetevi questo: http://www.repubblica.it/2003/i/sezioni/spettacoli_e_cultura/tolkien/tolkien/tolkien.html e questo: http://www.railibro.rai.it/articoli.asp?id=257
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Disinstallazione iTunes
Adesso è diventato questo grrrr....
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Eragon
Muahaha se è così mi sa tanto che di libri saranno nove...
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Fantasy
Anch'io allora, ma non mi sento degradato per questo...
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Programma per fare scritte
Quark X-Press
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Il nuovo Harry Potter
Spoiler: Pare che Silente venga ucciso da Piton in modo che questi possa passare senza rischi dalla parte di Voldemort e continuare a fare la spia... una sorta di minore male possibile. In effetti mi hanno fatto notare che nel pezzo dell'assassinio di Silente questi prega Piton...nella versione inglese c'è "praise" ma non dice che cosa...Piton lo guarda con un'espressione di disgusto, ma non definisce se verso Silente o verso ciò che sta per fare. In effetti l'ipotesi è compatibile: Silente ha appena rivelato ad Harry il segreto degli horcrux e può farsi da parte, ovvero è sacrificabile. Rileggendo il pezzo in inglese l'ipotesi collima con i vari particolari nel testo...ed è plausibile.
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Munich
Il film è lungo, lunghissimo: 2 ore e 43 minuti per la precisione. Inizia ovviamente lento, con delle musiche soporifere di John Williams (l'autore della colonna sonora di Guerre Stellari per intenderci) ed oggettivamente pian piano evolve in thriller, in un crescendo di tensione, quasi una spirale di eventi in cui tutto ed enormemente si complica. In cui i nemici e gli amici si confondono. In cui si vuole vedere come andrà a finire. Un vero film di spie e di spionaggio, detto così banalmente. Ma nonostante ci sia dietro una buona regia ed un buon montaggio c'è un ma, alla fine. Ed il "ma" in questione è che il film in sé stesso NON è paternalistico, NON è assolutamente buonista, NON è nemmeno facile da capire in tutti i suoi aspetti: è invece un vero e proprio pugno allo stomaco dello spettatore. È la vecchia storia vista e rivista dell'eroe che finisce per perdere sé stesso, per forse non ritrovarsi mai. É la vecchia storia dell'occhio per occhio, della violenza che chiama altra violenza in una spirale dalla quale tutto indica quanto sia impossibile uscire. Perché alla fine in certe cose si può andare avanti "fino all'ultimo uomo" o "fino alla sicura vittoria finale" come dicono i protagonisti stessi durante il film. Ma tra tanti vincitori si capisce subito, durante il film, come l'unica vera sconfitta sia l'umanità delle persone coinvolte assieme alla disgregazione del mondo in cui vivono, parlano, pensano, agiscono ed amano. Assieme al dissolversi delle certezze e degli ideali che li hanno sempre guidati ed accompagnati. Sapete? Mi ricorda il concetto del male nel mondo Tolkeniano… dove nulla sarà mai come prima. Ed il film si fa apprezzare per la capacità di riannodare qui e là i temi che vuole trattare, per come non sia epico, né moralistico, ma crudo e reale. Si avverte la sensazione di un tentativo spesso riuscito di descrivere fin nelle piccole cose il "così è andata". Vi sono così situazioni e scene che spiccano in tutto il film… sicuramente tra esse meritano molto il pezzo dell'attentato telefonico; l'attentato all'hotel Olympics; tutto l'episodio di Atene e verso la fine l'episodio dello sgabuzzino. Per quanto riguarda la scena finale del film non è altro che un ammiccamento, una traccia che il regista lascia lì a dire che gli errori di ieri sono gli stessi errori che stiamo facendo adesso. A parte il fatto che il film esprima idee che personalmente condivido sono uscito dalla sala soddisfatto di averlo visto. Perché per una volta pagare il prezzo del biglietto ne era valsa proprio la pena. Voto: 8.
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Munich
E' spam in realtà....ihihihih Domani sera forse riesco ad andarlo a vedere
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Disinstallazione iTunes
No ho trovato un iTunes.dll e l'ho eliminato ed ora il messaggio di errore è cambiato...
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Disinstallazione iTunes
Uhmmm buco nell'acqua tra le dll non becco nulla....
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Disinstallazione iTunes
Uhmmm nebbia...dici clicchi col destro e proprietà del sistema?
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Disinstallazione iTunes
Niente da fare, lo trova ancora...maledetto....
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Tolkien e politica
OT ma allora la mappa della Terra di Mezzo è la Cina? Tolkien affermava con forza che nulla di quanto vi fosse nei suoi libri si rifaceva ad ideologie o fatti reali. Quindi non credo sarebbe stato contento che la sua opera fosse interpretata da una parte politica o da un'altra. Era ed è un'opera letteraria molto di più e nulla di meno...
