Tutti i contenuti pubblicati da Jalavier
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Classifica dei giochi più apprezzati
il tuo Risiko si chiama Risk, titolo originale dell'edizione inglese. C'è ma è un po' indietro nella classifica. Come detto era geniale per l'epoca in cui venne pubblicato (1959) ma paragonandolo ai titoli usciti dagli anni 70 - 80 in avanti ci si rende conto delle meccaniche molto semplici e del peso troppo alto del fattore fortuna in un gioco che ha velleità di titolo strategico. Giocare bene serve ma in Risiko il dado fa davvero la differenza, soprattutto col regolamento in cui si usano i 3 dadi in difesa. Altro difetto (non solo suo) è che se vieni eliminato presto dal gioco devi aspettare che la partita finisca, anche per lungo tempo a volte. Sul fatto che tu conosca la metà dei giochi della classifica complimenti, io ne conosco molti di meno...
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Gary Gygax ci ha lasciati
In Italia non fa notizia Gary... In un forum Usa che frequento hanno postato un link a una notizia, là è stata data dalla CNN
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Gary Gygax ci ha lasciati
Il saluto a Gary Gygax in Order of the stick http://www.giantitp.com/comics/oots0536.html
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Gary Gygax ci ha lasciati
Un saluto a colui che ha dato inizio a tutto, partecipando alla creazione di un sogno che si fa da svegli, non soli ma in gruppo.
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I Principi di Firenze
Grazie a te Sirya, attenta però a non fare come Wiggly che ora mi chiede di continuo consigli su come spendere soldi A parte gli scherzi il gioco merita davvero e rispetto a altri titoli ha un prezzo più ridotto nonostante la quantità e qualità dei materiali nella scatola.
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I Principi di Firenze
Già, il grosso difetto di Principi di Firenze è che non si possono scaricare le colpe agli altri... La prima volta che l'ho fatto provare ad amici che non lo conoscevano a fine partita, fra le risate generali, un ragazzo che non aveva partecipato ha chiesto "come è andata la partita?" e la risposta è stata "ha vinto xy ma ha avuto una fortuna sfacciata ai dadi" Ci si può appellare solo alla pesca sfortunata delle carte... ma pescandone 5 e scegliendone 1 fra quelle è davvero una giustificazione molto debole per la sconfitta subita eh eh eh
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The Republic of Rome
Beh, aggiungere la parte ruolistica a un boardgame Avalon Hill spiega tutto In ogni caso tenetelo bene... Per curiosità ho controllato su Ebay e gira sui 100 euro di valore per "usato in buone condizioni" Nuovo o come nuovo è a 150 - 200 euro
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The Republic of Rome
Non lo conoscevo e ho cercato informazioni, direi che hai un pezzo da collezione, è un gioco della Avalon Hill del 1990! Dalla descrizione trovata mi sembra un titolo interessante, l'unica cosa che mi lascia dubbi è che come durata è da 2 a 4 ore, mi chiedo se hanno "cannato" clamorasamente come ogni tanto capita o se siete voi un po' lenti per farlo durare anche più di un giorno. Il fatto che sia Avalon Hill mi fa più propendere per la prima ipotesi, i loro giochi non brillano certo per velocità delle partite. L'altra lato della moneta però, quello positivo, è che avevano sempre meccaniche originali e ben strutturate, che funzionavano perfettamente. Facci sapere le impressioni dopo eventuali nuove partite
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I Principi di Firenze
Sì, in cinque è davvero tosto, se sbagli una o due mosse fai già fatica a vincere. Più gioco a Principi di Firenze più mi piace, sono contento di vedere commenti di altri che l'apprezzano
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Classifica dei giochi più apprezzati
io non amo l'ambientazione "guerra mondiale" in generis, ne ho comunque sentito parlare bene e ho amici che ci giocano spesso ma... dipingere tutte le miniature? Se non ricordo male ce n'è un carretto!!!! Complimenti davvero
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Coloni di Catan
beh Travian non l'ho giocato ma da quello che mi hanno raccontato mi sembra un po' più complesso di catan con l'espansione città e cavalieri. In ogni caso se vuoi provare catan con le espansioni poi giocarlo online, anche contro il pc, su questo sito che ho messo nel primo post e che riporto anche qui, così ha un po' più di visibilità: http://games.asobrain.com La registrazione è gratuita e anonima e non ci sono spese di alcun genere nè client da installare.
