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"Draghi d'inchiostro - Concorso Racconti e Poesie DL 2007-2008"
Penso che sicuramente l'impostazione deve essere la stessa. Se (come mi pare di capire, perché non frequentavo molto il forum) i problemi sono stati: 1) scarsa partecipazione di scrittori 2) scarsi lettori votanti bisognerà cercare di migliorare questi due aspetti. Nell'ottica di essere più propositivo possibile, posto un po' di idee, non necessariamente buone, un po' tutto quello che mi viene in mente. 1) Scarsa partecipazione degli scrittori Le cause possono essere: scarsa motivazione, scarso tempo a disposizione. Possibili modifiche al regolamento per migliorare questo aspetto: - offrire un premio (evitando qualunque aspetto commerciale o di pubblicazione cartacea). Secondo me potrebbe essere la pubblicazione sul sito DL, e l'inclusione dei vincitori in un e-book illustrato scaricabile dal sito (magari dando una certa visibilità) realizzato alla fine: queste sono cose che, penso, l'associazione può garantire e sono prospettive piuttosto allettanti per uno scrittore esordiente - offrire un premio "finale". Alla conclusione del "torneo" si vota il miglior racconto dell'edizione, oppure si sommano semplicemente i voti di ciascun partecipante. Questo riceve un premio (più che altro simbolico, cose tipo una avventura pubblicata da DL, libri, manuali, maglietta, buono acquisto, un'illustrazione ecc.). Su Scheletri.com gli utenti del forum si auto-sponsorizzano il concorso: chi vuole mette in palio un libro di un autore emergente italiano, e i vincitori del concorso vincono questi libri. Anche questa è una cosa carina, anche se forse troppo incasinata. - Dare più tempo. Si può fare in due modi: rendendo le scadenze bimestrali oppure rendendo noti i temi in anticipo. Potrebbero anche essere tutti dichiarati all'inizio, o almeno rendere noti i temi dei prossimi tre mesi. Così se uno ha poco tempo, può saltare un mese e scrivere in anticipo il prossimo o quello dopo ancora. Maggior tempo a disposizione significa anche ottenere una maggior qualità finale, secondo me. - Dare meno spazio Il limite di 20000 caratteri è fin troppo ampio. Specialmente se la scadenza è mensile 10000 caratteri sono più che sufficienti, secondo me potrebbero bastare 8000 (ma anche 6000). Anche ridurre lo spazio significa aumentare la qualità finale, secondo me. - Limitare il concorso alla sola narrativa: mi sembra strano far competere poesie e racconti insieme. 2) Scarsa partecipazione dei lettori - Dare maggior risalto all'evento, pubblicizzandolo all'interno del forum e fuori (come? non saprei: aprire una sezione apposita parallela a racconti e poesie?) - Richiedere il voto come condizione indispensabile per la partecipazione (almeno chi scrive è obbligato a leggere le cose degli altri) ma questo va contro il punto 1) - Dare meno spazio agli scritti (ancora) specialmente su internet, per leggere 20000 ci vuole proprio impegno. E' anche vero che per votare non serve leggere tutto-tutto, però molte persone si astengono dal voto se non hanno letto con calma. - Dare maggior tempo per la lettura e la votazione. Nel regolamento precedente, si postava entro fine mese e poi c'era una settimana per votare. Se tutti postano (come è probabile), negli ultimi giorni, il tempo per votare è poco. Secondo me il voto dovrebbe essere aperto per un mese intero dalla data di scadenza di un tema. - Ricorrere ad una giuria invece che ad una votazione popolare, il che è più brutto, menu universale e impegnativo da parte degli organizzatori, ma garantisce di non rimanere "a secco" di voti. - Rendere più semplice il voto: magari votando direttamente il post del racconto (fattibilità?) invece che utilizzare gli mp in duplice copia. Spero che in questa accozzaglia ci sia qualche idea utile. Ciao.
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"Draghi d'inchiostro - Concorso Racconti e Poesie DL 2007-2008"
Se si riapre il contest, partecipo volentieri anch'io. Sono disponibile anche per dare una mano ad organizzare, se serve.
