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thondar

Circolo degli Antichi
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  1. Nessuno vuole impedire al giocatore di usare gli eventi della storia per scegliere la classe né la classe scelta per ricavarne elementi della caratterizzazione. Il problema è quando diventa un obbligo. Drizzt ha vissuto nel sottosuolo da solo e ha imparato a soppravvivere. Vogliamo quindi dargli una classe che rappresenti queste capacità? benissimo, diamogliela pure (c'è solo l'imbarazzo della scelta... guerriero, barbaro, ranger, altro?). Del resto Drizzt è anche stato addestrato alla scuola dei maghi e alla scuola dei chierici in Menzoberrazan... dove sono le relative classi? evidentemente non è un obbligo associare una classe ad ogni cosa che gli succede (e si parla di anni di addestramento). Drizzt in 2°ed è un ranger ma cosa ha del ranger? combatte con due armi ma per il resto? si, ogni tanto si vede l'amore per la natura e la capacità di soppravvivere nelle terre selvagge, ma mi sembrano aspetti piuttosto secondari del suo carattere. Hanno pensato di fare un drow che combatte con due armi e quindi gli hanno dato la classe più adatta allo stile di combattimento per quanto da storia potevano risultare più adatte altre classi, tipo il guerriero che gli hanno dato in 3°. Ma alla fine Drizzt vi sembra caratterizzato dalle sue classi? L'interpretazione scaturisce -giustamente- dal suo carattere e dalla sua storia e non dal modo in cui sa combattere o dalle sue classi (che sono poco più di questo). Poter caratterizzare un Pg senza usare la build significa proprio poter fare la build che vogliamo senza doverla giustificare a livello di BG. Cioè rendiamoci conto che questo in 2°ed ha cominciato ad adorare Mielikki quando era nel sottosuolo...
  2. quelle cose uniche e fantasmogoriche (cioè le CdP) sono uniche e fantasmagoriche solo nella tua ambientazione e per il tuo modo di vederle. Ovvero solo perché ambientate. E certo che se per diventare Assassini (CdP) ti inventi che devi appartenere ad una gilda segretissima il giocatore deve giustificartela e non può dare semplicemente per scontato quella che tu hai reso un'impresa degna di un'epopea. punto 1) quanto più tu rendi difficile accedere a quelle CdP e quanto più il giocatore si troverà in difficoltà a fare un BG. E questo vale per entrambi i fini. Ovvero: ambientare le CdP peggiora l'interpretazione punto 2) ragiona su cosa significa quel "vedo di cavarci qualcosa per interpretare questa cosa". Il giocatore è interessato o no all'interpretazione? Perché se non è interessato allora è ovvio che poi non interpreterà ma sarà colpa del suo scarso interesse e non dell'ottimizzazione. Voglio giocare a D&D per provare con l'amica del DM, mi prendo un guerriero puro almeno è semplice da giocare e "vedo di cavarci qualcosa per interpretare questa cosa". Secondo te come interpreterà? Se fosse interessato sia a ottimizzare che a interpretare potrebbe fare benissimo entrambe le cose. A te sembra di no perché sei tu che lo rendi difficile (vedi punto 1). Inoltre tutta quella build parte come mago 1 e già qui il PG ha un background e una interpretazione completa senza che la build abbia dato alcuna noia quindi il problema casomai è solo di evoluzione. E in teoria i BG non hanno neanche un'evoluzione... posso capire una regione barbarica. Posso capire che l'hai caratterizzata dicendo che non hanno mai visto un mago e già siamo in un caso estremo. Ma cosa ti cambierà mai se ad un certo punto Merlino ci fa una giratina?? Non ce l'ha scritto in fronte di essere mago e se anche lo vedessero lanciare incantesimi potrebbero pensare che sia uno sciamano. E se anche lo riconoscessero come mago (e come? ma va bè, facciamo finta) che ti cambia nella caratterizzazione se 10 persone di un villaggio hanno visto una volta un mago? Il Norwold è una regione inesplorata contesa daThyatis e Alphatia ... bla bla ... Re Erical è il figlio di ... Bla bla ... ci sono numerose tribù barbariche che non hanno mai visto la magia arcana, tranne che per Gino e Pino che una volta hanno visto Merlino lanciare un dardo incantato ... Ma dai! Il frostmage... è fatto male, come l'assassino. Aggiungere tra i prerequisiti un elemento di storia è semplicemente un errore. E' assurdo dover uccidere una persona per poter diventare assassino ed è assurdo dover restare senza protezione in una tormenta per diventare frostmage. Certo sono due spunti... anche una mela che cade dall'albero è uno spunto (per una storia, per un'avventura, per un'automobile, per uno stemma, per una teoria fisica, per una barzelletta... praticamente potrebbe lo spunto per qualsiasi cosa). Ebbene sono due spunti ma cosa aggiungano a livello di interpretazione? Assolutamente nulla. Il DM può inventarsi un milione di storie su come sei entrato in quella CdP e può inventarsi uno stramiliardo di storie riguardo il tuo PG in genere. Mettere uno spunto per una di queste infinite storie come prerequisito è semplicemente assurdo. E si, è un caso dove l'interpretazione e l'ottimizzazione si danno inutilmente noia (problema comunque facilmente sormontabile).
  3. finalmente una cosa su cui siamo d'accordo! quando i giocatori vogliono fare solo una certa cosa, qualsiasi cosa, senza volerne fare nessun'altra, compreso interpretare, allora l'interpretazione è compromessa La riscrivo semplificata: quando ai giocatori non interessa interpretare allora l'interpretazione è compromessa. Sono pienamente d'accordo e il DM non può pretendere di stravolgere il gioco usando il materiale per fare build al fine di caratterizzare l'ambientazione. Nella vita di un PG succedono molte cose, alcune più importanti altre meno. Liberano principesse, ammazzano draghi, vengono traditi, vedono i compagni morire e passano di livello. La cosa che più forma il loro carattere non è l'ultima. Potrà anche capitare occasionalmente che il maestro di spada sia una persona così importante nella vita del PG da finire sul suo diario ma da qui a pretendere che ci finisca per forza ce ne passa.
  4. Non mi intendo molto di build quindi potrei sbagliare ma non mi sembra proprio la classe adatta. il problema non è la caratteristica mai poteri: può prendere solo un potere a volontà e sono tutti per armi da mischia.