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Coloni di Catan
Se sei un po' stanco del gioco base puoi provare marinai di catan che lo cambia leggermente ma non di tanto. Se vuoi davvero stravolgere ciò che hai città e cavalieri fa per te. In questa espansione puoi appunto costruire cavalieri che piazzi sulla mappa, fortificare le tue città, "disabilitare" le città avversarie facendole produrre come colonie... ci sono 4 nuovi tipi di materia che si usano per costruire opere meravigliose che ti danno bonus vari ecc... ecc... e attenzione all'invasione dei barbari, chi ha più cavalieri a difesa dell'isola ottiene vantaggi in questa situazione Scusa mi sono fatto un po' trascinare... Io le consiglio entrambe, scegli tu cosa preferisci (p.s.: io ho ancora solo il gioco base)
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World of Warcraft: il gioco da tavolo
In disaccordo parziale... anche secondo me le meccaniche di combattimento sono pesantuccie... però il gioco mi è piaciuto. Ogni tanto "vai avanti e smazza" è quello che ci vuole no? Per andare avanti e smazzare in ogni caso devi sviluppare con attenzione il personaggio. Se sei la principale fonte di danno ai mostri aggiungere dadi d'attacco (rossi e blu) è fondamentale, se invece vuoi fare il paladino da supporto abbonda di dadi verdi e poteri curativi. Di per se il sistema faccio quest - prendo premio - picchio il cattivone finale prima che lo faccia la controparte non è niente di troppo originale o coinvolgente, ciò che mi piace davvero è la vasta scelta di pg e le diverse strade che possono prendere "da grandi". Non è certo il mio gioco preferito e nemmeno il migliore del genere ma non posso dire che non mi diverta a farci una partita.
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World of Warcraft: il gioco da tavolo
Mah che dire... il combattimento è un po' lunghetto ma in generale non è che cambiando quello si facciano i miracoli. Il gioco è così... Il nostro giudizio è soggettivo, ci sono sicuramente migliaia di giocatori che apprezzano il fatto che con una partita sola passi tutta la domenica pomeriggio e buona parte della sera. Io preferisco giochi da 3 ore massimo ma perchè è il tempo che normalmente riesco a liberare senza grossi problemi e senza fare le 2 di notte. WOW è bello così, non è colpa sua se noi non abbiamo il tempo di sfruttarlo spesso
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World of Warcraft: il gioco da tavolo
Concordo praticamente su tutto... Se non fosse per la durata eccessiva e per il combattimento giocatore contro giocatore che è lungo e macchinoso, wow boardgame non avrebbe alcun difetto. Le possibilità di sviluppo dei (tanti) personaggi sono molteplici, non ci sono mai 2 partite uguali. Quelle poche volte che ho giocato mi sono divertito tantissimo... e se ho giocato poche volte è proprio perchè non sempre ho 5 ore attaccate da dedicare a un boardgame:bye:
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I Principi di Firenze
Le porgo le mie scuse generale! Possiamo discuterne a lungo ma è difficile trovare la vera ragione, per forza di cose i giudizi che esprimiamo rimangono soggettivi Pilastri della terra non l'ho ancora provato, Principi di Firenze dopo una sola partita l'ho acquistato, l'ho rigiocato 2 giorni dopo e ogni volta me lo porto dietro per farci un'altra partita e per farlo provare a chi ancora non lo conosce. Per la cronaca ne ho già fatti vendere altri 2, dovrebbero darmi la percentuale Oddio non volevo fare un paragone sul tipo di gioco ma sul tipo di impegno richiesto. La mia risposta era per spiegare in maniera se possibile chiara la "complessità" (passami il termine anche se non è perfettamente calzante) di Principi di Firenze anche a chi magari non è espertissimo di boardgames.
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I Principi di Firenze
Beh il tuo discorso è giusto ma soggettivo. Dalle tue parole intendo che ti piace un genere di gioco più "leggero" e rapido. A me piacciono un po' tutti i giochi. Galopping pigs per esempio è per farsi 2 risate in allegria senza pensare troppo alle mosse e quando ho un'oretta libera lo gioco con piacere, quando invece sono dell'umore giusto per concentrarmi e sforzarmi di valutare tutte le possibili mosse mie e degli avversari, quasi fosse una partita a scacchi, preferisco di gran lunga Principi di Firenze. In ogni caso è comunque un titolo sì impegnativo ma che non raggiunge certi livelli di "pesantezza" e accuratezza di wargames modello Avalon Hill, dove ti dicono anche quanti capelli ha in testa chi comanda uno dei carri armati dell'armata avversaria e devi tenerne conto per giocare bene. Partite a questi giochi possono anche durare giorni, Principi di Firenze è a mio avviso un buon compromesso per giocatori come me e i miei amici che apprezzano strategia e pianificazione delle mosse senza però doversi scervellare mezz'ora per ogni singola decisione
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I Principi di Firenze
Andando avanti con i turni, quando gli oggetti iniziano a scarseggiare, diventa sempre più importante puntare sulla cosa giusta o si rimane staccati in termini di punti vittoria alla fine. Nella fase B invece ti rendi presto conto che 2 sole azioni non bastano mai... Se costruisci un palazzo ma non è sufficiente a farti raggiungere il punteggio minimo per giocare l'opera puoi acquistare una carta bonus, ma ciò ti porta a non poter più giocare la carta mestiere in quel turno perchè hai speso già le 2 azioni. Tutto il gameplay è una costante valutazione di come utilizzare i fiorini e le azioni, fin dalla prima offerta devi pianificare la strategia del turno in corso e impostare le basi del turno successivo, possibilmente contrastando gli avversari. Per esempio i costruttori sono contati, se noti che un avversario non ha possibilità di piazzare palazzi non adiacenti ad altri e non ha ancora il secondo costruttore vale sicuramente la pena alzare l'asta per costringerlo a spendere di più, seppur magari tu non sia molto interessato a quella pedina. Moltiplica questi ragionamenti per 5 giocatori e per 7 turni e vedrai che la lunghezza viene fuori tutta. In 3 giocatori per esempio il gioco è "più leggero" in termini di strategia, i costruttori e le libertà scarseggiano comunque, ma paesaggi e palazzi raramente finiscono, con un conseguente accorciarsi della partita .
