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Nork

Circolo degli Antichi
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  1. Chak-Chak Ma cosa...! Alla faccia del lavoretto facile, speravamo solo di menare un po' le mani e senti qui, serpentoni che parlano ! Non aggiungo altro al discorso di Wolfen, però mi metto sulla difensiva pronto a reagire.
  2. Ti linko questa guida al PBF, comunque a breve aprirò un altro topic in gilda per ricordare le " regole " =D
  3. Scusate per l'attesa ma volevo valutare bene i vari background. Domani è il grande giorno ! Il party sarà formato da questi personaggi: Xadoom, Red. Desher Willard , Erynion, Kormac Mac Karvik. Ringrazio tutti per il tempo dedicato a creare il proprio personaggio, erano tutti molto interessanti e ben costruiti ! ( come prova il tempo che ci ho messo a sceglierne 6 )
  4. Chak-Chak Velenosi eh ? Meglio avvertire gli altri... Ragazzi state attenti, quei serpenti solo velenosi e parecchio svegli. Non affrontiamoli a muso duro, pensiamo ad un piano per metterli con le spalle al muro. Bel grattacapo... Come cavolo facciamo ora ?
  5. Okay ragazzi, sono giunto alla conclusione di voler creare un party da 6 ( 7 incluso me :P ). Per ora i certi sono: Xadoom e Red. Sto ancora valutando per bene gli altri
  6. Lunedì controllo tutto per bene e vi faccio sapere. chiedo venia ma il fine settimana sono parecchio impegnato !
  7. Posta pure Bg e scheda, sto ancora valutando =D
  8. poi prendi un talento in più ogni livello dispari ( più, se presenti, quelli bonus della tua classe )
  9. Ok, verso sera controllo !
  10. Mandami pure un PM con i tuoi dubbi.
  11. Sto ancora valutando i vari pg =) Altro continente. Per modificare posso consigliarti un " Proveniente da una lunga dinastia di briganti, <NomePg> si imbarcò in uno dei tanti galeoni diretti verso Sosaria alla ricerca della leggendaria cittadina di buccaneers den. " ( o cose del genre insomma :P )
  12. No problem Ricordati che l'unica limitazione del BG è essere stranieri !
  13. Pensavo di averlo messo nell'altro post. Comunque:
  14. Il mago conosce tutta la sua lista, ogni volta che riposa 8 ore ( e dedica un'ora allo studio del suo libro degli incantesimi credo. Perdona l'ignoranza ma ho sempre giocato lo stregone :P ) " aggiorna " la lista degli incantesimi preparati per quel giorno. Stasera quando torno a casa ti rispondo per bene !
  15. Scusate il repost ma non riesco a modificare 0.0 Dovreste poter scrivere tutti nella gilda, per eventuali sbagli chiedo venia, è la prima volta che ne apro una !
  16. Volevo lasciare il tempo a tutti di proporre il proprio personaggio. Considera poi il tempo di sceglierne 5 e si parte !
  17. Mettete qui sotto le vostre schede PG indicano ad inizio post il nome. La scheda se riuscite fatela con Google Doc, Mythviewers o con questa ( diritti a @Brunno ) ES: Gino Link alla scheda
  18. Soldini prendete la media da manuale. Per la tua classe ( che se ho capito bene è l'iracondo di stirpe ) sarebbero 3d6 x 10 MO, di media 105.
