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Bille Boo

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  1. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    @Masked00: Andross inizia a correre a perdifiato, mentre Zasheir ed Elured rimangono alla guida dei carri. In un quarto d'ora raggiunge la piazza principale, praticamente in contemporanea con Obrekt, che si è trattenuto a fare rapporto al mercante per cui lavora. Il processo è nelle fasi conclusive ma non è ancora finito. Il grande palco di legno su cui, nelle notti della fiera, sedevano il Duca e le autorità è stato attrezzato con un tavolo e un unico scranno. Su quello siede una donna umana piuttosto anziana, con capelli ricci grigi tagliati corti. È molto corpulenta e si muove a fatica. Porta una sfarzosa veste lunga di broccato e una collana di perle. Dev'essere la siniscalca, madama Giuditta dell'Ova, delegata dal Duca ad amministrare la giustizia. Di fronte a lei, Adele sta in piedi, in catene, sorvegliata a vista da una guardia. Tiene la testa alta e ha un'espressione sdegnosa e furente. La piazza è gremita di gente. Solo la prima fila, riservata ai nobili e ai cittadini illustri, è dotata di sedie, per il resto gli spettatori stanno in piedi. Guardie cittadine armate circondano, a coppie, tutto il perimetro. Seduta in prima fila riuscite a scorgere madama Ivana Aguineschi, la vedova, vestita di nero e pallida in volto. Accanto a lei ci sono da un lato il gabelliere Moretti, che spicca per il suo vestiario elegantissimo, dall'altro la gran sacerdotessa Guaglia, nel suo abito talare. Non lontano da loro è seduto il capitano Raghianti, con un sorrisetto di trionfo. Non vedete il Duca. Quanto al cancelliere Armandi, potrebbe essere uno dei notabili, ma non sapreste dirlo: non lo conoscete. Vedete che madama Ivana fa scorrere spesso lo sguardo qua e là, come se cercasse qualcuno. La siniscalca prende un appunto con una penna d'oca, quindi si schiarisce la voce e torna a guardare severamente Adele. Hai sentito le persone che ti accusano. Hai molti precedenti. Questa comunità è stata già molto indulgente con te, e finora l'hai ripagata solo con furtarelli e disprezzo delle regole. Potresti almeno rispondere alle domande. Sei sicura di voler continuare a far scena muta? Per tutta risposta, la giovane tiefling sputa platealmente per terra. La folla ha un mormorio di ostilità. L'espressione della siniscalca è disgustata. Una vera teppistella. Ma le prove contro di lei scarseggiano, capitano... Raghianti balza subito in piedi: Vossignoria, la prigioniera era l'unica sul luogo del delitto. Tace per non ammettere la sua colpa. L'incontro tra il compianto conestabile e messer il gabelliere, che lui ci ha gentilmente raccontato, era segreto, ma lei li ha sicuramente sentiti salire, come ha sentito lui scendere: tutto combacia! Solo la sfortuna, facendo precipitare la sua vittima dalla torre prima del tempo, le ha impedito di rapinarla e dileguarsi senza lasciare tracce! Monsignora Guaglia ribatte con foga: Il povero messer Aguineschi, che San Tocco lo abbia in gloria, è stato pugnalato alle spalle! Mi prendo cura di Adele da anni, e so che può essere... spigolosa, ma non è un'assassina! Se solo... Madama dell'Ova annuisce stancamente, e sospira: Lo so, lo so, monsignora, l'abbiamo già sentita due volte la vostra predica in materia. Risparmiateci la terza, ve ne prego. In quel momento madama Ivana vi vede, e si affretta a farvi cenno di avvicinarvi. Si alza in piedi, e Moretti, accanto a lei, cavallerescamente la imita. Si rivolge alla siniscalca: Chiedo venia, madama dell'Ova, avrei bisogno solo di un momento per conferire con alcune persone di fiducia. Si dirige quindi verso di voi. Moretti la accompagna. Vedete che la folla si volta a guardarvi con curiosità, parlottando. La vedova bisbiglia: Meno male che siete arrivati! Tobia vi ha trovati? Avete scoperto qualcosa? Ho cercato di guadagnare tempo ma... Interviene Moretti, lisciandosi i baffi: ...non abbiamo ancora fatto testimoniare Ravanello. Ivana mi ha raccontato tutto, ma l'ho messa in guardia: accusare un alto notabile senza abbastanza prove è un gesto molto rischioso. Non abbiamo un movente. Il pubblico è tutto contro Adele. Voglio sperare che abbiate qualcosa di interessante... Sono le 13:20. I due carri sono più o meno a metà strada tra l'ingresso della città e la piazza dove si sta svolgendo il processo.
  2. Bille Boo ha risposto a Arcanomistero21 a un messaggio in una discussione Discussioni GdR Generiche
    Non sono sicuro di aver capito, stiamo parlando di un videogioco o di un GdR "da tavolo"?