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1000 idee e consigli per creare e interpretare un PG (4)
redblade è ottimo e si scarica anche dal suo sito, senza bisogno di andare sul mulo, fermo restando la limitazione ai manuali base. Volendo puoi provare questo, si fa tutto da web e ci sono moltissime possibilità in più che in redblade (ma anche qualcosa in meno...). http://www.pathguy.com/cg35.htm
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I Principi di Firenze
Questa recensione sarà lunghetta… Se però l’ambientazione vi attira e amate giochi dove conta poco la fortuna e molto l’abilità del giocatore può valere la pena di leggerla tutta. Passato il cupo medioevo in Italia le città gioiscono dell’arte e dell’ingegneria rifiorite con il rinascimento. A Firenze, nobili casate gareggiano per avere i palazzi e le opere migliori, guadagnandone prestigio e aspirando a diventare i più ammirati della città. Questo è il tema de “I principi di Firenze”, che fin dalla prima partita mi ha entusiasmato ed è un possibilissimo candidato al ruolo di mio gioco da tavolo preferito. Autore: Richard Ulrich e Wolfgang Kramer Lingua: italiano Giocatori: 2 - 5 Durata di 1 partita: dalle 2 alle 3 ore Prezzo indicativo: 35 – 40 € La prima buona impressione sul gioco me la sono fatta semplicemente aprendo la scatola: ottimi e tanti materiali (5 schede giocatore, paesaggi, palazzi, segnalini costruttore e giullare, segnalini libertà, fiorini di cartoncino, un bel mazzo di carte incellophanato), realizzati con cartoncino spesso e ben plastificato, oltre a 12 pedine di legno colorato. Sfogliando il mazzo di carte ci si accorge delle bellissime illustrazioni, davvero adatte al tema di questo salto nel passato. L’obiettivo del gioco, come intuibile dalla premessa, è costruire palazzi, abbellire i giardini e accogliere artisti e mestieranti di ogni genere per ottenere prestigio (e fiorini) dalle loro opere. Il gioco base (vi sono varianti che poi spiegherò) consiste di 2 fasi: la fase A1 (l’A2 è solo nella variante) dove c’è un’asta fra tutti i giocatori e la fase B dove ogni giocatore ha a disposizione 2 azioni da utilizzare in diversi modi. In questa immagine potete vedere la plancia di gioco appunto divisa in fasi. Le icone sono piuttosto chiare, letto una volta il regolamente non ci saranno dubbi su cosa si può fare e cosa comporta ciò che si fa, nelle 2 fasi principali. Si comincia con 3 carte mestiere e 3000 fiorini a testa. Il gioco si svolge su 7 turni, rappresentati dalle 7 caselle superiori numerate. Il secondo numero di queste caselle è il valore minimo dell’opera che dovete ottenere per poter giocare una carta mestiere nella fase B. Ad ogni turno, come potete vedere, realizzare un’opera diventa più difficile. Nella fase A1 dicevamo che si tiene un’asta dove i giocatori fanno puntate per ottenere uno degli oggetti rappresentati: bosco, laghetto, viale, segnalino costruttore, segnalino giullare, carta prestigio e carta attrazione. Il giocatore di turno fa la sua offerta che parte da 200 fiorini e ogni altro giocatore, in senso orario, può rilanciare di 100 fiorini alla volta o passare. Chi passa non potrà più rilanciare. Se il primo giocatore non si aggiudica l’oggetto per cui ha aperto l’asta ne chiamerà un altro, altrimenti sarà il giocatore alla sua sinistra a chiamare una nuova asta, fino a quando non rimarrà solo un giocatore senza oggetto che potrà prendere ciò che è rimasto disponibile a 200 fiorini. Non si può acquistare più di un oggetto a testa e 2 giocatori non possono acquistare la stessa cosa nello stesso turno, per cui bisogna valutare bene su cosa puntare. La funzione degli oggetti è la seguente: I paesaggi (bosco, lago e viale) servono a “ispirare” gli artisti e quindi aumentano il valore dell’opera di questi personaggi. Si possono acquistare, in turni successivi, paesaggi duplicati, questi daranno 3 punti prestigio (leggasi punti vittoria) e avranno effetti aggiuntivi legati alle carte bonus e prestigio. Il costruttore ha funzioni diverse a seconda di quanti se ne