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The Dungeon Master

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Everything posted by The Dungeon Master

  1. Tu mi attacchi e mi insulti, ma non abbastanza aggressivamente e senza motivo da considerarti tutto sommato uno simpatico. Ma te la abbuono. Solo non capisco che intendi con ipotesi errata. Quell'articolo cerca delle correlazioni tra quanto bene una persona giudica una affermazione più o meno oggettivamente senza sostanza, la "bullshit receptivity", con altri parametri cognitivi. Se ipotizzi che chi è più portato a produrla fa parte di quelli più recettivi, cosa ragionevole se pensi che Deepak Chopra sarà pur stato più ispirato di una persona media da letteratura del genere, quello diventa uno studio sui parametri cognitivi di chi produce affermazioni senza sostanza. Ci sarà una letteratura sterminata su alcuni tipi di compulsioni verbali, ma sulle "affermazioni senza sostanza" è con tutta probabilità l'unica roba che esiste. Con tutto che era una risposta ironica. Quindi hai fatto bene a non parlarne più, e a terminare qui l'off-topic.
  2. Eccola servita, un bello studio su quelli con un addiction all'infilare ragionamenti convoluted ma senza sostanza solo per sembrare smart, basta che ipotizzi che chi produce è anche più recettivo. "Increased bullshit sensitivity was associated with better performance on measures of analytic thinking" ____ @The Stroy quelli sono dei resoconti (il primo e il terzo senza che la conclusione dimostrata) di progetti terapeutici per situazioni di un certo tipo, e io intendevo per uno che non è in quelle situazioni. Che sia uno strumento di coping l'ho scritto, è chiaro, andrebbe fatto un discorso relativamente ad altri strumenti. Effettivamente per un adolescente, se l'obiettivo fosse quello di diminuire l'ansia sociale il gioco di ruolo rispetto ad altri strumenti è molto buono. Forse pure per un carcerato violento, fai una bella campagna malvagia e lo fai sfogare 😂 Io intendevo il discorso per me, per te, per quelli che hanno messo like ad Ash, per Ash, etc. 🙂
  3. Se si potesse fare una lista del grado di eccitabilità mentale, quindi di debolezza all'addiction, delle persone che si avvicinano a determinate sottoculture, il gdr si collocherebbe abbastanza in alto da rendere difficile che chi ci si appassiona sia talmente moscio di cervello da farne un "hobby". È un vizio che baratta un ottimo livello di coping per coloro ai quali piace, con delle pericolose perdite di tempo. Non dà altri effetti benefici a parte il coping (intellettualmente stimolante, ma per pietà! ma forse sono io a non accorgermi di qualcosa dato che ho letto qualcosa come rubamazzetto e uncinetto). Ci sono molti vizi con dei side effect meravigliosi, e non parlo di sublimazioni (che ne so, chi ha il vizio dell'arte) o di roba totalmente positiva (che ne so, l'attività fisica o la lettura), parlo di vizi veri e propri. Potrebbe essere utile per lo stesso motivo per cui potrebbe essere utile il teatro d'improvvisazione (che infatti è una disciplina inutile, quei risultati si ottengono esercitandosi nella conduzione radiofonica, provando a fare stand-up, etc.), o se ti erudisci sulla teoria del game flow per le interazioni sociali (do per scontato che esista qualcosa del genere), o facendo worldbuiling parallelamente ad una ricerca su saggi sociologici o storiografici. La roba principale, ossia il possibile stimolo di interpretare un'altra personalità e farla interagire, è scemata dal fatto che il livello di interpretazione medio è soprendentemente pietoso, è una cosa difficile da fare, e si devono intepretare personaggi in una ambientazione fantasy e non nel mondo reale. Però piace pure a me.
