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dnd 4e Sul perché le Challenge per me sono un meccanismo fatto male
thondar ha risposto alla discussione di fenna in Dungeons & Dragons
Non sono semplicemente parole in inglese ma anche termini tecnici ben specifici. Ho spiegato dopo cosa intendevo -
dnd 4e Sul perché le Challenge per me sono un meccanismo fatto male
thondar ha risposto alla discussione di fenna in Dungeons & Dragons
Le CD dipendono dal livello della sfida, quindi nel manuale la difficoltà è anche, ma non solo, il livello. Poi a seconda delle abilità usate posso avere prove difficili, facili o medie in numero maggiore o minore (fermo restando i successi totali) ma questo dipende dalle strategie adottate dal gruppo e non è calcolabile a priori (nel senso che tu non sai se faranno tre prove facile e due difficili o viceversa). Anche la complessità però influenza la probabilità di riuscita della sfida, c'è un sito dove hanno fatto tutti i calcoli ed è ovvio visto che a parità di fallimenti aumentano i successi necessari. il DM deve deciderli entrambi e uno influenza l'altro. Metti che vuoi dare ai Pg di livello 5° una possibilità del 60% di successo (puoi trovarli calcolati). Se usi una sfida a complessità 3 devi usare un livello 5 mentre se usi una sfida a complessità 5 dovresti usare un livello 4. il discorso è lungo. In breve non ti capiterà di fare una task durante la sfida se non per motivi non legati alla sfida e indipendenti da essa (e cioè che non forniscono successi/fallimenti). Questo perchè la sfida è un'altra meccanica che serve a giocare una scena non di combattimento calibrandone al difficoltà con precisione. In pratica: non importa che tu faccia, le CD sono queste (con quella piccola variabilità tra prove facili/moderate/difficili che dipende da una strategia corretta). Sei del 4° livello e vuoi impedire al sospettato di bruciare le prove? questo sospettato è nascosto dietro una porta di adamantio? bene, qui le cose sono due: o il DM non vuole che butti giù la porta e quindi mi da fallimento automatico se ci provo o il DM ha sbagliato a descrivere quella porta come di adamantio quando io sono solo al 4° livello. Mettiamo comunque che la porta sia più modesta. La skill a task mi dice la CD per buttare giù una porta di legno. Ma io non devo buttare giù una porta di legno, bensì devo buttare giù QUELLA porta di legno e velocemente (per fermare il tipo). Ecco quindi che la CD può essere diversa. il conflitto prevede una serie di azioni ma non una serie di task. Si fa un unico tiro su un'unica abilità per risolvere tutto il conflitto che potrebbe comprendere anche azioni che risolte con i task prevvederebbero più tiri, magari su più abilità. La porta d'adamantio è stata chiusa male dal mago, per questo è risultato più facile aprirla. Oppure era già indebolita. La coerenza della fiction la trovano i giocatori (e/o il master) mentre la coerenza della regola non c'è perchè questa regola agisce a livello dei giocatori e non dei PG. Potrei dire che non è physical Engine. se guardi gli esempi vedi che non è così perchè per compiti tabellati da skill indicano comunque la CD facile/media/difficile -
dnd 4e Sul perché le Challenge per me sono un meccanismo fatto male
thondar ha risposto alla discussione di fenna in Dungeons & Dragons
vero e sono state riprese troppe volte. Per questo non mi atterrò a quanto scritto esattamente nei manuali e riviste (devo ancora studiarmi tutto come si deve) abbastanza su questo ho dei dubbi. Penso dipenda molto dall'esperienza del master. Da stare attenti però a non voler usare le skill challenge quando servirebbero delle sfide o quando i giocatori non vogliono usarle I commenti che seguono (degli altri utenti) mi portano a precisare una cosa. E' realistico che alcuni PG non siano propriamente adatti a risolvere un certo problema e se ne tengano fuori... ma non ce ne importa nulla! Questo è un gioco ed è divertente se tutti possono dire la loro in ogni occasione, con maggiore o minore incisività ma comunque dire la loro. Irreale, forse ma divertente e secondo i designer il secondo aspetto prevale sul