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Programma per fare scritte
QuarkXPress, il miglior programma che esista...
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Disinstallazione iTunes
Ho trovato questo... http://consumer.installshield.com/kb.asp?id=Q108334 soltanto che non so come cancellare... La mia ipotesi è che un procedimento di installazione abbia lasciato dei file temporanei che mi bloccano la reinstallazione. Che mi dite?
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Munich
Non è detto... per quanto riguarda la trama da quanto ne so tratta il DOPO attentato ed è ispirato a quanto realmente è successo a livello di servizi segreti. Gli israeliani decisero di uccidere tutti i mandanti dell'attentato ed organizzarono una squadra che eseguisse il compito, uno per uno. Il film tratta di questo ed ha creato molte polemiche perchè sembra tratti il tema dell'uso della violenza contro il terrorismo...
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La Nostra Storia – Note
Strikeiron ha risposto a Joram Rosebringer a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazioneTranquillo, stavo aspettando che gli altri dicessero la loro... appena possibile scrivo qualcosa.
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1000 idee e consigli per creare e interpretare un PG
Vuoi una soluzione per il BG? Proprio perchè le comunità elfiche sono pienamente razziste il tuo pg potrebbe essere il risultato di un'unione non chiara (magari tra un nobile ed una servetta)...quindi inizialmente allevato per formalità tra gli elfi, ma poi costretto ad allontanarsi per farsi una vita propria. E magari allontanandosi è diventato mercenario ed è passato ad adorare delle divinità non elfiche in quanto ha finito per rinnegare le proprie origini che associa ad un'infanzia non troppo felice. Ergo ti fai un pg con un BG complesso ed un po' contrastato... Per Tempus: attento, mi pare che i devoti di Tempus debbano versare sangue di tanto in tanrto sennò soffrono...
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Disinstallazione iTunes
Provato e pulito, ma nulla da fare...continua a rilevare una precedente installazione... e non posso fare un ripristina perchè è win 2000 professional
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Munich
Io ne ho visti già abbastanza di film del cavolo, visto che la storia mi interessa e penso che Spielberg non sia banale (per lo più il film è stato contestato) andrò a vederlo...
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Munich
Prima si vede e poi si giudica mio caro pinguino...
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Disinstallazione iTunes
Che debba cancellare windows Installer? Mi dice di andare a consultare la guida quando mi blocca la riparazione/rimozione...
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Munich
Mi aspetto molto da questo film... In "Munich", sfidando certezze ed emozioni dello spettatore, il regista svela la strategia omicida del Mossad dopo Monaco '72 Israele fra terrorismo e vendetta così torna il grande Spielberg Nel film, con protagonista l'Eric Bana di "Hulk", tante domande ancora attuali sul conflitto mediorientale. Tra suspence e violenza di CLAUDIA MORGOGLIONE Mathieu Kassovitz ed Eric Bana ROMA - Addio alle soluzioni semplici, alle contrapposizioni manichee della Guerra dei mondi. Perché in Munich, per raccontare la tragedia israeliana alle Olimpiadi del '72 - e soprattutto le sue conseguenze, materiali e morali, su un gruppo di agenti supersegreti del Mossad - Steven Spielberg torna all'antico: alla carne e al sangue di Salvate il soldato Ryan, alla complessità di Schindler's List. E perfino alla tensione narrativa e alla suspence di un'opera di tutt'altro genere, come Lo Squalo. Insomma: nella sua ultima fatica, presentata in anteprima alla stampa italiana (e nelle nostre sale dal 27 gennaio), il grande autore si ripresenta nella sua forma migliore. Con un film accolto bene dai critici di mezzo mondo. E con una storia che, comunque la si pensi, è un pugno nello stomaco dello spettatore. Una sfida alle certezze politiche ed etiche di noi tutti, sullo sfondo di una guerra al terrorismo che oggi, a inizio 2006, appare più attuale che mai. Questo perché Munich non è affatto la ricostruzione dell'impresa del commando palestinese Settembre nero, l'azione armata - con tanto di sequestro - che provocò la morte di undici tra atleti e preparatori della delegazione israeliana, alle Olimpiadi di Monaco '72. Quello fu un episodio terribile ma circoscritto, ventuno ore di angoscia finite in tragedia, e seguite, in tutto il mondo, dai 900 milioni di spettatori che guardavano i Giochi. No, quei fatti sono solo la premessa del film. Che racconta invece un'altra storia, la storia del "dopo": vicende rimaste segrete per anni, su