  19. IMPORTANTE Per creare meno disordine possibile postate qui le vostre schede pg. .
  20. Capitolo X Nei mesi seguenti vennero edificati due templi sulla ora nominata Felucca. Due templi equidistanti dalla capitale e dalla struttura analoga. Alla spicciolata, timorosi di qualche tradimento ma speranzosi di poter tornare a servire la loro fede, alcuni uomini e donne si presentarono alla corte di Lord British IV per ottenere il mandato di far tornare la fede. Venne scandagliato il loro passato, vennero interrogati lungamente e dovettero attestare eterna fedeltà all'Impero ed alla figura dell'Imperatore . Dopodichè vennero assegnati al nuovo tempio, dove poterono iniziare a lavorare per ricostruire tutto ciò che un tempo era dalle macerie del regno. Il loro unico obbligo nei confronti dell'Imperatore fu la fedeltà, assoluta e devota e mantenuta grazie a guarnigioni presenti costantamente all'interno dei loro templi e presso i loro familiari, come arma di ricatto. Le genti di Felucca si placarono vedendo che la fede religiosa era tornata a loro ed era accessibile a tutti (purchè non fosse nociva per l'Impero, va da sè) L'Imperatore stesso ne approfittò ammantando il suo blasone del simbolo del serpente di Elhoim e del sole radioso di Idior, autoattribuendosi il titolo di "Portatore della Vera Fede" I Nuovi templi in breve tempo iniziarono a prosperare grazie ad un flusso costante di donazioni del popolo di Felucca, le religioni lentamente stavano tornando nel mondo, benchè con un coltello puntato alla gola da parte dell'Impero. Capitolo XI L'Impero non aveva rivali sulla terra ma l'Imperatore era ancora insicuro riguardo ciò che poteva avvenire. La Religione era tornata ed era anche tenuta sotto strette briglie di modo da contenerne il potere. Tuttavia qualcosa turbava le notti dell'Imperatore , l'idea che esistessero ancora città stato composte da cittadini operosi e non dediti al saccheggio al di fuori dei confini Imperiali. Dai Sacerdoti di Elhoim sopravvissuti vennero a sapere della città di Stirling, in qualche modo collegata agli strani avvenimenti accaduti al momento della distruzione di Midian. Si diceva infatti che a Stirling vivessero pacificamente strani esseri dei grandi poteri capaci di fare da guardiani alla popolazione umana. L'Imperatore, spaventato da queste storie, decise di mettervi fine con la consueta brutalità. Protetto dalla luce del mattino invase l'isola di Stirling senza alcuna previa dichiarazione di guerra o intento d'ostilità, ordinando di distruggere ogni forma di vita al suo interno. La città, colta impreparata da tale atto, venne data alle fiamme. Le truppe Imperiali scoprirono che Stirling si estendeva anche sottoterra per buona parte della sua estensione sul terreno stesso. E che all'interno vi erano i favoleggiati sepolcri, molto simili a quelli ritrovati a Midian. I Soldati portarono tali tombe alla luce del sole e le scoperchiarono, causando dei grandi falò che si protrassero per delle ore, mentre urla di dolore emersero dagli occupanti dei sarcofagi. Nell'arco di una giornata, prima del tramonto, era fatta. Stirling era ormai un guscio vuoto popolato solamente dai fantasmi dei caduti. Capitolo XII Nell'anno 599 GD l'Impero versava in condizioni disastrose. Le principali tratte commerciali erano quasi in rovina a causa dell'incuria del potere centrale. Le forze armate erano tutte schierate a difesa di pochi centri nevralgici cari all'imperatore (un intero distaccamento era di stanza presso la casa estiva dell'Imperatore, temendo saccheggi) pertanto nel resto di Felucca briganti, ladri e prepotenti potevano commettere ogni genere di reato impunemente. L'Imperatore nei mesi caldi dell'anno aveva preso l'abitudine di organizzare sfarzose feste che duravano intere giornate presso il proprio palazzo. In quelle feste era possibile godere del cibo migliore, delle migliori musiche e delle danze più sfrenate. Ogni dignitario del continente era formalmente obbligato a parteciparvi come forma di devozione all'Imperatore (legge n.696 imperiale, varata nell'anno 598 GD) pertanto tali festività riempivano l'intero complesso