primo. E questo penso fosse quanto intendesse pure fenna Inoltre sull'irreale ci sono due osservazioni da fare: 1) si tratterà di situazioni da avventuriero e quindi adatte, più o meno, a tutti i PG. 2) la regola può essere irreale se trasposta nella fisica del mondo ma questa è una regola che agisce a livello dei giocatori e va considerato il realismo della fiction prodotta e non della meccanica di per se. Fiction che dipende da master e giocatori. Ovvero, quando il barbaro interverrà in qualche modo nella sfida diplomatica sarà il giocatore a fare in modo che il suo intervento sia realistico a livello di fiction (cioè di racconto). E tra parentesi le meccaniche aiutano perchè il suddetto barbaro avrà diplomazia bassa quindi userà un'altra abilità a lui più appropriata. Dopo questa prima precisazione aggiungo che secondo me non escludono nessuno perchè penso che i giocatori siano costretti ad agire tutti in ordine di iniziativa. Forse non è esattamente quanto scritto nel manuale ma sicuramente io faccio così e lo consiglio. Il meccanismo tramite il quale tutti i PG possono agire è proprio la flessibilità delle abilità usabili (e qui il DM può dare una mano quando progetta la sfida o quando ascolta le proposte dei giocatori). Inoltre faccio notare che questo non rende la sfida più semplice (ne più difficile) perchè se essa prevede di fare 5 volte 15 o più, tanto vale le faccia sempre il bardo che tutti a turno. L'unica cosa è che la fiction rimanga coerente. su questo non sono d'accordo perchè per quanto possa essere o meno realistico porterebbe a sballare le CD. A questo punto uno solo fa la prova e tutti gli altri aiutano... una volta ho sostenuto una lunghissima discussione sull'argomento. Secondo me era proprio quello lo scopo delal complessità: renderla più lunga e più complessa dal punto di vista della storia (ovvero con più scene) ma non più difficile, per la qual cosa c'era il livello. Trovo molto più conveniente agire separatamente su livello e complessità per gestire probabilià di riuscita e lunghezza della trama piuttosto che dover agire sulla combinazione di entrambi. Comunque sappiamo che ora non è così no, ne dubito. Durante la sfida l'azione singola non conta ma conta la scena nel suo complesso. Se sai cosa significa direi che è un conflict resolution (o piuttosto simile) e non un task resolution. Non so se la cosa sia spiegata nelle riviste comunque sconsiglio la tua idea perchè farebbe sballare la difficoltà Si, moderata ed eventualmente modificabile dal master in base a ciò che fai nello specifico ma il punto dove credo non siate d'accordo è quello spiegato al mio quote precedente può essere... forse troppo lungo, forse troppo complicato, forse troppo meccanico... forse no. Forse bastava qualche semplice opzione No. Sgravo e fuori dalal filosofia della 4°. Rendere conveniente ci può stare ma non così. Preferisco costringerli ad agire. Alla fine è un modo per dire: siete 5, se tu non agisci sei di peso e vali come un fallimento. Che non sempre ci stà ma a spesso si. dubito sia conveniente/possibile. Far perdere PF sempre non è così bello. Basterebbe fare un successo parziale come ce ne sono in molti giochi e sono lasciati a discrezione di qualcuno (ad esempio levity). Ci sarebbe da studiarci -
dnd 4e Consigli per un novellino
thondar ha risposto alla discussione di Ignifugo in Dungeons & Dragons
si, ma volevo precisare il senso di quella regola pensavo ti stessi riferendo a qualcosa di preciso riguardante il caso in questione ed ero curioso -
dnd 4e Consigli per un novellino
thondar ha risposto alla discussione di Ignifugo in Dungeons & Dragons
Non è una meccanica Physical Engine e se può essere inverosimie come meccanica non lo è come fiction prodotta. E' una soluzione per incoraggiare azioni improvvisate che magari ai livelli medio/alti nessuno farebbe se il braciere facesse 2d6 danni quale sarebbe l'idea di cui parli? sono tipi diversi di tattica perchè? la tattica serve ugualemnte e molti hanno comunque degli effetti da considerare oltre il danno. Poi che tu debba farlo per 10 round non mi risulta -
videogiochi giochi simili a gothic??
