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Celya

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Celya

  1. Celya

    Recensione

    Salute a Voi, Viaggiatori del Nono Mondo! Buried Burdens, il primo supplemento della linea "Beyond The Edge" (BTE), è disponibile su DriveThruRPG.com. Il prodotto è stato creato su licenza della Monte Cook Games, LLC. Date uno sguardo a questo link: http://rpg.drivethrustuff.com/product/127211/Beyond-The-Edge-Buried-Burdens BTE è una risorsa digitale per Numenera, adatta a giocatori e GM, ideata per fornire personaggi di spessore, nuove insidie e siti d'avventura mozzafiato. Ogni uscita contiene opzioni di gioco, creature e scenari, tutto ciò di cui avete bisogno per portare la vostra campagna oltre il limite del mondo conosciuto! Paura e Fascino dell'ignoto sono i temi centrali della serie, come pure il senso di solitudine e il vuoto che regnano nei luoghi sconosciuti anche a più intrepidi esploratori! Beyond The Edge, grazie al suo layout orizzontale, è ottimizzato per la consultazione da tablet e schermo. BURIED BURDENS Nel primo supplemento della serie esplorerete un complesso abbandonato e, forse, infestato. Affronterete orrori sepolti nel passato e scoprirete che ogni azione, anche la più insignificante, può avere conseguenze catastrofiche. Buried Burdens è un'avventura per 4-6 giocatori. Offre: - 2 nuove terribili creature, moltissimi personaggi e oggetti da usare in qualsiasi campagna. - 3 località d'avventura completamente dettagliate. - Mappe e illustrazioni a colori di artisti del calibro di Fabio Gorla.
  2. Trattasi di una recensione che approfondisce le tematiche de "La Quintessenza del Guerriero", un manuale (edito sia in italiano che in inglese) dedicato alla classe marziale per antonomasia della 4a Ed. di D&D. L'autore della recensione fa parte dello staff di DrivethruRPG, il più grande .pdf-seller d'otreoceano (vende versioni digitali dei manuali ad un prezzo ridotto rispetto a quello di copertina per chi usa il PC prima, durante o dopo le sessioni di gioco).
  3. Indiano d'america?
  4. La recensione di Peter Ingham, dello staff DrivethruRPG. 5 stelle su 5! http://rpg.drivethrustuff.com/product_reviews_info.php?products_id=60268&reviews_id=19994
  5. Una piacevole new direttamente dal PodCast di RPG Countdown! Alla fine "The Quintessential Fighter" ha raggiunto la sesta posizione nella lista degli hottest items! (Assolutamente vietate le battute piccanti... come pure quelle sulla rauca voce del sottoscritto, nel cuore del file audio, subito dopo Matthew Sprange) Welcome to RPG Countdown. This bi-weekly show combines the hottest sellers from online retailers with sales figures provided by your friendly local gaming store. This episode of the Countdown covers the period between 11 FEB and 24 FEB 2009. Make sure you visit our sponsor, RPG Now, where you can find these, and other great RPG products. http://rpgcountdown.com/
  6. Celya

    Ci sono anch'io!

    I miei complimenti, il lavoro su The Lady of Shalott è veramente meritorio! Forse sono un amante del genere, oppure sono rimasto affascinato dal tratto netto e pulito, in ogni caso si tratta di quello che in gergo viene definito "masterpiece" (non a caso). La drow per il calendario è carina. Sorvolando su alcuni dettagli stilistici (si vede che hai litigato un pochino con i vestiti, tra l'altro non molto adatti alla vita nel sottosuolo ) il risultato è convincente. Sulle orecchie credo la critica fosse relativa alla forma. Si tratta più che altro di una questione di gusti però; quelle che hai ritratto tu sono vagamente "nipponiche" (un'influenza che nel corso degli anni si è fatta sentire anche in occidente, con prodotti illustrati alla WoW, per intenderci). Brava Niji!
  7. Siete sicuri di non aver avuto davanti una delle tante manifestazioni del Flusso??? (non posso neanche barare...visti gli abbracci). Ma le foto???

