Rileggendo mi accorgo di non aver espresso bene il concetto.
I combattimenti, per il singolo sono meno ripetitivi di certo. Se prima i caster avevano 10 incantesimi da cui scegliere, ora hanno 10 poteri. Se prima il guerriero faceva (quasi) solo una cosa, ora anche lui ha i 10 poteri a scelta. (sto usando 10 come numero casuale... naturalmente dipende dal livello dei personaggi). Tutti i personaggi hanno una gamma a disposizione sicuramente maggiore rispetto al passato.
Quello che contesto è la ripetitività di gruppo. Fino a che non usciranno poteri nuovi (e sicuramente ne usciranno a frotte, vedremo in che direzione...) i poteri presenti al momento sono tutti incentrati sul danno e qualche effetto secondario al massimo. Finchè questi poteri sono del picchiatore mi sta benissimo, ma quando questi sono in mano anche al chierico, ai caster arcani e via dicendo... la ripetitività non c'è sul singolo personaggio (che ogni turno o quasi praticamente varia azione) ma è presente sull'intero gruppo che usa questo e quell'altro solo per fare danno.
Ora, intendiamoci, non che in 3.5 non si facessero danni, anzi. Il combattimento "ignorante" dove picchi-picchi penso che capiti a tutti una volta ogni tanto, in qualsiasi edizione. Il problema che mi son trovato di fronte, da DM, era un gruppo (anzi, molti gruppi) di PG di cui non distinguevo nemmeno la classe. "Io uso il potere in mischia X", "io uso il potere a distanza Y" e via dicendo... ma il risultato non erano manovre strane o azioni particolari, sempre e solo danni. Io da DM sbadigliavo un po' sinceramente.
Poi magari a qualcuno diverte, poi magari in futuro modificheranno questi poteri e aggiungeranno meccaniche. Non ne dubito.
Dico solo che allo stato attuale, secondo me, il piattume dei poteri è piuttosto evidente.