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Sapere la vostra opinione... farebbe piacere
Ho letto il capitolo 1 "Mattino ad Imporian" del libro 1 (il primo .doc di questo thread). Mi fermo per un commento prima che "scada il tempo a mia disposizione" (che purtroppo è sempre poco, infatti scrivo di fretta scusa se posso apparire brusco) Per prima cosa sono doverosi i complimenti: emerge subito una grande coerenza e cura del dettaglio. Il mondo che descrivi è interessante e "vivo". Ci sono molte buone idee e si intuisce la potenzialità narrativa legata all'ambientazione. Queste sono tutte cose difficili da fare. Si vede anche che sei bravo a scrivere quello che hai in mente, riesci a far vedere al lettore quello che vedi tu. Come vedi non ho fatto sconti sui complimenti, e lo stesso vale per le critiche però sempre costruttive. La prima critica riguarda i contenuti. Questo capitolo 1 è molto descrittivo. Quasi tutto il testo è una descrizione dell'ambientazione, la città di Imporian, che armi hanno le guardie, come si vestono le persone, chi va e chi viene e perché; il tutto descritto da un punto di vista assoluto. Ora, sono tutte cose interessanti. Qui sul forum DL trovi molti lettori (me compreso) appassionati di abientazioni e che, se non sono attratti principalmente dell'ambientazione, sono come minimo avvezzi a leggere tomi di descrizioni socio-storiche-geografiche di interi mondi fantasy. Il "lettore medio" però troverebbe questo capitolo sicuramente lento e potenzialmente noiso, perché non succede quasi nulla. Quindi il mio consiglio è (per il primo capitolo) più azione e personaggi, meno informazioni sull'ambientazione. Descrivere solo le immagini principali, anche con tanto dettaglio per ottenere un buon "colpo d'occhio", e lasciare molte altre informazioni per momenti successivi della storia può azzerare il "rischio noia" nel primo capitolo. Se ti prefiggi di scrivere un testo lungo, gli altri dettagli troveranno sicuramente spazio di volta in volta. La seconda critica riguarda i dialoghi. Uno scambio del tipo: “Vedo che qualche volta riesci ad alzarti prima che il sole sia perpendicolare” “Mi alzo così tardi, di solito, per cercare di sentire i tuoi assurdi consigli il meno possibile!” Non è un dialogo realistico tra due persone, ma un modo del narratore per descriviere i personaggi. Purtroppo il lettore si accorge che suona "costruito". Il mio consiglio è di stare attento all'effettivo contenuto delle frasi scambiate, ed evitare di dare informazioni forzando la "voce" dei personaggi. (infodump) Per quanto riguarda lo stile, non ho critiche rilevanti da fare. Noto delle imprecisioni, ma tutte cose che vanno a posto da una semplice revisione. Ti dico solo di stare attento a quelle che io chiamo "doppiette" di aggettivi (o sostantivi, o verbi), che usi troppo spesso, e rallentano molto il ritmo. Per farti capire di cosa sto parlando te li evidenzio come esempio nel primo paragrafo. Sarebbe meglio scegliere l'aggettivo/sostantivo più preciso e in molti casi usarne uno solo dove ora ce ne sono due. Ciao e ancora complimenti.
