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Classe Difficoltà Elicottero
thondar ha risposto alla discussione di ilcantastorie in D&D 3e personaggi e mostri
Potresti trovare interessante anche questo è per il basic ma puoi adattarlo -
Se hai proposto di farli allenare per salire di livello immagino che tu volessi fargli fare fin da adesso un'avventura per livelli alti... in tal caso ha poco senso inserire avventure casuali per fargli prendere livelli... allora fagli proseguire la campagna secondo avventure collegate da una trama interessante (combattete nel megadungeon per salire di livello non credo sia una trama, tantomeno interessante). Non tutte le campagne iniziano al 1°liv e non c'è niente di male giocare i primi 5 livelli e poi saltare al 15° (cioè, è un pò strano, ma comunque non è errato). L'unica cosa è che i tuoi giocatori siano d'accordo... chiediglielo. Se accettano non perdere troppo tempo a spiegare/narrare cosa succede durante il loro "allenamento"... sanno tutti che è un artifizio narrativo e non serve provare a nasconderlo. Con questo non voglio dire che tu li faccia salire di livello senza dirgli nulla, ma non serve neanche che tu ti faccia problemi particolari. Oltre all'allenamento puoi dare per scontato che abbiano fatto pure qualche avventura (no, non serve che tu gli racconti quali) e che siano passati diversi anni.
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che uno stupido sia anche violento lo dici te, così come è parere tuo che uno stupido e violento non sia in grado di appassionarsi a qualcosa e perderci tempo per impararla. E di nuovo ti sei rifugiato in caso particolarissimo mentre qui il problema è generale: il giocatore può giustificare con facilità moltissime conoscenze che gli permettono di risolvere la maggior parte dei problemi. l'intelligenza in D&D copre tutti i campi... inoltre la maniera "comune" non è definita da nessuna parte. Per me risolvere un indovinello può essere comune (e probabilmente lo è). Anche far vedere la sua Intelligenza nel campo che lo compete significa solo che negli altri campi non ruolerò la sua intelligenza, nel suo campo non saprò come ruolarla... ovvero non è possibile ruolare un PG più int di te. E tra parentesi intendo che non è possibile pensandola come te no, è il gioco che non è adatto le scoperte sono al limite del verosimile, per questo non capiteranno... l'indovinello del cavallo un pò meno ma già è un pezzo in là, altri indovinelli invece sono la normalità, così come i mille altri casi nei quali non sei in grado di dirmi se riuscirò a risolverli e quanto tempo ci metterò (se non tirando a caso) il fatto che ci siano regole non significa che queste funzionino o che piacciano sono le regole che limitano al mia costruzione del PG perché se avessi speso 10+ in int avrei speso 6 in destrezza... Inoltre non vedo perché avendo 10 non dovrei avere gli stessi problemi rispetto uno che ha 18. Ed infine, il 6 mi da i problemi che dicono le regole, gli altri sono limiti che mi imponi tu in modo arbitrario. non "si definisce" ma "TU definisci in modo arbitrario e quasi casuale" e non devi definire solo se serve int o sag ma anche tutto il resto che ho nominato. Inoltre sono proprio curioso di sapere come fai a definire da cosa dipende la mia risposta visto che dipende dalla mia interpretazione... non secondo le regole che definiscono bene quelle situaizoni dipende da come lo poni, ma che tu faccia bene è da vedere. Un indovinello come nel mio esempio è posto ai giocatori perché non siamo d'accordo su quei limiti non hai chiaro in che contesto tale frase vada applicata. non sono pubblico perché partecipano insieme a me potrà divertire ma non è un gioco