  5. i danni alle caratteristiche si sommano. probabilmente è possibile trovare altro se servisse
  6. in realtà no. O meglio per come è stato scritto si, ma li c'è un sottinteso che porta a questo problema e cioè che vada giustificato tutto in qualche modo complicato. E' quanto ti sto dicendo dall'inizio: c'è contrapposizione perché tu ti sei messo i bastoni tra le ruote da solo con la scusa di meglio interpretare. Quello che invece ottieni è che uno per interpretare bene dovrebbe rinunciare all'ottimizzazione che invece è parte importante del gioco. In realtà se togli quei paletti che ti sei inventato riesci a ottimizzare e interpretare al tempo stesso. Sempre che tu voglia, naturalmente. Vuoi il BG di quel PG di Idrahil? eccolo: "un tipo estroverso e spaccone, che però diventa timido ed impacciato in presenza di belle donne. [...] sviluppa facilmente un senso di rivalità nei confronti di chi è più bravo di lui nel fare quello lui fa. [...] da bambino ha viaggiato per il mondo con i genitori e non c'è scritto che una volta ha addirittura incontrato il re " In più tutta quella roba da un mucchio di spunti per l'interpretazione che il giocatore, se vuole, se si sente ispirato e se li trova divertenti, può usare. Altrimenti nisba. E nisba non vuol dire che lo rendono incoerente ma che li ha imparati da un tizio che passava di li. Giustificazione standard priva di fantasia da non scriversi sulla scheda e che non aiuta a interpretare ma rende il PG coerente. Mettiamola così: per intepretare hai bisogno di un'idea interpretativa. Due idee sono meglio, ma dipende da quanto era forte la prima. Tre idee forse. Tante più sono peggio perché fai confusione e rischi di creare un accrocchio... non è una legge, tu fallo e poi vediamo, ma il rischio c'è. Al primo livello queste idee dovresti già averle e quindi dovresti averle ricavate massimo da una classe (1 livello = 1 classe). Forse la tua idea invece non c'entra nulla con la classe. Non è un problema, anzi la maggior parte dei personaggi che conosciamo (di romanzi e film) non hanno classe eppur son caratterizzati (e non sempre con la loro professione, che potrebbe assomigliare alla classe). Il BG che ho proposto (copiato) prima è un esempio. Poi il pg evolve e prende nuovi livelli. La sua interpretazione potrebbe evolvere o meno. In generale se evolve potrei dire che è meglio, ma non è affatto detto e soppratutto non è vero che un PG che evolve sia meglio di un altro che non evolve (dipende da quanto erano buone le idee di partenza). Se evolve in base a cosa dovrebbe evolvere? in base a tante cose, ma pricipalmente, ciò che da gli effetti migliori, è la storia, gli eventi, l'evoluzione del carattere e della personalità. Prima non si fidava degli amici, poi ha imparato a fidarsi. In tutto ciò quanto c'entrano le classi e i talenti acquisiti? nulla. Tuttavia è possibile anche un altro tipo di evoluzione e cioè quello legato alle meccaniche. Era guerriero ed è diventato mago per questo e quest'altro motivo e qui si tenta di creare una storia per giustificare quella meccanica perché per l'appunto è la storia che conta. Ma la storia esiste, al di là che tu passi o meno di livello. A leggere te sembra che se la gente non passasse di livello non avrebbe storia. Il passaggio di livello è l'unico motore della storia nelle tue campagne? Avere un motore in più è meglio che non averlo? No e no. Avere troppe evoluzioni, troppi spunti porta a diluire gli eventi importanti. Hai quei tre slot interpretazione da riempire, se arrivi con 15 slot fai un accrocchio che è un pò tutto un pò niente. Certo, avere un'opzione in più e bene, ma non quando tale opzioni diventa obbligata (ovvero quando devi giustificare per forza). La soluzione non è diminuire le classi in modo che diano meno spunti, perché gli spunti arrivano dalla storia e ne arrivano tanti, tantissimi. La soluzione è permettere ad ognuno di usare gli spunti che preferisce. Vado al mercato a comprare le carote, potrei innamorarmi della fruttivendola e invece no. Vado dagli elfi a dargli una mano, potrei diventare amico degli elfi e invece no. Tizio mi fa diventare arciere arcano, potrei unirmi al loro ordine e invece no. Sono tre cose che non mi interessano quindi non le faccio. Ovviamente ne farò altre. Gli spunti no namncano, anzi sono troppi, vanno eliminati. Pure tu ne elimini senza accorgertene, solo che elimini quella della storia invece che quelli della build, che invece sarebbero i peggio di tutti. Edit ad esempio, mi è capitata sott'occhio questa. Come vedi nessuno si riferisce alla build
  7. una volta c'erano le liste di crystalkeep.com ma le hanno rimosse quindi se fai una ricerca su google non so se trovi qualcosa e quanto questo qualcosa sia legale.
  8. sacrificare la coerenza con l'ambientazione sicuramente equivale a sacrificare l'interpretazione. Per questo non trovo una buona idea creare una ambientazione piena di paletti e prerequisiti perché per restare coerenti con tutti si fatica inutilmente. Se da un lato attaccare una storia ad una CdP può fornire un utile spunto di interpretazione dall'altro lato tronca mille altri spunti ugualmente utili. Il tuo mago di collegio deve per forza appartenere all'ordine arcano del Cormyr? Bene, questo è uno spunto di interpretazione ma mi impedisce di appartenere all'ordine arcano di Sembia, di aver imparato da chicchesia, di aver trovato gli insegnamenti in antichi volumi del Netheril, etc etc. Uno spunto al costo di mille persi. Dici che serve a caratterizzare l'ambientazione. Siamo almeno d'accordo che se i giocatori non si accorgessero di questa particolarità essa non avrebbe caratterizzato nulla? e in caso affermativo come possono accorgersene? Trovi che avere gli arcimaghi solo nella nazione più magica sia un modo per caratterizzarla. Ma non pensi che la caratterizzazione ci sarebbe anche se non avesse l'esclusività? Tale nazione non sarebbe ugualmente caratterizzata se avesse la più alta concentrazione di classi arcane, gli incantatori di livello maggiore delle altre e una famosa scuola di magia? Avere qualche arcimago qua e là non servirebbe a far risaltare quei singoli PNG maghi isolati ma potenti che caratterizzano altre regioni? Se tu volessi un mago molto forte in una regione con poca magia (cosa certo possibile e coerente) come fai a metterlo se tutte le CdP fossero ambientate altrove (e no, non vuoi un arcimago Thaytiano scappato ma semplicemente un mago che portando avanti studi per conto suo abbia scoperto magie)? Per caratterizzare un Pg sono tante le cose utili dalle quali si può prendere spunto ma non vanno considerate necessariamente tutte insieme. Bisogna trovare uno spunto che ispiri l'intepretazione, ovvero che poi piaccia giocarlo. Si può prendere spunto da CdP, talenti, regione di origine, razza, capacità di classe... ma anche da roba che nulla c'entri con le meccaniche, come romanzi, fumetti, film... sarà il giocatore a decidere. Obbligare i maghi del collegio ad appartenere all'ordine arcano del Cormyr è uno spunto ma non è detto che piaccia. Magari me ne piace un altro adatto al mago del collegio e tu stai impedendomelo. Oppure me ne piace un altro che nulla ha a che vedere con la CdP. Impedirmi di prendere quella CdP senza prendere quello spunto crea quella contrapposizione di cui parli, ma sei tu che te la sei inventata con le tue HR e in cambio cosa mi dai? uno spunto? anche nelle mie ambientazioni esiste lo spunto di venire dall'ordine del Cormyr per prendere il mago del collegio, ma in più mi da tanti altri spunti. Mi caratterizzi meglio l'ordine arcano? l'esclusività da una caratterizzazione pari allo zero, e comunque anche fosse ciò non toglie che mi levi molti altri spunti (e impedisci ai giocatori che si divertono ad ottimizzare di farlo). Uno spunto per l'interpretazione non è interpretazione. E' interpretazione quando il giocatore decide di coglierlo. Altrimenti perché non prendere più spunti dallo stesso elemento? Perché ogni CdP non potrebbe dare due spunti invece che uno? perché il frostmage dovrebbe semplicemente venire dal gelido nord? perché non anche da una setta segreta? perché non richiedere un rito di iniziazione? perché non richiedere un certo comportamento? sarebbe certo più caratterizzante e più interpretativo... per chi piace. gente? che gente? sono PG? sono PNG? Se tu limiti le scelte che succederà? se nella tua ambientazione puoi fare l'incantatrix e basta, perché le altre CdP le hai localizzate a centinaia di km di distanza, mentre nella mia puoi fare l'incantatrix e altre cento in quale delle due ci sarà più gente che prende questa CdP? Che poi se sono giocatori quanti maghi ci saranno nel gruppo? quanti saranno questi "tutti evocatori incantatrix" uno? massimo due? e se quello è il Pg che gli piace che problema ti da? non dirmi che due incantatrix accoppiati ti rovinano l'ambientazione... La CdP non è la ciliegina nella torta ma una cosa dicui si poteva fare a meno senza alterare in alcun modo il risultato (almeno da come l'hai raccontata perché se ora scappano nuove informazioni non lo so). Ma visto che te la sei