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Risveglio
Bè, l'hai poi scritta la seconda versione? Non ti sarai mica dimenticato di noi? :-D
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Presunto medium e altri racconti
Ok. In attesa di riuscire a trovare tempo e idee per continuare presunto medium (ci sto lavorando), posto un breve raccontino che ho scritto come esercizio. Solo una scena, ma spero vi piaccia. Comunicazione di servizio: prego qualche amministratore di cambiare il titolo del thread in "Presunto Medium e altri racconti" (o qualcosa del genere). Grazie! ------------------- Finché morte non ci separi «Passa il fucile.» L'essere, uno di loro, si stava avvicinando all’edificio. «Ma...» «Il fucile!» Nina fece scivolare l’arma sul pavimento. Dario la imbracciò, si alzò in piedi, prese la mira oltre ciò che restava della vetrina del negozio e trattenne il respiro. Non posso sbagliare. Tirò il grilletto. Click. Click-click. «È scarico» disse lei. «Merda!» Dario si gettò a terra, mentre cercava freneticamente nei jeans. Niente. «Potevi dirlo subito!» Vuote anche le tasche della giacca. Deve esserci. Cerca ancora. «Sei tu che non mi hai fatto parlare!» La limpida nota isterica in quelle parole lo fece voltare verso di lei. Sua moglie, quella ragazza solare, dai lineamenti dolci e lo sguardo espressivo, non c’era più. Al suo posto un ovale sfigurato da cicatrici profonde. Occhi spalancati dal terrore. Labbra gonfie, screpolate fino a sanguinare. Le cose non torneranno più come prima. L'essere raggiunse la vetrina. Farfugliava sillabe gutturali mentre strappava a mani nude lastre di vetro. Entrò. Dove sei, dannato proiettile. Il suo odore dava la nausea. Nina indietreggiò strillando. Eccoti. L'essere puntò dritto verso di lei. Non sarà mai più quella di una volta. Dario spinse il proiettile in canna. Ma non importa. L'essere protese le braccia rigide da morto e afferrò Nina con violenza. La amo più di prima. Dario si alzò. Prese la mira. Se sbagliava, colpiva lei. Non posso sbagliare. Tirò il grilletto.
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Banner Demiurgo
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theredone
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- Presunto medium e altri racconti
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Scrivendo...
Non ho poi aperto quel thread, causa poco tempo e tante cose già in ballo, ma almeno mi sono deciso a commentare. Il brano è bello, con qualche imprecisione ma sicuramente una buona scena, ben studiata. Mi ha fatto pensare a Cloverfield. Complimenti. Invece che commentare sul testo azzardo anche io una mia revisione, visto l'andazzo di questo thread Questa riscrittura si base sui miei gusti personali: frasi più brevi e via tutto il superfluo. Dove ho messo "[...]" è perché secondo me, nel momento in cui c'è il flash dell'accendino, andrebbe descritta visivamente (almeno in parte) la scena, come un fotogramma. Ehi, non dimenticare di postare il prequel
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I racconti dell'orco
demiurgo ha risposto a Gorthar Bonecrasher a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazioneCiao Gorthar, ho letto anche il tuo terzo racconto. Bello. Jarrek Van Austhen è un gran bel personaggio. Mi ricorda molto un personaggio che portavo io anni fa, un sacerdote Legale Neutrale Molto Legale. Solo che il tuo mi sembra però molto più "dark". Personaggi di questo tipo sono dei gran rompiscatole. Non ti dico che brutta fine ha fatto il mio per mano di altri PG (sigh) Qualche opinione sul testo. La frase con due negazioni (precluso...senza) mi sembra un po intrecciata Non mi piace molto il verbo imbucare. "Buia": ripeti un aggettivo usato poco prima. "Silente": metterei "silenziosa" o altro (suona male per l'assonanza con "vivente"), oppure toglierei completamente l'inciso. Ecco, questi puntini di sospensione sono ok perchè indicano proprio una frase lasciata in sospeso. Negli altri passaggi dove li usi (inutile dirlo ) li eviterei. Qui potresti, invece che usare l'aggettivo "massiccio", dare prova della sua altezza; magari deve piegare la testa per passare nelle porticine della fucina di un nano. Judge Dredd docet. Ciao e complimenti
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Parole in libertà
Ciao, ho letto il primo racconto del topic, quello del cappellino da baseball. Mi è piaciuto, trovo interessante il tema e le argomentazioni che hai riportato. Mi sembra anche scritto bene, quindi complimenti. La critica che si può fare è appunto riguardo alla forma. E' una elucubrazione molto esplicita, come un "monologo del pensiero" di un ragazzo (potremmo chiamarlo "flusso di coscienza"?), ma a parte questo non succede nulla. E' interessante quindi, ma non può appassionare nè intrattenere come un racconto dove i personaggi si muovono, agiscono e dialogano. Sarebbe bello leggere lo stesso tema emergere in una vera e propria storia, anche se forse non era questo l'obiettivo che ti eri proposto. Ciao.