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ma abbiamo detto che non dipende solo dall'intelligenza la capacità di risolvere gli indovinelli o più in generale i problemi... abbiamo detto dipendere pure dalle esperienze passate (e da molte altre cose) e tu hai detto che difficilmente un combattente orso si sarà messo a imparare il giochino del cavallo ma ad nessuna parte è scritto che se sei stupido odi i giochini di logica... embè? ancora non mi hai detto se riuscirò a risolvere il problema del cavallo e quanto tempo ci metterò... certo, mi hai detto che molti non sarebbero in grado di rifare una delle scoperte scientifiche più grosse dell'umanità... il che ci dice ben poco perché non è la situazione normale che ti troverai a masterizzare. la risposta netta dipende dal master e dal metodo di masterizzazione ma non è esente da critiche, come non è esente da critiche il comportamento del giocatore. Ma per l'appunto la differenza sta nel fatto che nel caso del troll ci si basa su regole mentre nel caso dell'indovinello (e ancor più del problema generico) ci si basa su opinioni su aspetti che le regole non coprono e che limitano la possibilità di azione del giocatore (non del PG). se parli di una prova di forza quanto dici è il risultato di una regola per certi versi coerente ma di una interpretazione pessima. Stessa scena può accadere anche nel caso dell'indovinello quando lo risolve il mago ma ne da una spiegazione stupida/fuori carattere. Il problema non è la capacità all'atto pratico del PG (che non conosciamo in quanto non abbastanza definita) in rapporto alla capacità richiesta dal problema (che non conosciamo in quanto dipende da non si sa bene quali caratteristiche, richiedendo che siano non si bene a quale livello e da mille altri fattori non coperti dalle regole, tra cui le esperienze passate che non conosciamo) ma il problema è l'interpretazione che il giocatore da delle azioni compiute. è proprio di questo che stavamo parlando. Nel primo caso conta la scheda perché nelal scheda c'è scritto cosa posso o non posso fare. Nel secondo caso invece non c'è scritto! Nel primo caso proponi un problema ai PG che devono risolvere i PG tramite le regole apposite. Non mi metti in mano una barra di ferro da piegare. Nel secondo caso invece il problema lo proponi A ME e da nessuna parte trovo scritto se il PG può o non può risolvere quel problema. Da nessuna parte trovo scritto se il problema posso risolverlo con int o con sag (salvo casi particolari), da nessuna parte trovo scritto quanta int/sag devo avere per poter risolvere il problema. E usare la testa (propria) per risolvere i problemi fa parte del gioco, mentre non ne fa parte piegare barre di ferro o fare flessioni. E questo vale anche nel caso specifico che si parli di indovinelli, seppure c'è da chiedersi innanzitutto se al gruppo piace risolverli perché tu dai per scontato che si debba avere int alta (o non bassa, se preferisci) per risolvere questi problemi quando in generale non è così perché intervengono mille altri fattori. Poi, in certi casi specifichi potrebbe anche essere ma spetta al giocatore limitarsi per fare una buona interpretazione e sono veramente casi specifici. mai detto, ho detto che GdR e recitazione sono cose differenti. Ci sono dei topic dove se ne parla... per prima cosa la recitazione non è un gioco (per quanto possa divertire), per seconda cosa spesso presuppone un pubblico
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anche fosse resterebbe barbaro/berserker/combattente orso... combinazione che a detta tua non permette di giustificare conoscenze (non coperte da regole) acquisite e come te lo immagini visto che secondo te rappresenta una intelligenza del tutto al di fuori del comune (che secondo te varia da 9 a 11 apparte eccezioni)? E tu sai come potrei comportarmi io? tu sai se riuscirò e in quanto tempo a risolvere il problema del cavallo? è quello che tu stai proponendo: non puoi rispondere perché il PG non è capace. La differenza è nel primo caso c'è scritto che non è capace, nel secondo caso invece non c'è scritto ed è una cosa del tutto soggettiva che ti inventi tu. i giocatori pensano di dover essere loro di persona ad andare nel bosco e non mandarci i loro i loro PG. Viceversa quando li inviti a giocare pensano di dover mandare i PG a sfondare le porte, lo sanno che non conta quanto siano forti loro di persona. Invece le scelte che i loro Pg faranno, quelle sanno che dovranno farle loro, se gli fai un indovinello è a loro che lo fai, non ai PG perché un GdR è ben diverso dalla recitazione. la qual cosa non è più coerente e resta poco divertente... penalità che infatti nessuno ti toglie.