cui non esistono ammissioni ufficiali, ma solo ricostruzioni giornalistiche e documentaristiche (tra cui il libro Vendetta di George Jonas, da cui la pellicola è tratta). Dopo il massacro di Monaco, infatti, il premier israeliano Golda Meir decide di adottare una strategia estrema: uccidere a uno a uno undici alti dirigenti palestinesi sospettati di essere coinvolti, in un modo o nell'altro, nell'assalto al Villaggio olimpico. Per far capire che chiunque colpisca il suo paese verrà scovato e ammazzato, ovunque si trovi. Per questo un misterioso dirigente dei servizi segreti (Geoffrey Rush, bravo come sempre) organizza una squadra "fantasma" ("voi non lavorate per me", continua a ripetere), incaricata di eseguire la catena di delitti. Capo della banda è il protagonista del film, Avner (l'Erica Bana di Hulk, in una veste in cui davvero non lo si immaginava), ufficiale del Mossad con moglie incinta di sette mesi. E che, sotto l'effetto della rabbia per i fatti di Monaco, accetta di lasciare la famiglia, di scomparire e diventare un vendicatore. Accanto a lui, l'ebreo sudafricano Steve (l'inglese Daniel Craig, fresco di investitura a nuovo James Bond), il più convinto della necessità degli omicidi; il più dolce Robert (Mathieu Kassowitz, già regista dell'Odio), belga, fabbricante di giocattoli ed esperto di esplosivi; il tedesco Hans (Hanns Zischler), specializzato in documenti falsi; il saggio e amaro Carl (Ciaran Hinds), che ha il compito di cancellare le tracce degli assassinii. Cinque persone diversissime, che cominciano con metodicità a portare avanti il loro compito. E che mano mano, tra successi e qualche fallimento, vedono sgretolare le proprie certezze: è giusto uccidere undici persone per vendicare le undici vittime innocenti di Monaco? La guerra al terrorismo va condotta così, con la sola legge della punizione esemplare dei colpevoli, senza tribunali né sentenze? E soprattutto: chi entra, magari per un giusto desiderio di fare qualcosa, in questo girone infernale dell'"ammazzare tutti", può mai uscirne indenne? Interrogativi che si incarnano nel personaggio di Avner: nella sua calma iniziale, nelle sue angosce crescenti. E senza una soluzione definitiva, senza rassicurazione finale: l'unica cosa che può salvare il nostro eroe è l'amore per sua moglie e sua figlia, suggerisce Spielberg. Ma una riconciliazione col suo Paese, con le cose che ha fatto, sembra impossibile. Ecco perché non sorprende che il film, presentato in anteprima anche ad alcuni autorevoli esponenti della comunità ebraica romana, abbia suscitato reazioni diverse: alcuni hanno lodato la sua complessità, la sua ricerca di soluzioni non facili; altri l'hanno accusato di inesattezze e inaccuratezze storiche. Quel che è certo è che, sullo schermo, il regista porta dilemmi morali destinati a rimanere senza risposta. E che sembrano particolarmente attuali proprio in questi giorni, mentre tutta Israele guarda col fiato sospeso l'ultima battaglia - quella per la vita - del suo leader Ariel Sharon. Altro elemento chiave del film: tutti i personaggi sono mostrati con grande pietas, palestinesi compresi. Non a caso una delle scene più toccanti è quella in cui Avner, fingendosi un terrorista tedesco, si confronta con il giovane capo di un commando dell'Olp Ciascuno esibisce le sue ragioni, tutte a loro modo giuste; ciascuno non riesce a vedere quelle dell'altro. Anche se il loro destino, allo spettatore, appare tragicamente identico: quello di essere, come dice di se stesso il palestinese, dei "senza patria". Munich, però, non è solo la rappresentazione astratta di una grande questione etico-politica, ma anche un film dal ritmo mozzafiato. Un thriller pieno di suspence ambientato in 14 paesi diversi, che ha richiesto la creazione di 120 set, e in cui Spielberg ha diretto ben duecento attori, in ruoli grandi o piccoli (tra loro anche la nostra Valeria Bruni Tedeschi). Il tutto con uno stile che è un omaggio ai classici del genere degli anni Settanta, come Il braccio violento delle legge e I tre giorni del Condor. Discorso a parte, infine, merita una delle scene clou della storia, quella dell'assalto al Villaggio Olimpico. Un evento che Spielberg mostra a pezzetti, nel corso della pellicola, in una serie di flashback. "Ho pensato che ci fosse bisogno di ricordare continuamente che cosa ha dato il via a questa situazione di sangue per sangue", ha dichiarato il regista. "Potete immaginare - ha aggiunto - quanto sia stato arduo girarla. Ho usato attori arabi per fare i palestinesi, e israeliani per gli israeliani... e loro se la sono presa molto a cuore. E' stata una catarsi emotiva: due settimane difficili per tutti". Ma, visto il risultato sul grande schermo, si può dire che ne valeva la pena. da Repubblica di oggi....
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