No, voglio dire che il ritorno dalla morte va trattata "seriamente" e non come fosse un qualcosa di comune o scontato. La morte non per forza è adeguata in un momento drammatico (cioè, sarebbe più fico se fosse così, ma non è affatto detto che accada).
Qualche esempio pratico: Neo in Matrix "risorge" (a parte che in quel film proprio non ci sta, ma questo è un parere mio e c'entra niente ). Una volta. Come ti sentiresti se Neo risorgesse n volte? Cioè, ad uno verrebbe da chiedersi perchè, ad esempio, non combatta le macchine da solo. Tanto se può ritornare dall'al di là all'infinito...
Nel Signore degli Anelli anche Gandalf ritorna (non proprio dalla morte, è più complesso ma non sottilizziamo). Come ti sentiresti se Gandalf tornasse n volte nel libro? Verrebbe da chiedersi, ad esempio, perchè Gandalf non vada a combattere Sauron e le sue armate da solo, tanto se può ritornare n volte...
Insomma, se la morte è una bazzecola e il proprio ritorno dal mondo dei morti è scontato, molte cose vanno a gambe all'aria (prima di tutto la storia che DM e giocatori stanno contribuendo a creare, IMHO).
Non so se sono riuscito a spiegarmi meglio...
Per la questione della duplicazione concordo con Klaus e Blackstorm, l'interpretazione del potere non conduce affatto ad una duplicazione dell'equipaggiamento.