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dnd tutte le edizioni Il futuro di D&D
thondar ha risposto alla discussione di Sniper in Dungeons & Dragons
e allora se parli delle options vale quanto dicevo: manuali semi sconosciuti e ancor meno usati ("integrati" o meno che fossero), al pari del tome of battle. E per entrambi le differenze con l'edizione successiva sono ridotte. -
non è un controsenso perché tu NON sai cosa farebbe una persona intelligente e una stupida in una determinata situazione in quanto influenzati da mille fattori determinanti e in quanto tu non hai la minima idea di cosa significa avere intelligenza 14 o 6 no, solo in pochissimi casi potrai dire che non ti sembrano coerenti e sarà solo una tua opinione discutibilissima. Solo quando il giocatore va contro qualcosa di scritto nei manuali (o nella tua ambientazione) puoi parlare propriamente di incoerenza e anche in tal caso il giocatore ha semplicemente ruolato male non la sua scelta di rispondere ma il modo in cui ha risposto. le statistiche non ci sono, ma ciò non toglie il concetto che c'è dietro... e tra parentesi lui è pure combattente orso.... barbaro/berserker/combattente orso... non parlo solo di saggezza, parlo anche di quei mille fattori non definiti dalle regole e che nella stragrande maggioranza dei casi sono determinanti continua a restare un caso particolare dove serve solo la logica, anzi dove secondo noi serve solo la logica perché poi in effetti non lo sappiamo... il punto è il contrario... il QI è solo un fattore dell'INT intesa come statistica di D&D e mentre esistono metodi per misurare il QI non esistono metodi per misurare l'INT quindi non potrai mai sapere con esattezza cosa può o non può fare un tizio con INT6 quindi non ha senso impedire risposte agli stupidi Allora amemttiamo che tutte le persone del mondo reale abbiano INT comprsa tra 9 e 11... questo gioca a tuo sfavore perché vuol dire che al di fuori di tali valori non hai alcun riferimento per giudicare cosa sappiano o non sappiano fare. in base agli stessi elementi il PG con INT6 non conosce il drago, per quanto tu sappia il manuale a memoria e quindi dovrai far finta di non sapere. Il problema nasce quando non c'è nessuna regola che ti definisce ciò che sai o ciò che non sia o ciò che capisci e ciò che non capisci, ovvero nel 99% dei casi non è dal riuscire a dare una soluzione che si misura l'intelligenza, visto che dare la soluzione non dipende solo da essa non è pessimo, quello va bene perché è un sfida rivolta al PG e nessun giocatore si siede al tavolo pensando di essere impegnato in prove di forza reali mentre si aspettano di dover usare la testa. Se proponi ai tuoi amici una gita nel bosco e questi si presentano con lo zaino probabilmente resteranno contrariati quando li farai giocare a D&D perché si aspettavano altro. ci sarebbe coerenza se tu facessi risolvere l'indovinello con una prova di int ma ci sarebbe meno divertimento e meno interpretazione perché diventerebbe un tiro di dado. Quanto al comodo continui a dimenticare che sono associate penalità ad un bassa int, penalità che riguardano il PG, non il giocatore
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dnd tutte le edizioni Il futuro di D&D
thondar ha risposto alla discussione di Sniper in Dungeons & Dragons
Ma chi sta parlando della revised, io sto parlando della serie Player/DM option, e pure tu lo stavi facendo... te l'ho pure chiesto per essere sicuro di parlare della stessa cosa. Che fai prima rispondi in modo confuso e poi ti lamenti se non capisco? -
Penso che sia possibile scegliere se includerlo anche perché lui può scegliere se escludersi (RC 106)
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dnd tutte le edizioni Il futuro di D&D
thondar ha risposto alla discussione di Sniper in Dungeons & Dragons
quando ho comprato il mio primo GdR (la scatola rossa) mi sono domandato: con una longevità così lunga (all'epoca nessuno si opponeva alla fiaba che con un GdR ci puoi fare tutto) come faranno a guadagnarci? Dopo l'ho scoperto... ma con piacere! Certo è un gioco che interessa solo a chi ha voglia di leggere quindi la 3° ha avuto successo nel MONDO perché si rifà a manuali tradotti in ITALIANO? Per quanto fossero esistiti da 5 anni erano comunque semi sconosciuti, come lo è il Tome of battle. come lo sono i paragon path. Entrambe le edizioni hanno portato notevoli cambiamenti, secondo me e secondo la maggioranza la 4° ha portato cambiamenti più marcati ma secondo una minoranza non trascurabile questo primato spetta alla terza. -