presa te lo domando a te. Pensi in tutta coscienza che queste cose (per come le hai raccontate) abbiano migliorato in qualche modo l'interpretazione? come e perché? e in che modo non poteva essere fatto (o anche fosse più difficile farlo) nella mia campagna? Per es: "1)Chierico/contemplativo: per altri motivi è andato dal sommo sacerdote della sua divinità (una specie di buddha) che gli ha insegnato a meditare e a instaurare un forte legame con la divinità." Allora abbiamo un chierico che è andato a parlare col priore per altri motivi. Chierici e priori esistono anche nella mia ambientazione, così come gli altri motivi per andarci a parlare. Il priore gli ha detto: "ora ti insegno a meditare" e quello si è preso il contemplativo. Dove è tutta questa interpretazione? nel fatto che è maestro? che si sono conosciuti? visto che ci andava a parlare per altri motivi immagino si sarebbero conosciuti comunque. Quanto al trovare un maestro è ciò che normalmente accade nel downtime imposto dalle regole. Accade sempre a tutti. Tutti i PG nel downtime trovano maestri da cui imparano (o se no ngl iaccade questo gli accade altre cose analoghe). Il punto è: riteniamo interessante inserirlo? in caso positivo scriviamolo nella scheda, facciamolo pure giocare e usiamolo per nuove avventure. In caso negativo, sappiamo che è successo ma non diciamo nulla, non perché non sia uno spunto ma perché è uno spunto che al momento non ci interessa. Semplicemente dire: "il priore ti ha insegnato" non è interpretazione, è allungare la scheda con dettagli inutili (al pari di: ho comprato le razioni dal macellaio max, che faccio notare essere altro spunto interpretativo di pari dignità). Potrebbe diventare interpretazione ma non c'è bisogno di regole e CdP ambientate. E per fare un altro esempio, visto che mi parli del druido, dimmi te che miglioramenti ha portato imporre di scrivere nella scheda come si è diventati ruathar: "4) Druido/ruathar: in realtà non era particolarmente interessato alla CdP, ma dal momento che per "passare il tempo" e per ampliare le conoscenze sulla natura, ha passato del tempo con gli elfi, ne ha approfittato per aiutarli e diventare loro "amico". Qui la CdP non caratterizza quella popolazione di elfi o sbaglio? da qualsiasi tribù elfica fosse andato sarebbe potuto diventare ruathar, giusto? Non è neanche che i requisiti di ammissione abbiano portato ad interpretare qualcosa perché non è andato ad aiutarlo per interesse nella CdP ma bensì è andato per "passare il tempo e per ampliare le conoscenze sulla natura". Quindi non è stata la CdP a fornire spunti per un'avventura ma al contrario, l'avventura a fornire una scusante per prendere la CdP. Anche nelle mie campagne i PG passano il tempo aiutando la gente. Fondamentalmente il 90% delle quest inizia così e così facendo diventano amici, praticamente sempre. Poi non volevo dire ma "ampliare le conoscenze sulla natura" significa solo mettere punti a knowledge (nature). Poteva quindi prendere livelli in druido o in chissà cosa. Se lui ha preso quella Cdp lo ha fatto per ottimizzare (ovvero perché ha preferito quella CdP alle altre ugualmente coerenti). Aver guadagnato un motivo per lottare e una casa a cui tornare è una cosa che sarebbe successa comunque e non dipende certo dai requisiti di detta CdP ma dall'avventura. Mettiamo invece che tu avessi ambientato questa CdP e in particolare solo la tribù degli elfi zulù potesse concederla. Che sarebbe successo? Esattamente la stessa cosa, ma il PG non avrebbe multiclassato non essendo dagli elfi zulù. Poco male, visto che non gli importava ma se invece gli fosse importato (per le meccaniche)? i maghi hanno le gambe e possono viaggiare. Lui non viene da una terra dove non esistono maghi ma dalla terra dei barbari. Evidentemente qualche mago c'era. Sarà elminster in vacanza o chissà. Il giocatore deciderà se sia una cosa triviale e quindi non metterla nella scheda (uno spunto che non interessa ruolare perché il PG è già altro, ben definito) oppure se cogliere lo spunto e usarlo per definire il PG come l'unico (o quasi) mago della sua regione. E questo è un caso estremo perché in generale le classi non sono così fuori luogo. per chi ama l'interpretazione i PG sono questo: e nota che non si parla affatto di classi, tanto meno di CdP. Dopo aver visto un PNG lanciare intralciare (ammesso di riconoscerlo, o dagli effetti o dalla prova) e trasformarsi in aquila posso pensare che sia un druido ma che sia puro o biclasse o multiclasse e quali siano le sue CdP non ne avrei idea. Aggiungerei una cosa riguardo l'interpretazione. Secondo interpretare significa far agire il PG in base alla propria personalità. Diventa quindi importante stabilire la personalità più che gli eventi passati. Far comportare il PG da coraggioso è la base, averlo scritto nella scheda è importante, avere un racconto al riguardo è cosa accessoria forse gradita (se non allunga troppo). Averci scritto da chi ha imparato a usare la spada da bambino è un modo per introdurre un PNG e ci può stare, ma dirmi che dal 3° al 4° livello si è allenato con tizio diventa più noia che altro, a meno che non si voglia prendere lo spunto per farci un altro PNG importante. Ma certo non lo si ripeterà per tutti i livelli.
  9. il giocatore potrebbe non ritenere la miniquest l'azione giusta in quel momento per il suo PG e quindi trovarsi combattuto tra sacrificare l'ottimizzazione o sacrificare l'interpretazione. Gli altri giocatori idem potrebbero non volerlo accompagnare (non è così strano se c'è una campagna in corso e la loro missione è altra). Il DM potrebbe non avere idee per la miniquest, potrebbe non aver voglia di prepararla o potrebbe ritenere che non sia il momento giusto. Tutto ciò peggiora il gioco. Poi sicuramente in dei casi la miniquest ci sta e ispira qualche avventura. non per dire ma molte di queste cose sono triviali e non aggiungano assolutamente nulla al PG. Parlare con il proprio superiore è ciò che fanno praticamente tutti. Anche farsi insegnare da qualcuno. Tutti i Pg poi hanno una zona di provenienza. Il druido infine ci è capitato per caso e neanche gli interessava fare la CdP, giusto epr dire quanto gli sia servito per caratterizzarlo. Il sapiente elementare dici che è una classe libera, avrebbe potuto farla comunque e invece un episodio gli è stato di ispirazione e l'ha colta al volo. Non era obbligato, l'ha fatto e probabilmente è quello che più ne è stato caratterizzato dei cinque. se è interessato all'interpretazione penserà ad una cosa così macroscopica anche senza bisogno che tu ambienti tutte le CdP del mondo e imponi a tutti di giustificare livello per livello con miniquest. E probabilmente un mago che viene dalla terra dei barbari sarà un PG molto più interessante da giocare che non uno stregone proprio in virtù della sua pecularietà. non si interpretano le CdP si interpretano i PG se l'incantatrix fosse da ambientazione una cerchia ristretta di abiuratori allora sarebbe ambientata e quindi si, limiterebbe l'interpretazione. Fortunatamente non lo è. Se tutti i PNG arcanisti vi accedessero vorrebbe dire che il DM ha deciso così per un qualche suo motivo. E anche allora i giocatori non saprebbero mai che tutti gli arcanisti hanno le stesse capacità (a meno di seguirne un paio per giorni e giorni riconoscendo e segnandosi che incantesimi usa). Ma in realtà il DM non deciderà di dare a tutti la stessa CdP come tu non decidi di fare tutti guerrieri. E in realtà tu farai PNG più simili tra loro di quanti ne farò io visto che hai meno scelte. sarà stupito dagli occhi a mandorla. Poi se dovesse seguirne uno, dopo alcuni giorni potrebbe capire che ha le sue stesse capacità (ma anche no). c'è differenza tra le due cose? mi sorprenderebbe un bardo che non sia ammaliatore...
  10. non ho capito. concordo. Tuttavia qui si va nel campo del bilanciamento sinceramente mi sembra che ogni volta che uno dice ottimizzare tu capisca power play, invece sono cose diverse (la 2° richiede la 1° ma non viceversa). Il paladino povero che combatte con le padelle può essere ottimizzato eccome, per quanto (forse, ma ammettiamolo) non diventerà performante (leggi: PP). Ottimizzare significa perdere tempo a scegliere talenti/CdP o che altro per fargli fare (meccanicamente) ciò che vorremo facesse. Quindi ad esempio combattere con due armi (padelle), qualcosa per migliorare l 'uso di armi improvvisate, voto di povertà, etc A volte queste cose che vorremo facesse non si possono fare senza ottimizzare (per esempio avere un famiglio drago etc), altre volte si possono fare, ma male (ad es combattere con due armi). Anche in quest'ultimo caso l'ottimizzazione non è PP perché per quanto si tratti di un miglioramento numerico porta il PG da scarso a normale e non da normale a PP. Mi ricordo di un warlock in 4°ed basato sul teletrasporto. Prendendo poteri appositi poteva teletrasportarsi quasi ogni round. Un concept (meccanico) interessante che senza ottimizzazione non poteva essere raggiunto, ma non era per niente PP e non ha risvolti interpretativi. Certo, può essere usato come spunto.