  4. Che c'è una cosa abbastanza simile qualche pagina fa, mi pare. Magari lo leggesti, hai elaborato ma non ti ricordi che si basa su quella. A me capita spesso 🙂 Se intendevi il worldbuilding, è roba abbozzata. Volevo fare un bel punto con Gödel, ma sto stanco. P.s. rileggendo si capisce poco la parte iniziale. È uno sci-fi in cui la parte di concezione delle teorie scientifiche viene completamente automatizzata. Es. la teoria di fine ottocento sull'origine termodinamica dell'universo "la stabilità termodinamica iniziale ha subito una oscillazione infinitamente improbabile, e come un flare solare, è iniziato l'universo" (attualmente la teoria suppone che sia accaduta la stessa cosa, ma la casualità abbia fatto staccare materia e antimateria). Ecco, queste sono teorie e strutture linguistiche. Un software che ne produce in massa, e sa selezionarle in gruppi di più verosimili, sempre su principii linguistici. Poi emergono quei fenomeni strani, che ad esempio entrano quando due cluster di teorie si contraddicono o non possono essere vere entrambe (es. reale, il cluster Quantistica non è compatibile con Relatività; da quello che sappiamo adesso o è vera una o è vera l'altra; quei fenomeni appunto sono per teorie "allo stato dell'arte").
  5. "Memory is not storage. It's reconstruction." Questa l'avevo già letta da qualche parte..... Sci-fi Teorie scientifiche prodotte in grandi numeri, e selezionate, da un algoritmo di linguistica combinatoria. La verifica è semiautomatizzata, richiede comunque lavoro umano - ma molto meno di tutta la Scienza precedente. Nel tempo emergono tot fenomeni wierd: 1) Prima di tutto difficoltà di interpretazione delle verità profonde che affiorano, tanto che vengono creati dei software "di livello n" di ermeneutica che cercano sempre di più di semplificare l'interpretazione 2) Si approfondisce l'ipotesi forte di Sapir-Whorf, e dopo un po' la linguistica combinatoria è scritta in un linguaggio a parte, che viene ritradotto a sua volta. Il fenomeno strano è questo: che in base al software di traduzione, l'interpretazione della realtà cambia ma è comunque predittiva e non falsificata ("vera") in qualsiasi software di traduzione sufficientemente potente da sostenere la teoria. 3) Fenomeno molto wierd, ispirato ad alcune intuizioni di László (che diciamo la verità erano di Schopenhauer, su come l'ideologia impatti sulle verità scientifiche prodotte da una cultura) e al Plank di "The opposite of a profound truth may be another profound truth": in base alla struttura del metodo di selezione, per teorie allo stato dell'arte (compresa la teoria di queste macchine) incomincia ad emergere il fatto che la verità di una teoria dipende proprio dal metodo di selezione: due metodi di selezione differenti portano a due verità differenti, ma comunque vere entrambe. Vengono così creati dei metasoftware di selezione ("ideological") che portano a vari cluster ("Ideologies") di gruppi di verità scientifiche tutte vere, ma che in parte possono contraddirsi - e spesso lo fanno. Inoltre si denotano due proprietà dei cluster: la sensibilità alla traduzione dei software di ermeneutica ("artisticity") e la presenza statistica all'interno del cluster di teorie presenti in altri cluster ("uniqueness"). Questo fenomeno è chiamato Elecktrodynamics of Moving Theories (per omaggio leggermente linguisticamente fuorviante a Moving Bodies, si intende come le verità abbiano una "gravità" propria che distorce quella delle altre verità - meglio cluster di verità) 4) Altro fenomeno wierd: i software riescono a costruire dei modelli con degli errori all'interno, e a incominciare ad elaborare teorie proprio a partire da un set di leggi in cui molte non sono vere nella realtà. I cluster così costruiti ("Immaginary") alcune volte riescono a spiegare un fenomeno meglio di altri senza l'errore, e anzi proprio a partire da questi si sono avute le maggiori scoperte. La ricerca su questo fenomeno è ancora allo stato embrionale. 5) solita roba che conoscere una teoria sociale (es. Economia) distorce il comportamento degli operatori; roba sulle stesse macchine Grande assente: simile a Incompletezza di Gödel. Avevo scritto molta altra roba...
  6. Quoto bobon, secondo me la questione della "storia", della storyline, nel gdr, è proprio sopravvalutata. È un pregiudizio dovuto al fatto che è normale pensare che avendo dei personaggi da fargli fare azioni, con carta bianca, bisogna costruire per forza qualcosa di narrativo, e che il divertimento derivi da quanto piacevole sia la storyline se "trasferita" in un film o romanzo. Ma è fuorviante. Secondo me il divertimento principale non deriva dalla storyline, ma dai picchi di improvvisazione "puntuali", momento per momento. Che se ci pensi ci si può divertire tantissimo con un dungeoncrawl, un ritorno in taverna e il giorno seguente un comizio in piazza, se i giocatori so' bravi, che con qualsiasi trama quanto più hollywood-proof possibile.