thondar ha risposto alla discussione di pierpaolo in Videogiochi e Informatica
non ricordo se soddisfa questo requisito ma prova Risen -
Secondo me invece se il potere ti permette di portare il nano adiacente allora lui va adiacente. Avrebbe poco senso se così non fosse per tre motivi 1) molti poteri che ti portano adiacente hanno un motivo logico per cui tu finisci adiacente e finire un pò distanti potrebbe essere ridicolo 2) se tu fossi stato un quadretto più lontano avrebbe comunque potuto portarti adiacente quindi questa resistenza del nano non è sufficiente a impedirlo 3) nel rules compendium è scritto che in quei casi la destinazione è assoluta, o ti porta adiacente o non puoi muoverlo. la differenza è che nel primo caso ti porta adiacente solo se sei entro x caselle (x-1 per il nano) altrimenti non funziona (rules compendium pg212). Questo rinforza la mia idea che non sia possibile un movimento parziale Quando il potere ti permette di spostare x caselle tutto sta nel decidere come gestire la cosa. Il mostro può decidere di spostare il nano di 5 in modo che lui si sposti di 4 o può farlo erroneamente spostare di 4 ma trovarselo poi a 3... suggerisco la prima sia perchè il gioco consiglia di rendere consapevoli i nemici dei poteri, sia perchè mentre lo sta spostando si accorge che resiste più del dovuto e quindi può tirarlo di più
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dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
In effetti si, perchè mi sembra che tu lo stia imponendo come un obbligo. Quindi avendo salvato il vecchio deve essere punito o no? è andato contro l'allineamento o no? è andato contro i dogmi o no? la tua personalissima opinione deve essere imposta al giocatore o no? non esiste alcun dogma che lo spinga a dare quella pozione alla bambina invece che al vecchio -
dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
seguirà i suoi dogmi quando questi entreranno in gioco... Se dall'oste ordina i cavoli invece che le carote sta segunedo i suoi gusti e no ni suoi dogmi. Nel caso in questione nessun dogma lo obbliga a lanciare detec evil, nessun dogma lo obbliga ad essere prudente quindi se ritiene il vecchio meritevole gli darà quella pozione anche senza assillarlo di domande non sarebbe male lo facesse ma non è un obbligo ne dell'allineamento ne della divinità. E nel caso in questione alle conseguenze ci ha pensato: guarire un meritevole. Forse non ha approfondito abbastanza ma nulla lo obbliga speravo fosse chiaro che intendevo dire che non sempre i dogmi definiscono i modus operandi. Nel caso in questione nessun dogma gli da indicazione sulle prova da fare per fidarsi quindi se vuole fidarsi al muso può farlo stai rispondendo ad una mia domanda dove ti ho chieste se un qualche dogma definisce le azioni da fare per accertare la bontà delle persone quindi spero che tu voglia dire un si o un no e tra le due quello che hai detto mi sembra un no. bene allora siamo d'accordo: stesso diritto a vivere. Diverso diritto alla pozione tutto fa. Qaunto sia importante nel processo decisionale lo deciderà il chierico. Liberamente Se non lo sanno ovviamente non gli faranno nulla Se il suo gruppo non ha protestato vuol dire che non ha protestato. Non vedo come questo possa interessarci. Comunque sono cose che devi chiedere a lui non a me non vedo da cosa derivi quel dovere Se poi pretendi di usarli come paletti allora si, altrimenti la scelta è del chierico secondo te il vecchio non si sa se sia buono con certezza ed io ti faccio notare che non si sa neppure della bambina che poteva essere un demone o cose del genere Si ma ora ho detto che il siero è mio, in tasca mia. L'esempio serve per farti capire che il diritto al siero è una cosa e il diritto a vivere un'altra. E non necessariamente chi ha più diritto al siero si prende il siero. non necessariamnte... potrebbe essere falso, si potrebbe trovarne un altro, etc perchè ne ha indicato la posizione. bene. E allora? Al limite ha giocato male il suo punteggio di saggezza certo, anche della bambina. Ha giudicato entrmabi buoni I PNG si, ma i PG pensano quell oche il giocatore decide di fargli pensare e in questo caso ha deciso di fargli pensare che il vecchio è meritevole e che la pozione spettasse a lui è la realtà. detect non è in grado di fornire risultati certi, così come misdirection non è in grado di difendere con certezza da detect veramente io non voglio importi nulla, sei tu che vuoi imporre un certo comportamento al chierico. E ti ho fatto notare che quello che tu avresti fatto al suo posto è del tutto irrilevante. -
dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
Risposta semplice: un eventuale errore di interpretazione delle caratteristiche non rientra nel problema del dilemma morale e casomai è punibile con uan perdita di PX, ma solo se il DM decide di adottare un sistema del genere Risposta meno semplice: avere saggezza alta non significa agire in modo saggio e ponderato in ogni situazione e per ogni evenienza. Anche se normalmente fosse prudente in questo caso poterbbe aver fatto eccezione (perchè particolarmente ispirato o che so). Oppure pur essendo generalmente saggio è pure un fesso in situazioni del genere perchè da troppa fiducia al prossimo. Sarebbe un modo di caratterizzare il PG che va oltre al semplice dato numerico e aggiunge colore. Sono saggio, ma... se dovessi consigliarlo da un punto di vista strategico sicuramente gli direi una cosa del genere questo però non vuol dire che non farlo porti alla scomunica -
dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
Non esistono chierici di Pelor fessi? -
dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
Aggiungo una cosa: ma secondo voi non può esistere un chierico di Pelor che sia fiducioso nel prossimo? -
dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
Non vedo questa necessità. Se il chierico avesse fatto la scelta giusta (vecchio buono e bambina malvagia) lo puniresti ugualmente? Da quanto dici dovresti rispondere si -
dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
che è ben diverso dal dire questo, specie se le contestualizzi: ovviamente vorrano che rispetti i dogmi, ovviamente nessun dogma ti costringe a lanciare detect evil userà atonement. Cosa succede se ha sbagliato non mi sembra il problema del topic dove invece si discute se ha sbagliato o meno non c'entra nulla con quanto detto, comunque deciderà le azioni tenendo conto anche dei dogmi. Nel caso in questione nessun dogma gli da indicazione sulle prova da fare per fidarsi quindi se vuole fidarsi al muso può farlo l'ho presa nel modo dovuto: certo che non deve aiutare i malvagi ed infatti il vecchio non lo è, secondo lui. Non c'è scritto che devo fare tre accertamenti in duplice copia. 1) irrilevante. I due diritti sono due cose diverse. Tu vuoi dire che il buon vecchio non ha diritto a vivere? 2) se c'è un rischio c'è una speranza perchè malvagio (o perchè tiranno... bè dipende da allineamento, dogma e situazione). E no, non hanno l'obbligo di accertarsi con prove in duplice copia non mi interessano i rapporti nel gruppo. avrebbe potuto, casomai. E di chi parli, del chierico? Vorresti unire un Pg perchè non aveva memorizzato gli incantesimi giusti? ce ne sono riguardo vecchi e bambini? e la bambina era una bambina presumibilmente e se il siero fosse mio, me lo togli di tasca e lo dai a lui? Allora io ho più diritto di vivere di lui? Il diritto di vivere è lo stesso (sarà scritto anche nelal costituzione), il diritto al siero è diverso la noncuranza e la buona fede possono coesistere non era questo il caso. Lui deve giudicare sulla bontà del vecchio e non su chi sia più buono tra i due. E c'è pure la presunzione di innocenza. Fosse come dici te, visto che deve combattere il male, dovrebbe fare detect su chiunque incontri infatti è errato mettere prove del genere perchè questo non è far girare il mondo ma imporre la propria visione e detect non è una prova totale. Punto per te, ma non per lui -
magia extradimensionale è sinonimo di extraplanare?
