Tutti i contenuti pubblicati da Bille Boo
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Gestione mappe e miniature
Al tavolo, in presenza, uso molto spesso la griglia di battaglia. Ho una battlemat cancellabile, su cui la disegno al volo sul momento, in modo molto veloce, schematico, senza vezzi artistici. Serve un po' di spazio sul tavolo, ovviamente, è inevitabile. Ma non tantissimo. Per le miniature, nel tempo ne ho collezionata qualcuna (con le origini più disparate), e qualche giocatore particolarmente appassionato porta la propria, ma in generale uso bottoni, tappi di bottiglia, e semplici cartoncini numerati. Le miniature "vere" costano veramente tanto e, a meno che non si abbia la passione, penso non valga la pena. Curiosamente adotto un approccio abbastanza simile anche giocando online. Lì uso la griglia più di rado, ma quando la uso è un Power Point con la griglia di sfondo su cui disegno in modo rapido e approssimativo, sul momento, lo schema della situazione. Non uso VTT, solo Discord.
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GdR a scuola
@Bartimeus ti suggerisco di dare un'occhiata anche al sito di Genitori di Ruolo, so che hanno sviluppato una versione leggera e "kid friendly" di D&D 5e chiamata Dragondale. Sono anche gente molto amichevole e alla mano, se hai voglia di contattarli potresti trovare consigli e collaborazione per il tuo progetto. 🙂
- Borsa conservante e attacchi.
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Strano open table simil-D&D
In teoria le sessioni possono essere "convocate" da chiunque, e poi ci si iscrive. Ma abbiamo un unico master (io), e chiaramente in sua assenza non si può giocare. Quindi finora sono stato io a convocare le sessioni. In genere non è che preparo una one shot: ho uno scenario già pronto in cui ci si può muovere. Però se i giocatori "iscritti" a una sessione mi anticipano, almeno in modo grossolano, che cosa intendono fare sono più contento perché posso essere più pronto.
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A tutti i GM: come improntate una campagna?
Le idee vengono quando vogliono loro. Se devo prendere un appunto lo prendo dove capita: sul telefono, su un foglio di carta, sul computer. Una volta avute le idee, sì, ormai uso quasi sempre il computer per scrivere. Word, Excel e Power Point. Qui per esempio ho fatto vedere come uso Excel per le campagne lunghe. Qui invece come ho usato Power Point per una mappa di dungeon. Solo per gli schemi concettuali più elementari, e per disegnare le prime bozze di mappe, uso ancora carta e matita. Non vedo perché dovrei. Se si intende supporto digitale per me come master, per tenere organizzati i materiali, decisamente sì. Ripiego sul 100% cartaceo solo se costretto, e in quel caso si tratta comunque di stampare cose realizzate al computer. Se si intende invece cose tipo schermi da usare al tavolo, magari al posto della mappa, o simili: no, mai fatto. Quando gioco al tavolo di persona, i giocatori hanno la loro brava scheda cartacea e la mappa la disegno a mano su una battlemat. Quando gioco online, si fa tutto nel canale audio e in chat, condivido un'immagine solo di tanto in tanto. Mi piace molto scrivere avventure e campagne di mio pugno (in effetti, lo faccio sempre). Non le definirei però "racconti" né "trame", ho imparato che sono termini abbastanza fuorvianti. Non scrivo, né creo, le cose che succederanno, nella loro sequenza temporale: solo la situazione al tempo zero, e il materiale per farla evolvere. Di solito nella preparazione sono meticoloso, tendo a prendere appunti molto lunghi e dettagliati, anche se nel tempo ho imparato ad alleggerirli ed essere più efficiente. Ho cartelle dove organizzo i miei file, e cartelle dove condivido il materiale di gioco con i giocatori. Non so se questo conta come non perdersi nei manuali, visto che al mio tavolo quelle cartelle sono i manuali 😁. Ma è un caso particolare.
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A tutti i GM: come improntate una campagna?