  7. @Alonewolf87 ok Ti piace poesia?
  8. Devi vedere come scriveva prima. Poi l'altra volta ha usato il termine "neurodivergente". Faceva prima a usare la vuvuzela o i fuochi d'artificio. Cucciolo. La cosa bella è che io non so chi sia Zambriano, né mi interessa. A me tra gli oggetti che meno si ricordano, le Pelli Psicoattive psioniche mi piacevano assai
  9. The Dungeon Master ha pubblicato un messaggio in una discussione in Libri, fumetti e animazione
    Bah, proviamo. Mai fatto poesia. Così, per cazzeggiare, ho scritto una piccola poesia in verso libero. Tra l'altro è come un concept di una creatura. È cortissima. Se volete usatela nelle vostre campagne. Alcune considerazioni mentre scrivevo, quello che FeAnPi scrive sul suo blog. Saltatele pure. - Il verso libero è una delle invenzioni progressiste più combinatoriamente stimolanti dai tempi dell'abolizione della schiavitù. Non ci sono assolutamente possibilità di dire quello che vuoi dire nel modo che vuoi dire se devi stare a pensare al giambico, esametrico, rima incrociata ABBA. Nessuna lingua è sufficientemente abbondante da permettere che uno riesca a combinare proprio la metafora che vuole mettendola in rima e pensando alle sillabe (e sì, anche io ho studiato Dante e lo ritengo un mostro tecnico). E qual è il vantaggio? Il vantaggio è basso e per roba gerarchicamente non importante (la bellezza ritmica, ma per piacere!! Tra l'altro deriva mi pare da roba tipo per recitarla meglio, comunque roba che non serve). A me non piace pensare così, mi piacerebbe poter mantenere la tradizione, ma davvero questa è una eccezione troppo utile. - Scrivere poesia cosa più utile al mondo per parlare meglio, per improvvisare, per chiarificare i concetti, per ragionare meglio, per argomentare meglio e che voi ci crediate o meno per fare migliori battute (uno anziché andare ad esercitarsi su battite etc. fa poesia ed è panacea). Effetto immediato e visibilissimo nei primi 20 minuti in cui ti sforzi di fare associazioni libere e metafore, utilizzare verbi e aggettivi in maniera jazzistica diciamo, etc. Lo status di arte superiore stra, stra. Meritato. Non pensavo, una delle cose più potenti e scientificamente efficaci che ho mai visto. Vi prego di credermi. Penso di continuare nel microscipico tempo libero che ho. - Effetti speciali e illustrazioni del fantastico (Fantasy, Sci - Fi, New Wierd, etc.) contengono più poesia di altro (filastrocche di Pascoli etc.). - Il ricorso a parole auliche e altri strumenti di bassa lega (allitterazioni, etc) ti vien voglia proprio esattamente preciso il momento quando non hai niente da dire. Poi non si è capito perché non ho mai letto di una gerarchia delle figure retoriche. Immaginate: i Veda potevano essere i Veda se fatti di sole allitterazioni anziché di metafore? - Secondo me c'è un particolare meccanismo "a trappola" prociclico in cui se non hai niente da dire, a causa dei vari pregiudizi storicamente stratificati che bisogna avere qualcosa da dire o che l'arte sia qualcosa che debba incanalare emozioni (romantico), punti di vista (relativismo), nevrosi (psicoanalitico) continui a non aver niente da dire. Immaginiamo uno che inizia a scrivere da adolescente senza che abbia incanalato nell'agganciare le compulsioni in teorie (tra l'altro questa è una cosa che richiede un bel po' di coincidenze). Dato il pregiudizio che debba avere qualcosa da dire, si sforzerà di farlo. Questo sforzo gli pregiudicherà la qualità rispetto al caso in cui faccia art pour art, perché si deconcentra e forma una immagine negativa di sé (a buon ragione, ma comunque è svantaggioso). Inoltre, e questa è la cosa importante, questa è la trappola, nel caso in cui inizi a formarsi qualcosa dentro di lui per cui si potrebbe arrivare a dire qualcosa, una nebulosa di inconscio diciamo, questa verrà usata immediatamente, e troppo presto, e non si raggiungerà mai una "massa critica" inconscia necessaria affinché qualcuno davvero abbia qualcosa da dire. Bisogna prima creare (o meglio è necessario che sia stato già creato in adolescenza) quel meccanismo di sublimazione in