alla fine puoi considerarlo fantasy quasi puro... neppure a me piacciono gli ibridi ma ci si salva e nel complesso l'ambientazione è carina (più vai avanti e più le cose tornano) e i libri non sono scritti male (restando nell'ambito fantasy). Certo non è il classico fantasy Fizban è un personaggio un pò particolare, compare in più libri di serie differenti, è un pò il cocco degli autori o l'autori stessi che strizzano l'occhio al lettore introducendo una parentesi comica e volutamente stonata (e rompendo la quarta parete, come dice la wiki). Riesce con successo a rendere l'idea di quello che sa tutto. Può non piacere (anche a me non piace) ma è una tecnica di volta in volta usata in letteratura, nulla di clamoroso. Comunque dovrai sopportarlo solo sporadicamente
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dnd tutte le edizioni Il futuro di D&D
thondar ha risposto alla discussione di Sniper in Dungeons & Dragons
evoluzione di un sistema base molto poco noto e ancor meno giocato se parli della serie Player/DM option io ho scartato giochi perché ne avevano pochi -
resta il fatto che non puoi tener conto delle esperienze passate senza sapere quali esse siano. se anche avesse 10 sarebbe sempre molto meno della maga drow. La differenza non è significativa solo quando inferiore a 10 quindi i tuoi indovinelli non sono rivolti a lui, stai escludendolo da una parte del gioco in base a un parametro del tutto soggettivo, perché potrai trovare dei casi in cui serva solo l'intelligenza ma in generale non sarà così. E quei casi sono limitati allora l'esempio che hai fatto te non è attinente al topic ma ne esplora solo un fattore. Qui non stiamo parlando se uno con un basso QI possa ricolvere i giochini appositamente studiati per misurare il QI, ma stiamo parlando in generale. Ma anche in quel caso pur avendo basso QI potrebbe ottenere buoni risultati se fosse allenato e potrebbe essersi allenato proprio per non sentirsi stupido... questo lo dici te. Mi piace pensare che le caratteristiche siano in grado di riflettere la differenza di intelligenza che vedo tra le persone reali (e magari andare oltre per valori elevati) quindi se vedo due persone con intelligenza differente immagino che tradotto in D&D avrebbero valori differenti e non che un 9 (o un 7 se preferisci) rappresenti il più somaro della classe e 11 il più bravo. E certo, c'è anche il fattore di "applicazione", che rende ancor più sbagliato basarsi solo sul valore di intelligenza come vorresti fare te. no, invece il problema ci sarebbe uguale qualora avesse più di 10... col tuo sitema sarebbe possibile interpretare correttamente solo PG con la stessa identica intelligenza del giocatore. Fortunatamente non è così motivo in più per cui la soluzione può esser data anche da uno stupido ed infatti ha tutte le penalità associate a INT 2 ma da nessuna parte è scritto cosa sia in grado di capire e cosa no. Se il DM vuole tenerne conto potrebbe far fare prove di intelligenza per vedere se risolve l'enigma oppure mettere enigmi che possano essere risolti solo da una certa intelligenza in su... entrambe soluzioni coerenti, ma pessime
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dnd tutte le edizioni Il futuro di D&D
thondar ha risposto alla discussione di Sniper in Dungeons & Dragons
Quale sia l'edizione che ha portato maggiori cambiamenti non è una cosa così scontata! Ogni due che dicono la 4° ce ne è uno che dice la terza... il che non è poco considerando anche che molti non conoscono la 2° e quindi non possono fare il paragone. Io voterei la 4° eppure l'aria di D&D la sento più che nella 3°, tanto che sono in molti a parlare di un ritorno alle origini. E sicuramente preferisco comprare un gioco con meccaniche differenti piuttosto che una 3.5 revised con manuali quasi doppioni -
videogiochi Dwarf Fortress
thondar ha risposto alla discussione di Maiden in Videogiochi e Informatica
Ho provato questo gioco ed è proprio carino! Ho anche smesso di giocare a Dragon age per giocare a questo!! -