dei British presso la capitale. Lord British IV presenziava a tali feste come anfitrione e durante queste feste teneva degli assurdi proclama e discorsi in cui elogiava la sua guida del grandioso Impero conquistato con grandi fatiche. Ovviamente l'applauso era obbligatorio, sempre per legge. Al termine della festa di maggio l'Imperatore venne visto ritirarsi nelle sue stanze di buon'ora a causa di una forte acidità di stomaco. Si fece preparare un sedativo per il dolore dopodichè se ne andò , protetto all'esterno dal suo cordone di guardie scelte. La mattina successiva non riemerse dalle sue stanze ma nessuno ebbe il coraggio di andare a svegliarlo, giacchè erano rinomati i suoi accessi d'ira se qualcuno osava disturbarlo nelle sue stanze. Nel primo pomeriggio ormai i cortigiani si affollavano alle porte delle stanze reali, speranzosi di vederlo emergere dalle stanze per prendere svariate decisioni amministrative o militari. Nulla, dalla stanza non proveniva alcun sospiro. Fattasi sera gli uomini della guardia trassero a sorte uno di loro affinchè varcasse le porte e capisse perchè l'Imperatore non si era ancora destato. Arrivato ai bordi del letto lo trovò sdraiato comodamente come in un lungo sonno, pacifico e pallido come non mai. Provò a sentire se respirava e si accorse con orrore che era troppo immobile per essere solamente addormentato. Lo sollevò e notò subito due fatti. Il primo che l'Imperatore era morto ed il secondo che l'Imperatore era completamente dissanguato. La necroscopia rivelò come non vi era stata alcuna sedimentazione del sangue sulla parte inferiore del corpo giacchè tutto il sangue contenuto in quell'uomo era stato totalmente estratto. La notizia causò un subbuglio a palazzo e presto si diffuse nella città e nello stesso Impero: L'Imperatore di Felucca, Lord British IV, era stato assassinato. Capitolo XII L'Impero, diversamente da quanto a palazzo temettero, non fu colto da un'ondata di insicurezza bensì da una sorta di gioia frammista a senso di liberazione. L'Oppressore peggiore da che la storia umana avesse memoria era finalmente morto. Morto anzitempo e senza lasciare alcun erede che potesse portare avanti la sua dinastia o le sue follie. Non avendo lasciato luogotenenti validi ma semplici burattini nessuno della corte si contese lo scettro giacchè chi potè fuggì dalla città quanto più velocemente possibile temendo d'essere assassinato. Altri invece si rintanarono e la rimasero silenziosi e attendendo passivi lo svolgersi degli eventi. La Morte di Lord British IV non colse impreparati molti degli ex fuggiaschi che aspettavano solo un'occasione del genere. A Britain nell'anno 600 GD vi fu infatti una Rivoluzione. Le guardie, demotivate e senza un vero comandante capace di impartire ordini , non poterono che assistere passivamente ai tafferugli e alla conquista di tutti gli edifici governativi di Britannia. Le statue vennero fatte crollare, le leggi imperiali vennero abrogate e lo stesso Impero fu smantellato nell'arco di pochissimi mesi. Il governo che si insediò a Britain ricordava moltissimo quello precedente alla dinastia dei British: una Repubblica in cui i Mercanti eleggevano i loro deputati e un legiferatore eletto per acclamazione dalle rappresentanze di tutte le maestranze, ritornate in forze a seguito della notizia della morte dell'Imperatore. Le città formalmente fedeli all'Impero si emanciparono quasi immediatamente ed all'unisono, cacciando a pedate gli esattori delle tasse e gli amministratori Imperiali dai loro territori e ripristinando varie forme governative, certe che finalmente l'incubo fosse finito. Felucca era tornata ad essere, benchè afflitta dai suoi gravi problemi, Libera. Capitolo XIII Ma ecco una breve panoramica di ciò che è diventata oggigiorno Felucca tramite i concitati ed instabili momenti successivi alla caduta dell'Impero dei British. Siamo nell'anno 618 GD e la situazione è la seguente: I Culti di Idior ed Elhoim hanno ripreso la difficile strada del ritornare agli splendori di un tempo, lentamente e formando i nuovi chierici e necromanti affinchè riprendessero l'opera lasciata