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Dragons´ Lair

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Grimorio

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Tutti i contenuti pubblicati da Grimorio

  1. C'è però da dire che poi fecero uscire il Libro delle Fosche Tenebre. (gran manuale, dubito possa essere fattibile adesso visto come vanno le cose)
  2. Si, avevano dato l'ambientazione in Open Game License ad un'altra casa editrice che aveva riunito gli autori originali Weiss e Hickman insieme al disegnatore delle copertine originali dei libri, Larry Elmore.
  3. Me lo sono appena andato a rivedere....terribile, si odiavo anche quel disegnatore.
  4. Scusa cos'è il RoS?
  5. Modalità rant on Perché non si ha voglia di fare la stessa identica cosa per 20 livelli? Senza contare che avete reso i livelli epici identici a quelli normali con la sola differenza che si tiravano dadi a secchiate? Le fortezze erano un'idea geniale che avrebbero potuto implementare anche nella 3a. Si potevano creare regole per le fortezze di gruppo come ha fatto l'autore, si potevano creare delle classi di prestigio da castellani. Il bello di un gdr é anche vedere i propri personaggi entrare a far parte dell'ambientazione, diventare presidi del collegio dei maghi, signori terrieri, capi gilda, etc. Certo, tutto questo si poteva ancora fare, ma senza un bonus concreto e considerando che nella 3a la magia era trattata come una cosa che pure la portinaia sapeva fare e dove c'erano i mercatini delle pulci degli artefatti per gli avventurieri era meglio investire il proprio denaro in oggetti magici. Le illustrazioni furono una delle cose peggiori della 3a, per un Lockwood che disegnava con maestria degli equipaggiamenti un po' diversi ce n'erano altri dieci che disegnavano le armature dei guerrieri come se fossero dei Gundam mentre gli oggetti magici erano diventati delle oscenità piene di dettagli inutili e che non davano una sensazione di potere a vederli ma di finto e posticcio. Per non parlare di quando misero a disegnare Wayne Reynolds ( che poi passo alla Paizo a disegnare le copertine di Pathfinder) che non sapeva cosa fossero le anatomie tanto che io lo chiamo il Rob Liefeld del fantasy. (e non è un complimento). I disegni della 3a non mi ispiravano nulla, se non tamarreide, un peccato considerato che nelle vecchie edizioni avevano lavorato disegnatori del calibro di Elmore, Caldwell e Brom. Del resto cosa devi immaginare quando giochi a D&D se non guerrieri, maghi e castelli? C'è da dire però che non fu tutto da buttare, fecero molto bene ad eliminare le ricompense individuali e a rendere meno generico Advanced D&D, anche se alla fin fine usare Greyhawk si rivelò una pessima idea dato che per quanto creata da Gygax non aveva il fascino è la diversità ne di Mystara ne di Forgotten Realms.
  6. Guarda abbiamo avuto lo stesso problema proprio recentemente
  7. Si ma per me, in D&D, al contrario di altri giochi come Vampiri, il ruolare deve passare in secondo piano mentre al primo posto ci deve essere il gioco di squadra e l'unità del gruppo di gioco. Il paladino che parte per la crociata per conto suo armato solo della fede quando gli altri personaggi/giocatori non sono d'accordo è certamente ben ruolato ma altrettanto mal giocato in un gioco come D&D.
