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judas81priest

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  1. Dipende dal gioco, o meglio dal contesto. Giocando ad Holmes & Co con un gruppo di investigatori coevi di Sherlock Holmes i giocatori dovrebbero rispettare l'etichetta in uso all'epoca. Come game master non posso aspettarmi che tutti i giocatori siano perfettamente sul pezzo e non penso che sia fuori luogo dare dei consigli di comportamento, naturalmente i giocatori possono ignorarli, prendere a pugni la duchessa e sputare tabacco da masticare sugli attori durante un'opera a teatro, ma le conseguenze sociali dovranno essere loro ben chiare come sono chiare le conseguenze del calpestare intenzionalmente la coda di un drago.
  2. Quello di Alien è un gioco di ruolo che mi sta particolarmente a cuore, anche considerando che Alien e Aliens sono due pellicole che adoro. Tuttavia mi sorge una domanda: leggendo la recensione mi pare di capire che la mortalità sia molto alta, il gioco si presta per la costruzione di una storia o campagna di una certa lunghezza oppure i giocatori si troverebbero a compilare schede nuove una sessione sì e una pure? Per cui, Alien è un manuale da sessioni one shot, dove la morte dei personaggi può essere anche il fine ultimo della partita, o può essere giocato (senza alterare lo spirito del manuale e della saga cinematografica) senza frustrazione da parte dei giocatori? Grazie
  3. Come altri prima di me sono rimasto piuttosto deluso dall'articolo. I consigli forniti valgono solamente per ambientazioni consolidate e ritenute quasi inalterabili dal master "di passaggio". Avrei preferito dei consigli per una campagna Open World, dove i giocatori possono far muovere i propri personaggi in maniera libera, seguendo le trame che preferiscono e interagendo con un ambiente che non è affatto statico. Un mondo statico può essere d'aiuto per fare da sfondo ad un'avventura classica in cui gli avventurieri tirano a campare, creare poco scompiglio permette al master di concentrare l'attenzione sulle singole avventure del party. Viceversa avere un tipo di gioco che ruota attorno all'ambientazione richiede che il mondo si adatti alle azioni dei personaggi ma non solo, il mondo deve andare avanti anche se questi dovessero fallire o prendersela comoda, ossia i personaggi non possono essere l'unico motore del mondo di gioco, non tutti gli avvenimenti accadono perché li hanno innescati i PG. Forse avrei dato un titolo diverso all'articolo: giocare in un mondo Chiuso
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