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Tutti i contenuti di Jack Ryan
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Il buon senso direbbe di si: da DM io li farei decisamente luminosi
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dnd 3e Razzista Buono
Jack Ryan ha risposto alla discussione di manfredellobello94 in Dungeons & Dragons
Secondo me dipende dal contegno che effettivamente poi usa con gli umani. Compie atti palesemente e pesantemente discriminatori, magari pure violenti? Allora non è buono, secondo me. E' fondamentalmente razzista ma, in quanto ambasciatore, non lo lascia trapelare più di tanto, reprimendosi quando necessario? Allora può anche essere buono. Non so, provate ad immaginare come dovevano essere gli ambasciatori sovietici a Washington, o quelli americani a Mosca, durante la Guerra Fredda. Non c'è dubbio che per lo più odiassero o per lo meno tentassero per la maggior parte del tempo di menare per il naso la loro controparte, ma per forza di cose si comportavano educatamente, senza escludere la possibilità che personalmente fossero anche persone di buon cuore. -
fiction La mia lettura del momento
Jack Ryan ha risposto alla discussione di Aerys II in Libri, fumetti e animazione
Dietro caldo consiglio sono in questo momento a metà de I Buddenbroock, di Thomas Mann. Incredibilmente arzigogolato e pieno di orpelli, fa uso di impressionanti giri di parole per dire cose che, al giorno d'oggi, ci sembrano semplici. Non sono appassionato del genere, ma lo spaccato d'epoca (la parte centrale dell'Ottocento) che mostra è molto molto completo. -
News generiche II
Jack Ryan ha risposto alla discussione di dreamworker in Videogiochi e Informatica
Ma la cosa che suona assurda in questa ipotesi di MS è però il fatto che non regge l'argomentazione "ti tolgo qualcosa e te lo faccio pagare meno" perché il SO limitato non ha nulla che gli manca realmente, ha solo un blocco software aggiunto. Cioè, a loro non costa di meno darti la versione limitata. Sembrerebbe, se la cosa si traducesse in realtà, più uno specchietto per le allodole che una vera possibilità. Personalmente la troverei un'autentica stupidata. -
Questo è un ottimo sito: http://www.bifrost.it/ si tratta in pratica di una bliblioteca online sulla mitologia (è ancora in fase di creazione, ma c'è comunque già un sacco di roba). La mitologia norrena corrisponde alla sezione germanica.
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videogiochi Flash games
Jack Ryan ha risposto alla discussione di Silverleaf in Videogiochi e Informatica
Samorost è tutto un punta e clicca. Ora non mi ricordo (ci avevo giocato un po' di tempo fa) ma devi cercare aree cliccabili nel paesaggio per far procedere la storia -
dnd 3e La condivisione nel GdR
Jack Ryan ha risposto alla discussione di Azar Pinkur in Dungeons & Dragons
Come altri hanno detto, se ci dovessi fare i soldi o se altri facessero dei soldi con le mie idee sarebbe ben altro paio di maniche. Ma a parte questi casi particolari: - finché si tratta di piccole cose, tipo piccole regole aggiuntive, incantesimi, trame e così via non mi preoccupo minimamente. Sono prorpio cose da niente e il beneficio della diffusione supera di gran lunga il "problema" del merito (ovvero non mi importa nulla se qualcuno si gasa con gli amici di cose di questo genere fatte da me). - per lavoroni un po' grossi, che so, un'ambientazione, la faccenda è leggermente diversa, e forse me la prenderei un poco se qualcuno la spacciasse per sua. Non per questo la terrei per me solo. Ci appiccicherei un bel riferimento alla CC, il quale non impedirebbe che qualcuno la scarichi e la spacci per sua, però almeno so che sotto sotto saprà di aver fatto qualcosa di molto poco garbato. -
Credo che per una cosa del genere sia meglio aspettare di vedere cosa fa la Paizo con la versione finale, e in quali lingue eventualmente potrebbe produrre il manuale.