  8. Celya

    I draghi, che tristezza

    Drago Nero (Lurker): Cloud of Darkness, Acid Gloom; Drago Blu (Artillery): Thunderclap, Wingclap Drago Verde (Skirmisher): Luring Glare, Mind Poison Drago Rosso (Soldier): l'unico - in quanto Soldier - a non avere poteri prettamente alternativi all'equazione artigli-morso-coda-soffio Drago Bianco (Brute): Icy Tomb I Draghi della 4a Ed. non sono degli incantatori nel senso "umanoide" del termine, ma dispongono di poteri alternativi alla mischia dai quali un gruppo di avventurieri dovrebbe ben guardarsi. Sono interpretati secondo il loro ruolo, e dispongono di 2 punti azione e di un +5 ai tiri salvezza (praticamente pongono fine quasi ogni round a qualunque condizione negativa li affligga). Le mie esperienze con i draghi della 3.0 (3.5) sono state quasi sempre (almeno prima dell'uscita di Draconomicon) deludenti. Di fatto, solamente i più grandi draghi da manuale lanciavano incantesimi di livello sufficientemente alto da impensierire un gruppo e, comunque, per farlo avrebbero dovuto sacrificare un round, nel quale avrebbero potuto infliggere danni ingenti o risultare assai più letali con altre tattiche (afferrare, volare, lasciar cadere; afferrare e soffiare; schiacciare ecc. ecc.). Sinceramente vedere un drago enorme lanciare un dardo incantato, uno charme o una freccia acida (per non parlare poi di immagini illusorie) mi ha sempre fatto abbastanza ridere...poi ovvio, de gustibus!
  9. Celya

    Call of Cthulhu (d20)

    Ragazzi siete sicuri che non si trovi più il vecchio regolamento? Ci sono molti negozi on line come quello della casa editrice, la Strate, che vengono copie del manuale (magari non la 5a Edizione Grifo, che è introvabile ). Ad ogni modo, almeno internamente, sono tutti uguali (cambia molto poco)
  10. Mi dispiace, ma purtroppo devo dare semplicemente atto della mia impossibilità temporale di rispondere adeguadamente alle continue domande che emergono nel thread, almeno nella maniera in cui vorrei. Nei momenti in cui potrò postare, valuterò se un intervento è effettivamente opportuno o meno, in base a come la discussione si è evoluta e a se certe tematiche sono stata affrontate o meno.
  11. Dedalo, non ho alcuna intenzione di ignorare le tue domande. Dammi il tempo di rispondere senza dare l'impressione agli altri di volermi impegnare in un duello verbale. Per me le discussioni sono interessanti, fino a quando non avverto la sensazione che all'altro non freghi nulla del mio punto di vista e vada dritto come un carro armato senza chiedersi perché ho scritto certe cose. Ammetto di non aver capito cosa vuoi dire. Verso la freccia??? La freccia è una miniatura che occupa un quadretto??? E perché un warlord dovrebbe spingere un suo alleato contro una freccia? (ammesso che sia possibile). Sicuramente la giustificazione viene meno spontanea quando hai a che fare con le armi da tiro. Possiamo supporre che la tua volontà di tramortire o uccidere il bersaglio, a quel punto - se proprio non vuoi ignorare la scelta - prescinda dal tuo effettivo controllo sull'attacco. Scegli che l'effetto definitivo è quello di tramortire. Punto. Questa realtà si può manifestare in modi differenti, indipendenti dalle originarie intenzioni. La freccia ha impattato contro l'armatura, lo ha colpito alla tempia facendogli perdere i sensi ecc. Non ho detto che non voglio applicare le regole, ho detto di voler distinguere caso per caso in base alla mia logica e a quello che a me, e ai miei giocatori, appare come un contesto coerente. Mi sono perso la replica sul dragonborn? Quanto all'esempio del bersaglio nell'oscurità pensavo di essere stato chiaro, la precisazione era inerente il fatto che potesse essere indicato come bersaglio o meno di qualsivoglia potere. Il warlord di sopra non potrebbe certo spostarlo, visto che non lo vede e non sa neppure dove si trova. E se "l'occultato si sposta da solo" con un potere che rappresenta un'interruzione immediata, fammi un esempio concreto. Hai fatto esempi in cui erano altri a muovere e spostare, non lui. Perché mi sembra un esempio ridicolo e volutamente capzioso. E ammesso che ad altri non sembri così, cosa cambia? Avrò fatto ruzzolare il masso contro il dirupo per frantumarlo, evitando di schiacciare senza pietà il poveretto con tutto il peso della roccia. Magari mi è andata bene. Sembra buffo? La risposta è tanto ridicola quanto una buca larga a sufficienza da contenere le dimensioni di quel preciso masso, proprio mentre dentro c'è il mio bersaglio, che guarda caso non voglio uccidere. Quelle che tu chiami discrepanze sono considerazioni logiche che maturano caso per caso. Non ho detto: "non si applica mai" ma "io valuterei caso per caso, e in certe circostanze mi sento di non dover applicare la regola". Se per te è una House Rule, allora vuol dire che (sempre per te) io sarò una persona che usa House Rules. Semplice. Caspita, l'italiano non è un'opinione ragazzi! Ho detto che (IMHO) per me: "non inventare una regola che funzioni in maniera totalmente diversa, ma maturare dentro di me il convincimento che in quell'occasione, semplicemente, essa vada disapplicata." non è una House Rules. Se per te invece è una House Rules non c'è problema. Finché non mi indichi la definizione, all'interno dei manuali di Dungeons & Dragons, di cosa sia una House Rule, converrai con me che la mia opinione vale tanto quanto la tua su questo punto, no?
  12. Stiamo ripetendo da ore i rispettivi punti di vista. Cerco di spiegarmi meglio, punto per punto: Tactical Shift sposta il bersaglio impedendogli di essere colpito. Morale della favola: l'attacco ha avuto luogo, senza ripensamenti ma senza conseguenze dannose. Ergo? Moving Target, (potere di 29° livello tra l'altro), spinge il bersaglio del potere - che attacca il ladro - ad attaccare un terzo soggetto a scelta del ladro stesso. Non ti torna che il bersaglio possa - in questo caso, se lo porta a 0 pf. - scegliere di tramortirlo? Esempio: Il ladro (usando Moving Target) con una finta fa attaccare al capo hobgoblin uno dei suoi scagnozzi. Mi segui? Per sua fortuna, pur portandolo a 0 pf., l'hobgoblin in questione ha avuto la prontezza e la possibilità, all'ultimo istante, di calcare meno la mano sul proprio alleato, trovandoselo davanti. Perché? Perché interpreti la regola, la traduci in una possibilità materiale, se puoi. E in questo caso puoi eccome. Eccoti la descrizione di come si potrebbe applicare la regola della "scelta" al caso concreto. Continuo a non vedere il problema. Devo dichiarare al DM che voglio attaccare per uccidere? Per quanto mi riguarda ho assimilato benissimo il regolamento. Devi solo leggere potere per potere, quando hai a che fare con interruzioni immediate e reazioni.
  13. Celya