  11. non è la prima volta che ti sento dire che togliendo i paletti tutti sarebbero arcimaghi o assassini... C'è invece un errore alla base: non tutti i giocatori sono uguali, non tutti sono PP, anzi l'OP ha fatto l'ipotesi (a mio parere fuorviante, ma comunque va rispettata) che si ottimizzi senza sbilanciare, ovvero che il proprio PG, pur con 4 CdP, NON sia più forte degli altri. Quindi quel caso di cui stai parlando è Off-Topic. La verità è che pure in questo forum ci sono innumerevoli casi di gente che builda per motivi diversi dall'ottimizzazione (e soppratutto dal PP). Si può buildare perché piace giocare un Pg dotato di particolari capacità che le classi base non danno, si può buildare per ottenere Pg simili ai nostri eroi preferiti di fumetti, libri o altro, si può buildare per seguire la storia e andare dietro a quello che capita al PG (come secondo voi dovrebbe essere regola ma in realtà si tratta solo di una possibile su tante coerenti), si può buildare perché ci piace un concept debole e non si vuole restare indietro (tipo arciere a cavallo, se non lo ottimizzi sei una schiappa). Inoltre se pensi che anche volendo fare PP le combinazioni si ridurrebbero a poche sei fuori strada, basta guardare le guide e vedrai che le possibilità sono tante per ogni classe. Se invece parli in generale allora la gente PP non multiclassa, bensì si prende il druido puro. Infine tutto ciò si riferisce solo ai PG, cioè 5 individui su tutto il mondo, perché i PNG saranno buildati dal DM che si spera non sia interessato a fare PP (e se lo fosse non si darà limitazione). Un mondo dove tutti i PNG hanno la stessa cdp non esiste, se non per volontà del DM. Nulla lo obbliga a farli ottimizzati. il problema casomai si pone se limiti l'accesso alle classi. In tal caso hai PNG più omogenei, del resto tu stesso lo hai ammesso: "Come si dice, meglio pochi, ma buoni." Facciamo invece il discorso inverso: prendiamo un giocatore. E' ottimizzatore? se no, non c'è problema (o meglio c'è, ma si tratta di altro). Se invece lo è, che farà? ottimizzerà quanto può. Limitargli le possibilità non lo porterà a non ottimizzare ma a creare Pg limitati. Al limite potresti ridurre il PP (ma anche no: druido puro) però questo è OT. In pratica tutti gli ottimizzatori creerebbero PG uguali, sfruttando la migliore tra quelle poche combinazioni che tu hai lasciato disponibili in quella zona. Se è un ottimizzatore ottimizzerà sia che tu gli dia accesso a 5 CdP che a 100, cambia solo la riuscita (e la somiglianza dei PG). le CdP NON hanno meccaniche di gioco distinguibili dal giocatore. Se sparisci nell'ombra puoi essere un milione di cose. Quindi le CdP NON hanno riscontro nell'ambientazione e soppratutto NON hanno un riscontro a livello narrativo. Quello che conta nella caraterizzazione è l'aspetto narrativo, non il saper sparire nell'ombra (per quanto gli sia marginalmente legato) né tantomeno l'avere una CD+2 come i maghi rossi. L'aspetto tecnico NON ha riscontro narrativo, se non in rarissimi casi, del tipo "hei, mi ha parlato per tre round, dopo mi ha attaccato e il DM mi ha fatto tirare un TS fortitude quindi, vuol dire che è un assassino!" certo, ci arriviamo se facciamo le cose come dici te, per questo dico che sia un errore farle come dici te. Mi sembrava di essere stato chiaro. Che fai, prima ti metti paletti e poi ti lamenti? un buon master trova il modo di conciliare le due cose. Togli quei paletti che ti sei messo e vedrai La strada rapida e semplice porta a meno errore e quindi un gioco migliore da tutti i punti di vista, anche quello interpretativo questo non è l'esempio di uno che non giustifica il livello da mago ma di uno che tenta di giustificarlo senza sapere come, il che accade solo quando sei obbligato farlo. Quando passi di livello le regole ti impongono almeno un downtime di diversi giorni durante i quali ti alleni e consigliano di lasciare tutto ciò in background, ovvero di non giocarlo, non narrarlo, non interpretarlo, non raccontarlo. Questo downtime è in grado di dare coerenza a qualsiasi cosa (si può obbiettare che qualche settimana per diventare mago siano poche, ma questo non migliora obbligando l'accesso ad una gilda dei maghi). La giustificazione standard per il nuovo livello è questo downtime, non serve scriverla nella scheda perché è scritta nel manuale e vale per tutti. Non va scritta nella scheda perché non aggiunge nulla di nuovo. Se vuoi cambiarla e metterne una più interessante nulla te lo impedisce. Con questo in mente il guerriero che diventa mago potrà descrivere la scena di cui sopra non controvoglia perché costretto dalla sua poca fantasia ma perché gli piace e la trova interpretativa (gusti suoi). ripeto che ci sta male perché è ambientata. L'avessero chiamata guerriero ombra ci sarebbe stata bene quanto l'assassino. 1) no, non c'è nulla di male a caratterizzare l'ambientazione. Il problema è che non le caratterizzi agendo su dati tecnici (e in particolar modo ambientando le CdP). 2) se intendi se mi piacerebbe un sistema di gioco senza classi ma dove le abilità sono comprate a punti ti rispondo di si, a patto che sia bilanciato. Se intendi il point buy per prendere i punti caratteristica ti dico ancora si, ma è un aspetto del tutto secondario.
  12. thondar

    Vivere i Reami

    Ti consiglio le Volo's Guide to... descriono nei particolari una regione specifica dando informazioni come quelle da te richieste
  13. premesso che i libri incantesimi sono un caso un pò a parte rispetto gli oggetti magici
  14. non ho capito la tua risposta ed in particolare non ho capito quale impostazione sia stata data. O meglio, l'impostazione sicuramente c'è ma non mi sembra troppo dissimile da quella di chi la pensa diversamente, cambia solo il modo in cui tentiamo di raggiungere lo scopo e per quanto mi riguarda il loro è errato (in quanto va in un'altra direzione). Non nego la concezione soggettiva dell'interpretazione, nego che così facendo la si raggiunga. perché non può esistere un PG che voglia telepatia? tu nel mondo reale non vorresti? Chiunque voglia telepatia deve per forza voler focalizzarsi sulle capacità di ammaliamento? E anche fosse che altre classi si prende questo PG? beguiler, mastermind, mago focalizzato e altre sono tutte classi adatti a chi vuole focalizzarsi sulle capacità di ammaliamento. Non siamo all'università dove devi prendere la laurea e iscriverti all'albo altrimenti non puoi esercitare. Fare il dominatore mentale fino alla fine nel mondo di gioco non vuol dire assolutamente nulla perché non esiste il dominatore mentale, non esistono le CdP e non esistono i livelli. Il mio PG può imparare cose dai libri, dai maestri, da autodidatta, dagli altri Pg e pure dai nemici che combatte. Se vado dal maestro ladro e gli chiedo di insegnarmi ad usare la spada io prendo livelli da guerriero, non da ladro. Quando il barone nella piazza cittadina chiederà chi sia un guerriero alzerà la mano la guardia cittadina ma anche Aragorn (ranger) e Merlino (mago di alto livello) che indicherà una guardia dirà: "e sono più bravo di lui". Tra parentesi, questa è una bella gilda degli assassini, ma non c'è neanche un Assassino: 1) il concetto non è di prendere la CdP che vuoi quando vuoi ma di non essere ostacolato nell'interpretazione da paletti inutili che non hanno riscontro nel mondo di gioco. I cosidetti prerequisiti per l'interpretazione i nrealtà la peggiorano, ecco perché non dovrebbero esserci 2) alcuni prerequisiti numerici hanno a che vedere con la coerenza, tipo sapersi nascondere per diventare assassini o essere stregoni per avere sangue di drago 3) gli altri prerequisiti hanno a che vedere con il bilanciamento. Se il bilanciamento non ti interessa certo che puoi toglierli... e che li tieni a fare? il PG non deve essere affatto slegato dal contesto, anzi, il BG dovrebbe fare riferimento all'ambientazione. Sono le classi che dovrebbero essere slegate dall'ambientazione. Drizzt è legatissimo all'ambientazione ma cosa ha del ranger? Ben poco. Il compagno animale è un oggetto magico ed ha più il significato