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Lo potrebbe fare per i suoi fini reconditi (esempio: Shar ha ucciso Ibrandul nel periodo dei disordini, ma nessuno lo sa. La chiesa di Ibrandul c'è ancora ma riceve senza saperlo incantesimi da Shar, che sta sfruttando la chiesa per i suoi scopi, tipo impossessarsi degli Ibrandlin, sorta di draghi minori guardiani creati dalla chiesa di Ibrandul).
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dnd 3e migliorare la versione 3.5
Jack Ryan ha risposto alla discussione di Pau_wolf in Dungeons & Dragons
Un piccolo chiarimento: se trovi (tu intendo, quello che sostiene la gente non conta se tu ti trovi bene col sistema così com'è) che le classi 3.5 siano poco bilanciate (cosa che secondo me non è necessariamente un male), perché cercare un modo "ufficiale" (che non esiste) di ribilanciarle? Perchè non passare direttamente alla 3.75, visto che la beta, che cambierà molto poco, è ancora gratis e il materiale dovrebbe essere retrocompatibile? -
Forgotten realms cosa cambia !??
Jack Ryan ha risposto alla discussione di lepracauno in Ambientazioni e Avventure
Mi par di ricordare che la morte di Mystra nei Reami 4E sia stata dovuta ad un piano riuscito di Shar e Cyric -
Elaborazione GDR sociale
Jack Ryan ha risposto alla discussione di lepracauno in House rules e progetti
Io personalmente non saprei proprio da che parte incominciare, dal punto di vista di regolamento o di esempi; tuttavia ti posso dare qualche idea sull'ambientazione. Se vuoi prendere in esame periodi "scottanti" della realtà, gli esempi di periodi di profonde divisioni etniche/sociali/razziali (purtroppo) non mancano nel recente passato: la germania nazista (con i presunti "ariani" vs resto del mondo, in particolare la stirpe ebraica); il sudafrica al tempo dell'apartheid, il sud degli States negli anni dai '40 ai '60, la terrificante guerra civile del Rwanda, l'Irak sotto il regime di Saddam dove la minoranza sunnita controllava il paese a maggioranza sciita (con l'aggiunta di forti interessi commerciali dall'esterno e la persecuzione dell'altra minoranza, quella curda). Però si tratta di temi molto scottanti, di periodi recenti terribilmente tristi della nostra storia: se può essere interessante un loro sviluppo in un GdR, d'altra parte è grande il rischio di non affrontarli col dovuto rispetto e banalizzarli, oppure, all'estremo opposto, di rendere il gioco molto pesante, facendo diventare così il tutto molto insoddisfacente. Allora, se si vuole rimanere in ambito storico, è forse meglio prendere in esame periodi un po' più antichi: le crociate, ad esempio. Oppure la guerra dei cent'anni, oppure l'Inghilterra subito dopo il ritiro dell'impero romano (il supposto periodo di re Artù) che vedeva l'isola divisa molto rigidamente tra diverse etnie in guerra tra loro: Pitti, Scoti, Bretoni e Sassoni (che includevano diverse tribù barbare immigrate, tra cui gli Angli e i Sassoni veri e propri). Nel medioevo più recente però gli schieramenti erano piuttosto fumosi, non così netti. Mentre avresti una mano più libera in quello più antico, dato che è anche meno conosciuto. Puoi fare qualcosa di particolare e originale, anche un po' più leggero, volendo, congegnando, ad esempio, un gioco attorno ai passeggeri di prima, seconda e terza classe in viaggio sul Titanic (hai presente la canzone di DeGregori?). Infine, per evitare la fatica di dover sottostare ai vincoli storici, puoi darti a scenari completamente fantastici, nel futuro: cosa succederebbe se l'umanità imparasse a viaggiare tra le stelle e incontrasse un'altra razza intelligente, ad uno stadio di sviluppo tecnologico circa pari (tipo Star Trek, nella parte che vede il contrasto perenne tra Andoriani e Vulcaniani, con i Terrestri che più o meno mediano tra i due, e i guerreschi Klingon)? Oppure che accadrebbe se in un futuro