possiede. Il primo permette di costruire palazzi nella fase B a costo di 300 fiorini invece che di 700 fiorini, il secondo permette di disporre palazzi adiacenti ad altri palazzi (cosa normalmente non permessa) e ci gratifica con 3 punti prestigio e il terzo permette di costruire palazzi gratuitamente nella fase B oltre a dare altri 3 punti prestigio. I benefici sono cumulativi, acquistando il terzo costruttore potrete ancora utilizzare l’abilità del secondo. Il giullare allieta gli artisti e ne aumenta il valore dell’opera di 2 punti per ciascun giullare che si possiede. La carta prestigio dà solo punti vittoria ma a determinate condizioni: per esempio una carta dice “se sei quello che ha meno spazi liberi sulla scheda giocatore ottieni 8 punti prestigio”. Si rivelano solo a fine partita e possono cambiare sostanzialmente la classifica! La carta attrazione invece serve per sottrarre un mestierante agli avversari, fra quelli presenti sul tavolo. Questa carta è molto importante nelle partite con 4 – 5 giocatori. Gli artisti scarseggiano ma sono quelli che ci permettono di ottenere parecchi punti vittoria e sono l’unica fonte di denaro. Oltre a questo vedendo gli artisti disponibili possiamo sceglierne 1 di cui abbiamo già le costruzioni e i requisiti per ottenere opere di alto valore. Non è obbligatorio acquistare per forza qualcosa ma naturalmente è svantaggioso non farlo. Una particolarità del gioco da tenere a mente è che i “pezzi” sono limitati, se finiscono i boschi o qualunque altra cosa, i giocatori senza non potranno più acquistarne. Cosa ce ne facciamo dei paesaggi acquistati? Cosa vuol dire che 2 palazzi non possono essere messi adiacenti visto che il secondo costruttore ci permette di oltrepassare questa limitazione? Per chiarire eccovi l’immagine della scheda del giocatore. La parte centrale della scheda è occupata dalla griglia in cui vi è già presente il palazzo iniziale. Quando si acquista un paesaggio all’asta o un palazzo nella fase B bisogna immediatamente disporlo sulla griglia. Nella disposizione è importante tenere conto della forma dell’elemento, in modo da lasciare spazio a quelli successivi. Le regole per la disposizione sono che non si possono sovrapporre pezzi, che devono essere interamente all’interno della griglia e che i palazzi non possono essere adiacenti. E’ possibile però sistemare un palazzo con un angolo che tocca l’angolo di un altro palazzo. Vi ricordate il buon vecchio Tetris? Per molti versi la disposizione degli elementi ricorda proprio quel videogioco. Direi che con questo mi sono dilungato a sufficienza sulla fase A1, per cui passiamo alla fase B. Come detto precedentemente nella fase B ogni giocatore ha a disposizione 2 azioni. Il giocatore di turno le effettuerà entrambe e poi passerà la mano a quello seguente in senso orario. Anche qui non vi è obbligo di farle, potete decidere di farne 1, 2 o nessuna. Le azioni disponibili sono: giocare 1 o 2 carte mestiere (a sinistra in alto nell’immagine), costruire 1 o 2 palazzi (destra in alto), acquistare 1 o 2 carte bonus (a sinistra in basso), acquistare 1 libertà (in basso al centro) o acquistare nuove carte mestiere (a destra in basso). Come potete vedere alcune azioni si possono fare 1 o 2 volte, altre una volta sola. A fianco delle icone trovate anche il costo per ottenere l’oggetto. I palazzi costano 700 fiorini, Le carte bonus 300 come le libertà e le carte mestiere. Acquistare palazzi serve per aumentare il valore dell’opera che realizzerà il mestierante che giocherete, oltre a dare 3 punti vittoria. Non potete acquistare un palazzo che già possedete. Appena acquistato va disposto sulla griglia con le limitazioni già dette. Le carte bonus servono ad aumentare i punti opera quando giocherete la carta mestiere e una volta utilizzate vanno scartate. Anche queste carte, come quelle prestigio, hanno una condizione. Per esempio potrebbe essere “ogni bosco e laghetto che possiedi aumentano il valore dell’opera di 2”. Le libertà aumentano il valore dell’opera e non hanno altre funzioni, anche se alcune