    Call of Cthulhu (d20)

    Io ho fatto un paio di avventure a CoC utilizzando il d20. Mi sono divertito, per carità, e devo dire che il problema del livello e dei pf si sente pochissimo, perché l'avanzamento è a dir poco lentissimo (1 livello ogni 2 3 avventure), ed esistono regole e situazioni in cui - a fronte di un singolo colpo - si possono tirare le cuoia (morte istantanea molto più facile). Detto questo, il buon d100 resta sempre il migliore per CoC!
  14. A chi la scaglia se non vede nessuno? L'oscurità è totale? Ha scelto un quadretto? Chi è all'interno gode di occultamento? Sono possibili prove di abilità per distinguere o individuare il bersaglio? Se Caio esce dalla zona oscura con un'immediate interrupt, quindi attraverso l'uso un potere, di quale potere si tratta? L'effetto dello stesso avviene pochi istanti prima della mia azione, con una interruzione immediata. Vuol dire che - nel caso che ponevi - potrò abortire l'azione, dato che essa non è ancora concretamente avvenuta. Cito: l'interruzione immediata opera prima che abbia luogo l'azione che attiva la stessa. Prima, non durante. Se l'interruzione vanifica l'azione attivatrice, essa è persa. Comparire all'improvviso di fronte ad un amico tramite una immediate interrupt, vanifica i suoi propositi aggressivi? Secondo me si. Mi rendo conto di avere di fronte un bersaglio differente da quello che credevo. Non ho ancora effettuato tiri per colpire. Non scoccherò alcuna freccia. Perderò la mia azione. La reazione immediata, invece, presuppone il verificarsi e l'attuarsi di una determinata circostanza scatenante. Il secondo requisito manca alle interruzioni immediate. Secondo te è una HR, secondo me no, i nostri punti di vista sono differenti. Oppure esiste una definizione di House Rules all'interno del regolamento di Dungeons & Dragons? Modifico per fare una precisazione: stiamo monopolizzando la discussione, non è piacevole; è anche colpa mia perché mi sono lasciato trasportare. Se dobbiamo continuare forse è meglio usare i PM o le mail; non perché i nostri post siano offensivi, ma semplicemente perché il "botta e risposta" con tanto di quote infinite non è il massimo del rispetto per gli altri utenti del forum.
  15. Celya