di "unico amico che avevo" piuttosto che di "amo la natura e gli animali mi obbediscono". Incantesimi ne ha usati? non ne ricordo. Nell'ambientazione non è permesso tutto. Se vuole unirsi ai maghi rossi (gilda) dovrà superare l'eseme di ammissione. Se vuole prendere la CdP dei maghi rossi invece che faccia pure. Non vedo cosa dovrebbe impedergli di studiare in modo più approfondito gli incantesimi di una scuola. Nel mondo di gioco nessuno saprà che CdP hai, anzi nessuno sa che esistono CdP e livelli. Una classe come il ninja in un'ambientazione medievale ci sta male effetivamente. Ti sei chiesto il perché? perché è (un pò) ambientata. Se gli cambi il nome potrebbe essere un assassino. Edit perché non si rischia che ottimizzazione e interpretazione vadano in contrasto. Inoltre principalmente è vero il contrario: CdP ambientate peggiorano l'interpretazione. Il motivo è semplice: le CdP non esistono, come puoi dargli un riscontro nell'ambientazione? prima o poi i nodi verranno al pettine. se non mi obblighi significa che posso non farlo? quindi posso multiclassare senza giustificarti nulla? non è quello che avevo capito. Togliere il lato interpretativo (in realtà spesso non c'è già di suo) ad una CdP non impedisce in alcun modo al giocatore di giustificare questo o quel livello. Ti viene in mente qualcosa di interessante che valga la pena di scriverlo? fallo. Non ti viene in mente? non farlo. Meglio non scrivere nulla che una banalità. Lo spunto interpretativo non può essere tolto... è una cosa che nasce spontanea... posso anche farti vedere una mela che cade dall'albero ma non posso obbligarti a fartene ispirare una legge della fisica. Invece tu dici: visto che a volte livellare ispira bei BG facciamo che ogni volta che livelli devi giustificarlo. Se mi interessa la capacità X la giustificazione coerente per prendere quel livello è che mi interessa la capacità X. Se voglio migliorare le mie capacità in mischia andrò a studiare da un maestro di spada e imparerò una delle tante classi adatte (guerriero, samurai, ranger, etc). Quale? questo lo sceglie il giocatore in base a cosa altro gli interessa. Non è nulla di bello interpretativamente ma neanche la peggiora. Poi una volta su mille mi viene in mente che il maestro Hattori hanzo è figo e me lo scrivo nel diario (che tra l'altro non è il BG). Infine non vedo come un elemento che nell'ambientazione non appare (CdP) possa appiattirla. Guarda che le gilde degli assassini ce le ho pure io, anche se non c'è bisogno di iscriversi per imparare la CdP. Quanto alla varietà ne ho più di te. Di 100 CdP io le permetto tutte e mono-bi-tri-multi classe, tu ne permetti solo alcune di qua, altre di là e se vuoi che le portino fino in fondo avrai mono-bi classe e poco più. Eh no! la gilda si caratterizza SOLO in mille altri modi, ma non certo con le CdP perché le CdP non appartengono al mondo di gioco. Nessun giocatore saprà mai la CdP del proprio avversario. La CdP caratterizza solo l'aspetto tecnico, l'aspetto non narrativo, quello che nulla ha a che vedere con la storia, caratterizza solo per gli ottimizzatori. I giocatori ottimizzatori si divertono a caratterizzare il proprio PG buildando, il DM ottimizzatore si diverte a caratterizzare (ma solo per se stesso perché i giocatori non se ne accorgeranno) i PNG buildando, ma a livello di storia e trama avranno caratterizzato zero. A meno che tu non leghi la CdP a qualcosa di interpretativo... nel qual caso ti ritrovi con la contrapposizione tra ottimizzazione e interpretazione perché l'ottimizzazione mi richiede certe CdP, l'interpretazione altre (o per meglio dire sono due variabili disgiunte: una volta su mille potranno anche coincidere, per il resto no). Capisco che per il DM possa esserci l'illusione di caratterizzare meglio al propria gilda perché lui a casa sua da solo sa che i nquesta gilda ci sono gli assassini, in quella i vendicatori, etc etc. Peccato che poi al tavolo da gioco queste cose le sappia solo lui. I PG non avranno paura di quei famigerati "qualcosa" ma avranno paura perché la gilda non scherza e ammazza la gente. I tuoi ladri/assassini sono spaventosi quanto i miei ladri puri, ladri assassini/ombre danzanti etc etc. Puoi creare un PNG senza quel privilegio ma non puoi crearlo senza quella CdP? La parte della CdP non è banalizzata ma inesistente. Ripeto che i giocatori non sapranno mai quale sia la CdP dei loro avversari a meno che "hei, mi ha parlato per tre round, dopo mi ha attaccato e il DM mi ha fatto tirare un TS fortitude quindi, vuol dire che è un assassino!". E mi chiedi perché non lo voglio? potrebbe, ma anche no. A volte da problemi, a volte no. Preferisco una cosa che non dia mai problemi.
  15. appunto perché il guerriero ha solo quel vincolo ti dico che la classe del guerriero è solo un insieme di capacità, in questo caso capacità di combattimento. Avere infiniti lati interpretativi significa che ogni giocatore potrà scegliere quello che vuole da una lista non definita e aggiungerne altri inventati da lui. Ma potrà anche non sceglierne nessuno. Mettiamo di avere un ladro. Ovviamente combatte anche in mischia. Tutti lo fanno, perfino il mago, suo malgrado. Passa di livello e si prende un livello da guerriero. C'è bisogno di scrivere la cosa più ovvia di questo mondo e cioè che ha preso quel livello (che nel gioco non esiste, tra l'altro) per migliorare le proprie capacità di combattimento? Nel background ci devi forse scrivere ogni inezia (e tra l'altro più che la storia del PG ci va la personalità)? E comunque non vedo come questo possa giovare all'interpretazione o come possa essere incoerente prendere tale livello. Certo, tra tutte le combinazioni potrebbero essercene alcune meno giustificabili di altre ma si tratta di eccezioni più uniche che rare. Il nostro ladro che diventa guerriero non sarà cambiato di una virgola a livello di personalità e comportamento e per prendersi quel livello non avrà fatto nulla di diverso da quello che ha sempre fatto. Questa è la normalità, poi in casi eccezionali (a scelta del giocatore, non del DM) può darsi che a quel livello sia associato un mutamento sostanziale e allora sarà annotato nel BG e diventerà parte importante del PG. Inoltre quei lati interpretativi che citi sono comuni a quasi tutte le classi e quasi tutti rappresentano ciò che il guerriero faceva PRIMA di iniziare la campagna, non durante. Ovvero è storia passata, con pochissimi riscontri nella partita (ma a questo possono esserci eccezioni, però decice per lo più dal giocatore e non dal DM). Il tratto distintivo di una gilda non è, non può e non deve essere la CdP a cui appartengono molti membri della stessa. Per prima cosa la gilda si caratterizza in mille altri modi più belli legati alla storia e alla narrazione. Per seconda cosa la CdP del nemico (come il livello, i PF etc) i giocatori non la sapranno praticamente MAI. Certo, esistono CdP con poteri unici e quindi i giocatori alla fine potrebbero anche capire questi dati ma sono eccezioni e piuttosto rare. E per terza cosa è strano che una persona che si dice interessata alla storia poi vede la caratterizzazione in meri dati tecnici. Guai se i giocatori capissero la CdP del loro nemico! Ecco, il tentare di capirla è ciò che rovina l'interpretazione, considerarla caratterizzazione è segno che la gilda è male caratterizzata! Ma chi se ne frega se: "hei, mi ha parlato per tre round, dopo mi ha attaccato e il DM mi ha fatto tirare un TS fortitude quindi, vuol dire che è un assassino!". Questo è l'unico modo in cui potrebbe venire fuori al tavolo da gioco... è questo che trovi caratterizzante? è questo che rende la tua gilda memorabile? è questo il giocatore interessato alla trama? I miei ladri avranno le CdP che ritengo più appropriate per loro (parlo come capacità, non come personalità: le CdP non hanno personalità) ma i PG non sapranno mai quali esse siano e comunque saranno caratterizzati non da esse ma dalla cicatrice nella guancia destra, dallo stemma sul vestito, dalla voce e dalla frase che ripetono spesso e sopratutto dal loro