contenuti, e quello che voglio dire è che il pregiudizio romantico, la presa di coscienza del fenomeno, pregiudica la possibilità anche nel caso in cui later in life la "stella" si sarebbe potuta accendere. Bravi, è proprio quello che stavate pensando e proprio in questi termini: è come quando fai metacognizione sul fatto che stai facendo socialmente una brutta figura, l'inconscio si riempie e peggiorate la situazione. ---- Il titolo me l'ha consigliato il famoso Paulo Perugina sotto ispirazione della goliardia di Zappa, Feynmann e Bulgakov (che il titolo fosse davvero quello, non mi insultate per cortesia). Quindi il titolo è goliardico. Questo a dispetto della comunque presenza di contenuti in questa poesia (per sovrabbondanza), ho cercato di non metterci neanche un PE e non dare via neanche un pazzo di anima. Ripeto, a dispetto di quanto sembri - ma se avete comunque un livello minimo per la sovrabbondanza di cui sopra - ho cercato di NON metterci contenuti anche se ce li ha. Qualche PE ci è finito comunque, ma quello che ho cercato di fare è fare una roba che non seria, un gioco (che poi è esattamente il contrario di quel meccanismo che ho detto all'ultimo punto). Bene. LA MIA ANIMA La mia anima è petali di titanio di luce, (Avvolgo i pollini invisibili che chiamano l’uragano) (Taglio l’aria con aria meno densa) (Illumino di fantasmi elettrici i simpatici scheletri dei miei tentacoli) E sui petali, tentacoli di spugna di fuoco. (Sputo pece bollente di fodere elastiche di acido di oro celeste) (Assorbo il fuoco d’attrito dei fossili di meteoriti di cotone) (Conservo braci cardiache nel sottosuolo incandescente delle mie maschere) E sui tentacoli, maschere di specchio di carta velina. (Soffoco le stelle con nuvole di carbone ghiacciato) (Ricevo l'immagine di me stesso che volevo dare: è lo scudo per conservare la mia forma) (Mi sbriciolo e così mi autoimpollino) Fine. Bella no? La cosa bella è che la poesia è comprensibile, la spiegazione no. Ci sta
  10. Ragazzi @New One e @Cronos89 Albedo mi ha concessa la Psionica dalle Alternate Rule System. Andrò di Cerebromancer, potrò manifestare e castare di 8° Comunque vi avviso, e tranquillizzo il master, che in combat so' talmente scarso che sarà come se avrete un guerriero un po' scèmo nel gruppo
  11. Be' anche in base a quanto è divertente il risvolto di quella prova. Immagina questa situazione: Un personaggio non atletico e molto in carne entra in una locanda e incespica sul gradino. Tutti i clienti si fanno una risata, specie una combriccola di brutti ceffi; poi continuano a farsi gli affari loro. Il personaggio se la prende ma non può farci niente. Dopo venti minuti, il personaggio si ubriaca e vuole vendicarsi dei brutti ceffi, da ubriaco, dice che può restare in equilibrio in piedi, per otto secondi, su una sedia impennata. Tutti accorrono per vedere. Il brutto ceffo capo gli dice che se riesce a farlo, darà al personaggio le sue chiavi di casa per tre giorni. Dato che il personaggio pesa molto ed è ubriaco la prova è difficile. Però la situazione, se il giocatore del personaggio e il brutto ceffo guiato dal master avevano creato una bella tensione verbale a colpi di insulti, è divertente. Se il personaggio aveva interpretato bene, fargli vincere la prova di equilibrio può creare una situazione divertente in cui il brutto ceffo viene umiliato, i personaggi hanno casa gratis per una settimana, magari la casa poi puzza talmente tanto che i personaggi se la danno a gambe, oppure trovano prove che questo traffica esseri umani, oppure ci trovano il suo diario in cui il brutto ceffo scrive del suo amore per una vecchia prostituta coi baffi e la stava aiutando ad assassinare il bellissimo capo delle guardie colpevole di non amarla, cose così. Poi magari dopo quella prova la vecchia grassa locandiera, in maniera del tutto simile alla scoiattolona che si immanora di Merlino, inizia a stalkerare il personaggio, a seguirlo e a dichiarargli il suo amore, oppure si sparge la voce nel villaggio che il personaggio è un equilibrista di fama mondiale, roba così. Nei film avvengono continuamente