    Imposizione delle mani

    Può, e il vantaggio non è da poco, visto che a conti fatti gli permette di utilizzare i suoi impulsi curativi per guarire se stesso, superando di fatto il limite di impulsi curativi utilizzabili da un PG all'interno di un singolo incontro (cioè 1).
  16. Seguiamo alla lettera le regole: - Interrompere il nemico: Se il personaggio vuole usare un'azione preparata per attaccare prima che attachi il nemico, dovrà preparare la propria azione in risposta al movimento del nemico. In tal modo, il suo attacco verrà attivato dal movimento del nemico, che verrà interrotto per consentire al personaggio di attaccare per primo. Se un personaggio prepara un'azione scegliendo l'attacco del nemico come attivazione, l'azione preparata avrà luogo come reazione a quell'attacco, quindi attaccherà dopo il nemico. Tradotto nell'esempio del Ranger A che attacca il Bersaglio B con l'arco vuol dire: Bersaglio B ha preparato la seguente azione: "Se A si muove, io esco dalle ombre e mi paleso" Risoluzione: Ranger A si muove e fa per attaccare, ma B esce allo scoperto - interrompendo la sua azione - prima che questo attacchi (ma non prima che si sia mosso). Bersaglio B ha preparato la seguente azione: "Se A attacca, io esco dalle ombre e mi paleso" Risoluzione: Ppovero Bersaglio B, non ha capito che - purtroppo - A agisce prima di lui e che questi - attaccando da fermo, senza essersi minimamente mosso - non può essere interrotto prima di aver scoccato la fatidica freccia. Ora tu dici: niente mi vieta di decidere - visto che, ahimè, non ho fatto in tempo a fermarmi - che la freccia scagliata, nell'eventualità in cui porti a 0 pf il mio compagno, avrà l'effetto di tramortirlo invece di ucciderlo. Ripeto, non vedo il problema. Non devi dichiarare alcuna intenzione. E la contemporaneità assoluta, come già detto, non esiste. Ciò non vuol dire che nella descrizione di come le azioni avvengono i personaggi si muovano come burattini in un videogame della Square, uno alla volta. Puoi ignorare tale possibilità impedendo al giocatore di scegliere (e non è una house rules perché non altero una regola, facendola funzionare diversamente, mi limito solamente a non applicarla in quel caso specifico). Oppure puoi fregartene del realismo e decidere, per economia del gioco spicciolo, che la freccia tramortisce il bersaglio perché all'ultimo secondo l'attaccante ha avuto un tentennamento. se sferro con violenza un colpo di mazza ferrata alla nuca del mio avversario, convinto che reggerà il colpo e continuerà la battaglia, perché quando lo vedo accasciarsi posso decidere che il colpo non mirava ad uccidere? Ancora...trovami una riga del Manuale del Giocatore 4a Ed. che mi obblighi a dichiarare la mia intenzione di infliggere un certo tipo di danni quando attacco. Dov'è? Quello che tu chiami "intento di uccidere" non è rilevante ai fini dei round. L'intento è ottenere risultati con un attacco. Edito per l'esempio dell'ostaggio: diciamo che evidentemente il tuo bandito usa l'azione per trattanere sul popolano e immobilizzarlo. Essi non occupano la stessa casella. Voglio evitare del tutto di colpire il paesano? Posso farlo. Ora posto una semplice griglia per farti vedere come. L'area rossa rappresenta ovviamente la propagazione dell'arma a soffio. Certo, in una situazione del genere non avrei questa possibilità. Rischio di colpire anche un inerme popolano. Cosa succede se lo mando a 0 pf.? Posso tramortirlo? Le regole mi dicono di si. Come accade nella realtà? Come lo giustifico? Dirigo il mio attacco con attenzione (nella descrizione di come esso avviene) evitando di investirlo con la parte più rovente delle mie fiamme. Se ciò sembra irrealistico e illogico, semplicemente ignoro questa scelta. Non è una HR. Non invento una regola che funzioni in maniera totalmente diversa, maturo dentro di me il convincimento che in quell'occasione, semplicemente, essa vada disapplicata. Il DM ha paura di apparire arbitrario e dispotico? Ha paura che i suoi giocatori inizino a frignare perché ha deciso che se arrostisce il bandito deve arrostire pure il popolano a causa delle circostanze? Serve veramente una regola che tranquillizzi il giocatore, prendendolo per mano e spiegandogli che essendo un gioco ci sono situazioni in cui va applicato per forza il tanto denigrato buon senso?