carte prestigio le nominano nella condizione per ottenere i punti vittoria alla fine: “se possiedi 2 libertà, 1 costruttore e 1 giullare ottieni 7 punti vittoria” Acquistare carte mestiere serve a realizzare nuove opere nei turni successivi. Come detto si inizia con 3 di queste carte e una volta giocate rimangono in campo ma terminano la loro funzione, per cui dopo è necessario ottenerne altre. Per finire, l’azione di giocare una carta mestiere. L’ho volutamente lasciata per ultima perché è la più importante. Su ogni carta mestiere sono rappresentati 1 paesaggio, 1 palazzo e una libertà nella prima riga. Abbiamo il giullare al centro e abbiamo 3 icone in basso che rappresentano le carte mestiere, le carte attrazione e le carte bonus. Queste servono tutte a calcolare il valore dell’opera. Se controlliamo il paesaggio rappresentato sulla carta aggiungiamo 3 al valore dell’opera, se controlliamo il palazzo aggiungiamo 4, se controlliamo la libertà 3, 2 punti per ogni giullare, 1 punto per ogni carta mestiere in gioco o in mano, 1 punto per ogni carta attrazione in gioco o in mano, x punti per le carte bonus dove x si ricava dal testo della carta. Questo vuol dire che al primo turno con un palazzo e le carte mestiere abbiamo già raggiunto il valore minimo di 7 per giocare la carta… ma al secondo turno dobbiamo avere per lo meno la libertà giusta o il paesaggio giusto per arrivare a 10. Ovviamente più punti vale l’opera meglio è, per 2 motivi: L’opera di valore più alto giocata in quel turno regala 3 punti prestigio al giocatore che l’ha realizzata. Il valore dell’opera viene immediatamente convertito in fiorini e punti vittoria. Il valore dell’opera viene interamente trasformato in fiorini, ogni punto ne dà 100. Un’opera da 10 punti quindi fornisce 1000 fiorini. Possiamo poi sacrificare 200 fiorini di quelli appena presi (non di quelli che già possediamo) per trasformarli in 1 punto prestigio. Scegliere saggiamente è importantissimo, dobbiamo ottenere fiorini per l’asta e gli acquisti ma al tempo stesso dobbiamo ottenere punti prestigio per non rimanere staccati dagli altri. Nel gioco realizzare un’opera è il sistema più semplice per ottenere soldi. Nella versione base un altro sistema, utilizzabile in qualunque momento, è di retrocedere di 1 punto vittoria per ottenere 100 fiorini. Naturalmente è penalizzante, se considerate che normalmente scambiate 200 fiorini per un punto vittoria realizzando l’opera! L’unico altro sistema di ottenere soldi è nella variante, dove ci si può ingraziare il banchiere. Alla fine del settimo turno tutti rivelano le eventuali carte prestigio e sommano i punti vittoria a quelli già ottenuti e chi ha il valore più alto ha portato la sua casata al primo posto. Il gioco è coinvolgente e i turni scorrono veloci, la fase ad asta è divertentissima e permette di bluffare, chiamando qualcosa che non ci interessa sperando che altri rilancino, o di contrastare gli avversari rilanciando su qualcosa che magari non ci serve molto ma è indispensabile per l’altro. Se poi vi stancate del gioco base, come accennato prima, vi sono altre 3 varianti che ne aumentano la longevità. La prima è l’introduzione della fase A2, con una seconda asta per ingraziarsi i favori di alcuni personaggi influenti della città (come il banchiere citato prima) e ottenerne benefici. La seconda variante è il gioco con la costruzione “cooperativa”. Tutti i giocatori girano la scheda alla rovescia e compongono un’unica griglia. Ognuno può costruire palazzi normalmente come nel gioco base, oppure può accordarsi con il confinante per disporre l’oggetto in parte da un giocatore e in parte dall’altro giocatore e questo palazzo ai fini delle opere e dei punti vittoria conterà per entrambi. Di sicuro i tempi si allungano un po’ ma anche il divertimento aumenta perché ci saranno trattative per come dividere il costo della costruzione! La terza variante è semplicemente l’introduzione di entrambe le varianti, ovvero il gioco cooperativo con la doppia asta. Opinioni, domande e commenti sono sempre bene accetti!