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voglio andare a parare che il tuo sistema per riportare il tutto alla sola caratteristica di intelligenza, escludendo le esperienze passate, il vissuto e la cultura di PG e giocatore funziona solo nel singolo caso da te riportato (che quindi non è un esempio), ovvero un indovinello basato esclusivamente sulla logica (e ammettendo che logica e intelligenza coincidano). Ma in un'avventura forse vorrai mettere anche altri tipi di indovinelli (altrimenti sarebbe limitante) e sicuramente si presenteranno situaizoni dove il giocatore è chiamato a usare l'intelligenza, ma non solo essa ed il problema si ripresenta: il BG non va mai abbastanza a fondo da permetterci di capire cosa il PG sappia e cosa no non vedo perché. Non siamo a teatro dove bisogna seguire una parte scritta da qualcun altro. Qui siamo noi stessi a decidere cosa fare tenendosi in certi limiti e entro le regole, peccato che non ci siano regole al riguardo degli indovinelli (ed è bene così), e nenache lontanamente. Se io decido di risolvere un enigma con il mio guerriero stupido farò in modo di descrivere la scena coerentemente alla mia stupiità, proprio perché voglio interpretare, oppure posso non risolverlo, ma è una mia scelta non un obbligo perchè non è vero che +intelligente = +bravo a risolvere enigmi. Davanti a Moria non è Gandalf che risolve l'indovinello... perché se ti dico: il potente mago vi fa un indovinello, per rispondere dovete superare una prova di intelligenza DC20. Allora sto facendo un indovinello ai PG e sono loro che risponderanno tramite una meccanica semplificativa inventata per l'occasione (la prova di intelligenza) Ma se ti dico: il potente mago vi fa un indovinello: che è quella cosa talmente leggere che anche un uccello la può portare ma talmente pesante che può abbattere un uomo? Allora l'indovinello lo sto facendo a te perché non hai alcun mezzo per sapere se il tuo PG saprebbe rispondere o meno (magari l'ha già sentito il giorno prima). il GS si usa per calcolare il livello di incontro che indica la difficoltà relativamente ai PG. Però ai PG costruiti in un certo modo perché se sono troppo forti o troppo deboli sballa tutto e il sistema non da più risultati corretti
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il fatto che esistano cose più limitanti non significa che non sia limitante anche quella da te proposta tanto più che la discussione non riguardava gli indovinelli ma il comportamento del PG in generale. E per l'appunto il BG non va mai a fondo da permetterci di capire cose sappia e cosa no quindi lo fai risolvere con un tiro di dado? quando è divertente, usiamo i dadi, quando è divertente usiamo la testa... il PG stupido ha pochi punti abilità, pochi linguaggi, etc. Inoltre c'è una cosa chiamata interpretazione il GS
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Non vedo perché dovrebbero dire cose che non stanno ne in cielo ne in terra... in tal caso si vede che non ci arrivano e puoi comunque lasciare perdere tanto l'interpretazione non la fanno comunque. Se non riescono non riescono...
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fare solo indovinelli basati puramente sulla logica non lo trovi limitante? E comunque che valore di intelligenza serve per risolvere l'indovinello del cavallo e cosa ti fa pensare che serva proprio il valore che hai detto te? Inoltre se un PG avesse tale valore potrebbe risolvere l'indovinello anche se il giocatore non ci riesce? no, io non gioco affatto l'"intelligenza di gruppo", è qualcuno che ha suggerito che se il giocatore del barbaro sa la risposta invece di farla dire al barbaro può dirla al giocatore del mago che la fa dire al suo mago. E stavo sconsigliandolo questa è pensata sul PG mentre gli indovinelli sono pensati sul giocatore altrimenti sarebbero solo delle prove di intelligenza (come il cercare tracce è solo una prova di soppravvivenza). Ed infatti il giocatore non riesce a trovare o meno le tracce in base a quello che dice ma in base al tiro del dado non contesto la forma ma l'essenza. tu dici che è una sua scelta, io dico che è una scelta obbligata (nella pratica) dalle regole. E' il gioco che ci dice che i maghi sono intelligenti ed i chierici saggi.
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all'atto pratico il giocatore non dirà frasi che non stanno ne in cielo ne in terra ma al massimo dirà frasi che secondo te non stanno ne in cielo ne in terra. Comunque so che sono in molti a pensarla come te, è già venuto fuori in molte altre discussioni quindi diciamo che sono due scuole di pensiero differenti.