Nel caso qualche risposta possa esserti sembrata eccessivamente scrupolosa o paternalistica, ti chiedo scusa (a nome mio ma spero di parlare anche per gli altri). Di fronte a una persona che non conosciamo e che ci chiede consigli, non si sa mai quanto è il caso di dare le cose per scontate, col rischio di dare una risposta incompleta, e quanto invece di dirle tutte, col rischio di sembrare pedanti. Ti prego però di credere che nessuno (ne sono sicuro) ha mai sospettato che il tuo gruppo fosse affetto da qualche "tossicità", o che rischiasse di deviare verso "sfumature mostruose", o che tu volessi "snaturare" o "infangare" D&D, né altro del genere. Mi sembri una persona molto esperta e che sa il fatto suo. Proprio per questo saprai di certo che, quando si gioca a un GdR, ci sono molte cose che possono andare storte non per la "tossicità" di qualcuno, ma in perfetta buona fede, semplicemente per incomprensioni tra i partecipanti o per l'incapacità di formulare correttamente i propri dubbi e le proprie aspettative (cose molto comuni nel caso dei neofiti - sì, anche dei neofiti che sono amici e conosciamo come fratelli). I nostri consigli erano volti semplicemente a facilitare questo passaggio. Ovviamente restano consigli, non obblighi, e massimo rispetto per te se non li seguirai. In particolare il mio ultimo consiglio (che rinnovo) era di far iniziare la giocata con il gruppo già insieme (non necessariamente convocato da un quest giver: potete inventarvi qualunque ragione), anziché cominciare con mini-giocate individuali uno a uno.
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A tutti i GM: come improntate una campagna?
Probabilmente ci hai già pensato da sola, ma se questa parte (il convergere in un unico punto) "deve" avvenire, ti consiglio caldamente di cominciare il gioco dopo che è già avvenuta. Cioè, anziché giocare la reazione dei PG a quegli eventi catastrofici (reazione che potrebbe portarli anche a non convergere affatto, a seconda di cosa decidono i giocatori), fai una premessa in cui racconti che quegli eventi hanno fatto convergere il gruppo e inizia la giocata con i personaggi già uniti. Tra l'altro renderebbe la giocata più focalizzata ed efficiente.
- Strano open table simil-D&D
- Strano open table simil-D&D
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A tutti i GM: come improntate una campagna?
Ciao! La preparazione di una campagna dipende molto dal gioco. Hai citato Dungeon World, per esempio, e quello è estremamente diverso da D&D, anche se molti lo vedono erroneamente come una sorta di "D&D light". In Dungeon World ci sono procedure apposite per impostare lo scenario insieme ai giocatori durante il gioco stesso, il che è un po' agli antipodi rispetto alla progettazione "in solitario" del master, a casa propria, tipica di D&D. Rimanendo nell'ambito di D&D e giochi simili, che è quello che conosco meglio, io per progettare le campagne di solito mi organizzo come ho spiegato qui. Aggiungo due consigli veloci, che ovviamente sei libera di ignorare 🙂: Trattandosi di giocatori che sono tutti neofiti completi, più che con una campagna lunga e strutturata ti consiglierei di cominciare con una one shot, o comunque un'avventuretta breve e autoconclusiva, senza nemmeno avanzamento di livello. Sarete in tempo dopo a cominciare qualcosa di più ampio, se il gioco sarà piaciuto. Far accompagnare costantemente i personaggi giocanti da un PNG del master è una pratica che generalmente sconsiglio. Non dico che non si possa fare ma la valuterei con grandissima prudenza e attenzione, soprattutto nel caso di neofiti. Fare scelte totalmente autonome e sentirsi responsabili delle conseguenze è il fulcro del gioco, e se quelle scelte sono in qualche modo guidate dall'esterno ci sta che i giocatori se lo perdano. In bocca al lupo, e se hai domande od osservazioni sono a disposizione!