ruolo nella storia. Se anche avessero tutti la CdP dell'assassino sarebbero ben più caratterizzati dei ladri di una gilda caratterizzata solo dal fatto che i suoi membri hanno la CdP assassini. Che prestigio vuoi che derivi dal prendere una certa CdP? non ne deriva nessuno per il semplice motivo che nessuno nel mondo del gioco sa che hai quella CdP, visto che è solo una astrazione tecnica. Allo stesso modo non hai alcun prestigio dall'avere più di 100 PF. Non esiste il culb degli ultra centenari. Piuttosto puoi prendere del prestigio dall'unirti ad una certa gilda solo che per fare questo devi superare la miniquest del DM, non prendere una CdP. Anzi nota bene: nel tuo mondo per unirti alla gilda devi, immagino, superare la miniquest e prendere la CdP. Nel mio solo superare la miniquest. Che succede se vuoi fare una ma non l'altra cosa? o non la fai o ti attacchi e questo porta a meno interpretazione e conseguenze assurde. Se faccio l'assassino intraprendo un percorso se ho deciso di fare l'assassino per intraprendere un percorso, altrimenti semplicemente volevo l'attacco mortale. Dopo il PG (non il giocatore) si rende conto che diventa più pericoloso studiando scherma invece che i veleni e quindi ecco che con naturalezza triclassa a guerriero. questa build fornisce mille spunti per l'interpretazione, se il giocatore fosse interessato potrebbe essere un PG stupendo da ruolare. Daltro canto uno potrebbe anche fregarsene di giustificare quella build e fare un BG tipo: "sono simpatico, mi piace mangiare, non sopporto gli elfi" e ricavarne un PG ugualmente interessante e ugualmente coerente. il lato interpretativo di una CdP non è interpretazione, è un inutile orpello che ostacola l'interpretazione (e ostacola anche l'ottimizzazione). Limitare e costringere le mie scelte ad un tot di lati interpretativi accettati dal DM è un ostacolo. Ripeto che nel mondo di gioco le CdP e le classi non esistono, non hanno riscontro. Nessuno dovrebbe potermi dire: "qui entrano solo i Maghi Rossi" perché nessuno sa distinguere chi ha una certa CdP da chi non ce l'ha (salvo certi rarissimi poteri unici). Possono vedere se sono vestito di rosso, se ho il cranio tatuato, se so lanciare incantesimi... se ho la tessera del club di Ssazm. Questo si, e questa è la caratterizzazione. Poi ci sta che uno prenda ispirazione dalla propria classe/CdP (e talenti, abilità, caratteristiche) per decidere personalità e background ma è e deve essere una propria libera scelta volontaria. Potrei invece partire da un concept, lavorare su quello e solo alla fine fare la build, ottimizzata o meno. Per es ho giocato ad Assassin's Creed e quindi ecco la mia personalità e background. Classe? ancora non lo so. tanti spunti quanti la quest: i maghi rossi hanno il libro di topogigio, dobbiamo rubarglielo. Con la differenza che coinvolgo l'intero gruppo e non sono costretto a finire la quest prima di passare di livello. Togliere il lato interpretativo alla CdP dei maghi rossi non significa eliminare il Thay ma solo che ogni mago iperspecializzato avrà tale CdP. I maghi rossi resteranno comunque unici perché si vestono di rosso, vivono nel thay e lo governano, ci sono i zulchiri, combattono i rashemeni e le simbul, commerciano oggetti magici, questo zulchiro è nemico di quello, Ssazam è un lich che vuole fare un rituale, etc etc. la storia resta identica, semplicemente non saranno più gli unici ad avere un bonus di +2 alla CD.
  16. Ecco, dunque pure te non vedi nel guerriero alcun lato interpretativo. Non serve quindi giustificare in alcun modo l'ingresso in tale classe, salvo un generico desiderio di imparare ad usare le armi. Con ciò non voglio dire che sia sbagliato creare una storia a riguardo... se ti senti ispirato puoi farlo, se pensi che sia un passo importante per definire la personalità del tuo PG puoi farlo, ciò che voglio dire è che non deve essere necessario perché potrebbe essere del tutto irrilevante. Prima eri un ladro scaltro alla ricerca del tuo vero padre e ora sei un ladro/guerriero scaltro alla ricerca del tuo vero padre. Nel mondo di gioco il passaggio di livello non esiste e nessuno si è accorto di nulla, salvo che hai migliorato alcune capacità. Lo stesso vale se multiclassi in qualcosa di più diverso dal ladro, tipo il mago. Forse c'è dietro u nevento cataclismatico che forgierà la tua personalità per sempre, ma forse semplicemente hai imparato guardando e parlando col caster arcano del gruppo, leggendo quei libri di magia che avete trovato o facendoti insegnare dal mago della cittadina dove vi siete fermati a riposare (livellando) per una settimana, settimana che non avete giocato al tavolo ma dato per scontata. E certo scrivere nel BG "ho pensato che qualche incantesimo facesse comodo, quindi mi sono fatto insegnare" non è utile per nessuno, non migliora l'interpretazione, non rende il PG più coerente, rende semplicemente il BG più prolisso, dispersivo e noioso da leggere (quindi tra le due peggiora l'interpretazione). Ecco, lo stesso vale per tutte le classi e CdP. Associare un modo di essere ad una CdP crea solo un inutile stereotipo che rende il mondo di gioco più povero e banale. E nota che non sono contro gli stereotipi in genere. Ad esempio nelle razze mi piaciono e trovo quasi necessari l'esistenza di stereotipi. Quale è la differenza? che la razza esiste nel mondo di gioco quindi ha e deve avere un riscontro nel mondo stesso. La classe invece non esiste quindi come può avere un riscontro? Può esistere una gilda degli assassini ma di essa faranno parte tante classi. Ci sarà chi è incaricato attivamente di uccidere e molti di essi avranno effettivamente qualche livello nella classe assassino, ma ci sarà chi è incaricato di addestrare (guerrieri, esperti (erboristi), maghi, etc), chi di rifornire la gilda (mercanti, ladri), magari qualche sacerdote, e altro. Chi decide? bè, il capo gilda, o il consiglio che sia. Cambia il capo, cambia la politica e magari cambiano anche le cose insegnate. La gilda della mano nera non sarà (o non dovrebbe, sarebbe bene non fosse) uguale alla gilda delle ombre pur essendo entrambe gilde di assassini. Quindi che si fa, si inventano due CdP assassino? una per gilda? e magari quando cambia il capo si cambia la CdP perché cambia addestramento? PS: sono invece abbastanza d'accordo sul druido perché noto che la CdP vale solo per gli ex-druidi. Se smetti di adorare la natura diventi ex-druido. Ok, però qualche dubbio puoi averlo e arricchisce il gioco. Si pensi ad esempio al classico (ma non in D&D) prete con dubbi sulla fede. puoi entrare e uscire perché non esistono nel mondo di gioco. Il giocatore sta entrando e uscendo ma il PG sta solo imparando cose. Imparare il talento di un guerriero o il furtivo del ladro biclasse non è diverso. L'arcimago insegna un nuovo incantesimo al mago del gruppo così come lo insegna al guerriero-ora-multiclasse-mago del gruppo. Se è normale per il primo è normale anche per il secondo, non è che ci ha scritto in fronte di avere già una classe. E lui perché multiclassa? la cosa più ovvia, normale e diffusa sarà proprio per diventare più forte. Evidentemente quella combinazione non è incompatibile come ingegneria e medicina ma utile come ingegneria e... nuoto (che almeno non diventi gobbo stando tutto il giorno a sedere). L'ombra danzante non esiste, come fai a isolarla a una singola regione? Nelle ombre ci sparisce qualsiasi furtivo, alcuni meglio altri peggio (a seconda di classe, talenti, punti abilità, livello, e tiri di dado) e raramente il PG distinguerà i dati tecnici dietro la scheda (e tra l'altro quando li distingue non è una bella cosa). Diciamo invece che in quella regione c'è la gilda tal dei tali con tutta la sua storia e caratterizzazione (non classi e talenti ma paramenti, motti, seguaci particolari, fortezze, etc) e il Pg se la fa sotto perché storicamente tale gilda usa spesso assassini (non di classe ma di fatto, magari sono guerrieri con l'incantesimo invisibilità). Per rendere un PG/PNG unico non serve agire su CdP strane, limitate, rare, circoscritte, anzi