relativamente prossimo (qualche centinaio d'anni) la Terra cominciasse a costruire colonie spaziali? Queste potrebbero, col tempo, diventare stati a sé stanti, magari uniformi razzialmente; le colonie avrebbero paura di importare microrganismi "stranieri" che interferirebbero con le colture; magari comincerebbero a disprezzare i terrestri che vivono in un mondo grosso caotico e inefficiente, in miliardi; forse potrebbero anche formarsi colonie razzialmente uniformi; etc. etc. etc.: prova a leggere "Nemesis" di Asimov, che propone uno scenario di questo tipo. Oppure, sempre dai libri Asimoviani (dal Ciclo dei Robot, questa volta) i primi coloni spaziali su altri pianeti potrebbero evitare di proposito di introdurre sui nuovi pianeti qualsiasi microrganismo patogeno, potrebbero ricorrere all'eugenetica per eliminare le malattie ereditarie e prolungare la loro vita (quasi diventando una specie diversa di esseri umani), e diventare razzisti verso i Terrestri, bloccare l'immigrazione, e così via. -
Ambientazione personale - come dividerla
Jack Ryan ha risposto alla discussione di lepracauno in House rules e progetti
Io sono della convinzione che in un'ambientazione sia necessaria una macrodivisione, a monte dei vari capitoli: una sezione per i giocatori (ovvero ciò che una persona molto pratica del mondo sa delle varie culture che popolano il continente/pianeta, e la geografia) e una sezione per il solo master (le trame segrete che stanno dietro le vicende del mondo, più un po' di cose tecniche, tipo le schede dei png et similia). -
Ma vedi, su questo aspetto della questione siamo in verità d'accordo: tuttavia uno che inizia, scribacchia senza pensarci su per i fatti suoi, mesi dopo si rende conto degli orrori che ha fatto e allora decide di migliorarsi è un conto; tutt'altro invece è il soggetto che sbandiera ai 4 venti un presunto componimento poetico dalla dubbia qualità e natura, che chiede pareri (il che di norma e secondo il buon senso denoterebbe un intento a migliorarsi) ignorando però puntualmente e infallibilmente tutti quelli negativi e critici, e considerando solo gli eventuali elogi, e che, a distanza di qualche mese, scrive ancora le stesse cose, senza rendersi conto di alcunché, continuando a proclamarsi autore navigato. Non discuto sulle fasi pre-iniziali che tutti coloro che si imbarcano in qualcosa di creativo attraversano, piuttosto sostengo che, per fare qualcosa di meglio, per poter dire in pubblico "sono un poeta/scrittore/autore/musicista", il lavoro sulla tecnica sia una cosa assolutamente necessaria. Nello specifico credo che la prima cosa che serva a una persona che si interessa per la prima volta alla poesia non sia tanto scribacchiare a caso, ma capire che cos'è la poesia veramente, leggere poesie, spiegate, dei più svariati stili (o almeno i più rappresentativi). Poi, quando avrà capito, se ci si sarà appassionato, inizierà con lo scribacchiare e man mano si affinerà. Partendo dallo scribacchiare senza aver capito davvero cosa sia la poesia, non può portare altro che ad un breve periodo in cui si fa il figo con i coetanei, seguito dal dimenticatoio. L'esempio della chitarra è calzante: ci sono quelli che a 13 anni strimpellano a caso per un anno, e poi buttano la chitarra nello sgabuzzino ad aeternum; e ci sono invece quelli che strimpellano a caso per un mese, e quindi si mettono a studiare perché si accorgono che se non lo fanno le canzoni più difficili non le suoneranno mai. Tuttavia gli strimpellatori a vuoto al massimo si esibiscono e si vantano nella cerchia dei loro personali amici, non girano per le strade proclamandosi Hendrix o Malmsteen a chiedendo ai passanti quanto siano bravi (iperbole). PS: il chiarimento era giusto per super scrupolo a scanso di equivoci, purtroppo via forum è sempre complicato afferrare il tono esatto con cui un post è stato scritto