situazioni di questo tipo. In una cattiva sceneggiatura, il personaggio è riuscito per mera e inverosimile fortuna. In una buona sceneggiatura, il fatto che il personaggio abbia avuto successo è combinatoriamente legato a delle cose che erano avvenute precedentemente, è una conseguenza naturale e ovvia. Fare una buona sceneggiatura in un gdr è praticamente quasi impossibile, non solo la storyline è improvvisata, ma è improvvisata da più persone a turni (il vantaggio è che decidi tu cosa fa e dice protagonosta di una storia, e in tempo reale). Rimane il fatto che quel risvolto è narrativisticamente divertente. Insomma a prescindere che questa specifica situazione avvantaggi i personaggi (anche se non è detto), ma se narrativisticamente da più possibilità che "Pesi duecento chili e sei ubriaco, quindi ovviamente cadi. Tutti si mettono di nuovo a ridere e poi si girano di nuovo, avendosi fatta una impressione non più modificabile su di te". Insomma il master può decidere anche in base a quanto sono divertenti gli sviluppi narrativi successivi a quella prova 🙂
  12. Già subire uno che ti dice "Non si fa così, come fai tu non va bene", dà fastidio fosse anche lui Pirlo e tu un ragazzino che vuole imparare a battere le punizioni. Essendo una tendenza comune quella non essere attenti a cosa cerchi dal discorso e spammare la propria opinione, la maggior parte delle volte ti trovi non solo a subire quel fastidio, ma a subirlo in maniera odiosa. Se poi sei uno che non ascolterebbe Pirlo per avere uno stile personale, giocando ad altissimo rischio per avere un altissimo guadagno, non ne parliamo. Quindi ti capisco al 100% Però io cerco, e mi trasformo in Paolo Cohelo ingaggiato da quelli dei Baci Perugina, di prendere il meglio dall'altra persona. Non è difficile capire se quello che ha detto una cosa che non volevi sapere è uno che ci ha pensato su molto o meno, o se ha qualche vantaggio che tu non hai, ad esempio se è una persona intelligente che oltre che leggere è anche appassionato di quello che ti sta dicendo. Insomma, se uno mi contraddice con sufficiente energia (intelligenza, informazioni, attenzione, etc.) io gliela faccio passare, stesse pure dicendo cavolate o cose non utili o false o mi stesse sfottendo o provocando. L'importante è che sia interessante, utile, stimolante. Mia opinione.
  13. Assolutamente gli aspetti di FATE. Non che li abbia mai privati, però mi fido di The Stroy su 'sta roba. Di mio posso dire che le abilità d20 mi hanno sempre lasciato assai insoddisfatto, soprattutto quelle sociali che rovinano proprio tutte le cose belle del gioco. Pure a me Matto, però solo se ti metti nell'ottica che i giocatori vogliono raggiungere obiettivi in game altri che non siamo il divertimento, e il Master pure. Se tutti vogliono divertirsi e creare situazioni narrativamente memorabili, abusare sempre non serve. Penso.
  14. @New One riesci a trovare tempo? Considera che Path 1 sta morendo, potrebbe essere una delle tue ultime occasioni per giocare 3.P Io ci sono guys!
  15. Esatto, volevo dire che la sua attenzione per l'estetica delle parole, che sembra nata dal nulla, in realtà è nata in un contesto molto più importante di quello che uno può immaginare, il contesto in cui sono nate la Relatività, le prime squadre di calcio, la radio e la maggior parte degli elettrodomestici, le Banche centrali, il rumorismo musicale, il Fantasy e i Supereroi, la Fantascienza almeno sugli attacchi alieni, i kaiju etc. Avere 15-20 anni e degli interessi letterari, se vedere il mondo schizzare così in avanti mentre stai recuperando dalla perdita di entrambi i genitori è proprio il motivo dell'eleganza irriducibile del Quenya (ma anche della viralità così potente del meme ridicolo del Signore Oscuro). Ripeto che per me scrivere una lingua elegante e anzi di più, pensare al concetto di una parola e di una lingua fonologicamente elegante, è un'arte non meno dignitosa e intelligente che dipingere un quadro d'avanguardia o scrivere una fuga. Ricordiamocelo quando leggiamo di nuovo Tolkien, deus ex e monodimensionalità dei personaggi a parte.