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I Principi di Firenze
Questa recensione sarà lunghetta… Se però l’ambientazione vi attira e amate giochi dove conta poco la fortuna e molto l’abilità del giocatore può valere la pena di leggerla tutta. Passato il cupo medioevo in Italia le città gioiscono dell’arte e dell’ingegneria rifiorite con il rinascimento. A Firenze, nobili casate gareggiano per avere i palazzi e le opere migliori, guadagnandone prestigio e aspirando a diventare i più ammirati della città. Questo è il tema de “I principi di Firenze”, che fin dalla prima partita mi ha entusiasmato ed è un possibilissimo candidato al ruolo di mio gioco da tavolo preferito. Autore: Richard Ulrich e Wolfgang Kramer Lingua: italiano Giocatori: 2 - 5 Durata di 1 partita: dalle 2 alle 3 ore Prezzo indicativo: 35 – 40 € La prima buona impressione sul gioco me la sono fatta semplicemente aprendo la scatola: ottimi e tanti materiali (5 schede giocatore, paesaggi, palazzi, segnalini costruttore e giullare, segnalini libertà, fiorini di cartoncino, un bel mazzo di carte incellophanato), realizzati con cartoncino spesso e ben plastificato, oltre a 12 pedine di legno colorato. Sfogliando il mazzo di carte ci si accorge delle bellissime illustrazioni, davvero adatte al tema di questo salto nel passato. L’obiettivo del gioco, come intuibile dalla premessa, è costruire palazzi, abbellire i giardini e accogliere artisti e mestieranti di ogni genere per ottenere prestigio (e fiorini) dalle loro opere. Il gioco base (vi sono varianti che poi spiegherò) consiste di 2 fasi: la fase A1 (l’A2 è solo nella variante) dove c’è un’asta fra tutti i giocatori e la fase B dove ogni giocatore ha a disposizione 2 azioni da utilizzare in diversi modi. In questa immagine potete vedere la plancia di gioco appunto divisa in fasi. Le icone sono piuttosto chiare, letto una volta il regolamente non ci saranno dubbi su cosa si può fare e cosa comporta ciò che si fa, nelle 2 fasi principali. Si comincia con 3 carte mestiere e 3000 fiorini a testa. Il gioco si svolge su 7 turni, rappresentati dalle 7 caselle superiori numerate. Il secondo numero di queste caselle è il valore minimo dell’opera che dovete ottenere per poter giocare una carta mestiere nella fase B. Ad ogni turno, come potete vedere, realizzare un’opera diventa più difficile. Nella fase A1 dicevamo che si tiene un’asta dove i giocatori fanno puntate per ottenere uno degli oggetti rappresentati: bosco, laghetto, viale, segnalino costruttore, segnalino giullare, carta prestigio e carta attrazione. Il giocatore di turno fa la sua offerta che parte da 200 fiorini e ogni altro giocatore, in senso orario, può rilanciare di 100 fiorini alla volta o passare. Chi passa non potrà più rilanciare. Se il primo giocatore non si aggiudica l’oggetto per cui ha aperto l’asta ne chiamerà un altro, altrimenti sarà il giocatore alla sua sinistra a chiamare una nuova asta, fino a quando non rimarrà solo un giocatore senza oggetto che potrà prendere ciò che è rimasto disponibile a 200 fiorini. Non si può acquistare più di un oggetto a testa e 2 giocatori non possono acquistare la stessa cosa nello stesso turno, per cui bisogna valutare bene su cosa puntare. La funzione degli oggetti è la seguente: I paesaggi (bosco, lago e viale) servono a “ispirare” gli artisti e quindi aumentano il valore dell’opera di questi personaggi. Si possono acquistare, in turni successivi, paesaggi duplicati, questi daranno 3 punti prestigio (leggasi punti vittoria) e avranno effetti aggiuntivi legati alle carte bonus e prestigio. Il costruttore ha funzioni diverse a seconda di quanti se ne possiede. Il primo permette di costruire palazzi nella fase B a costo di 300 fiorini invece che di 700 fiorini, il secondo permette di disporre palazzi adiacenti ad altri palazzi (cosa normalmente non permessa) e ci gratifica con 3 punti prestigio e il terzo permette di costruire palazzi gratuitamente nella fase B oltre a dare altri 3 punti prestigio. I benefici sono cumulativi, acquistando il terzo costruttore potrete ancora utilizzare l’abilità del secondo. Il giullare allieta gli artisti e ne aumenta il valore dell’opera di 2 punti per ciascun giullare che si possiede. La carta prestigio dà solo punti vittoria ma a determinate condizioni: per esempio una carta dice “se sei quello che ha meno spazi liberi sulla scheda giocatore ottieni 8 punti prestigio”. Si rivelano solo a fine partita e possono cambiare sostanzialmente la classifica! La carta attrazione invece serve per sottrarre un mestierante agli avversari, fra quelli presenti sul tavolo. Questa carta è molto importante nelle partite con 4 – 5 giocatori. Gli artisti scarseggiano