Esilarante il film di animazione diretto da Nick Park
Wallace & Gromit alle prese
con la maledizione del conoglio
Difficilmente Wallace & Gromit e la maledizione del coniglio mannaro la spunterà ai prossimi Oscar, dove è in lizza con due colossi come "La sposa cadavere" e "Il castello errante di Howl". Ciò non toglie che sia delizioso, buffo e genialoide come lo è stato, a suo tempo "Galline in fuga", l'altro film d'animazione con plastilina realizzato dallo Studio Aardman. Qui, poi, c'è l'irresistibile coppia Wallace & Gromit, già protagonista di tre corti di culto (due premiati con l'Oscar) e ora al debutto nel lungometraggio.
Wallace e Gromit hanno personalità agli antipodi: il primo è un sognatore, ghiotto di formaggio, che si diletta d'invenzioni; l'altro, un tipo taciturno e pragmatico. Sono diversi anche perché si tratta, rispettivamente, di un uomo e di un cane. Alla vigilia di un evento fondamentale per il villaggio, la fiera dell'Ortaggio Gigante, il duo combatte una battaglia ecologista contro conigli famelici di verdura; di gran lunga più temibile degli altri, un gigantesco roditore vegetariano.
Imbarcati su un imprevedibile veicolo, però, W&G non si lasciano spaventare. Nick Park e Steve Box conservano intatta la dose di follia che traversava i corti e ci introducono in un mondo delirante, con leggi tutte proprie: pieno d'inseguimenti, di gadget dementi (un aspira-conigli) e di gag; così numerose che, per goderle tutte, si dovrebbe rivedere il film parecchie volte. Esilarante la fusione tra la parodia dei vecchi horror Universal e un umorismo molto british, che flirta con l'assurdo. (r. n.)
Da Repubblica