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Apotheosis - L'ultimo Re di Atlantide
Nella prima parte parla del ritrovamento di un antico manufatto della città perduta da parte di tre scapestrati, che ignari del significato della loro scoperta si trovano nei guai, ma in pratica la seconda parte è il racconto della Genesi dal punto di vista di Lucifero, anche se non viene mai detto esplicitamente si può comprendere da alcune citazioni e avvenimenti, in particolare ci sono delle citazioni evidenti prese dal vangelo apocrifo di Bartolomeo.
La prima parte è un pretesto per parlare della natura umana, il personaggio principale è un misantropo ateo, gli altri due una artista donna omosessuale, e un ragazzo immigrato dall'America che lavora in un bar a tema piratesco, sono la rappresentazione della razionalità, dell'emotività e dell'azione, come avviene nella tripartizione dell'anima intesa da Platone. La seconda parte invece è ambientata interamente in Atlantide (diecimila anni fa) l'idea di base è che tutti i racconti delle antiche civiltà che sono giunti fino a noi in realtà non siano altro che l'interpretazione di fatti accaduti precedentemente, che qui vengono narrati, ma in realtà Atlantide è solo un pretesto, per quanto sia descritta approfonditamente in tutti i suoi aspetti, l'intenzione dell'autore è di far appassionare il lettore alle vicende dei suoi protagonisti, mettendo in scena i loro desideri, le loro paure e i conflitti che li logorano. Mentre la prima parte è estremamente più leggera e ludica, la seconda parte è lo sviluppo di un dramma, di un popolo, ma in particolare di una persona: dell'ultimo Re.