  8. Non era "i" McNuggets? Potete chiamarmi "Capitan McPrecisino"... o "Capitan McScassaballs", se preferite! 🤣 Beh se proprio dobbiamo fare i precisini nuggets sì traduce con pepite in italiano, e pepite é femminile 😉
  9. Oggi vi vogliamo parlare dello Starter Set di Rick e Morty in arrivo per D&D e di cosa vi offre come spunti di riflessione dal punto di vista del DM. Essenzialmente una guida per torturare i vostri amati avventurieri nello stile di Rick and Morty. Articolo di Dan Telfer del 05 Novembre Heilà avventurieri, e Wubba Lubba (e penso che conosciate questo tormentone, è in giro ormai da un bel po' no?). Come forse già sapete ho scritto un paio di articoli sul prossimo boxed set in arrivo per il gioco di ruolo più famoso del mondo, intitolato Dungeons and Dragons vs. Rick e Morty, e a questo punto ho persino avuto l'opportunità di giocarlo come Dungeon Master. Penso che i fan di entrambi i franchise lo adoreranno e, si spera, andrà veramente a ruba come una certa salsa per le McNugget ormai fuori produzione. Mentre giocavo con questo set da Dungeon Master, mi sono accorto di una cosa in particolare. In passato ho giocato molte partite divertenti a D&D e con i giocatori abbiamo spesso scherzato sul fatto che io fossi o meno una forza onnipotente ed antagonistica nel gioco, ma in questo caso Rick Sanchez è una forza indiscutibilmente ostile e quasi onnipotente, che trascina la sua famiglia attraverso una serie di situazioni letteralmente infernali. Quindi aggiungere questo tono e stile ad una partita implica prepararsi a delle sessioni veramente antagonistiche. Quindi nell'interesse di tutti voi colleghi nerd che vi divertite un sacco a tormentare durante le partite le vostre persone care del mondo reale, ho deciso di condividere qualche consiglio SENZA SPOILER su come rendere gestibili le vostre tendenze malvagie in stile Rick, e dunque vi mostrerò quello che ho. La Bontà Che Si Cela Nel Profondo Avrete alcune ovvie opportunità come Dungeon Master per forzare, schernire e sminuire i vostri cari. La scelta più ovvia è quella di interpretare un dio malvagio, che guarda questi eroi come ingenue pedine per le quali ha un disprezzo infinito. Ma ricordiamoci anche che Rick Sanchez è una specie di co-protagonista con Morty e, nonostante abbia visto sofferenza e solitudine nel corso di una infinita distesa di tempo e spazio, deve occasionalmente essere qualcuno con cui potersi "identificare" e quindi possedere una certa fragilità umana. In altre parole, la forza ultraterrena simile a un dio che guida questi personaggi ha empatia per essi ed è nella propria essenza una forza benigna. Questo non è un esempio preso direttamente dall'avventura, ma immaginiamo per ipotesi che un personaggio che assomiglia tantissimo a Jerry, il genero tira e molla, finisca impalato su degli spuntoni di ferro e stia supplicando di essere aiutato. La scelta più ovvia, presumendo che il Dungeon Master sia la voce diretta di Rick, è di prendere in giro Jerry su quanto assomigli ad una fetta di groviera. Tuttavia, Rick prova anche pena per Jerry, e più che deriderlo quando è in preda al dolore, gli farebbe un cupo monologo sulle conseguenze delle sue scelte. Inoltre, un Rick onnipresente e incorporeo non parlerebbe nemmeno direttamente con Jerry a meno che lui non abbia fatto un tiro con CD 10 su Intelligenza (Religione), quindi fate in modo che Jerry si genufletta al vostro altare, per modo di dire. Questo È L'Orrore Da Cui Vi Ho Protetti É anche possibile che ci siano visioni di sventura e cattivi presagi da cui qualcuno come Rick difficilmente si farebbe spaventare o sorprendere, ma che sicuramente terrorizzerebbero un fragile avventuriero. Questo è un momento eccellente per i Dungeon Master per improvvisare un po', perché dal punto di vista di Rick questi orrori si nascondevano sotto gli occhi dei personaggi da tutta loro vita senza che loro si accorgessero di nulla ed il fato, se non direttamente la mano protettiva di Rick, fino adesso è stato semplicemente troppo clemente nel fargli passare liscia la loro inaccortezza. Quando trappole e mostri incombono in grande quantità e le loro minacce di violenza promettono la fine delle