incompiuta di catechizzare il mondo. Sono loro, attualmente, i poteri cui le città si votano per le controversie e per redimere i peccati. Al Nord Vesper e Minoc rimanevano territori disabitati a seguito dell'Epurazione della Lega Mercadiana. Le miniere di Minoc venivano comunque sfruttate da spedizioni minerarie e da delegati di casate mercantili di Britain Vesper dopo un tentativo di ripresa tracollò a fronte degli immensi patrimoni necessari affinchè tornasse ad essere una città funzionale. I tempi d'Oro per le Northenlands erano ormai acqua passata. Sorte non migliore capitò all'estremo Ovest a Yew dove le guerre non avevano lasciato alcun insediamento stabile. La foresta aveva reclamato l'antico centro rendendolo inabitabile anche per i più rozzi avventurieri in cerca di fortuna. Più a sud Skara Brae, da sempre abitata, si riprese in modo sorprendentemente veloce dal tracollo dell'Impero creando un governo comunitario, grazie alla scarsa densità abitativa e alla loro naturale pacificità. La città venne retta prima da veterani come Sir Elios e attualmente è comandata da Paine La fazione ha scelto formalmente il culto di Idior e vi è sempre rimasta fedele, trovandosi vicina ai suoi ideali di pace e prosperità All'estremo Sud la città di Trinsic è tornata ad essere governata dal suo Monarca, Kira von Hosterm il quale, ripresosi i pieni poteri della città, la difende e la governa grazie all'OdTO, gilda ormai storica di Felucca. Anche questa città forma un fronte compatto difendendo la fede di Idior in tutto il mondo. La reclusiva città di Cove è stata abitata per lungo tempo, comandata da un governo assembleare capitanato da Trixa. Formalmente fedele ad Idior, si macchiò si peccati che ne comportarono la scomunica per alcuni membri ed il biasimo di tutto il continente fedele a tale divinità. La città venne abbandonata ed attualmente i loro cittadini vivono a Britain o dove hanno trovato rifugio. La maggioranza si è convertita al culto di Elhoim. Nelle isole ben diversa è la situazione: Magincia è risorta, strappata grazie a dei volontari ed al clero di Elhoim dai non-morti e ripopolata, ora è un fiorente centro per coloro che seguono la religione del monarca oscuro. Il sindaco è Sigfrid ed il loro governo è autoritario nonchè soggetto al clero di Elhoim stesso. Moonglow è invece la capitale del culto di Elhoim, attualmente. Città popolosa e meta di pellegrinaggio dei maghi di ogni parte del continente, tale città è rifiorita dopo essere stata strappata alle creature malvage che la popolavano. Governata da una forma di governo piuttosto democratico (per gli standard delle città Elhoim) tale città si è fatta subito strada come principale portavoce della volontà nel credo di Elhoim stesso. Il suo sindaco attualmente è Arcidionesi Per quanto riguarda invece i senzalegge, briganti e signori della guerra attualmente dal grande fronte compatto si sono spezzati ora in due bande perennemente in guerra e capaci di conquistare città disabitate schiavizzandone gli abitanti e costringendoli a fornire loro servizi. La prima è attualmente stanziata a Delucia ed è capitanata da Dark, l'altra ha preso il controllo di Stirling ed è capitanata da Evelyne E questa, caro lettore, è la situazione attuale della storia di Felucca. Cosa ci dirà il futuro non è dato sapersi ma confido che, grazie al sapere del passato, il futuro sarà meno gravido di sorprese inaspettate.
  21. Capitolo VIII La Distruzione di Midian fu seguita con grande clamore dalle genti di Sosaria. Essendo un culto per la maggior parte sotterraneo non sortì grandi focolai di rivolta ma diede da pensare ai maggiori esponenti religiosi del culto rivale, il culto di Idior. Questi ultimi dimostrando la loro proverbiale carità mandarono messaggi nelle grandi città dell'Impero al fine di dare riparo e rifugio agli esuli di Elhoim affinchè potessero ritemprare le membra e convertirsi all'ormai unico culto presente a Sosaria. Lord British IV fu avvisato di questa iniziativa e, come suo carattere, pensò il peggio. Si figurò strane alleanze impossibili prendere piede per destituirlo, grandi rivolte popolari aizzate