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Feldman Corber: investigatore consorziato (non è un fantasy, è grave?).
Ho letto. Bello, non male. Mi piace il tono ironico, e anche la storia e i personaggi promettono bene. E' un po' lungo per cui non ho tempo di commentare sul testo. Nella scena con Gigliola e Fidelio i dialoghi mi sembrano un po' falsi, per il resto direi che è ben scritto, con il ritmo giusto. Complmenti, ciao
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I racconti dell'orco
demiurgo ha risposto a Gorthar Bonecrasher a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazioneEcco, ho letto il racconto/BG col conte Zenith. Personaggio molto interessante, e bel background. Anche la storia "come racconto" mi è piaciuta. Ti dico alcune mie opinioni sullo stile, in alcuni passaggi. E' un buon inizio, perché suggestivo e inserito in una "location" interessante. Solo si fa un po' difficoltà a capire, con tanti personaggi nominati che non servono molto al resto della storia. In questa seconda parte c'è una bella scena dove inizia l'azione. Lo stile sa un po' di telecronaca , a parte questo mi sembra ok. Questo è al passato remoto, ok. Questa parte mi lascia un po' perplesso: perché raccontarla come un ricordo? Sarebbe stata più bella raccontata mentre accadeva. Qui il tempo è diventato al presente. Poi: mi piace lo stacco temporale che c'è da questa all'ultima scena, con una ottima apertura del conte Zenith che si inchina al pubblico. Questo dialogo porta alla luce varie cose importanti nel BG del personaggio, però suona falso per via dei continui "infodump". Il dialogo è forzato perchè gli interlocutori si dicono cose che già entrambi sanno, a beneficio del lettore. Sarebbe un po' da ripensare. E' un po' un peccato perché il dialogo è scritto bene, davvero. Sono le informazioni che si scambiano a essere innaturali. E infine (pensavi di esserti salvato? ) non posso non criticare i famosi puntini di sospensione: troppi. Vabè, non dico altro: si sa che io li toglierei praticamente tutti Ciao.
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Scrivendo...
Appoggio. Fa sempre bene un po' di palestra. Se mi viene in mente qualcosa apro il thread. @azzeso96: ho letto, poi commenterò.
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L'eterna notte
demiurgo ha risposto a Vladimir Rustovitch a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazioneCiao, ho letto il racconto. Chiaramente è ancora da rivedere molto nella forma, come è stato detto già in altri commenti. Contiene però delle buone idee, a cominciare dalla scena iniziale dell'incendio, di sicuro impatto. In questa opera di revisione, oltre alla punteggiatura e alle ripetizioni, ti consiglio di prestare attenzione all'uso degli aggettivi e a una scelta precisa dei verbi che utilizzi. Soprattutto nella prima parte, dove descrivi l'incendio, scena potenzialmente molto suggestiva. Nella seconda parte, i sentimenti dell'uomo e le motivazioni delle sue scelte sono esposti in modo troppo caotico ed incomprensibile. In generale io credo che si ha un risultato molto migliore se facciamo friure le informazioni attraverso delle scene esplicative, anziché semplicemente elencarle. Ad esempio, potresti mettere nella scena qualche elemento in più, magari potresti ambientarla nel momento in cui tutto il villaggio è riunito intorno alla casa bruciata e l'uomo parla con altre persone di quello che è successo, con dei testimoni o con dei suoi amici. In questo modo potresti far "fluire" le informazioni attraverso il dialogo, in modo meno forzato. E' solo un esempio. Se il racconto che hai in mente è più lungo, puoi tenere molte delle informazioni del background di quest'uomo per scene successive, senza avere fretta di dichiarare tutto subito. Ultimo consiglio: dai subito un nome ai personaggi , serve a definire la loro identità. Va bene anche la prima cosa che ti viene in mente (meglio di niente...) se poi i nomi non ti piacciono, potrai cambiarli in ogni momento. Ciao