vite di coloro che Rick ama, sarebbe carino da parte sua controbattere dicendo che tutte queste paure e preoccupazioni se le sono andate a cercare. Del resto, sono loro che sono scesi giù per una scalinata buia per entrare nel dungeon, cos'altro si aspettavano? Cioè, quando mai una scalinata buia ha mai portato a qualcosa di divertente? Tutti sanno che i regali di Natale sono nascosti in soffitta e non in cantina. In cantina non ci sono nient'altro che predatori antropomorfi e sogni infranti. È ora di affrontare direttamente la realtà e farsi crescere i cosiddetti. Un Dungeon Master che incanali Rick non si diletterebbe nel descrivere questi orrori. Descriverebbe invece nel dettaglio le metafore che essi rappresentano, le scelte sbagliate rese manifeste, lo stupido viaggio per andare in un parco acquatico pubblico il cui unico risultato è trovarsi, nel bel mezzo dello scivolo ad acqua, con dei cerotti abbandonati e pieni di malattie che vi si attaccano alle cosce come delle lamprede non morte. La Morte: Un Momento Di Apprendimento Questo è Dungeons and Dragons, dopo tutto, e qualunque sia il legame che questi eroi possano sviluppare tra di loro, c'è un'alta probabilità che prima o poi la matematica dei punti ferita smetta di favorirli e uno di loro debba essere riportato in vita, o semplicemente riapparire in qualche modo grazie all'antica scuola di magia di "vogliamo che continui a giocare con noi, quindi ecco un personaggio uguale al precedente". Un dio crudele e indifferente potrebbe farsi beffe della situazione, ma cari Dungeon Master, non pensate a questa come ad un'opportunità per augurare la morte ai vostri amici. Queste morti sono un'occasione per riflettere su una vita trascorsa male davanti ad una sfera di cristallo interdimensionale, osservando storie inutili che si svolgono su piani di nessuna importanza, quando invece avrebbero potuto pensare di effettuare un tiro di Intelligenza (Indagare) su quella botola prima di afferrarla disperatamente come se fosse un'innocua tetta aliena. Perché quando i personaggi muoiono, incontrano il loro creatore, e dato che il creatore di questo gioco non è letteralmente nella stanza, sarete la cosa più vicina che potranno vedere. E potrete divertirvi col meta-gioco e far loro presente questa cruda realtà nella vostra migliore e roca imitazione di Rick. Sta a voi decidere se farli riapparire nella stanza accanto, tornando in vita come Super Mario ma con un braccio solo, o praticamente identici a prima ma con un nome più umiliante. E ricordare loro che queste scelte sono nelle vostre mani significa essere comprensivi, in un certo qual modo. Ma la cosa più importante è che direzioniate i vostri tossici rutti divini lontano da loro. Perché puzzano veramente di brutto. Link all'articolo originale: https://www.dndbeyond.com/posts/656-a-guide-to-torturing-players-you-love-rick-and Visualizza articolo completo
  10. Articolo di Dan Telfer del 05 Novembre Heilà avventurieri, e Wubba Lubba (e penso che conosciate questo tormentone, è in giro ormai da un bel po' no?). Come forse già sapete ho scritto un paio di articoli sul prossimo boxed set in arrivo per il gioco di ruolo più famoso del mondo, intitolato Dungeons and Dragons vs. Rick e Morty, e a questo punto ho persino avuto l'opportunità di giocarlo come Dungeon Master. Penso che i fan di entrambi i franchise lo adoreranno e, si spera, andrà veramente a ruba come una certa salsa per le McNugget ormai fuori produzione. Mentre giocavo con questo set da Dungeon Master, mi sono accorto di una cosa in particolare. In passato ho giocato molte partite divertenti a D&D e con i giocatori abbiamo spesso scherzato sul fatto che io fossi o meno una forza onnipotente ed antagonistica nel gioco, ma in questo caso Rick Sanchez è una forza indiscutibilmente ostile e quasi onnipotente, che trascina la sua famiglia attraverso una serie di situazioni letteralmente infernali. Quindi aggiungere questo tono e stile ad una partita implica prepararsi a delle sessioni veramente antagonistiche. Quindi nell'interesse di tutti voi colleghi nerd che vi divertite un sacco a tormentare durante le partite le vostre persone care del mondo reale, ho