  17. If an interrupt invalidates a triggering action, that action is lost. Sapevo come funziona l'interruzione, grazie, ma chi decide cosa invalida l'azione attivante? Le circostanze oggettive? Il DM? Il giocatore? Ciò deve per forza essere valutato caso per caso, evidentemente. L'apparire improvviso di un alleato dal buio è invalidante per qualcuno che scaglia una freccia nelle tenebre contro di lui, credendo di colpire invece un nemico? Puoi scegliere di si, e tradurre l'azione con un semplice: "stai per scoccare la freccia quando all'improvviso ti accorgi che quello nel buio è il tuo compagno, comparso all'improvviso con le mani alzate. Prima che l'irreparabile possa accadere, lasci di colpo la presa sul dardo, che cade inerte a terra tamburellando". Oppure puoi scegliere di no, e affermare: "ti accorgi troppo tardi che si trattava del tuo compagno, il dardo è partito e puoi solo sperare che, nella fretta, manchi il bersaglio". Muoversi per spostarsi al di fuori della portata di un'arma invalida senza dubbio l'attacco, lo dice il testo del potere da te riportato. In alcuni casi, invece, ti resta il dubbio, che permane proprio perché le situazioni possibili sono moltissime; ecco dove entra in gioco quello che prima chiamavo semplice buon senso. Esempio del popolano e del bandito: "tenere in ostaggio" che vuol dire? è legato e inerme ai suoi piedi? Lo tiene afferrato e fermo? Sono situazioni totalmente diverse l'una dall'altra. Dici di non voler entrare nel merito ma qui (perdonami) penso sia doveroso farlo. La scelta del tramortire o meno un bersaglio avviene quando lo stesso finisce a 0 pf, perché non esiste alcuna regola che mi imponga di dichiarare le mie intenzioni prima di agire. Esiste solo l'azione, che in questo caso è la medesima: colpire e infliggere conseguenze nocive. I pf sono un'astrazione, quindi anche i danni - che riducono il valore numerico degli stessi - possono esserlo. Non vedo problemi. Il masso che cade dall'alto? Anche io - su due piedi - penso che nel 90% dei casi possa apparire ridicolo, ma può risolversi alla stessa maniera. Se accetti che i pf siano un'astrazione, e vuoi stordire qualcuno senza ucciderlo anche precipitandogli un masso dall'alto, cercherai di fare in modo che la roccia non gli caschi in testa, ma gli ruzzoli su una gamba, oppure che venga colpito solo da alcuni detriti. Nemmeno la localizzazione dei colpi è mai esistita in D&D, ma non mi sembra che siano mai sorti problemi insormontabili nella descrizione di certi situazioni. Ripeto: se poi si trova ridicolo ricorrere a tale sistema non c'è bisogno di nessuna house rule particolare (cito la voce di wikipedia: "La creazione di house rules è prevista e addirittura incoraggiata dai progettisti di alcuni giochi. L'esempio più celebre è quello del gioco di ruolo Dungeons & Dragons, che viene quasi sistematicamente personalizzato dai gruppi che lo giocano. La documentazione ufficiale del gioco contiene consigli e indicazioni sui modi di personalizzare le regole ufficiali." Sul punto confronta la DMG 4th Ed. pag. 189 - Creating House Rules). Si decide semplicemente di optare per una scelta a priori di questo tipo: "vuoi tramortire il bersaglio o ferirlo per ucciderlo?"
  18. Celya

    Cane?