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Mr Atomic Bomb, il fatto è che gli esempi dei futuristi e dei dadaisti che hai portato (me lo aspettavo) possono essere considerati arte in virtù del fatto che ci sono stati dei gruppi di persone che hanno avuto la bella pensata, hanno scosso il mondo dell'arte che se ne stava fermo sul manierismo e su canoni statici. Lì l'arte non era contenuta tanto nella sequenza di parole scritte, quanto piuttosto nello scossone che queste persone hanno dato al mondo intellettuale. Ma chi oggi rifacesse lo stesso non farebbe altro che fare un'imitazione, come chi si dovesse mettere a fare l'imitazione del sonetto di Dante giusto per fare un esercizio di metrica ma sfornando, alla fin fine, solo un contenitore metricamente perfetto ma vuoto. Con la differenza che un esercizio di metrica non sarà poesia, ma qualcosa ti lascia (almeno un po' di esperienza di metrica). La poesia deve trasmettere qualcosa. La tecnica (che non è solo fare il conto delle sillabe e delle rime, è un'infinità di cose: l'accostamento dei suoni giusti, l'imporre le pause corrette, l'evidenziare certe parole in posizione opportuna, suggerire più significati con la stessa frase, utilizzare la forma retorica giusta per dare intensità e sfumatura desiderate a uno specifico concetto e mille altre cose ancora), che lo si voglia o no, è necessaria, se si vuole pensare di realizzare qualcosa di valido. Prima la si deve conoscere; poi si decide quale parte se ne desidera impiegare e in che modo. Certo, tutto il discorso è superfluo se una persona scrive perché ne ha voglia, per sé come valvola di sfogo o perché semplicemente si diverte, pur non volendo migliorarsi: ma in quel caso non si tratta di un poeta. Inoltre, il fatto che un'autore sia ancora in erba non lo giustifica automaticamente: se qualcuno mi dovesse sottoporre un componimento, potrei magari rispondergli qualcosa come: "concetto interessante. Però non mi sembra che il modo in cui lo hai scritto lo metta ben in evidenza. La frase cruciale non risalta." Se la sua replica dovesse essere: "si, ma non badare alla metrica, tanto non mi interessa" perché allora mai mi avrebbe chiesto un parere? I casi sarebbero due: o non avrebbe capito il commento, oppure mi avrebbe chiesto un parere solo per farsi fare i complimenti. Con un presupposto del genere tra 5, 10 o 20 anni i suoi componimenti non saranno migliorati di un ghello. (piccolo chiarimento necessario: non mi riferisco a te, non fraintendere. Non ricordo nemmeno se hai mai postato qualcosa di tuo su questo forum, e non ho idea di come siano i tuoi scritti. Non c'è dunque nulla di personale verso alcun specifico utente in ciò che qui scrivo. Chiarimento per me superfluo, ma non voglio assolutamente correre rischi di fraintendimenti che rovinerebbero la discussione )
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Valerio Evangelisti - Nicolas Eymerich, Inquisitore
Jack Ryan ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Libri, fumetti e animazione
Eh, La luce di Orione non l'ho considerato perché lo sto tutt'ora leggendo, però devo dire che fin'ora (metà libro) sembra promettere un gran bene -
Stanze per una fortezza nanica.
Jack Ryan ha risposto alla discussione di Horgh in Ambientazioni e Avventure
Ma figurati, ci mancherebbe! Quando posso dare una mano lo faccio volentieri -
Sarà ma a naso credo che, tra i grandi poeti, anche chi la metrica non l'ha seguita, almeno nella maggior parte dei casi, la conosceva molto bene. Le basi servono, poche storie. Solo dopo si può decidere come impiegarle. Inoltre credo che la mancanza di metrica "classica" non significhi mai mancanza di struttura. Cosa che invece noto spesso in numerosi pretesi componimenti poetici di autori in erba.
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Stanze per una fortezza nanica.