ma sono quelli che ci permettono di ottenere parecchi punti vittoria e sono l’unica fonte di denaro. Oltre a questo vedendo gli artisti disponibili possiamo sceglierne 1 di cui abbiamo già le costruzioni e i requisiti per ottenere opere di alto valore. Non è obbligatorio acquistare per forza qualcosa ma naturalmente è svantaggioso non farlo. Una particolarità del gioco da tenere a mente è che i “pezzi” sono limitati, se finiscono i boschi o qualunque altra cosa, i giocatori senza non potranno più acquistarne. Cosa ce ne facciamo dei paesaggi acquistati? Cosa vuol dire che 2 palazzi non possono essere messi adiacenti visto che il secondo costruttore ci permette di oltrepassare questa limitazione? Per chiarire eccovi l’immagine della scheda del giocatore. La parte centrale della scheda è occupata dalla griglia in cui vi è già presente il palazzo iniziale. Quando si acquista un paesaggio all’asta o un palazzo nella fase B bisogna immediatamente disporlo sulla griglia. Nella disposizione è importante tenere conto della forma dell’elemento, in modo da lasciare spazio a quelli successivi. Le regole per la disposizione sono che non si possono sovrapporre pezzi, che devono essere interamente all’interno della griglia e che i palazzi non possono essere adiacenti. E’ possibile però sistemare un palazzo con un angolo che tocca l’angolo di un altro palazzo. Vi ricordate il buon vecchio Tetris? Per molti versi la disposizione degli elementi ricorda proprio quel videogioco. Direi che con questo mi sono dilungato a sufficienza sulla fase A1, per cui passiamo alla fase B. Come detto precedentemente nella fase B ogni giocatore ha a disposizione 2 azioni. Il giocatore di turno le effettuerà entrambe e poi passerà la mano a quello seguente in senso orario. Anche qui non vi è obbligo di farle, potete decidere di farne 1, 2 o nessuna. Le azioni disponibili sono: giocare 1 o 2 carte mestiere (a sinistra in alto nell’immagine), costruire 1 o 2 palazzi (destra in alto), acquistare 1 o 2 carte bonus (a sinistra in basso), acquistare 1 libertà (in basso al centro) o acquistare nuove carte mestiere (a destra in basso). Come potete vedere alcune azioni si possono fare 1 o 2 volte, altre una volta sola. A fianco delle icone trovate anche il costo per ottenere l’oggetto. I palazzi costano 700 fiorini, Le carte bonus 300 come le libertà e le carte mestiere. Acquistare palazzi serve per aumentare il valore dell’opera che realizzerà il mestierante che giocherete, oltre a dare 3 punti vittoria. Non potete acquistare un palazzo che già possedete. Appena acquistato va disposto sulla griglia con le limitazioni già dette. Le carte bonus servono ad aumentare i punti opera quando giocherete la carta mestiere e una volta utilizzate vanno scartate. Anche queste carte, come quelle prestigio, hanno una condizione. Per esempio potrebbe essere “ogni bosco e laghetto che possiedi aumentano il valore dell’opera di 2”. Le libertà aumentano il valore dell’opera e non hanno altre funzioni, anche se alcune carte prestigio le nominano nella condizione per ottenere i punti vittoria alla fine: “se possiedi 2 libertà, 1 costruttore e 1 giullare ottieni 7 punti vittoria” Acquistare carte mestiere serve a realizzare nuove opere nei turni successivi. Come detto si inizia con 3 di queste carte e una volta giocate rimangono in campo ma terminano la loro funzione, per cui dopo è necessario ottenerne altre. Per finire, l’azione di giocare una carta mestiere. L’ho volutamente lasciata per ultima perché è la più importante. Su ogni carta mestiere sono rappresentati 1 paesaggio, 1 palazzo e una libertà nella prima riga. Abbiamo il giullare al centro e abbiamo 3 icone in basso che rappresentano le carte mestiere, le carte attrazione e le carte bonus. Queste servono tutte a calcolare il valore dell’opera. Se controlliamo il paesaggio rappresentato sulla carta aggiungiamo 3 al valore dell’opera, se controlliamo il palazzo aggiungiamo 4, se controlliamo la libertà 3, 2 punti per ogni giullare, 1 punto per ogni carta mestiere in gioco o in mano, 1 punto per ogni carta attrazione in gioco o in mano, x punti per le carte bonus dove x si ricava dal testo della carta. Questo vuol dire che al primo turno con un palazzo e le carte mestiere abbiamo già raggiunto il valore minimo di 7 per giocare la carta… ma al secondo turno dobbiamo avere per lo meno la libertà giusta o il paesaggio giusto per arrivare a 10. Ovviamente più punti vale l’opera meglio è, per 2 motivi: L’opera di valore più alto giocata in quel turno regala 3 punti prestigio al giocatore che l’ha realizzata. Il valore dell’opera viene immediatamente convertito in fiorini e punti vittoria. Il valore dell’opera viene