dai chierici biancovestiti assieme agli esuli nerovestiti. In sostanza presagì che avrebbe dovuto agire tempestivamente per evitare la catastrofe. La città in cui aveva sede il culto di Idior era al momento Trinsic , la roccaforte del sud governata dal monarca Kira Von Hosterm. Il culto prosperava e il flusso di pellegrini al Tempio situato nell'area centrale della città era riverito nonchè ben protetto dall'esercito di Trinsic, l'Ordine dei Templari Oscuri. L'Imperatore mandò un messo al Re di Trinsic informandolo che sarebbe giunto per una ispezione a sorpresa del Tempio di Idior, ordinandogli di non farne parola con i preti nonchè di permettere l'accesso alla sua città all'esercito di Britain. Non si sa con precisione cosa avvenne ma una volta entrato nel tempio l'esercito vi furono tafferugli subito seguiti da scontri su più vasta scala allorchè l'OdTO combattè duramente contro le truppe dell'Imperatore stesso. Lo scontro, prevedibilmente, durò poco. Il tempio venne purgato da ogni presenza del culto di Idior e, subito dopo, venne promulgato un nuovo editto secondo cui anche i chierici del bene stavano tessendo preparativi per aizzare le folle contro l'Impero a suon di delazioni e volgari calunnie. La fine del credo di Idior segnò il totale annientamento di entrambi i culti religiosi presenti su Sosaria. L'Imperatore ne fu compiaciuto dato che, allo stato attuale delle cose, nessuno avrebbe potuto spodestarlo o tentare un colpo di mano. Una cosa che Oscar Paolini sottovalutò fu però l'impatto che la cosa ebbe sul popolino di Sosaria, da sempre votato alla fede e alla più profonda religiosità. La scoperta che il culto della Luce di Idior era stato brutalmente distrutto causò una serie di malcontenti che nessuna forma di minaccia fisica da parte dell'esercitò riuscì a sedare. L'Imperatore era ora assediato dalla minaccia di rivolte popolari in ogni città. Decise pertanto di correre ai ripari. Capitolo IX Lord British IV chiamò a corte ogni alto graduato dell'esercito ed ogni governatore di ogni città sotto il suo dominio per un concilio. Questa pratica era comune ai tempi del suo predecessore ma era una novità per quanto riguardava il nuovo sovrano giacchè essendo un feroce autocrate rifiutava e anzi minacciava chiunque desiderasse governare in sua vece o suggerirgli qualcosa di estraneo alle sue macchinazioni. Tuttavia la situazione, come era noto a tutti i presenti, richiedeva soluzioni immediate e comuni. L'Imperatore ascoltò uno a uno i messi e gli ambasciatori sentendo ciò che temeva maggiormente. Il popolo, a seguito delle ultime incursioni contro il clero, iniziava a dimostrare una profonda disaffezione per l'Impero, iniziando a chiamare l'Imperatore stesso Oscar il Demonio o Oscar l'Uccisore. I seguenti rapporti che parlavano di un grande fermento da parte delle flotte delle città ribelli, domate da Lord british III non lo interessarono, così come non lo interessarono i rapporti di un brigantaggio dilagante e di una slealtà diffusa in tutto l'impero per quanto riguardava i commerci. Presa coscienza della situazione optò per un drastico intervento, emettendo su due piedi un nuovo editto di cui ho qui una parte fedelmente trascritta: Oggi, Primo Marzo 597 GD io Lord British IV, Imperatore delle Genti e Signore di tutto il creato proclamo due cose. La prima è che da oggi, giorno in cui gli ultimi rivoltosi sono stati distrutti , il continente di Sosaria non sarà più chiamato tale bensì ci si appellerà ad esso come Felucca, in onore delle grandi navi da pesca che solcano i nostri pescosi mari. In Secondo luogo essendo io attento ai bisogni del popolo tutto proclamo che i culti di Idior ed Elhoim potranno tornare, gradualmente, presso posti che io stesso farò erigere e che farò proteggere personalmente dal mio potente esercito. Coloro che fossero sopravvissuti al contrattacco sferrato dalle mie forze dovranno altresì presentarsi al palazzo reale per riprendere in mano le redini della religione sotto la mia protezione e al sicuro da ogni congiura Diffondete la voce genti di Felucca, il nostro radioso futuro sarà a portata di mano ormai!