  16. La discussione voleva parlare di come ha fatto Tolkien a diventare Tolkien e a raggiungere quella qualità. Complimentoni, io sono arrivato al massimo a qualche mezz'ora di Finnegans Wake! Scherzo, proprio una paio di mesi fa la leggiucchiai, ce l'avevo in casa. Sopravvalutato come scrittore, sottovalutatissimo per il fatto di avere creato una piccola arte a se stante. Sarà sopravvalutato da chi non ha mai preso in mano un libro di un autore, chi vive di letteratura sa bene che non è un autore. Fantasy e Fantascienza? Veramente pochi. Gaiman, quello di Neuromancer, quello di Solaris, Moore e pochi altri. Gente che poteva scrivere altro ma ha scelto di scrivere fantastico. Ma è solo una copertina, rimangono libri seri adattati al fantastico... Robert Jordan e Terry Brooks non avrebbero mai potuto scrivere un romanzo serio, e neanche Tolkien.
  17. 3 giorni fa è morto Christopher, il bambino a cui veniva raccontato il Silmarillion e il Signore degli Anelli. Il Prima: Volevo un attimo dire qualcosa su Tolkien. Da dove viene la grandezza di Tolkien? 1891 (vedi tre) Gli muore il padre a 4 anni, poi ha un periodo in cui si sposta da un posto all'altro con la famiglia (questo è un evento stressorio molto maggiore per un bambino di quanto pensate), e a 12 anni gli muore la madre. Bach, Dante, Dostoevsky, Orson Welles un sacco di tier 1 condividono la perdita di entrambi i genitori entro l'adolescenza (ma non orfani dalla nascita: si sentirebbe di meno perché si è abituati) Viene istruito dalla madre sin da piccolo alla linguistica e alla favolistica La mia teoria è che la qualità del "Signore degli Anelli" e del "Silmarillion" è la qualità di quella generazione estremamente creativa un po' in tutta europa e specie in alcune zone, come Vienna. [Virginia Woolf: 1882; Joyce: 1882; Kafka: 1883; Ezra Pund: 1885; Pessoa: 1888; Ungaretti: 1888; Stearns Eliot: 1888; Lovecraft: 1890; Pasternak: 1890; Bulgakov: 1891; Huxley: 1894; Scott-Fitzgerald: 1896; Montale: 1896; Bretch: 1898; Garcia Lorca: 1898; Borges:1899, Nabokov: 1899; etc.]; Insomma chi ha vissuto la gioventù durante la Belle Epòque e la seconda rivoluzione industriale, e che aveva 25 anni più o meno all'inizio del 1900 con tutto il clima delle Avanguardie (durante quegli anni nascono il fantasy (Gods of Pegana 1897), i Supereroi (Hugo Hercules 1903), la fantascienza ha una storia più spalmata ma esattamente in quegli anni H.G. Wells inventava sei o sette generi tra cui le Invasioni Aliene pari pari ai film che fanno oggi (War of Words, 1987, lo stesso anno di Pegana). Tre bombe, ed ecco come nasce un classico: Tolkien. Quello che è stato poco chiarificato fino ad oggi: Tolkien ha inventato la fonoestetica la bellezza delle parole. Il fatto che abbia inventato una cosa totalmente nuova, forse una nuova (per quanto marginale) arte, è equipollente al fatto che nei Four Quartets, Eliot concepì l'opera come una sinfonia, o che Fitzgerald riuscì ad essere un raffinato (e Great) europeo-dostoevkyano pur essendo statunitense. È (che YouMath mi dice basta fare Alt + 0200 per avere la è grande accentata, ma non funziona quindi ogni volta la devo copiaincollare per non fare la figura dell'ignorante; e per fare questa digressione mi sono scordato cosa doveva seguire la è, ma lascio così). Ah ecco che dovevo dire, è (la È di prima xD) un caso che Lovecraft - che personalmente ritengo una persona che di suo non sarebbe stata né creativa, né niente - siano praticamente coetanei? Per quanto riguarda la parte puramente letteraria (per me Tolkien non è letteratura seria, le lingue sono praticamente un'arte a parte). Anche il corpus di legende dal nulla è una cosa abbastanza originale, ma meno delle creazioni linguistiche. Il Signore Oscuro e la guerra medioevale tra le Forze del Bene e le Forze