    Oppure perché non permettere la sostituzione di uno dei Privilegi di Classe con il nuovo privilegio "Famiglio Magico"? Ad ogni modo dal MM 4Ed. hanno eliminato solo gli animali (diciamo) inoffensivi. Il cane (ordinario) è considerato alla stregua di questi. In effetti, i PG di D&D sono abbastanza "eroici" da poter superare facilmente una sfida con animali ordinari (a meno che non siano tigri, leoni ecc.). Inoltre, la maggior parte di loro (e non parlo dei famigli) morirebbe subito al primo attacco ad area. Non la trovo una perdita inaccettabile.
  19. Esclamare "no fermo!" secondo te equivale a far prendere di colpo coscienza al mago che quel bersaglio non è veramente colui a cui egli vuole dare la caccia? Caspita...persuasiva questa tizia invisibile, e pure espressiva! Interruzione immediata: forse non ci siamo capiti. L'interruzione immediata ha luogo prima che la mia azione - iniziata - abbia il suo compimento. - O decidi che l'interruzione è significativa (sotto il profilo del contesto) al punto da far ricredere chi usa un potere o sferra un attacco (e mi sembra evidente che con una freccia lanciata ciò non possa avvenire) sulla sua volontà di nuocere al bersaglio. - Oppure l'interruzione non è significativa abbastanza da implicare la possibilità, per chi agisce, di avere un ripensamento. E non sono situazioni difficili da dirimere nella realtà di una seduta di gioco. Non c'è bisogno di una frase nella regola che me lo spieghi. Azione preparata:...preparo l'azione del "se l'attacco del mago mi sembra letale allora cerco di fargli capire che quello non è il suo vero bersaglio?". Oltre che essere "buffa" mi sembra pure fuori del credibile, sicuramente non "tipicamente" preparabile. Potere e sua capacità di essere letale: si è così. Puoi decidere che per Tizio un attacco ad area sia letale e per Caio no, una volta che li hai mandati entrambi a 0 pf. Avversario dietro un compagno: cosa c'entra? Se è dietro un compagno non vuol dire che debba per forza beccarsi anche lui il fulcro dell'attacco. Magari il drago ha alzato il collo e diretto la sua arma in modo da colpirli entrambi ma ferendo meno gravemente il secondo. Oppure sono impilati come soldatini e "fissi e immobili" solo perché occupano due caselle in successione? Controllo del potere: non si manifesta sotto altri aspetti se non quello di decidere che possa o meno risultare letale. Magari usciranno opzioni che permetteranno di alterare i poteri in modi differenti, per ora questo è l'unico "controllo", se vogliamo chiamarlo così, che si può effettuare sullo stesso. Bersaglio invisibile: (probabilmente qui non avevo capito io) intendi, "non so della sua esistenza e quindi viene colpito casualmente dal potere?" vorrà dire che non potrò effettuare la scelta di cui stiamo discutendo. Perché? perché il buon senso me lo vieta e non c'è bisogno di nessuna regola specifica. Spiego definitivamente il mio pensiero. Il manuale parla chiaro: posso scegliere di tramortire oppure no. Se questa scelta - per circostanze oggettive - non può essere compiuta, ecco che le stesse divengono delle pregiudiziali, mi impediscono di operare tale decisione. Quand'è che non posso intervenire? Ogni volta che mi è impedito di applicare le mie facoltà di discernimento ai fatti in cui mi trovo ad operare. Se colpisco nel buio senza sapere chi vi si cela, evidentemente le mie scelte sono limitate. Se sono confuso, se ho scagliato un'arma a distanza, evidentemente è troppo tardi. Serve una regola per dirimere queste controversie? Nemmeno il "buon padre di famiglia" e "la diligenza dell'uomo medio" sono locuzioni spiegabili con esattezza, eppure sono criteri applicati tutti i giorni da giuristi e da profani del diritto nell'Ordinamento italiano.