  22. Capitolo VII Nel mese di Ottobre 595 G.D. l'Impero versava ormai in condizioni pessime. Le strade Imperiali che un tempo erano sicuro mezzo di trasporto per merci e genti erano ormai preda di Briganti e Predoni, sempre più balzandosi da che la maggioranza dell'esercito era schierato in pochi punti strategici utili all'Imperatore. La follia di Oscar Paolini invece stava facendosi via via più fitta di congiure ed intrighi ai suoi danni. Dopo aver distrutto i poteri che giudicava rivali capì che ne restava un ultimo, quello religioso. Lord British IV non si era mai fidato della religione di Elhoim, avendo da militare combattuto spesso e volentieri con le coorti dei Necromanti, spesso invischiati in oscure trattative coi criminali della peggior specie. Proclamò pertanto un editto detto Revoca della Fede Oscura. Ecco la trascrizione: Da Oggi 18 Ottobre 595 G.D. Il culto conosciuto come il Culto della Morte di Elhoim è bandito dall'Impero in ogni sua forma. Sia noto alla popolazione tutta che la casta dei Necromanti, da sempre nido di segretezze e congiure, ha violato il patto di non belligeranza che la legava all'Impero preparando piani per assassinare nientemeno che l'Imperatore stesso! La città di Midian sarà rasa al suolo, gli altari ed i sotterranei del culto di Elhoim verranno distrutti e fatti crollare. I Necromanti e chiunque sia in odore di necromanzia sarà giustiziato o catturato ed in seguito giustiziato mediante un rogo purificatore. Ogni persona che sarà ritenuta fedele al dio oscuro Elhoim verrà altresì costretta a ravvedersi o verrà uccisa ed i suoi beni confiscati fino all'ultimo danaro. Così ho parlato Lord British IV, il Sovrano delle Genti I Necromanti, avendo intuito quanto stava per accadere, non si fecero trovare impreparati. Si asserragliarono dentro Midian portando con loro tutto il necessario per resistere ad un lungo assedio, sperando oltre ogni ragione che la situazione si sbloccasse per vie diplomatiche o per impossibilità a venir distrutti. Purtroppo per loro Oscar Paolini era un abile stratega oltre a godere di un gran carisma presso l'esercito. L'assedio andò avanti per tre mesi durante i quali vennero commesse atrocità di ogni genere. Alla fine, stremati, i necromanti si arresero chiedendo pietà per le loro vite. L'Imperatore stesso la negò loro e anzi inviò gli uomini tramite la breccia nelle porte principali per distruggere bruciare e uccidere chiunque fosse vivo all'interno. Fu una carneficina. Gli altari insanguinati vennero dati alle fiamme ed i sarcofagi sacri ai necromanti vennero aperti lasciando bruciare le creature ivi contenute Da quel giorno il culto di Elhoim perse la sua roccaforte e divenne segreto, nascosto ai molti occhi dei delatori dell'Imperatore.
  23. Capitolo V A cavallo tra il 590 ed il 592 le condizioni di salute di Lord British III subirono un mutamento improvviso. Dal massiccio uomo nel pieno degli anni dalla salute di ferro e dal piglio deciso divenne in breve tempo un uomo tremante e insicuro. I prodromi di un male incurabile fecero visita all'uomo più potente di Sosaria. Vecchio e vessato dalla malattia si ritirò sempre di più dalla vita di corte governando tramite suoi luogotenenti o generali, delegando loro fette sempre più consistenti di potere. Tra loro vi era un uomo dal passato sinistro ma dall'indiscussa capacità militare, Oscar Paolini. Sotto il regno di Lord British III fu il comandante delle squadre d'assalto che misero a ferro e fuoco le bande selvagge dei cittadini di Yew e distrussero i rifugi che questi si erano creati negli alberi secolari bruciandoli. Tornato a corte colmo di medaglie si fece strada con assassini e tradimenti fino a diventare uno dei più fidati consiglieri di Lord British III. Quest'uomo di cui poco o nulla si sa del passato riuscì a diventare la voce più autorevole all'orecchio dell'ormai provato Imperatore, sussurrandogli di congiure e tradimenti che lui, un uomo anziano e prossimo alla morte, temeva più di ogni altra cosa. La scure del boia cadde con una frequenza allarmante nella piazza d'armi di Britannia e la causa era sempre la stessa: tradimento, ribellione o cospirazione. Nel giorno 12 del mese di dicembre dell'anno 593 Louis British detto l'Imperatore Lord British III morì nel suo letto circondato dai suoi consiglieri e da quanti in vita l'avevano servito con