deciso di condividere qualche consiglio SENZA SPOILER su come rendere gestibili le vostre tendenze malvagie in stile Rick, e dunque vi mostrerò quello che ho. La Bontà Che Si Cela Nel Profondo Avrete alcune ovvie opportunità come Dungeon Master per forzare, schernire e sminuire i vostri cari. La scelta più ovvia è quella di interpretare un dio malvagio, che guarda questi eroi come ingenue pedine per le quali ha un disprezzo infinito. Ma ricordiamoci anche che Rick Sanchez è una specie di co-protagonista con Morty e, nonostante abbia visto sofferenza e solitudine nel corso di una infinita distesa di tempo e spazio, deve occasionalmente essere qualcuno con cui potersi "identificare" e quindi possedere una certa fragilità umana. In altre parole, la forza ultraterrena simile a un dio che guida questi personaggi ha empatia per essi ed è nella propria essenza una forza benigna. Questo non è un esempio preso direttamente dall'avventura, ma immaginiamo per ipotesi che un personaggio che assomiglia tantissimo a Jerry, il genero tira e molla, finisca impalato su degli spuntoni di ferro e stia supplicando di essere aiutato. La scelta più ovvia, presumendo che il Dungeon Master sia la voce diretta di Rick, è di prendere in giro Jerry su quanto assomigli ad una fetta di groviera. Tuttavia, Rick prova anche pena per Jerry, e più che deriderlo quando è in preda al dolore, gli farebbe un cupo monologo sulle conseguenze delle sue scelte. Inoltre, un Rick onnipresente e incorporeo non parlerebbe nemmeno direttamente con Jerry a meno che lui non abbia fatto un tiro con CD 10 su Intelligenza (Religione), quindi fate in modo che Jerry si genufletta al vostro altare, per modo di dire. Questo È L'Orrore Da Cui Vi Ho Protetti É anche possibile che ci siano visioni di sventura e cattivi presagi da cui qualcuno come Rick difficilmente si farebbe spaventare o sorprendere, ma che sicuramente terrorizzerebbero un fragile avventuriero. Questo è un momento eccellente per i Dungeon Master per improvvisare un po', perché dal punto di vista di Rick questi orrori si nascondevano sotto gli occhi dei personaggi da tutta loro vita senza che loro si accorgessero di nulla ed il fato, se non direttamente la mano protettiva di Rick, fino adesso è stato semplicemente troppo clemente nel fargli passare liscia la loro inaccortezza. Quando trappole e mostri incombono in grande quantità e le loro minacce di violenza promettono la fine delle vite di coloro che Rick ama, sarebbe carino da parte sua controbattere dicendo che tutte queste paure e preoccupazioni se le sono andate a cercare. Del resto, sono loro che sono scesi giù per una scalinata buia per entrare nel dungeon, cos'altro si aspettavano? Cioè, quando mai una scalinata buia ha mai portato a qualcosa di divertente? Tutti sanno che i regali di Natale sono nascosti in soffitta e non in cantina. In cantina non ci sono nient'altro che predatori antropomorfi e sogni infranti. È ora di affrontare direttamente la realtà e farsi crescere i cosiddetti. Un Dungeon Master che incanali Rick non si diletterebbe nel descrivere questi orrori. Descriverebbe invece nel dettaglio le metafore che essi rappresentano, le scelte sbagliate rese manifeste, lo stupido viaggio per andare in un parco acquatico pubblico il cui unico risultato è trovarsi, nel bel mezzo dello scivolo ad acqua, con dei cerotti abbandonati e pieni di malattie che vi si attaccano alle cosce come delle lamprede non morte. La Morte: Un Momento Di Apprendimento Questo è Dungeons and Dragons, dopo tutto, e qualunque sia il legame che questi eroi possano sviluppare tra di loro, c'è un'alta probabilità che prima o poi la matematica dei punti ferita smetta di favorirli e uno di loro debba essere riportato in vita, o semplicemente riapparire in qualche modo grazie all'antica scuola di magia di "vogliamo che continui a giocare con noi, quindi ecco un personaggio uguale al precedente". Un dio crudele e indifferente potrebbe farsi beffe della situazione, ma cari Dungeon Master, non pensate a questa come ad un'opportunità per augurare la morte ai vostri amici. Queste morti sono un'occasione per riflettere su una vita trascorsa male davanti ad una sfera di