thondar ha risposto alla discussione di Arha in D&D 3e regole
nel manuale dei piano pg7 definiscano semipiano gli spazi extradimensionali che funzionano come piani ma hanno estensione misurabile ed accesso limitato e questo mi sembra il caso della reggia poi c'è una faq -
Se nella mappa usano la convenzione del triangolino per indicare il terreno difficile e se nella seggiola rovesciata questo triangolino non c'è (mentre in quelle non rovesciate c'è) allora o è terreno bloccante o è terreno libero e mi sembra chiaro che in questo caso sia terreno libero, ma se a te sembra chiaro sia bloccante, bè... hai comunque risolto
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dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
non ho detto questo. ecco, quindi non c'è scritto che devo fare tre accertamenti in duplice copia. Secondo lui non era malvagio, quindi le intenzioni sono buone 1) non vedo cosa c'entri di chi è la pozione ocn il diritto di vivere della bambina. Che la pozione sia del vecchio, delal bambina di pinco pallino o non esista proprio la bambina ha lo stesso identico diritto di vivere. Ciò che cambia è il diritto di bere la pozione 2) la domanda era chiara ed in effetti avevo risposto ad una domanda diversa da quella fatta. Anche la mia risposta però era chiara e non era quella che dicevi te. Infatti io parlavo del diritto alla pozione, tu del diritto a vivere, che sono cose diverse. non vedo perchè. Essendo tiranno malvagio i chierici buoni violeranno il suo diritto (bè, forse). certo, invece hanno deciso di andare. E non avevano motivi di fare diversamente. Quindi la pozione dovrebbe andare al vecchio. Poi per altri motivi potrebbe andare alla bambina. Potrebbe. Dipende il vecchio aveva meno tempo ne io ne te conosciamo le credenze di quel chierico. il vecchio era in pericolo maggiore perchè in stadio più avanzato (e presumibilemnte non malvagio) uhm... non vedo il divertente. Siamo tre amici nel bosco, una vipera ne morde due. Al rifugio c'è un siero ma solo uno dei feriti conosce la strada e chiede al terzo sano di andare a prenderlo indicandogli la direzione. Hanno entrambi lo stesso diritto di vivere ma il siero a chi sarà dato? quello che sto dicendo è che non esiste una scelta giusta ed una sbagliata finché lui si comporta in buona fede. 1) il fatto che sia andato a istinto lo consideri casuale? Allora non sono d'accordo. 2) all'inizio ti sembrava casuale, e ora? Uhm... difficile rispondere. Se accettiamo che l'errore sia nel sistema di gioco allora il DM ha questo diritto... è il gioco che sbaglia a darglielo. Questo ammesso che il DM stia giudicando su chi ha più diritto di vivere o su quanto approfondite debbano essere le indagini perchè se stesse giudicando su altro (come forse stai dicendo) sarebbe da vedere non importa sarebbe da chiedere a lui, ma se già il vecchio avesse avuto la sua fiducia era inutile aspettare. Esistono i chierici ingenuo o creduloni e non sono meno buoni degli altri. Tante volte abbiamo detto anche che uno potrebbe avere il diritto di non farsi scrutare magicamente -
Decidete voi una volta per tutte, comunque ostacoli bassi dice che non sono bloccanti. Spesso nella mappa il terreno difficile è indicato con un triangolino (in tal caso se sembra bloccante e non c'è triangolino allora è bloccante, visto che non è difficile)
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dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