dedizione e costanza. Morì senza lasciare figli a cui tramandare il suo potere. Ebbe inizio, a quanto ci è dato sapere, una guerra clandestina segreta nei giorni seguenti la sua morte. Una guerra il cui scopo era eleggere, tra coloro che erano vicini all'Imperatore, un successore. Oscar Paolini colse l'occasione e reagì quanto più spietatamente possibile. Accusò il consigliere economico e il consigliere diplomatico di furto e tradimento facendoli giustiziare dalla sua guardia di palazzo e si sbarazzò in vari modi, dal grottesco alla sparizione definitiva, di ogni altro possibile rivale. Il giorno 23 del mese di Dicembre dell'anno 593 Oscar Paolini fu incoronato dai sacerdoti di Idior ed Elhoim come Lord British IV. Il suo primo editto, promulgato mentre riceveva la corona, fu il seguente: Io, Oscar Paolini, da oggi sarò noto a tutte le genti di Sosaria come Lord British IV. Il mio regno sarà radioso e assoluto! Nessuno, dico nessuno potrà contestare il mio trono! Non voi cortigiani corrotti o uomini pronti a tutto per sovvertire il radioso ordine che oggi intendo portare! Il mio primo editto pertanto sarà il seguente: Che la corte e i consiglieri siano destituiti dalle loro cariche e privati dei loro beni. Beni che incamererà la tesoreria reale! E ora andate e diffondete la voce. Un nuovo Imperatore è sorto e sua e soltanto sua sarà la gloria del radioso futuro! Coloro che presenziarono alla cerimonia di incoronazione notarono con orrore un semplice fatto: L'imperatore di Sosaria, l'uomo più potente che esistesse, era pazzo. Capitolo VI Oscar Paolini, ora Lord British IV, fece capire da subito quali erano le sue priorità come Imperatore di Sosaria: Mantenersi saldo sulla corona. Ai suoi occhi tutti quanti dotati di un briciolo di potere o desiderosi di possederne avrebbero potuto fare ciò che lui stesso aveva fatto. Iniziò pertanto a legiferare per far sì che nulla del genere potesse accadere. Trascurando completamente la politica estera e i dibattiti delle altre fazioni, Lord British IV iniziò a indebolire il potere giudiziario, il potere di ogni consigliere e di ogni forma di assemblea che si profilasse ai suoi occhi come un possibile avversario. Le gilde mercantili vennero private dei loro poteri e i loro capi processati, internati e in molti casi giustiziati per tradimento. I comandanti militari si videro decurtare le paghe così come ogni forma di potere sulle truppe di modo che tutti gli spostamenti passassero attraverso lui. I Consiglieri (quelli ancora vivi) si videro relegati a ruoli umilianti come portatore di vino per l'Imperatore. Alle genti di Britain tutto ciò apparve come una stravaganza del nuovo monarca. Dopotutto erano sicuri che nessun Imperatore fosse tale senza una vena di follia. Si ricredettero non appena vennero erette in tutta Britannia statue del nuovo imperatore, usando i proventi di nuove pesanti tasse. Per decreto imperiale non appena una persona incappava in una di queste statue doveva recitare un breve giuramento ad alta voce. Pena per chi trasgrediva , la morte immediata. Molti cittadini di Britannia decisero che era giunto il momento di emigrare pertanto, sempre più spesso, nel cuore della notte piccole carovane di carri colme degli averi e delle ricchezze di questi sventurati si allontanarono da Britain alla volta di una delle molte città presenti nel mondo I delatori di Oscar Paolini non si fecero attendere e fecero notare al nuovo Imperatore cosa stesse succedendo. L'Imperatore reagì con violenza a tali fughe tacciando i fuggiaschi come rivoltosi e nemici della corona. La pena per chi avesse intrapreso una migrazione del genere senza buoni e ben spiegabili motivi sarebbe stata la confisca di tutti i beni ed una morte lenta. Mentre questo ammasso di regole assurde e difficili da rispettare si ammassava per i cittadini di Britannia i popoli di altre città sottomesse all'Impero si videro alzare le imposte ma iniziarono a trovarsi di fronte ad un'incuria amministrativa non da poco. Tuttavia nessuna di esse tentò la ribellione dato che tutt'oggi vi erano le rovine delle allora fiorenti Minoc e Vesper a testimoniare la fine che avrebbe fatto una città rivoltosa. Tuttavia grazie a tale incuria molte città si arrangiarono coi loro governi offrendo una nominale (e pecuniaria) lealtà all'Impero.
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