Jack Ryan ha risposto alla discussione di Horgh in Ambientazioni e Avventure
Anche una semplice miniera avrà perlomeno: - le gallerie/stanze vere e proprie, in cui si scava minerale - stanze dove il minerale viene raffinato, ne viene estratto il metallo e se ne fanno lingotti - una grossa grotta da cui dipartono le gallerie, in cui si smistano i minerali - magazzini di minerale grezzo - magazzini per i lingotti e le pietre preziose - locali in cui i minatori si cambiano e ripongono gli attrezzi di scavo - aree comuni: le cucine e la mensa/locanda - le dispense, magari collegate con locali all'aperto in cui la selvaggina viene scuoiata (ed eventualmente si conciano le pelli) - le camerate - camere private per i capi squadra, o addirittura dei piccoli appartamenti/suite per i capi più importanti Tutto il resto è variabile. Se vuoi realizzare un piccolo avamposto: - 1 armeria - 1 piccola fucina per riparare le armi (in un semplice avamposto non si fabbricherebbe granché, si trasferirebbero piuttosto i lingotti grezzi ad un insediamento più importante - posti di guardia esterni collocati a mo' di terrazzi sulle paretti della montagna, ai quali si accede solo da dentro il complesso, da gallerie - alcune semplici fortificazioni esterne, analoghe alle fortificazioni tradizionali, nei pressi dell'ingresso. Se vuoi realizzare una fortezza importante, invece, le cose cambiano, e avrai bisogno di più cose: - ci saranno molti più posti di guardia analoghi ai precedenti: pertanto ci saranno diverse piccole armerie, da ognuna delle quali si dipartiranno delle gallerie che conducono a gruppi di tali posti di guardia. - oltre a quelle dove si raffina il minerale grezzo, ci saranno almeno 2 grosse fucine che produrranno, oltre che riparare, armi armature & c. in quantità. Ogni fucina avrà la sua armeria e magazzino. Inoltre, i fabbri migliori avranno, all'interno delle fucine, ognuno i loro laboratori personali, in cui realizzano i loro pezzi migliori. In una fortezza inoltre, non ci sarà bisogno solo di armi, ma anche di una quantità di altra merce: candelabri, serrature e chiavi, porte, etc., tutto ciò di metallo di cui una grossa comunità può avere bisogno. I capi dei fabbri o i mastri fabbri potrebbero desiderare di abitare in appartamenti direttamente collegati con i loro laboratori. - una comunità grossa non potrà contare solo sulla caccia e sui rifornimenti esterni per il cibo: dovrà pertanto coltivare e allevare in qualche modo. Avrà dunque dei campi all'esterno, oppure degli allevamenti di funghi in profondità, magari anche delle piccole mandrie. - trattandosi di una fortezza le fortificazioni dovranno essere molto più complesse, e a strati. Oltre alle fortificazioni esterne, più complesse rispetto al caso precedente, ma sempre di stampo tradizionale, ci saranno notevoli opere difensive interne. inanzi tutto la successione degli ambienti non dovrà essere "uniforme": periodicamente dovranno esserci dei colli di bottiglia in cui molti difensori contemporaneamente possano fronteggiare pochi attaccanti per volta. faccio alcuni esempi: - il famoso Ponte di Moria del Signore degli anelli: un fossato molto molto profondo, un ponte stretto (anche meno stretto di quello del film) che da un lato esce da una parete compatta (così che pochi possano uscire, e poi passare, sul ponte) che approda in un ambiente vasto, in cui possano stare molti nani tutti insieme, parte che affronta in superiorità numerica chi arriva dal ponte ancora vivo, mentre gli altri bersagliano di frecce gli attaccanti impegnati nella traversata. - un grosso ambiente appena dentro le porte con pareti perfettamente lisce magari aggettanti, in modo che l'arrampicata sia impossibile. Una balaustra merlata corre lungo tutta la parete a diversi metri di altezza (almeno 10-15). Alla stanza si entra dalle porte principali, e c'è un'unica altra apertura (anch'essa chiusa da una seconda serie di grandi porte di ferro) che porta all'interno del complesso. Ma alla balaustra si può accedere da molte aperture, che danno su gallerie provenienti esclusivamente