certo. La divinità non impone che faccia la scelta più giusta! Entro certi limiti. Lui deve curare lui ha curato. Tanto meno impone che lui faccia almeno tre accertamenti prima di decidere. no, non c'è... non girare le parole come vuoi. Ho detto che non ha diritto alla pozione, no che non ha diritto di vivere. E' del tutto diverso. Certo, sarebbe bello vivesse, ma se non è possibile, non è possibile. La pozione non è sua più della bambina che non poteva riprendere la pozione ne da sola ne dicendone l'ubicazione , che non conosceva, ad altri. I PG hanno accettato una quest dal vecchio, riportargli la pozione, ora se la danno ad un'altra persona non mi sembra la cosa fatta meglio. Come se ti chiedessi: mi passi il sale per favore? tu lo prendi e lo dai ad un altro.... Tu imponi perchè giudichi punibile questo comportamento, io li permetto entrambi, pur valutandone pro e contro. Dandolo alla bambina avrebbe avuto i pro e i contro indicati nei post precedenti. Questo è uno dei contro sono entrambi in pericolo, darlo al malvagio poteva essere un metodo per redimerlo e non significava condannare l'altro perchè c'è tempo per salvarla. E' un caso estremo ma comunque non mi risulta che lo ritenesse malvagio quindi non è il nostro caso il diritto di vivere dipende dalla cultura, quindi non so, dipende da che cultura è quella del chierico. In india probabilmente avrebbe avuto meno diritti di una vacca (sacra). Bò, diciamo che ha gli stessi diritti di vivere (il che non significa gli stessi diritti ad avere la pozione) ovviamente intendevo se tu fossi master e lo punissi come hai indicato nei post precedenti. E' il caso dove il master mette una prova dalla soluzione del tutto arbitraria e soggettiva e *spera* che il PG faccia la scelta *giusta* (ovvero quella che lui ritiene giusta). Questo è un master che impone la sua decisione nei riguardi del giocatore punendolo se il giocatore non si comporta come lui pensa (pensa ma non dice). Ti sembra tanto strana ma non è una cosa che ho inventato io, bensì uno dei motivi per cui alcuni preferiscono i giochi non tradizionali o GM_less dicendo che nei classici "vince" il giocatore che riesce a giocare come vuole il master in quanto è il master che sceglie tutto etc... (critiche che sono imho vere solo in pochi casi, come questo). ... e se... misdirection e chissà cosa... se avesse sbagliato potrebbero esserci problemi ma non è obbligatorio fare verifiche, tanto meno secondo sequenze ben precise di incantesimi. Dei tentativi sono stati fatti, se ho ben capito c'era pure fretta di concludere -
Dove diamine si sono nascosti gli shadovar?
thondar ha risposto alla discussione di Frozen Angel in Ambientazioni e Avventure
Molti shadovar sono umani, ma tra essi stanno nascendo alcuni shadar-kai. I più potenti hanno l'archetipo shade -
dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
scusa ma non ho trovato nulla, a cosa ti riferisci precisamente? Non mi risulta sia indicato un iter preciso da seguire per giudicare le persone o cose del genere. Alcuni saranno più sospettosi, altri meno, a volte useranno l'incantesimo, altre volte no. -
dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
nessuna domanda è necessaria per giustificare la scelta, lui può basarsi su ciò che vuole e certo non sto dicendo che da la cura al vecchio perchè quello non gli ha risposto, altrimenti l'avrebbe data alla bambina. no, questo obbligo non c'è e tra l'altro sarebbe impossibile che ci fosse perchè è impossibile avere certezze. la bambina non ha alcun diritto perchè nulla ha fatto, il vecchio qualche diritto ce lo ha perchè ha permesso il ritrovamento della pozione. Il chierico ha il dovere di fare un'azione buona, o meglio di non farne di malvage ma di diritti ne ha relativamente perchè, ripeto, che in questo caso non dare la pozione al vecchio sarebbe una bastardata. Inoltre non mi risulta che ritenesse il vecchio malvagio e anche fosse dare una pozione ad un malvagio è comunque un'azione buona e in linea con la divinità, se fatto per scopi buoni. certo, ha meno diritto alla pozione, ripeto, da questo punto di vista se intendi dire che il chierico è libero di scegliere sono d'accordo se ritieni una delle due scelte errata, allora si non vedo perchè non dovrebbe esserlo. I poteri tra l'altro non sono infallibili e in questo caso ci sono stati pure problemi a usarli -
Non è scritto da nessuna parte. Quello è un riferimento errato. Invece è stato scritto nel rules compendium pg 169: prova di tenacia cd15+5/ora da tirarsi ogni ora
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dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