del Male seppure una cosa da bambini (rispetto al Fitzgerald di This Side of Paradise, per esempio) in qualche modo è un meme con un potere virale per chi scrive fantasy addirittura superiore al Marxismo o alla linguistica Hegeliana per chi fa filosofia, così come gli Elfinanihalflingorchi, tanto è vero che romanzi fantasy che sono copie di LoTR si contano sulle dita di una mano. Di ogni cinese vivente. In qualche modo ci sono altre cose che non riesco a decifrare del perché mi piace Tolkien (non a livello letterario e psicologico, per carità, a livello di gdr), e ripeto che credo che sia perché è stato comunque un prodotto dei tre punti che ho elencato (più forse un quarto, che le scriveva per suo figlio Christopher come sua madre gli raccontava le fiabe prima che morisse; più forse un quinto, Reuel è un nome in perfetta estetica tolkeniana della lingua e il suffisso sia celtico che ebreo -el è il suo suffisso più usato (e quello più bello, dai..), così come -ien; non so quanti nomi elfici terminano in -el o -ien; è paragonabile solo al nominativo/accusativo greco e comunque ancora presente nel celtico -os/-on, questi quattro sono forse i più usati nel fantasy in assoluto, tanto che purtroppo se ne sono accorti anche i fantatrash...) Inoltre, il fatto che fosse un conservatore un po' bigotto, conservatore e classicista, forse l'ha reso impermeabile al modernismo: ma la pressione artistica del suo tempo, oltre che le sue esperienze di vita, hanno premuto ed è venuto fuori qualcosa di non solo originale, ma diverso da tutto il resto (proprio perché non contaminato). La prosa di Tolkien è di serie tra la M e la N, le storyline tra la O e la P (trasporta Frodo su un Aquila e butta l'anello; i Morti al Pelennor vince il premio Peggior Deus Ex Machina della storia della letteratura occidentale), ma nessuno prima di lui aveva mai dato così importanza a quanto fossero belle le parole. La qualità, l'attenzione e l'intelligenza del Quenya e di tutte le altre invenzioni lunguistiche di Tolkien, dei nomi così belli che ogni volta ti stupisci quanto cavolo siano belli, e ogni volta che ne scopri uno nuovo ti sembra di averlo già sentito per quanto è bello, è una invenzione meravigliosa e di per se non meno intelligente di alcune idee della "Letteratura Alta" di Eliot&Co. (ps. e per carità, basta con le razze tolkeniane; quella è un miscuglio tra le leggende nordiche e la cultura razzista del tempo anche di chi non lo era, ma oggi è veramente come cercare di estrarre del latte dalla polvere delle ossa di una mucca; solo in D&D 4 ho visto un tentativo di ripristinarne il sense of wonder negli elfi: si è scorporata la componente dell'estetica fatata dei gas ionizzati (aurore, gas luminosi, stelle, etc. che peraltro nel fantatrash statunitense stava diventando praticamente glam) da quella puramente silvana, perché con gli anni il sense of wonder calava e si cercava di come dire migliorarli, ma le due estetiche tiravano una da una parte una dall'altra: separarli è stato un colpo da maestro che aveva già avviato quello di Planescape con gli Eladrin (nome degno di Tolkien) Il Dopo: ...? Namárië 🙂
  18. Quello che già sapevi: Quello che invece forse non sapevi e può interessarti: Quello che sicuramente non sapevi e che potrebbe non interessarti: Pierino è un sacco antipatico per messaggi (and me, al Liceo non avevo niente da fare) L'antipaticume sarà 'na roba dei tempi in cui era visiting ad Harvard, io ho avuto modo di chiacchierare con due prof. ordinari di lì (uno giuro ho saputo dopo averci parlato che fu candidato al Nobel per l'Economia, ma il discorso verté su dove lavavo la biancheria): dopo averci parlato, il primo avrebbe fatto iscrivere il Dalai Lama alla newsletter per i nuovi contenuti su rotten.com, parlare con l'altro invece conciliava