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Buonasera a tutti, mi presento:
Benvenuta! D&D 3.5 mi è rimasto nel cuore. Ho un blog che si rivolge proprio ai Dungeon Master, se ti interessa farci un salto. 🙂
- Strano open table simil-D&D
- Strano open table simil-D&D
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Curse of Strahd - proponibile a ragazzini novizi del GdR?
L'atmosfera, il tono, il livello di horror dipendono (secondo me) in parte minoritaria dal modulo: dipendono soprattutto dal tavolo, da come voi la prendete. Detto ciò, se tra i giocatori ci sono dei neofiti assoluti, il mio consiglio sarebbe di cominciare intanto con un'avventura breve e autoconclusiva (io consiglio sempre caldamente The fall of Silverpine Watch, se il master se la cava con l'inglese), anziché con qualcosa di lungo, vasto e strutturato come Curse of Strahd. Se il gioco piace, ci sarà tempo dopo per intraprendere qualcosa di più complesso.
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Strano open table simil-D&D
Ciao! Salvo eccezioni, ogni sessione inizia alla Colonia (alla "base", quindi), e a fine sessione si assume che i PG rientrino alla Colonia. L'obiettivo della sessione è deciso, in genere, dai giocatori di comune accordo. Si può accettare una delle quest presenti in "bacheca" ma anche perseguire un obiettivo autonomo. Quasi tutte le missioni prevedono, come hai detto tu, di avventurarsi nel territorio selvaggio circostante. Non è detto che una sola sessione basti a completare una quest: in tal caso, le sessioni successive potranno dedicarsi a fare ulteriori progressi in quella quest, o potrebbero lasciarla in sospeso per dedicarsi ad altro (naturalmente non tutte le quest possono attendere all'infinito).
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Strano open table simil-D&D
Ciao! Come qualcuno già sa, ho aperto una campagna open table. Si gioca su Discord in sere infrasettimanali dopo cena. Non c'è un giorno fisso. Open table significa che non c'è un gruppo fisso di giocatori: di volta in volta si gioca con chi c'è. Non è richiesto nessun impegno a lungo termine: nessun problema se si partecipa anche solo, che so, a una sessione su dieci. La campagna è ambientata in una piccola colonia appena fondata sulla costa di un territorio inesplorato: gli avventurieri avranno un sacco di occasioni di fare fortuna affrontando l'ignoto coi suoi pericoli. La nota dolente è il sistema di gioco. Uso questa campagna senza pietà come cavia per playtestare regole sperimentali di mia invenzione, perlopiù documentate male e soggette spesso a bug fix e riscritture. È un derivato di D&D e si basa sullo stesso principio di fondo: avventurieri, con specialità diverse, che collaborano per raggiungere obiettivi superando pericoli e ostacoli di vario genere, e con il bottino e l'esperienza accumulata diventano pian piano più potenti. Gestione delle risorse, esplorazione e risoluzione di problemi (che sono i veri tre pilastri di D&D). La buona notizia è che non mi aspetto che i giocatori le imparino a menadito: voi descrivete le vostre azioni, ci penso io a tradurle in regole. Ma sicuramente ci vuole un po' di pazienza ed elasticità mentale. E non consiglierei questa campagna a chi vuole imparare il D&D standard. Sono disponibili, volendo, PG pregenerati. Altrimenti si può fare il proprio, insieme o in autonomia, o posso farvelo io con qualche direttiva vostra. Lo stile di gioco è questo qui (così potete vedere se fa per voi).
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Prova/Trappola/Enigma con dilemma morale
Uhm... interessante. Molto difficile, però, progettare un "test" incentrato su questo. Provo a pensarci su, ma non garantisco 😅
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Prova/Trappola/Enigma con dilemma morale
Dimostrare di essere un altro alchimista può essere una cosa interessante su cui imbastire un enigma o un test, ma chiaramente non soddisfa il requisito "dimostra la tua etica e la tua morale", di per sé. Concentriamoci su quest'ultimo. Il costruttore del dungeon vuole mettere alla prova "l'etica e la morale" degli eventuali avventurieri, perché "dimostrino" di avere quelle "giuste". La domanda è: quali sono (per lui) quelle giuste? Vuole che dimostrino di essere... altruisti? Disinteressati al denaro? Generosi? Disciplinati? Sinceri? Leali? La scena di The Good Place a cui ti riferisci temo di non conoscerla.