  3. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    @Casa:
  4. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    @Casa @Voignar
  5. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    @Casa:
  6. @Lord Danarc, SPOLIER ALERT:
  7. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    Obrekt si allontana in fretta, tagliando per i campi. L'entrata più vicina della città, quella da cui siete usciti, è a una ventina di minuti di marcia, ma lui devia perché vuole entrare da un'altra porta, evitando la caserma delle guardie. Cerca di affrettarsi più che può. @Casa Andross, Elured e Zasheir caricano l'omaccio barbuto, unico prigioniero rimasto, su uno dei carri, e aggiogano rapidamente i buoi. Alle 12:35 sono pronti a partire. Il cammino dei carri carichi è lento, più di quanto non lo sia un uomo a piedi. Percorrete i sentieri sterrati di campagna sotto il sole a picco, senza un alito di brezza. I pochi contadini ancora indaffarati vi scrutano con curiosità da lontano, ma nessuno si fa appresso. Raggiunta finalmente la strada principale, bella larga e piana, vi avviate con decisione verso la città, le cui mura si vedono già chiaramente. Non l'avete ancora raggiunta quando un uomo di una certa età, che cammina in senso opposto al vostro, si ferma a guardarvi e poi si sbraccia per attirare l'attenzione e farvi fermare. Lo riconoscete come Tobia, il giardiniere-tuttofare di casa Aguineschi. Madama Ivana mi ha mandato a cercarvi, signori, ma ci ho messo un po' a trovare Monsignora Guaglia, che era stata convocata al castello. Poi lei mi ha dato le indicazioni per quel magazzino... ma per fortuna non sono dovuto arrivare fin là! La siniscalca, madama dell'Ova, è rientrata in città e il processo è stato convocato immediatamente. Di sicuro è già cominciato, a questo punto! Madama Ivana ha detto che farà il possibile per rallentarlo, ma non potrà fare molto. Vi prega di sbrigarvi! Sono le 13:00. Guardate le porte della città: stimate almeno altri cinque minuti per raggiungerle e un'altra mezz'ora per attraversare la città, con quei carri ingombranti, sempre che nessuno cerchi di fermarvi. A piedi fareste prima: venticinque minuti al massimo, in tutto, se camminate; e ancora meno se forzate l'andatura. D'altro canto, sui carri avete la refurtiva e il prigioniero. Che cosa decidete? @SamPey @Voignar @Masked00
  8. Esatto. E aggiungo solo che, da grande amante di Asimov, ho provato la stessa cosa (anzi, peggio) con il film Io, Robot, che ha fatto secondo me rivoltare il poveretto nella tomba. Concordo comunque al cento per cento con il tuo discorso. @Lord Danarc, @Alonewolf87, circa Demerzel, SPOLER ALERT:
  9. Ok! Allora io cerco di postare domani pomeriggio, se prima di allora avete qualcosa da aggiungere da parte vostra a quello che c'è in Avventura fate pure 🙂
  10. Buongiorno, bene! Io ho una connessione un po' incerta ma potrei esserci. Vediamo quando ci siamo tutti 🙂
  11. Bille Boo commented on MadLuke's commento su una voce blog in Draghi & Streghe
    Credo che il discorso di @bobon123 (come d'altronde quello del post originale) vada oltre lo specifico confronto tra le edizioni 3.5 e 5 per fare considerazioni generali. Non ha detto che un sistema più semplice è necessariamente migliore. Ha detto (e condivido) che esistono due tipi di semplicità: la "semplicità negativa", che è la negazione di quella che ha chiamato "complessità": semplificare togliendo contenuti, scelte strategiche, varietà di situazioni; la "semplicità positiva", che è la negazione di quella che ha chiamato "complicazione": semplificare senza togliere contenuti, scelte strategiche, varietà di situazioni, ma rendendo più agevole, diretta, intuitiva l'interfaccia verso quegli stessi contenuti, scelte, situazioni. Ha poi ammesso, credo (e anche qui concordo), che la quinta edizione, rispetto alla 3.5, ha sia una maggiore "semplicità negativa" che una maggiore "semplicità positiva". Quindi la scelta tra le due è opinabile, è appunto questione di gusti: ognuno di noi sceglierà se la maggiore complessità (cosa bella) della 3.5 vale la candela della sua maggiore complicazione (cosa brutta). Ha però concluso che non è corretto generalizzare asserendo che qualunque richiesta di maggiore semplicità sia necessariamente un sintomo di stupidità / instupidimento: è invece una richiesta perfettamente naturale e comprensibile, che andrebbe solo incanalata, da parte dei designer, verso una maggiore "semplicità positiva" anziché "semplicità negativa".