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Miei racconti
Ecco, ho letto anche il secondo racconto per dreamwake. Bello. Devo compliementarmi sopratutto per la qualità visiva della scena, molto efficace. Hai saputo descrivere le cose rendendole delle "visioni", il che non era facile. Ti dico anche quello che mi sembra migliorabile. Prima di tutto c'è la questione dei due punti. Aaargh, sono davvero ovunque. vabé, l'ho già detto quindi inutile ripetersi. Questo è il solo difetto "serio" del racconto, secondo me. Le critiche che seguono sono solo inezie o dovute a miei gusti personali. Secondo: le "d" eufoniche sarebbero da togliere: per convenzione non si usano, e se le togli tutto "suona meglio". Ho letto alcuni altri commenti che dicono che l'inizio è poco comprensibile. Secondo me invece va bene. Certo, chi non sa cosa sia Deliria, Dreamwake, il Mondo Di Fuori rimana un po' spaesato, ma dato che questo racconto va insieme al materiale del gioco si presuppone che il lettore sappia di già di cosa stai parlando. In questa frase non mi piace "d'un tratto". Come "improvvisamente" è un modo troppo abusato (troppo facile, e piuttosto inefficace) di inserire elementi improvvisi nella narrazione. Non mi piace neanche "strano spettacolo nuovo". Toglierei uno dei due aggettivi. I primi due "sa" vanno bene. Il terzo "sa" sa di ripetizione. E' una bella frase, ma secondo me l'hai calcata un po' troppo. Io scriverei solo "Il battito del cuore aumenta vertiginosamente, al pari della paura". E' più incisiva e ne guadagna il ritmo. O forse sono io che sono fissato con un certo minimalismo. guardia/guarda dà un po' fastidio. Qui c'è "All'improvviso" (stessa critica di sopra). Poi c'è una cosa che non capisco: mi sembra che la fiamma si spenga ("tutto si oscura", "la fiamma... scompare in un nulla oscuro"), poi però l'aberrazione avvolge in spirali di fuoco la donna. Mh, credevo che il fuoco si fosse spento. Non so, forse sono io che dormendo troppo poco faccio il tifo per l'Insonne. E' una belle chiusura, ma non mi piace "affogante". Ma credo tu ci abbia già pensato nel momento in cui l'hai scritto . Ho criticato tante piccole cose, ma ti ripeto che il racconto mi è piaciuto, quindi complimenti.
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I racconti dell'orco
demiurgo ha risposto a Gorthar Bonecrasher a un messaggio in una discussione Libri, fumetti e animazioneCiao, ho letto il primo racconto. Mah, visto che il racconto mi è piaciuto, personalmente, ti perdono :-D Come storia per un background di un personaggio è sicuramente ottima. La cosa più bella, infatti è proprio il personaggio: davvero interessante e potenzialmente perfetto non solo per il gioco di roulo, ma anche per la narrativa. Segue qualche critica costruttiva, nell'ottica di migliorarlo come racconto "a sè stante" e non solo funzionale al bg di un personaggio. Il tutto secondo la mia modesta opinione, s'intende. La transazione che c'è da: a Mi sembra un po' repentina. Per una maggiore credibilità penso che i veri sentimenti di Drakan dovrebbero essere anticipati, o almeno suggeriti, prima nella storia. Una cosa è voler sorprendere il lettore con qualcosa di inaspettato, un altra è farlo immedesimare in "una finzione". Secondo me sei in mezzo alle due vie, converrebbe essere un pochinino più onesti E' un uso un po' scorretto del punto di vista, secondo me. (Non so se mi sono spiegato, devi solo correggere un po' il tiro) Il seguente brano: è ok per un bg, poiché dice una serie di informazioni utili a conoscere alcuni eventi chiave della vita e le motivazioni del personaggio. In un racconto "fine a sé stesso" però, tale malloppo di informazioni stona, perché sembra immotivato. E' un cosiddetto "infodump". Andrebbe ripensato: sarebbe meglio far giungere al lettore forse anche meno informazioni, ma consentendogli di "viverle" nell'immedesimazione del personaggio, attraverso l'osservazione del suo agire. In particolare la frase "desiderava solo essere amato..." quotata qui sopra spiega troppo esplicitamente le cose. Ultima critica: sul finale c'è una "compressione" degli eventi, accentuata forse dal discorso indiretto. Sarebbe meglio inserire gli insulti dei presenti nel dialogo, descrivere le loro facce come le vede lui (e forse quello sarebbe un buon momento per ricordare la sua infanzia), far sentire meglio, insomma, la rabbia dal suo punto di vista. Altrimenti il gesto di radere al suolo il posto sembra po' gratuito. Di nuovo complimenti per il bel personaggio e per la storia. Cercherò di trovare il tempo di leggere e commentare anche gli altri. Ciao
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Miei racconti
Ciao. Ho letto Theristes. Il racconto mi è piaciuto, ma ho qualche critica basata principalmente su miei gusti personali. Sarò un po' stringato, per mancanza di tempo, ma commento come sempre con spirito puramente costruttivo. I movimenti si capiscono. Quello che non si capisce è come è fatto l'ambiente, il che può sicuramente rendere difficile la comprensione nelle scene del combattimento. In pratica si perde il senso dello spazio. Qualche indicazione, anche minima, credo sia indispensabile. Nella prima parte del racconto, la narrazione assume il punto di vista di Lucius, "vittima" della prova. Lucius osserva la stanza, ma il lettore non sa niente di come è fatto il luogo. Bisognerebbe descriverla un minimo. Dire le dimensioni, come si presenta a prima vista. Si dice solo che filtrano dei misteriosi bagliori dall'ingresso e che l'aria è umida e viziata. E' difficile farsi un'idea "spaziale" del combattimento. Quant'è grande la stanza? E' vuota, sgombra, c'è del mobilio, possibili ripari? vie di fuga? Secondo le più comuni convenzioni editoriali, il trattino si usa solo in apertura e non in chiusura del dialogo. A meno che non ci sia un inciso narrativo subito dopo il dialogo. Se fosse quest'ultimo caso di solito per convenzione il punto potrebbe essere omesso o, al limite, tenuto "dentro" i trattini. Per es: - Complimenti, ragazzo - disse il maestro. Oppure - Complimenti, ragazzo. - Il maestro gli strinse la mano. - Sei stato bravissimo. La virgola prima del trattino di chiusura va normalmente omessa. Inoltre si mettono anche gli spazi. Sono quisquilie, ma te lo dico perché in tutto il resto del racconto sei molto preciso nella punteggiatura. Si capisce benissimo che escono dalla stanza. Quello che non si sa è dove vanno a finire: all'aperto? Sembrerebbe di sì, vista la luce abbagliante. Da dove sono usciti? dall'ingresso della stanza? Anche qui mancano riferimenti spaziali minimi necessari a "visualizzare" la scena. Idem come sopra. Per il resto, ti consiglio solo di stare attento all'uso dei due punti, perché mi sembrano troppi. Li usi molto spesso, quasi in tutte le frasi lunghe. La prosa sarebbe ritmicamente più interessante se variassi di più la struttura della frase. Anche le frasi esclamative e interrogative fuori dal dialogo, io tenderei a usarle meno, però anche qui è solo questione di gusti. Spero che i commenti siano utili, quando ho tempo magari leggo anche il successivo racconto che hai postato. Ciao.
- I miei racconti
- Presunto medium e altri racconti
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INTERPRETAZIONE: linee guida.
Bel topic! Bello, bellissimo! Ho letto per osa solo la lezione1, ma ho già capito che mi stamperò tutto per leggere con calma. Penso che migliorare i dettagli del ruolo e dell'interpretazione sia un fattore chiave del gioco. Adesso gioco molto sporadicamente ma alcuni anni fa mi è capitato di giocare a Vampiri con un master che puntava tutto sull'interpretazione: era un attore di teatro e regista. Il risultato era notevole, estremamente coinvolgente. Ogni tanto mi è capitato anche di lanciare i dadi Per cui ringrazio Nazgul80.