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Prova/Trappola/Enigma con dilemma morale
D'accordo, allora la domanda diventa: che cosa (secondo chi ha costruito il dungeon) rende "degno" un soggetto? Quale qualità vorrebbe testare?
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Prova/Trappola/Enigma con dilemma morale
Ciao, non ho ben chiaro se quella che vuoi è una prova o un dilemma. Mi spiego meglio. In una prova, un test, un enigma, esiste una sola "risposta esatta", una sola soluzione giusta per andare avanti. Non necessariamente è quella giusta per te, sarà quella giusta per chi ha impostato la prova (in game). Ma il punto è che la situazione è strutturata in modo che si debba fare una specifica cosa per risolverla (per passare oltre, aprire la porta, avere la ricompensa, o altro). Il suo scopo è testare il soggetto, verificare che sia "degno". Un dilemma morale, invece, in genere, ammette più risposte, che permettono tutte di "risolverlo" e proseguire, ma con diversi effetti collaterali e diverse implicazioni, appunto di natura morale. Non si tratta di indovinare la "risposta esatta" quanto piuttosto di fare una scelta tra due (o più) valori contrapposti, o tra due (o più) modi diversi di attuare in pratica un valore. Visto che questo è un gioco: se fai la prima cosa, il compito dei giocatori in quella situazione sarà indovinare che cosa si deve fare per superare il test; ed eventualmente decidere se i loro PG sono disposti a fare quella cosa o preferiscono rinunciare (che, volendo, è un mini-dilemma morale in sé); se fai la seconda cosa, il compito dei giocatori sarà delineare, attraverso le azioni, qual è la morale dei loro PG: la situazione sarà comunque risolta ma, a seconda delle scelte che fanno, avranno caratterizzato moralmente i loro PG in un modo oppure in un altro. Tu quale delle due cose avevi in mente?
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Artisti artificiali e gioco di ruolo
ll fatto che io non abbia capito niente di questa frase mi fa capire che ho molto da studiare 🤣 Un giorno che ho tempo e voglia vedrò di mettermi d'impegno. Intanto grazie!
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Artisti artificiali e gioco di ruolo
Il problema principale che ho incontrato quando ho provato a usare Night Café per D&D (oltre al fatto che sono un principiante, e probabilmente devo imparare a programmare meglio i prompt) è che appena il soggetto è una creatura umanoide non-umana la qualità cala drasticamente. È molto difficile, ad esempio, ottenere goblin o orchi di buona qualità. Qualcuno salta fuori, ma con un tasso di scarto delle immagini davvero alto. Qui trovate i risultati dei miei esperimenti (prima quelli buoni, poi, in appendice, una "galleria degli orrori" di quelli cattivi). Vacanze a Kichiputl – Dietro lo schermo (wordpress.com) Il mio profilo, se vi interessa, è questo: https://creator.nightcafe.studio/u/billeboo Ho apprezzato comunque che di recente Night Café abbia permesso di creare 4 immagini con lo stesso prompt per 1 solo credito: aiuta a mitigare un po' il problema, per forza bruta, con la legge dei grandi numeri.
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Mi serve una mano per i tatuaggi magici dungeons and dragons 3.5
Mi dispiace, temo di non capire cosa vuoi dire. Avrei bisogno che ti spiegassi meglio, quando hai tempo.
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Mi serve una mano per i tatuaggi magici dungeons and dragons 3.5
Ciao, a che genere di tatuaggi magici ti riferisci? In che senso volevi mettere su un talento?
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Avventure e campagne in solitario
Ah, d'accordo, sono due obiettivi, due macro-cose. Avevo capito che quelle 2 cose che restavano da fare fossero cose molto più "micro", singoli ostacoli "puntuali" da superare.