direi che sia l'ultima cosa a cui guardare per chi è interessato alla storia. però dal mio punto di vista l'effetto ottenuto è proprio l'opposto. Io non voglio ambientare le CdP perché farlo significherebbe dare importanza agli aspetti tecnici usandoli per (tentare inutilmente di) caratterizzare ad esempio una organizzazione invece che caratterizzarla usando la storia. Ci saranno anche delle CdP con capacità uniche tali che quando l'assassino sbucherà dalle ombre i giocatori diranno "ehi, quello è un'ombra danzante!" (piuttosto che un ladro, un assassino, un ranger, un mago invisibile o altro) ma preferisco di gran lunga che invece dicano "ehi quello è quel bastardo che ha ucciso il mio cane" e che non facciano affatto caso alla sua classe, livello e talenti. Drizzt non è il drow ranger ambidestro e vattelapesca ma il drow rinnegato che va in giro con la pantera, guardato con diffidenza ma che si è fatto amici, etc questa è una semplice reazione umana: se vedi che mi impegno ma non ci riesco, giustamente, ci passi sopra. Se vedi che trascuro e mi impegno in altre cose (o semplicemente lo sospetti) te la prendi. Inoltre in rari casi sono le regole (parlo di D&D), più spesso il DM (e i giocatori stessi) che mette in contrapposizione le due cose e costringe chi preferisce una a trascurare l'altra. quelle abilità per uccidere però come le acquisisce tecnicamente se non con livelli da assassino? se parli dell'aumento del BaB quello ce l'hanno tutti, anche il popolano. Certo, talenti e altri multiclassaggi possono dare capacità simili o diversi ma comunque adatti allo scopo (uccidere) ma possibile che nessuno possa apprendere quelle semplici tecniche (semplici perché equiparabili a qualsiasi altra capacità) senza dedicare la propria vita alla gilda? e viceversa possibile che nella gilda tu non possa entrare senza avere la classe dell'assassino? neanche se sei il figlio del capo gilda? il figlio del re? pagando 1000000 mo? un semidio? Quanto al resto stai parlando di una ottimizzazione che conduce ad uno sbilanciamento, ma questo è contrario all'ipotesi del OP quindi, per quanto interessante, non commenterò. interpretare interpreti al tavolo da gioco mentre giochi, non a casa mentre livelli. Teoricamente gli altri giocatori non sanno neanche che classe sei e anche in pratica sapranno la classe ma non i dettagli. Giustificare nel gioco ciò che nel gioco non esiste diventa un esercizio di stile (pessimo). Oltre al fatto che il BG inteso come eventi passati (che hanno portato alla tua build, inesistente in gioco) viene fuori solo quando il PG racconta attorno al fuoco di quella volta che... ovvero di rado e quando il giocatore sceglie di farlo venire fuori. Se non è interessante (o coerente) non verrà mai fuori ma al suo posto verranno fuori le cose interessanti e coerenti. L'importante è che ci siano, anche se non sono loro ad aver determinato la build. per me invece è una cosa che limita molto il gioco e non parlo solo a livello tecnico, ma anche interpretativo. Possibile mai che tutti i maghi del thay vogliano diventare maghi rossi? Sono maghi, hanno tante idee diverse, fanno le loro ricerche indipendenti, prendono strade molto diverse (specializzazioni diverse) ma tutti vogliono iperspecializzarsi? a livello di storia semplicemente non ha senso alcuno (per assurdo lo avrebbe se così facendo diventasserro particolarmente più forti). E per contro perché tutti gli altri maghi del mondo non riescono a iperspecializzarsi (a meno di inventare un'ennesima CdP apposita)? Neanche i Netheresi ci riescono eppure sono (erano) mille volte più bravi. E la magia dei circoli non forse bella e interessante? peccato che sia limitata ai maghi rossi. Quanto sarebbe stato meglio avere la CdP dell'iperspecialista? più flessibile, applicabile in mille situazioni e nulla avrebbe tolto alla storia dei maghi rossi che sarebbero restati i tiranni di una nazione di maghi dedita al commercio di oggetti magici e allo schiavismo, in lotta contro i rashemeni e le streghe, etc. Avrebbero perso una unicità meccanica della quale i PG non dovrebbero mai accorgersi e i giocatori non dovrebbero interessarsene. e come sono i fist of forest nell'interpretazione? è la risposta a questa domanda che eventualmente ti limita perché o è tanto generica da non costituire limite ma neanche indicazione alcuna o se diventa specifica è solo una delle mille possibili risposte coerenti che si possono dare e certo non la più bella (magari quella che piace di più a te).
  17. D'accordo sui diversi modi di giocare e sulla necessità di parlarne. Una piccola nota a parte: se in una Eumate inserisci la trama non è più eumate. Il punto dell'eumate non è il numero dei combattimenti, ma l'assenza di trama (e di qualsiasi altra cosa). Ammesso sia vera l'ipotesi che fai (io la ritengo inadeguata) per cui l'ottimizzazione non è tale da condurre allo sbilanciamento direi che non dovrebbe dare alcun altro problema ed essere totalmente indipendente dall'interpretazione (quindi non è neanche questione di accordarsi). Possiamo avere chi: ottimizza molto interpreta poco ottimizza molto interpreta molto ottimizza poco interpreta molto ottimizza poco interpreta poco i problemi di cui parlate si hanno quando nello stesso gruppo c'è chi interpreta molto e chi interpreta poco, indipendentemente dal fatto che ottimizzi o meno. Spoiler: L'unico legame tra le due cose, ma indiretto, lo possiamo trovare nel fatto che se non è interessato al lato tecnico del gioco (che non necessariamente è ottimizzazione ma in discreta parte si) per un qualche altro motivo dovrà pure giocare e forse questo motivo è l'interpretazione. Quindi come dicevo solo un flebile legame indiretto. Vi seguo nel problema del multiclasse. Trovo che la cosa migliore, anche dal punto di vista interpretativo, sia considerare ogni classe (e CdP) solo un insieme di capacità quasi prive di aspetto ruolistico. Dico quasi perché alcune avranno degli aspetti impliciti (tipo l'amore per la natura del druido) ma per la maggior parte l'interpretazione deriverà dal background e dalla personalità del PG. Perché dico questo? Che una classe sia un insieme di capacità è un dato di fatto. Resta da vedere cosa comporterebbe dargli un significato maggiore e se ciò possa migliorare o peggiorare l'interpretazione. Dico subito che a mio parere la peggiora e anche notevolmente quindi preferisco spogliare la classe di quante più implicazioni possibili. Quale sarebbe quindi questo aspetto ruolistico? sono un guerriero e quindi sono... [coraggioso]? ovvero tutti i guerrieri sono [coraggiosi] (e/o viceversa)? è questo ciò che volete? mi pare invece evidente che ciò sia solo un peggiorativo e che ogni giocatore dovrebbe essere libero di decidere se essere o meno [coraggioso] o viceversa decidendo di essere [coraggioso] scegliersi la classe che preferisce. Ridurre così le opzioni creerebbe un mondo molto povero e semplicistico. Notare che lo stesso discorso vale per qualsiasi aggettivo vogliate sostituire a [coraggioso]. Anche per il druido di cui abbiamo detto necessariamente amare la natura in realtà così non è, basta prendere la CdP del druido rinnegato. E però mi domando se sia necessario prendere quella CdP per rinnegare la natura... a mio parere lasciare libero il giocatore può solo produrre dei PG migliori. Ho vissuto a lungo nel bosco quindi sono un... ranger/druido? ma perché mai? da voi tutti i boscaioli sono ranger o druidi? O viceversa per diventare ranger bisogna perdersi nel bosco? capisco che uno non possa diventare ranger stando chiuso in una stanza ma i metodi per farlo sono infiniti e lasciarli a libera scelta del giocatore non può che rendere il PG più vivo (quindi migliore interpretativamente). Nel complesso queste "regoline" che volete mettere in nome dell'interpretazione non aiutano chi non vuole o non sa farlo ma in compenso ostacolano e limitano chi vorrebbe. Ottimizzazione e interpretazione secondo me non si conoscono neanche ma diventano nemici grazie a queste imposizioni (mentre diventano amici grazie a regole per