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Pelle Verde
Mi è piaciuto molto. Una bella struttura e una chiusura ottima nell'ultima riga. Davvero ben congegnato. Ben pensato anche il titolo. Seguono critiche costruttive, rigurdo ad alcuni aspetti secondari che secondo me sarebbero da "limare". - Accidenti ai puntini di sospensione. Chiedo scusa se sono drastico a riguardo, ma se fosse per me li eliminerei tutti. Prova a sostituire i puntini con virgole e punti semplici: vedrai che il ritmo della narazione ci guadagnerà molto. Se proprio vuoi usarli però, segui la regola: tre (sempre esattamente 3) puntini, poi uno spazio. - D eufoniche. Non si usano, dovesti toglierle ("ad essa", "ad esistere" -> "a essa", "a esistere"). Si usano solo quando la parola successiva inizia con la stessa vocale (per es. "ed essere" è ok) Hai ragione. Infatti potresti aggiungere qualche dettaglio visivo per dare maggior impatto alla scena della famiglia trucidata. Senza scadere nel macabro, però. - Consiglio che dò sempre: la descrizione iniziale. E' ok, ma prova a farla precedere da alcune anticipazioni: per esempio il fumo del villaggio distrutto dovrebbe saltare agli occhi del cavaliere quando osserva la valle nelle primissima riga. Un elemento del genere fa presagire la sventura e aumenta l'interesse del lettore che altrimenti potrebbe essere annoiato da una descrizione iniziale relativamente lunga. Complimenti ancora per il bel racconto. Ciao.
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I miei racconti
Be', che dire, hai scritto una descrizione davvero efficace... leggendo mi sembrava di essere lì! E' molto realistica perché non hai trascurato nessun elemento sensoriale. Oltre a vedere, possiamo ascoltare, odorare/assporare, e soprattutto percepire in modo tattile (il senso di umidità e di freddo, i capelli appiccicati) l'ambiente che ci circonda. A me di solito non piacciono le descrizioni costruite come degli elenchi, ma nel tuo caso questa forma serve a dare movimento, a fornire il senso del trascorrere del tempo durante il passaggio del personaggio per la strada verso la locanda. Non è facile fornire una descrizione sensoriale completa (5 sensi + 1) in sole 5-6 righe. Bravo. Cosa manca: sembra poco reale che questa persona attraversi le strade di un villaggio con un corpo sulle spalle, senza che ci sia una rezione delle persone del posto. Le strade sono completamente deserte per la pioggia? Siamo in un piccolo villaggio o in una cittadina? Chi porta sulle spalle? Morale della favola: hai scritto una descrizione esemplare: ora scrivi tutto il resto
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Presunto medium e altri racconti
Grazie ragazzi per i commenti. @Enry: in effetti è un sogno di Di Marzo; solo che Di Marzo ha un modo di sognare un po' particolare... (stay tuned) @raemar: mandami la tessera del club, potrei anche aspirare alla presidenza Perché non posti le tue opere incomplete? Io un paio le ho postate su novlet.com (compresa questa), per provare a vedere se qualcuno mi dava una mano a scriverle in modo collaborativo (finora nessuno, quel sito non è molto frequentato). Ovviamente la proposta è rivolta a tutti. Volendo ci si può anche organizzare. @ectobius: l'idea è proprio quella. In effetti è uno schema piuttosto complicato, di cui mi sto già pentendo. Anche perché dovrebbe venire fuori un racconto piuttosto lungo. Penso che proverò a scrivere qualche altra scena, e nel frattempo aspetto un'idea per la trama generale (Suggerite, se vi viene in mente qualcosa, anche in pm volendo). Quando l'idea arriverà, sono convinto che dovrò riscrivere tutto da capo... pazienza...