dall'interno. I difensori possono mettersi in gran numero sulla balaustra, e bersagliare con tutta calma gli assedianti che cercano di sfondare la seconda serie di porte. oppure un sistema analogo senza balaustra, con un solo piccolo posto di guardia in altro, con un sistema che faccia crollare una porzione di volta e seppellire gli assedianti, sempre impegnati con le porte. Le gallerie che comunicano con l'esterno devono avere dei sistemi per farle crollare a comando, per isolare i difensori all'interno. Per lo stesso motivo dovranno magari esserci degli abissi (o quanto meno dei crepacci anche artificiali, con fondo ricoperto di spuntoni o simili) varcati da ponti collassabili a comando (dall'interno, ovviamente). Le grandi porte non vanno poste in fondo a corridoi diritti o in grandi stanze, ma in fondo a passaggi che fanno una curva a gomito, così da rendere impossibile prendere la rincorsa per sfondare i battenti. - disponendo di sistemi per isolarsi, i difensori dovranno disporre anche di sistemi per ritornare fuori rapidamente, dopo l'assedio o semplicemente per delle sortite: porte secondarie segrete, o gallerie che finiscono pochi metri prima dell'esterno, per cui basterebbero pochi giorni di lavoro per creare nuove uscite. - passaggi, anch'essi fortificati, per il sottosuolo, in modo da avere un canale di rifornimento anche sotto assedio. - se il complesso si aspetta un possibile assedio, ci saranno ingenti scorte di cibo, per resistere anche mesi; ci sarà un pozzo, o una sorgente o un lago/laghetto sotterraneo incluso nel complesso, per l'approvvigionamento d'acqua (la parte riguardante l'acqua vale comunque anche in un semplice avamposto). - se gli abitanti sono numerosi e con compiti così specializzati, gli spazi di vita comune saranno di più: ci saranno diverse taverne, una più vicina alle miniere, una più vicina ai luoghi frequentati dai corpi di guardia, una nei pressi del tempio, e così via. Ogni taverna avrà più locali, magari anche stanze singole affittabili da chi vuole magari farsi una pausa senza risalire fino ai suoi appartamenti. - se in un avamposto una stanza con un altare potrà bastare, in un complesso più grosso ci sarà anche un vero tempio, dotato, a seconda delle caratteristiche del culto, di un possibile sancta sanctorum, di camere e appartamenti dei chierici e così via. - ci saranno locali in cui i tavernieri producono e ripongono a fermentare birra e vino. - se il complesso è paragonabile ad una cittadina, ogni clan avrà un suo gruppo di appartamenti (un po' come se fosse una sua propria grande villa) - se il posto è frequentato da stranieri, ci sarà, nelle parti più esterne del complesso, un grande ambiente, su cui magari danno anche alcune taverne, luogo del mercato. Un ambiente simile potrebbe anche trovarsi all'esterno, però. Se dovesse essere presente un luogo simile, i diversi mercanti nanici avrebbero anche ognuno i suoi magazzini. - etc. etc. etc. NB: naturalmente la quantità e la presenza di tutti questi elementi è variabile a seconda della taglia finale dell'insediamento. Ciao ciao, e scusate la prolissità! -
Sicuramente, film, telefilm, fumetti, VG & c. mi influenzano di certo, e parecchio, ma non a livello conscio. Solitamente infatti, evito di pensare a qualcosa di specifico, altrimenti l'involontaria tentazione di "copiatura" sarebbe inevitabile. Ciò non toglie il fatto che film etc. rimangano comunque utilissimi.
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Valerio Evangelisti - Nicolas Eymerich, Inquisitore
Jack Ryan ha risposto alla discussione di Joram Rosebringer in Libri, fumetti e animazione
Le trame parallele non sono sempre 3, però sono sempre almeno 2. Secondo me i libri non necessitano necessariamente di essere letti in sequenza... anche se comunque aiuta senza dubbio. Inoltre ti posso anche dire che, secondo me, la parte di storia "moderna" si affina e migliora man mano nei libri via via più recenti. Se ti dovessi consigliare 3 titoli sarebbe davvero arduo scegliere; alla fine ti direi: - Le catene di Eymerich - Cherudek - Il castello di Eymerich