Mi dispiace ma non posso essere d'accordo... io ho sempre visto d&d come un gioco in cui c'è un mondo e ci sono dei personaggi che si trovano al suo interno, con sfide superiori alle loro capacità che devono capire che sono da evitare e anche sfide inferiori e facili da superare... tutto dipende da cosa il mondo preserverà loro e da come essi stessi si muovono.
Come nella vita reale, molti eventi non siamo noi a deciderli, e a me piace pensare che il caso badi a fare la sua parte anche in d&d; è giusto che se capita, nel posto giusto e in una situazione che ne dia la possibilità, anche dei pg i primo livello possano trovare un oggetto di ventesimo, tanto io come master interverrei comunque per non farglielo usare (conoscenze inadeguate, inconsapevolezza di cosa hanno tra le mani o altro...), ma non impedirò mai loro di trovarlo.
E poi mi sembra assurda questa cosa che puoi salire di livello solo dopo aver trovato un certo numero di oggetti, allora se un mio pg prende a suon di mazzate cinquecento goblin, e io (master) decido che questi non hanno neanche una nocciolina con loro, non sembra che questo abbia comunque acquistato l'esperienza necessaria per salire e imparare nuove ablità???
Continuerò tranquillamente a gestire i tesori in maniera casuale durante la scrittura della campagna, e non in-game, come ho sempre fatto, perchè mi piace giocare così... ma finchè sarò io a masterizzare il caso sarà il Dio che tutti i miei pg dovranno temere più di tutti