  20. Dipende, forse spingere una persona a risparmiare qualcuno mentre quello stesso soggetto effettua il proprio attacco non è un'azione gratuita. Anche se lo fosse, poi, quando avrebbe luogo? nel mio round io ho già deciso di attribuire effetti letali al mio incantesimo? Le soluzioni possibili, quindi, sono due: O il bersaglio è stato ridotto a 0 pf prima dell'azione gratuita (perché questa ha avuto luogo dopo che io, nel mio round, ho speso la mia azione per lanciare quel dato potere); O il bersaglio viene ridotto a 0 pf dopo l'azione gratuita (perché l'azione gratuità è avvenuta - nonostante sempre nell'ambito del mio turno - prima della spendita dell'azione per l'uso del succitato potere). Solo nel secondo caso sarà possibile decidere di tramortire il bersaglio. La contemporaneità di cui parli non è mai stata ricreata da nessuna edizione di D&D: è quella della realtà, non di un gioco. Torniamo agli esempi comunque: quello del bersaglio invisibile è buono, così come quello dei multipli. Nel caso degli incantesimi (poteri) la risposta all'interrogativo è semplice. Non essendo la volontà del mago (in ultimo) quella di uccidere uno o più bersagli, l'incantesimo (che dalla volontà dell'incantatore è partorito) si adeguerà di conseguenza, evitando conseguenze letali per quei determinati bersagli. Mi sembra una spiegazione plausibile dato che è coinvolta la magia. Il potere diventa un'estensione reale del pensiero, preciso come un colpo di spada. Anzi, ancor più preciso. Forse col soffio del drago può sembrare più complicato, ma non è detto. Magari il drago rivolge la parte più letale della propria arma contro un solo bersaglio, investendo gli altri con lingue di fiamme (schizzi d'acido ecc.) dolorosi quanto basta per renderli inermi. Se accetti che chi attacca abbia un elevato controllo sui propri poteri e sulle proprie capacità, o si impegni per ottenere un risultato voluto, tutto questo diventa possibile. Ovviamente si dovrà adottare anche una minima dose di buon senso, o meglio, sarà il Dungeon Master ad avere il compito di decidere quando questa scelta (di chi effettua l'attacco) possa anche solo lontanamente essere effettuata (e secondo me è facile capirlo). Edito: scusa ma chi ha detto che un incantesimo appena lanciato è fuori dal controllo?
  21. Io (per quanto attiene il sottoscritto) non ho fornito nessuna regola proprio perché non c'è e (in questo caso) - secondo me - non ce n'è bisogno. Vedi Dedalo, nella tua foga di sottolineare l'ennesima (secondo te) "assurdità" della 4a Ed., hai tralasciato un particolare fondamentale: Tramortire un bersarglio (evitando di ucciderlo) non significa infliggergli danni debilitanti ma solo fermarsi appena in tempo per evitare - appunto - che tiri le cuoia. Non si parla di scegliere tra danno normale e non letale, perché questa differenza non esiste!!! Puoi interpretare tutti gli esempi che hai descritto (soffio del drago, incantesimi ecc.) secondo questo schema. In che maniera? Evitando di colpire il bersaglio con la meteora fatale, smettendo di soffiargli addosso le fiamme prima che venga del tutto carbonizzato o vanificando l'acido evocato da un potere con un gesto magico, nell'istante prima che si sciolga in un cumulo di resti informe. Forse il sistema dei danni - così espresso - è appena meno realistico del precedente, ma sinceramente - a fronte delle possibili spiegazioni che vengono in mente ogni volta, per ogni caso concreto - trovo che sia un sacrificio più che accettabile in funzione della comodità (unico sistema di calcolo delle ferite). Non riesco a capire, questa volta, le tue perplessità.
  22. Quindi fammi capire...siccome le regole di D&D dicono (da sempre) che quando esegui con successo un qualsiasi attacco "colpisci" il bersaglio, la cosa si traduce per te (ogni volta) in una ferita visibile sul corpo del nemico (un taglio, un osso rotto, un livido ecc.)? Solo per capire come vedi la cosa. Mi incuriosisce. Per rispondere all'interrogativo di cui sopra, direi che fornire una descrizione sarebbe oltremodo semplice, oserei dire elementare. Richiede solo un minimo di immaginazione. E di voglia. Ci riuscivano addirittura i membri dell'A-Team con i proiettili (a non uccidere nessuno), figuriamoci se non ci riesce un mago! Il personaggio dirige l'incantesimo (in questo caso addirittura perfetto, oserei dire) per colpire l'area in cui si trova il bersaglio, evitando di far impattare le meteore direttamente su di lui o contro punti vitali del suo corpo. L'urto prodotto sul terreno (o contro lo scudo, perché no), è tale da mandarlo prono, da stordirlo fortemente e privarlo dei sensi. Invece di morire, egli striscia per qualche centimetro artigliando il terriccio, coperto da polvere e zolfo, pieno di lividi e qualche taglio ma ancora capace di respirare.
