Esatto!! I Floyd hanno un'evoluzione assai particolare: il primo album, The piper at the gates of dawn (1967) è già incredibilmente innovativo: si fondono beat e psichedelia.
Col secondo album, A saucerful of secrets, avviene un primo piccolo avvicinamento al progressive, con la suite avente stesso nome dell'album.
Il momento culminante è senz'altro la suite Atom heart mother, prima traccia dell'omonimo album del '70.
Da dire che i Floyd non sono mai stati, IMHO, progressive in senso pieno, come Genesis, Yes (che approfitto per consigliarti, io li adoro) e compagnia bella.
Qui andrebbe fatto un discorso esteso, visto che la grande stagione del prog (ossia gli anni 70, in particolare la prima metà) ha dato i suoi frutti migliori in Inghilterra e Italia. Ci sono gruppi prog (ma non prog metal) italiani uno meglio dell'altro, fidati. Si facesse vedere ancora il buon drvidvs, direbbe sicuramente la sua a tal proposito. Tuttavia, ai due nomi di Aerys devo giocoforza aggiungere il Banco del Mutuo Soccorso, se vogliamo dare il minimo.
Dei Rush consiglio di ascoltarti anche A farewell to kings (1977) ed Hemispheres (1978). Canzoni come Xanadu le trovo assolutamente imperdibili!!!