cristallo interdimensionale, osservando storie inutili che si svolgono su piani di nessuna importanza, quando invece avrebbero potuto pensare di effettuare un tiro di Intelligenza (Indagare) su quella botola prima di afferrarla disperatamente come se fosse un'innocua tetta aliena. Perché quando i personaggi muoiono, incontrano il loro creatore, e dato che il creatore di questo gioco non è letteralmente nella stanza, sarete la cosa più vicina che potranno vedere. E potrete divertirvi col meta-gioco e far loro presente questa cruda realtà nella vostra migliore e roca imitazione di Rick. Sta a voi decidere se farli riapparire nella stanza accanto, tornando in vita come Super Mario ma con un braccio solo, o praticamente identici a prima ma con un nome più umiliante. E ricordare loro che queste scelte sono nelle vostre mani significa essere comprensivi, in un certo qual modo. Ma la cosa più importante è che direzioniate i vostri tossici rutti divini lontano da loro. Perché puzzano veramente di brutto. Link all'articolo originale: https://www.dndbeyond.com/posts/656-a-guide-to-torturing-players-you-love-rick-and
  11. Non so quanto questa descrizione possa essere riferita a me o a te, del resto non sono io quello che non accetta compromessi, che non riesce a giocare una campagna se non è come dice lui, che vede il mondo unicamente come essere dominanti o essere sottomessi, invece che collaborare insieme come da sempre ci insegnano i GDR. Alla fin fine non sono io che non riesce a giocare dal vivo e non riesce a stare in mezzo agli altri.
  12. Grimorio ha risposto a Pau_wolf a un discussione D&D 3e regole
    No pensavo ti le creassi tu gli oggetti magici, le statuine mi sembrano siano presenti nel MDM ma le devi modificare con le stats di bue e asinello
  13. Ai Plane Shift, sono dei mini compendi gratuti per giocare a Dominaria,Zendikar, Ixatlan, Amonkhet, Innistrad e Kaladesh.
  14. Per me è quella o lo sciame Golgari, mi piacciono quasi un po' tutte, soprattutto per il fatto che non si dividano per allineamento come accadeva in Planescape ma che anzi abbiano una loro identità ed una loro funzione. Hai preso anche gli altri manualetti di ambientazione?
  15. Grimorio ha risposto a Pau_wolf a un discussione D&D 3e regole
    La Zampogna assordante! (una zampogna che se suonata ha lo stesso effetto di un incantesimo che assorda o qualcosa del genere, sono certo che ci sarà un incantesimo così) Bacchetta del Cenone (stesso effetto di Banchetto degli Eroi ma con portate natalizie) Statuine del Presepe (come le statuine che si animano, tipo quella di Drizz't, per lasciar stare i santi mi limiterei a: Bue, Asinello, Pecora e Angelo) Torrone Magico (Torrone così duro che può essere usato come una mazza) Bastone Natalizio Magico ( stesso effetto del torrone, però è uno di quei bastoni rossi e bianchi dei film americani) Lista dei Buoni e dei Cattivi (pergamena che può lanciare sia individuazione del male che del bene, oppure individuazione dell'allineamento se esiste nella 3a) Pupazzo di Neve (golem di neve)
  16. La cosa bella è che ho sempre detestato Magic come gioco ma da quando ho letto la Guildmaster's Guide to Ravnica mi sono innamorato dell'ambientazione, è come Planescape migliorato.
  17. No io non intendo che tutti i PNG/seguaci debbano essere necessariamente dei servi/utility, soprattutto quando sono png importanti per l'avventura o l'ambientazione. Ma talvolta, per comodità, un PNG diventa una sorta di seguace semi controllato dal master e dai giocatori, perché il master non ha tempo/voglia di masterare E interpretare contemporaneamente un personaggio fisso e in quel caso il PNG diventa una sorta di gregario con una volontà parziale che segue il resto del party come una pecora e lascia che i giocatori prendano tutte le decisioni e facciano i check delle abilità mentali, limitandosi solamente ad operare quando richiesto, a seconda della sua classe. Non è questione di "non si fa", anzi, il tuo metodo a parer mio è il migliore, ma invece è più una questione di comodità. Era questo tipo di PNG che confrontavo con un giocatore il cui personaggio non è libero di esprimersi e avere potere decisionale nella campagna.
