Al vedere le bestie che se ne vanno per la loro strada, anche Fjodor è sollevato. Beve un sorso d'acqua dalla sua borraccia prima di parlare ai suoi compagni. L'adrenalina non è ancora scesa, senza accorgersene Fjodor parla sottovoce.
"Amici, fortunatamente alle lezioni di orchesco ero primo del mio corso, il nostro maestro Korg diceva che avevo quasi l'accento di sua sorella. Non ho mai capito se fosse un complimento o meno...Detto questo, gli orchi erano interessati alle stoffe che questo poveraccio aveva nel carro, destinate probabilmente ad un capo banda. Hanno parlato di riferire ad un certo Gutnuz, probabilmente è lui il mandante. Sono diretti ad Orkbridge, mi ricorda qualcosa...Ah sì, ne avevo sentito parlare al mercato, due giorni fa. Un avventuriero bardo descriveva Orkbridge come un accampamento avanzato degli orchi a sud-ovest, in forte sviluppo ultimamente, passaggio obbligato per andare verso la valle del vulcano. Fortunatamente non dobbiamo passarci, me ne terrei alla larga!"
"Che dite amici - prosegue - riprendiamo il nostro cammino?"