Per me questa è la classica discussione che finisce a dogmi...
La verità, abbastanza scontata di per sè, è che se è pur vero che il sistema dà molto la sua impronta al gioco (come potrebbe essere altrimenti?), è pur vero che l'impronta "finale" la danno il DM ed i giocatori, praticamente rendendo ogni "gruppo" un po' storia a sè. Se ci sono 100 persone che giocano allo stesso gioco (che sia D&D o altro...) vedrete che ognuno la vedrà sempre in modo più o meno diverso.
Non che mi entusiasmi intervenire, ma ci terrei particolarmente a commentare quanto scritto da kottin...
Mah. E' il modo in cui giochi tu o i tuoi amici, forse.
Il modo in cui giocano molte altre persone, probabilmente.
Non è il mio, per esempio. E come me, molti altri...
Se tutti ragionassero come quanto hai scritto sopra non ci sarebbero mezz'elfi in D&D 3.x, così come non ci sarebbero un sacco di talenti, classi di prestigio, incantesimi e via dicendo...
Ho visto molti giocatori (e l'ho fatto io stesso) "penalizzare" il proprio personaggio per soddisfare dei "bisogni" di scena o di gioco. Non è forse D&D anche questo? D&D rimane comunque un gioco di ruolo...
Qualsiasi GdR ha un ruolo e decide il master.
Come ho già scritto sopra, sono i giocatori (e il DM) che decidono che piega prende il gioco.
Posso giocare con 2 gruppi diversi a D&D e magari con il primo gruppo fare puro hack 'n slash in un dungeon mentre con il secondo lunghissime sessioni diplomatiche a palazzo.
Qualcuno direbbe che uno dei due non è D&D? (Sono sicuro che sì, ci sarà qualcuno, per questo queste discussioni "dogmatiche" non mi piacciono ).
Anche qui... dipende con chi giochi.
Vampiri (che a detta di tutti è fichissimo, gdrissimo e tutto il resto) può essere ridotto ai minimi termini come hai scritto tu. Stesso dicasi per CoC, Cyberpunk e praticamente il 90% dei GdR...