  18. Nel momento in cui una campagna diventa vessatoria nei confronti di un personaggio, anche se non si bullizza personalmente il giocatore gli si sta comunque impedendo di esprimersi e gli si sta riducendo lo spazio di gioco, trasformando il suo personaggio, tramite violenza ed intimidazione, ad un mero png al servizio del bullo, che tu continui a chiamare leader. Sei tu che dovresti imparare bene la differenza tra PG e PNG. E di nuovo: Se lo fanno gli altri vivono male i rapporti gerarchici nella vita reale, ma se lo fai tu allora non c'è problema?
  19. Dunque: da quello che scrivi chi non obbedisce ciecamente in un gruppo di gioco di ruolo è un insicuro e un frustrato. Ma tu invece che non vuoi mediare e vuoi fare unicamente come pare a te non lo sei. Ok...
  20. No nelle campagne che ho giocato io, e probabilmente anche in quelle organizzate da Ed Greenwood non tirava quest'aria di stampo militarista da nonni e burbe dove le cose si risolvono pestando i nuovi giocatori. Si capisce benissimo che nelle tue campagne "ordine e disciplina" sono più importanti del divertimento di tutti, ma a quanto pare, dato che siete rimasti in 3, la gente preferisce divertirsi in compagnia in campagne collaborative piuttosto che venire bullizzata da master e altri giocatori, pensa un po'.
  21. Ci sarà un motivo se, pur non avendo problemi geografici dato che giocate da forum e non dal vivo, siete rimasti in 3 a giocare.
  22. No, lo dicono tutti i manuali di Gdr, da nessuna parte si parla di leader, ma si parla sempre di gruppo, di party, coterie o qualsiasi altro nome si usi. Persino Ed Greenwood, il creatore di Forgotten Realms, organizzava dei consigli di guerra dove i personaggi si mettevano d'accordo tra loro su dove andare e cosa fare. E lo ripeto in modo che possa essere compreso a fondo. Consigli di guerra dove i personaggi si mettevano d'accordo tra loro su dove andare e cosa fare... non death match dove l'ultimo che rimane in piedi decide per tutti. La persona carismatica può anche dare suggerimenti, ma poi è tutto il gruppo che decide se la strategia è buona oppure no. Non è questione di essere insicuri e frustrati, è questione che tutti hanno diritto ad una eguale quantità di spazio e decision making nel gioco, di saper giocare in gruppo o non saperlo fare, di rendersi conto che è un gioco di squadra e non un videogame come Baldur's Gate con un personaggio principale ed il resto sono personaggi di contorno, questo per il giocatore, da parte del Master invece c'è il compito di saper dare ai giocatori uno spazio che sia uguale per tutti e la possibilità di esprimersi.
  23. Lo dicono le regole del buon vivere e dell'andare daccordo, il gioco di ruolo è un gioco di squadra dove tutti si devono divertire, non solo quello col pisello piccolo che vuole fare il maschio alfa. Le dinamiche sociali da branco, che sono state scientificamente smentite, lasciamole in ufficio per favore. Per non parlare del fatto che gli avventurieri NON sono dei militari, queste considerazioni lasciano il tempo che trovano, è la tua visione, non quella di tutti. Io invece sono uno che non crede alla prepotenza, ne dentro ne fuori dal gioco, credo invece nel ragionamento e nel venirsi incontro in modo che ci si diverta tutti, non solo il master che ama vederei personaggi picchiarsi tra di loro e quello che fa il bullo col resto del gruppo.