interamente trasformato in fiorini, ogni punto ne dà 100. Un’opera da 10 punti quindi fornisce 1000 fiorini. Possiamo poi sacrificare 200 fiorini di quelli appena presi (non di quelli che già possediamo) per trasformarli in 1 punto prestigio. Scegliere saggiamente è importantissimo, dobbiamo ottenere fiorini per l’asta e gli acquisti ma al tempo stesso dobbiamo ottenere punti prestigio per non rimanere staccati dagli altri. Nel gioco realizzare un’opera è il sistema più semplice per ottenere soldi. Nella versione base un altro sistema, utilizzabile in qualunque momento, è di retrocedere di 1 punto vittoria per ottenere 100 fiorini. Naturalmente è penalizzante, se considerate che normalmente scambiate 200 fiorini per un punto vittoria realizzando l’opera! L’unico altro sistema di ottenere soldi è nella variante, dove ci si può ingraziare il banchiere. Alla fine del settimo turno tutti rivelano le eventuali carte prestigio e sommano i punti vittoria a quelli già ottenuti e chi ha il valore più alto ha portato la sua casata al primo posto. Il gioco è coinvolgente e i turni scorrono veloci, la fase ad asta è divertentissima e permette di bluffare, chiamando qualcosa che non ci interessa sperando che altri rilancino, o di contrastare gli avversari rilanciando su qualcosa che magari non ci serve molto ma è indispensabile per l’altro. Se poi vi stancate del gioco base, come accennato prima, vi sono altre 3 varianti che ne aumentano la longevità. La prima è l’introduzione della fase A2, con una seconda asta per ingraziarsi i favori di alcuni personaggi influenti della città (come il banchiere citato prima) e ottenerne benefici. La seconda variante è il gioco con la costruzione “cooperativa”. Tutti i giocatori girano la scheda alla rovescia e compongono un’unica griglia. Ognuno può costruire palazzi normalmente come nel gioco base, oppure può accordarsi con il confinante per disporre l’oggetto in parte da un giocatore e in parte dall’altro giocatore e questo palazzo ai fini delle opere e dei punti vittoria conterà per entrambi. Di sicuro i tempi si allungano un po’ ma anche il divertimento aumenta perché ci saranno trattative per come dividere il costo della costruzione! La terza variante è semplicemente l’introduzione di entrambe le varianti, ovvero il gioco cooperativo con la doppia asta. Opinioni, domande e commenti sono sempre bene accetti! Trovate questa recensione assieme a tutte le altre anche sul mio blog: http://www.dragonslair.it/forum/blog.php?u=3063
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Betrayal at House On the Hill
Spero di provarlo presto... anche perchè alla fine te l'ho trovato io quando ormai eri sul punto di abbandonare le ricerche per disperazione :lol:
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Coloni di Catan
Difficile dirlo... Secondo me dipende anche da quanti avversari ci sono. Se gioco contro 2 avversari e quindi gli spazi sono un po' più larghi preferisco buttarmi su roccia - grano per arrivare in fretta alla città e poi espandere. Nelle partite a 4 invece è fondamentale il controllo del territorio o rimani chiuso, quindi legno - argilla e strada a più non posso per tagliare fuori gli altri da sezioni di mappa. Teoricamente mi comporto così... ma dipende anche dai numeri. Se i 6 e gli 8 sono tutti su pecora magari mi butto su quelle con la prima colonia e con la seconda iniziale mi piazzo su un porto.
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Coloni di Catan
io sinceramente mi faccio 3 - 4 partite al giorno online e ogni tanto gioco anche con gli amici, ancora non mi sono stancato. In ogni caso se alla lunga può diventare noioso introducendo l'espansione Città e Cavalieri il gioco cambia notevolmente, ho fatto alcune partite con questa aggiunta e in longevità, a mio parere, ne guadagna.
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Coloni di Catan
Beh questo è vero per qualunque gioco in cui sia presente il fattore fortuna. Catan per certi versi risente meno di questo "difetto" perchè comunque anche se semplice come regolamento è molto duro da dominare come strategia. Fin dal piazzamento iniziale sei obbligato a fare vari ragionamenti, durante la partita è importante bilanciare bene la costruzione di strade / colonie / città e l'acquisto delle carte... Ogni cosa andrebbe fatto al momento giusto. Non voglio difendere a spada tratta Catan, infastidisce un po' anche me il fattore fortuna, ma rimane davvero un gran bel gioco. Ce ne sono molti in cui la strategia può andare a rotoli per un tiro sfortunato di dado... Qui al massimo viene ritardata di 1 turno o due. Il gioco di carte lo devo ancora provare, ammetto la mia mancanza... ma provvederò presto