il tuo benessere ed equilibrio psicofisico sì e no quanto una picconata sulle gengive. Comunque, gli Star Wars nuovi sono una tragedia cosmologica. Avrei troppe cose da dire, riassumo: alfa) la sceneggiatura è da 4, che è il motivo per cui avete una sensazione generalizzata che fanno schifo senza sapere precisamente il perché. Al di là delle razionalizzazioni, quella sensazione è l'assenza di combinazioni causali di eventi ed è causata da un continuo ricorso a nuovi eventi arbitrari. Il perché la sceneggiatura di Star Wars sia stata data in pasto a un paio di Forrest Gump in deprivazione del sonno è una questione di una assurdità complessa e trascendentale. Io non ho parole. [nota: vedo che tra gli sceneggiatori c'è uno che ha preso parte alla trilogia originale, un'altro che avrà impressionato i manager Disney perché unico a vincere l'Oscar e il BAFTA per lo stesso anno per il film Little Miss Sunshine che è un film indipendente che (vedo) se li è meritati, e un'altro Oscar per la sceneggiatura per Argo. Evidentemente i manager Disney hanno fatto il loro meglio nella loro tenera ignoranza (ma leggere en passant qualcosa sulla leva che può aumentare o diminuire i dcf dal franchising di decine di miliardi di euro da qua a 30 anni, no??) 2) Concept design inesistente. Qui tralascio le mie considerazioni sullo stile di Lucas, voglio fare un paragone: è come fare inventare i nuovi nomi di posti e personaggi di un nuovo Signore degli Anelli a quella che ha scritto Hunger Games: "Panem"... la parte linguistica di un intero wordbuilding fatta di una sola parola, "Panem", una citazione (Panem et Circenses) che avrebbero considerata ridicolmente ovvia e assolutamente irrealistica anche i fratelli meno dotati dei sopracitati sceneggiatori. Stesso livello di degrado. Zero concept design. 0 concept + 0 sceneggiatura = 0 (con 0 per 0 e in 0) Cosa rimane? Niente. ps. Mi piace un casino come scrivi Nyx 😂
  19. che bello rileggere i propri errori ortografici
  20. Provo a dire la mia, accetto cazziate. Non penso che 3.5- siano stati simulazionisti, a quanto ho capito il simulazionismo è nato tipo negli anni '90 come reazione proprio all'irrealisticità di D&D e altri giochi famosi. In 3.5 al massimo c'erano dei tentativi goffi e timidi di simulazionismo senza sapere quello che si faceva. Priorizzava alcuni aspetti per rendere il mondo più verosimile non capendo che non è buon game design (es. il Paladino che faceva Imposizione delle Mani una volta alla settimana perché sembrava più realistico che un Paladino lo dovesse fare una volta alla settimana per dare che ne so risalto al gesto, ma in game era peggio che fare leva con uno spaccanoci sulle gonadi: non è buon game design, non aggiunge nulla al gioco). Più che altro l'ora esatta di cui parli è che era un gioco forgista (nel senso che ci lo ha scritto ha applicato il forgismo). Non è male per un first mover monopolista essere così poco reazionario ed allineato al nuovo (anche in 5e hanno accolto la semplificazione), penso che sia possibile perché è fatto vuoi o non vuoi chi ci lavora è un appassionato, per dire guarda quanto poco spirito hanno i nuovi Star Wars, e poi gli ambienti di lavoro saranno poco burocratici, e poi girano pochi soldi. Ecco 4e e 5e e anche 3e mi sembrano fatte con spirito (la 3 a parte tutto è riuscita a fare quello che volevano fare: rendere il gioco addicting puntando sula sensazione di potenza) a prescindere dai risultati. Peraltro grazie perché non sapevo che 4e aveva introdotto ad es. il fail forward, non l'avrei mai detto!
  21. (ps. e giusto perché forse è giusto invecchiare provo a non vergognarmi di quello che sto per dire: ovvio che ci siano differenze tra persona e persona e contesto e contesto, parliamo di media; e gli anglosassoni mi stanno anche simpatici)