  24. Fate un salto dietro le quinte per dare uno sguardo a come vengono progettate le nuove sottoclassi per D&D. Scoprite come la storia sia fondamentale nei design della 5E. Articolo di J.R. Zambrano del 02 Novembre È tempo di fare un salto dietro le quinte per dare un'occhiata a come vengono costruite le sottoclassi. Esse sono una delle opzioni più interessanti di Dungeons and Dragons e, come abbiamo visto negli ultimi Unearthed Arcana, consentono al gioco di espandersi in modi insoliti che, anche dopo cinque anni dall'uscita della 5E (in Usa, NdT), riescono ancora a offrire nuovi concetti da esplorare per ogni classe. Ma cosa le rende davvero interessanti? Cosa significa progettarle? Jeremy Crawford ci offre alcuni spunti di riflessione: E, se state cercando la prima parte, eccola qui. In questi video potete vedere cosa succede durante la progettazione di un'opzione per il giocatore e cosa le rende attraenti sia per i designer che per i giocatori. Ciò che per me è stato interessante è stato il modo in cui parlano di Bilanciamento come di uno degli ultimi/meno interessanti aspetti su cui focalizzarsi quando si tratta di progettare una sottoclasse. Domande come "questa opzione fa ciò che si prefigge di fare?" e "racconta la storia della sua classe o, meglio ancora, racconta una buona storia?" hanno la massima priorità. Questa è una tendenza che definisce la 5E. Guardate per esempio il Rianimato (Revived, traduzione non ufficiale), che riassume al meglio questo principio. Al primo posto va sempre ricordato che si sta progettando un gioco che sia divertente da giocare e divertente come argomento di riflessione. Ma le regole sono comunque progettate in modo intelligente. Il discorso sul Bilanciamento è stato piuttosto informativo. Ecco cosa succede durante la fase di bilanciamento di una sottoclasse: La cosa più importante nel bilanciamento è assicurarsi che la sottoclasse nel suo insieme stia centrando un livello di efficienza simile a quello delle altre classi. Questo può succedere, in generale, se la sottoclasse tiene il passo con le altre in termini di: Danni Cure Difese Complessivamente si potrebbe pensare a quali bonus fornisce ai danni, a come interagisce con la CA o ancora se fornisce la capacità di Controllare altre persone. In breve controllate prima se è approssimativamente paragonabile ad altre sottoclassi di quella classe. È utile pensare alle capacità e ad altre caratteristiche del personaggio come l'equivalente di un incantesimo. Il che ha senso se ci pensate. Gli incantesimi sono uno dei pochi aspetti in D&D in cui c'è un aumento chiaramente misurabile del potere. Ogni tanto, a livelli differenti, aumentano i danni di tutti i personaggi. In generale l'aumento viene effettuato a un certo ritmo, cosi come avviene per la guarigione, ma è più difficile da misurare negli aspetti non numerici. Per esempio, le capacità non da danno e non curative consentono ai giocatori di influenzare intere parti del gioco. Che si tratti di controllare il tempo atmosferico o ispirare l'eroismo negli alleati per farli combattere più duramente, meglio, più velocemente o più forte, queste capacità possono essere molto potenti. Quindi Crawford consiglia di convertire un effetto in danno virtuale. E ciò che intendiamo con questo è di dare uno sguardo agli incantesimi comparabili di un appropriato livello di potenza: se avete una capacità che consente a qualcuno di teletrasportarsi come reazione, pensate a quale livello trovereste il primo l'incantesimo che faccia qualcosa del genere, dopo di ché trovate un incantesimo comparabile che faccia danni - nel video fanno l'esempio del Raggio Rovente. Questo vi dà una stima approssimativa di quale dovrebbe essere il livello di potenza del giocatore. Ad ogni modo, tutto ciò è affascinante ma, per ora, chiudiamo il discorso ricordandovi che proprio ora si sta svolgendo un Grande Sondaggio su D&D, quindi vi invitiamo ad andare a compilarlo e ad aiutarci a dare forma al futuro della 5E. E come sempre, Buone Avventure! Link all'articolo originale: https://www.belloflostsouls.net/2019/11/dd-what-goes-into-subclass-design.html Visualizza articolo completo

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