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un videogame è in grado di gestire sistemi molto più complessi o per lo meno di memorizzare molti più dati. Tu vorresti veramente segnarti tutte le relazioni tra PG e PNG? il problema è nel definire queste frasi giuste (e qaunto sono giuste) perché alla fine succede che se il PG indovina le frasi che il DM ritiene giuste ha bonus altrimenti no. E questo significa che i PG sono costretti a fare quello che piace a te. Diverso è il caso normale dove bonus/penalità ci sono, ma solo in casi eclatanti. E cosa fai se un PG continua a parlare finché non diventa amico? nei videogame le frasi sono scelte tra poche e più di quelle tante non puoi dirne... ma veramente vuoi sentire il PG che racconta il suo precedente combattimento? Detto questo ti consiglio dynasties and demagogues dove troverai delle regole sul dibattito politico che potresti trovare interessanti
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abbia pazienza ma shalafi ti ha fatto una domanda molto intelligente e la tua non è una risposta alla sua domanda. Non ti sta chiedendo quanto difficile sarà l'indovinello ma se sarà rivolto alle conoscenze dei giocatori o dei PG. Le conoscenze dei giocatori sono quelle cose imparate nel mondo reale, per esempio i numeri primi. Le conoscenze dei PG sono quelle cose che i PG imparano nel loro mondo ma che i giocatori probabilmente non sanno e che comunque da nessuna parte è scritto cosa siano esattamente. Mi sai dire che tipo di storie si raccontano attorno ai fuochi i barbari? Inoltre ti fa notare che nel caso di Pg ultra-intelligenti ha poco senso pensare ad un indovinello e dopo modificarlo per dargli degli aiuti. Oltre alla perdita di tempo da parte tua e alla difficoltà di gestione per dare l'indizio solo a lui, non divertirebbe neanche risolverlo per prima cosa è il giocatore che deve descrivere e non il DM e comunque qui il problema è di interpretazione e non di chi risolve l'enigma. Inoltre tu stai guardando le cose dal punto di vista della fiction prodotta mentre sarebbe più interessante guardarla dal punto di vista del gioco reale. Anisetta: e che ne so? io neanche ci so giocare a chacchi Gianpierferdy: io ho capito, guarda basta che prima fai i bordi, poi vai verso il centro Anisetta: è? cosa? così? Gianpierferdy: ma no, spostalo li Anisetta: qui? Gianpierferdy: si Anisetta: e ora? Gianpierferdy: ora li Anisetta: sicuro Gianpierferdy: si, dai continua... ma no, non così, guarda faccio io. Ecco fatto Anisetta: ah, ok. Bè, la maga con dita agili e leggere risolve l'enigma in sole sessanta... quante erano? Gianpierferdy: 63 Anisetta: ok, 63 mosse. Che succede? ecco, questo è ciò che succederebbe in realtà col tuo sistema e la fiction è pessima. ovviamente perché l'indovinello è rivolto ai giocatori mentre le regole sul peso sono rivolte ai PG le caratteristiche non sono state scelte, sono state tirate... è la loro distribuzione che viene scelta ma in base alla classe da fare e non al voler il diritto di giocare anche quando ci sono gli indovinelli quindi la scelta non è libera. I vantaggi dello gnomo sono aver più incantesimi, più punti abilità, più lingue, etc ma non quello di poter essere l'unico a partecipare agli indovinelli
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Ci sono due scuole di pensiero riguardo indovinelli e simili: quelli che dicono che sono rivolti ai giocatori e quelli che dicono che sono rivolti ai PG. Se li rivolgi ai PG per risolverli sarebbe più coerente fare una semplice prova di intelligenza (nonostante c'entrino altri fattori, come la saggezza e le consocenze) perché sapere di avere INT14 non ci dice assolutamente nulla sulle probabilità di risolvere un dato problema (per esempio quello del cavallo). Se invece li rivolgi ai giocatori saranno loro a dover dare una bella interpretazione di come e perché hanno trovato la soluzione (o magari decidere di non dare la soluzione pur sapendola). Per esempio il barbaro potrebbe dire semplicemente che il gioco del cavallo gli era stato fatto da bambino e ci aveva messo un mese ad impararlo...
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non mi farei di questi problemi, sono termini tecnici per capirsi tra giocatore e DM. Il druido li chiamerà bestie magiche perché hanno capacità magiche o li chiamerà come pare a lui... dipende... La prima cosa da fare è capire se si vuole o no concedere quanto richiesto. In generale eviterei di concedere talenti e capacità varie in modo permanente. Se riteniamo accettabile concederle allora si può proseguire con varie strade che vanno dal concederle e basta al concederle dopo un'avventura al concederle con qalche effetto negativo divertente per il giocatore (il che probabilmente implica il parlarne insieme). punto primo: ti va bene quel desiderio? perché non si prende invece la CdP fatta apposta? punto secondo: ti va bene che esista quel druido? sei pronto a gestirne le conseguenze in modo divertente? il desiderio non scende gratis dal cielo ma è un normale incantesimo del 9°liv che costa 5000 PX. Quando lancio pioggia di meteore non devo fare un'avventura per farle cadere, non pago 5000 PX e ottengo un effetto maggiore (in questo ambito) di desiderio (che non può riprodurre altri incantesimi del 9°). Far giocare un PG temporaneo è una pessima idea perché stai facendo pagare il conto del desiderio al giocatore invece che al PG (sempre che non sia lui a volerlo fare)