questo è anche vero ma non è il problema che ci ha chiesto di risolvere e non ci ha dato abbastanza elementi per giudicare (per lo meno a me). non esiste un'unica ragione, possono essercene mille ma cosa più importante è che qui la risposta deve darla il chierico. Visto che no nvuole rispondere è convinto che sia un criminale e ciò nonostante gli ha dato la pozione? oppure no? Nel secondo caso ha fatto bene, nel primo ci sarebbe comunque da parlarne perchè i chierici di Pelor possono curare anche i criminali, specie se possono conoscere la cura. Essere buoni non significa fare l'azione più buona di tutte e soppratutto non significa fare l'azione che il master ritiene essere la più buona di tutte non è un discriminante ma è il motivo per cui il chierico non fa ulteriori domande. no, non mi risulta che i dogmi del dio non obblighino ad essere sospettosi e prudenti scusa, ma che c'entrano i diritti del chierico? il chierico mica è malato! Il chierico potrebbe avere diritti di usare l'antidoto su di se più di quanti ne abbia il vecchio (ma anche no, sarebbe una bastardata numero uno) ma qui c'è la bambina che non ha diritti quanto l'altro ma di meno, almeno da questo punto di vista. Poi il fatto che sia donna e sia giovane e sia innocente (forse) può dargli più diritti (o meno diritti) a seconda dei modi di vedere. Per l'appunto questa è una decisione del giocatore e non del master Guarda, arriviamo ad un caso estremo e sottolineo che questo è veramente un caso limite. Mettiamo che il vecchio interrogato si togliesse il cappuccio, mostrasse corna da diavolo e zoccoli caprini e ordinasse al chierico di consegnargli la pozione. Lui avrebbe anche potuto rispondere che riteneva la sua apparenza una messa in scena per obbligarlo a farsi curare dettata dalla paura di morire ma che in realtà lo riteneva una brava persona e quindi dargli volentieri la pozione! Magari con un bel sermone sull'inutilità di ricorrere all'inganno... Le sue intenzioni sarebbero state buone, quindi l'allineamento è rispettato, il dogma di curare i bisognosi (lui lo riteneva tale) è stato rispettato. Poi se avesse sbagliato nel suo giudizio sarebbe stato comunque in buona fede quindi i problemi con Pelor minimi Qui abbiamo un chierico che tra due persone ne ha curate una, mica uno che ha venduto la pozione a chissà chi o ci ha innaffiato i fiori -
dnd 3e Dilemma morale di un povero chierico
thondar ha risposto alla discussione di _Laucian_ in Dungeons & Dragons
@vanuz88: per farla breve il master dovrebbe semplicemente informarsi presso il giocatore del perchè ha fatto agire così il suo PG. E lui dovrebbe rispondere sinceramente. Se la motivazione fosse egoistica allroa avrebbe giocato male, viceversa se avesse agito così in buona fede allora ha giocato quantomeno in modo accettabile. Tutti i dubbi che potrebbe avere ed i piani strategici per minimizzare i danni sono cose secondarie che riguardano l'interpretazione della sua personalità e delle sue caratteristiche. personalità e caratteristiche che non rappresentano la costante ma la normalità, ovvero se anche fosse saggio ciò non significa che una volta ogni tanto non possa commettere errori e agire in modo sconsiderato (par l'allineamento invece il discorso è parzialmente diverso). Inoltre il fatto che sia buono non significa neppure che debba accollarsi tutte le quest buone di questo mondo. Se ogni tanto è costretto a tralasciarne una per vari motivi, così farà (ruolando il suo dispiacere). Quest'uomo è stato schivo? e allora? potrebbe avere mille motivi validi per esserlo. Se il sesto senso del chierico gli dice di fidarsi lui si fida. Altra cosa: essere buoni non significa essere costretti a fare l'azione "più" buona possibile, ma semplicemente un'azione buona tra le varie possibili (e non sempre). Se si comincia a "misurare" (e sono tutte opinioni soggettive, vedi per esempi la fine che facevano le bambine in cina) si finisce nel caso dove l'allineamento è un modo che il master ha per giocare il PG al posto del giocatore