l'interpretazione fatte come si deve). Il giocatore infatti si trova a scegliere forzatamente la propria classe (e capacità, talenti, incantesimi etc) in base a due diversi tipi di considerazioni: la potenza (ottimizzazione) e l'interpretazione. Qualora una data classe sia buona per una ma non per l'altra dovrà effettuare una scelta rinunciando ad una delle due. Alcuni rinunceranno alla prima, altri alla seconda ma in entrambi i casi rinunceranno a qualcosa quando non ce ne sarebbe stato alcun bisogno e in cambio non ne avranno assolutamente nulla. "Ambientare" una CdP lo trovo orribile e assolutamente controproducente. I cavalieri di porpora. Ma davvero serve una CdP per creare una organizzazione? ogni organizzazione dovrebbe avere una sua CdP specifica? non posso entrarci in nessun modo senza prendere quella CdP? e se non ammazzo quasi ritualmente un tizio non posso diventare assassino? perché?? si rifiutano di insegnarmi? e se li pago? e se li charmo? e se faccio finta di uccidere qualcuno? ambientare uan CdP significa solo creare conseguenze esileranti che rovinano l'interpretazione, limitano la personalizzazione del PG e la rendano una cosa concreta che neanche una laurea al giorno d'oggi lo è. Le classi (e CdP) sono trasparenti, invisibili, astratte... nessuno al mondo va in giro a dire: sono guerriero multiclasse ladro... Un Mago 5/ Crusader 1/ Jade Phoenix Mage 4/ Abjurant champion 4/ Jade Phoenix mage 6 da un punto di vista interpretativo ha più potenzialità di un un mago6°/guerriero2°/incantaspade10°/mago2°, poi sta al giocatore. Certo che se quel livello da crusader deve giustificarlo ma il DM ha deciso che solo all'accademia tal dei tali del regno x si insegna detto stile di combattimento e che accettano solo gente con profondi e intimi motivi per farne richiesta il risultato sarà probabilmente pessimo ma la colpa è del DM che ha messo troppi paletti, non del giocatore. Paletti che peggiorano l'interpretazione per tutti, non solo per lui. Se si vuole semplificare l'interpretazione bisogna togliere i paletti, non metterli. Tra al'ltro per passare di livello si dovrebbe avere un periodo di calma all'interno di un luogo dove è possibile addestrarsi (tipo una cittadina) e quindi si può giustificare il 99% delle classi (il guerriero durante la partita nonha mai avuto a che fare con la magia ma al passaggio di livello in città si sottintende studi presso un mago e quindi prende un livello di mago)
  18. thondar

    Becmi... E6?

    Il sesto livello non è stato scelto come percentuale sul livello "massimo" (epici esclusi) ma come limite oltre il quale i PG diventano troppo forti quindi sarebbe da ricercare tale limite anche nel BD&D, indipendentemente dal livello massimo. E' vero che un Pg del basic è meno forte di uno della 3° ma comunque un mago prende il terzo livello degli incantesimi al 5° ed è li che iniziano i problemi seri. Per il resto sarebbe da guardare quali altre modifiche l'E6 ha introdotto e come queste influenzano la potenza del PG
  19. il rodomonte non ha scelta. E neanche il ladro. Con soli tre PG, tra cui un druido, devono entrambi essere in prima linea perché non si possono permettere build subottimali (arcieri). Il druido invece può scegliere perché sarà comunque più forte degli altri. Puoi aiutarli sia con oggetti che con nemici adatti. Dare più oggetti magici ai Pg più deboli è un aiuto, sperando che il giocatore del druido non si risenta (avvertilo). Anche calibrare nemici adatti è una buona cosa quindi nemici vulnerabili ai furtivi, nemico singolo contro il rodomonte, nemico più forte contro il druido. C'è però il problema che al druido andrebbe la gloria maggiore quindi affrontalo non con un nemico più forte ma piuttosto con un nemico più ostico e resistente alle sue capacità (quali siano lo sai solo te). Ovviamente non sempre potrai farlo, ma pazienza. no, ognuno sceglie la build che vuole. Solo di al druido di non esagerare e di fare in modo da non rubare spazio agli altri. come dicevo oggetti utili ai PG più deboli (vedi tu man mano) si. Usali solo in modo sporadico punteggi alti non gli renderanno più facile giocare, comunque pazienza
  20. Io ho applicato solo un paio di regoline e mi hanno risolto molti problemi*: 1) di ai giocatori di non esagerare e di lasciare spazio agli altri PG 2) se è sgravo non funziona. Ti sconsiglio fortemente invece di vietare alcunché: la bellezza è nella varietà delle scelte possibili e ogni cosa che banni è una perdita e pure grave. Guarda caso per caso se quanto hanno scelto, nel loro PG, sia accettabile o no. E casomai glielo fai cambiare, anche successivamente *non tutti: 1) autolimitarsi per i giocatori non è il massimo 2) certe cose sono comunque sgrave anche a non volere 3) non sempre è facile rendersi conto di cosa sia sgravo
  21. Non puoi. Non riesco a trovare dove è scritto ma era specificato
  22. guadagnare livelli pg 27
  23. no, ce ne è uno solo, la descrizione dell'incantesimo, alla voce Componenti materiali dove "Unless a cost is given for a material component, the cost is negligible" PS: specifics NON vuol dire elenco dettagliato ma dettagli. In che dizionario dice diversamente? E comunque le singole voci vi sono anche descritte nei dettagli, o almeno il prezzo delle componenti, come citato sopra. riguardo alla dimensione dei focus (non delle componenti a essere precisi) siamo d'accordo, perché c'è scritto "focuses that wouldn’t fit in a pouch" ma riguardo al numero no perché c'è scritto il contrario "is assumed to have all the material components". Poco realistico, indubbiamente, ma le regole dicono questo. Poi, possiamo discutere delle tue HR la famosa M indica "a spell with a material [...] component, [...] that is not normally included in a spell component pouch" ovvero 1) anche se c'è la M a volte può essere inclusa ("normally" significa questo) 2) se non c'è la M normalmente è inclusa (altrimenti ci sarebbe la M) tu invece stai dicendo 1) se c'è la M non è mai inclusa 2) se non c'è la M spesso è esclusa uguale mi domando allora perché non indicare semplicemente quelle sempre incluse? leggi sotto allora ti manca il bello perché fino a qui sarebbe facile. In discussioni precedenti ha affermato che di ogni singola componente bisogna indicare dove la si tiene e come la si protegge perché non sai mai che il guerriero ti spacchi la borsa, poi la tasca destra o che tu cada in acqua o ti ci sieda sopra
  24. thondar

    Dubbi da DM

    Secondo la Volo's Guide to Cormyr (AD&D2°ed) ci sono due distaccamenti: uno da 1000 soldati, l'altro da 1700 coadiuvati dalla milizia cittadina di 220 soldati aumentabili a 3000. Oltre questi ci sono tutte le guardie private, etc e molti mercenari tra cui la red raven company Più in generale in una nazione medioevale, secondo BD&D, nelle forze armate ci sono -massimo- da 1,5% (combattenti solo maschi) a 2,5% (maschi e femmine) della popolazione in tempo di pace e 10 volte quello in tempi di guerra. In società meno avanzate le percentuali aumentano.
  25. Tra l'equipaggiamento e i beni acquistabili si trovano la maggior parte dei prezzi dell'equipaggiamento e dei beni acquistabili. I prezzi delle componenti si trovano tra i prezzi delle componenti che sono indicate nella apposita voce della descrizione dell'incantesimo "A material component is one or more physical substances or objects that are annihilated by the spell energies in the casting process. Unless a cost is given for a material component, the cost is negligible" Comune? se ti riferisci a quelle che dico io sono rare, esotiche e uniche. Per i materiali arcani comuni (anche ammesso siano le componenti materiali, che è una tua supposizione) il prezzo non c'è. E comunque la borsa delle componenti mica te la regalano. e visto che le regole dicono diversamente evidentemente quel manuale va letto in altro modo o è sbaglaito (il PHB è la fonte primaria) sicuramente non è un'infrazione della regola zero (nulla lo è) ma altrettanto sicuramente stai andando contro le regole standard.
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