  23. Pienamente d'accordo. Ovviamente, come tutti, leggo in questi giorni gli ultimi articoli dell'Insider che parlano della conversione. A mio avviso essa è assolutamente da sconsigliare. Se siete affezionati ai vostri vecchi PG, forse, la cosa migliore è terminare la campagna con le regole della v.3.5 Comunque mi sono sempre chiesto una cosa: perché la caratteristica di un ranger dovrebbe essere proprio il combattere con due armi? La mia è una domanda sincera, da cosa sarà maturato secondo voi questo convincimento nelle menti dei designers? Ormai, è chiaro, il ranger combatte con due armi per definizione! (almeno secondo loro), ma prima?
  24. Ragazzi, non giochiamo a fare finta di non capirci. Uno spadone non è una spada lunga con una lama e un'elsa di maggiori dimensioni: è un'arma totalmente differente per foggia, distribuzione di peso, modalità d'utilizzo e così via. E ancora...se leggi bene il mio intervento precedente ti sarà chiaro che volevo solo dire: "nessuno si è mai lamentato del fatto che gli hobbit non brandiscano armi adatte fin dal principio alla loro taglia, strumenti forgiati da armaioli della loro stessa stirpe, mentre ci pare strano che la cultura halfling non ragioni come quella umana, forgiando alabarde, roncole e flamberghe (tutte armi che fanno affidamento su quella loro struttura particolare) adattandole." (tutto qui) Un coboldo con +2 in Costituzione (come il Dragonborn) non è affatto un'oscenità: magari è molto resistente alle malattie, ha una scorza particolarmente robusta, sopporta bene le escursioni termiche e dimostra grandi capacità di adattamento. La Costituzione non è l'immaginaria barra rossa dell'energia di un personaggio da videogioco, ma un valore astratto. Tantomeno misura solo il tono muscolare. Ci sono micro-organismi difficilissimi da annientare, per debellare i quali sono necessarie terapie farmacologiche massicce. Ti sembrano "visivamente" minacciosi come altri esseri viventi di grande stazza, al pari di rinoceronti o elefanti? Due razze possono avere (secondo me) un identico beneficio alle caratteristiche ma declinarlo (leggi = giustificarlo) in maniera differente. Finché vogliamo analizzare aspetti del gioco che palesemente possono essere poco credibili accetto ogni critica senza problemi, dandole il giusto valore, ma il sospetto è che si parta - per ogni cosa - da una cattiva disposizione d'animo.
  25. Mi riallaccio a questo per puntualizzare una cosa, visto che il topic sulla taglia delle armi è stato chiuso. Ci si scandalizza perché la 4a Ed. nega - di fatto - agli halfling di brandire spadoni a due mani fatti su misura dai loro fabbri. Per me (rigorosamente) una simile eventualità sarebbe un'assurdità scenica e fisica. Mi spiego meglio. Nessuno si lamenta del fatto (solo per fare un esempio) che gli hobbit di Tolkien non abbiano armi adatte a loro, anzi, il fatto che usino dei pugnali elfici come spade contribuisce ad accrescere il loro fascino eroico di "gente piccola". Sono avventurieri che gli altri prendono sotto gamba anche per questo motivo, e nella descrizione della razza fornita dal MDG 4Ed. si legge proprio: scegli un halfling se vuoi interpretare un personaggio che gli altri tendono a sottovalutare (più chiaro di così...) In seconda battua, se anche mi si obiettasse che "della drammaticità non me ne frega niente quando entrano in gioco regole e credibilità" potrei rispondere (non a caso) che alcune armi (elenco solo alabarde e spadoni per mancanza di tempo) sono virtualmente impossibili da forgiare a differenti dimensioni, per via delle loro intrinseche caratteristiche fisiche e materiali (punto di fusione, spessore dei metalli, flessibilità, utilizzo peculiare ecc.). Non faccio questa precisazione per impugnare lo "stendardo dell'ostinato difensore della 4Ed.," ma solo per far capire che - leggere tutto con spirito polemico (come mi sembra di capire dal tono di quasi tutti i thread inerenti la 4a Ed.) - impedisce ad alcuni di mettersi nella condizione giusta di capire determinate scelte. Che poi le si voglia accettare o meno è un discorso totalmente differente.
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