  12. Bille Boo commented on MadLuke's commento su una voce blog in Draghi & Streghe
    La complessità non è un pregio (come ben sa chi ha avuto a che fare, ad esempio, con la burocrazia del nostro amato paese); la complessità è un costo, quindi deve corrispondere a un beneficio pari o superiore, altrimenti è dannosa. Con questo non voglio criticare i gusti di nessuno, sia chiaro: sono un grande amante della 3.5 e penso che i gusti di tutti vadano rispettati; oltretutto è solo un gioco. Ma credo che sia troppo duro, e forse troppo facile, liquidare la richiesta di semplicità (di interfacce meno sofisticate) come un sintomo dell'instupidimento delle masse. Penso invece che sia il sintomo che i creatori del gioco non sono riusciti ad offrire a codeste masse dei benefici sufficienti a giustificare la complessità proposta, o, se i benefici ci sono, non sono riusciti a comunicarli in modo adeguato. Oltretutto, la "complessità" non è un valore oggettivo ma dipende dalla percezione, che varia da persona a persona. Nel mio piccolo ho il pallino dello sviluppo di regole alternative e perfino di interi regolamenti. E mi rendo conto sempre di più di come la complessità percepita da me (che conosco bene le regole, le maneggio tutti i giorni, vedo chiaramente il senso che c'è dietro) è quasi sempre molto minore rispetto alla complessità percepita dai giocatori. Ma è la loro percezione che conta, perché sono loro i miei utenti, le persone che devo andare a soddisfare e divertire. Quindi, o riesco a far loro percepire anche i vantaggi in modo almeno altrettanto "forte", o devo rassegnarmi a semplificare. È giusto così.
  13. Bille Boo ha risposto a Asmodee a un messaggio in una discussione Discussioni GdR Generiche
    Iniziare con avventure già pronte, come suggerito da @Pippomaster92, è senz'altro il consiglio migliore. Se e quando arriverai a scriverne una tua, la mia raccomandazione è di partire innanzitutto dall'obiettivo (lo scopo dei PG, il risultato da ottenere per "vincere" l'avventura). Molte fonti di spunti/idee che si trovano online si concentrano invece sull'aggancio (la situazione iniziale, diciamo), e spesso le persone equivocano credendo che sia quello il miglior punto di partenza per progettare l'avventura; ma conviene fare il procedimento inverso: dalla fine verso l'inizio. Saluti!
  14. Bille Boo ha risposto a Pau_wolf a un messaggio in una discussione Discussioni GdR Generiche
    Ciao, mi interesserebbe sapere quali problemi hai incontrato in questi sedici anni di campagne, cosa è andato storto e come hai cercato di risolverlo. Se è fuori tema possiamo anche parlarne in privato, se vuoi: scrivimi pure. Per il resto, solo riguardo a D&D e affini, non so se sei mai capitato sul mio blog, ma mi permetto di pubblicizzartelo perché riguarda proprio quello che hai messo nel titolo, "trucchi da DM". Ha alcune sezioni che potrebbero aiutarti: Per quanto riguarda la preparazione della "trama" (anche se è un termine che trovo improprio, perché la trama è quello che succede al tavolo, non è che si prepara prima): https://dietroschermo.wordpress.com/indice/home-page-della-serie-progetta-le-tue-avventure/ Per quanto riguarda i dungeon: https://dietroschermo.wordpress.com/indice/home-page-della-serie-crea-il-tuo-dungeon/ Per quanto riguarda il setting (ma ricorda che crearne uno personalizzato non è necessario): https://dietroschermo.wordpress.com/indice/home-page-della-serie-crea-la-tua-ambientazione/ Come ha detto @Checco, fammi sapere se la domanda riguarda prevalentemente D&D e affini (nel qual caso sposto il topic). Se invece riguarda altri giochi, la mia risposta è inutile 😅, e sarebbe utile specificare quali per aiutarci nella risposta. Ad esempio, in molti giochi cosiddetti "narrativi" la creazione del setting è un atto collaborativo che coinvolge i giocatori e fa proprio parte della prima sessione, non è compito del master.
  15. Come dice giustamente Ian, D&D 5 è molto più semplice, oltre che più recente. La differenza chiave tra Pathfinder 1 e D&D 5 è che il primo dedica molto più spazio a quel "gioco nel gioco" che è la creazione e personalizzazione del personaggio, scegliendo e combinando le varie capacità, opzioni e così via. Questo aumenta notevolmente la complessità e la quantità di materiale disponibile. D&D 5, d'altra parte, è più semplice e lineare, con meno meccaniche e meno scelte da fare; questo la rende più accessibile, specialmente per i neofiti, ma può renderla meno soddisfacente per chi ricerca specificamente la possibilità di fare "build" complesse. Si tratta, quindi, di capire quanto questo aspetto conta per te. Aggiungerei un altro consiglio: se non hai mai giocato prima, qualunque versione tu scelga, non dedicarti a "studiare" le regole in astratto, a meno che non sia proprio l'approccio per te più congeniale, quello che non ti pesa. Per esperienza ho notato che la cosa migliore, per la maggior parte delle persone, è iniziare a giocare e imparare giocando, piuttosto che studiarsi un "librone" come se fosse un esame universitario. Poi, per carità, le persone sono diverse, e io stesso mi trovo bene a ingerire un quintale di dati prima di passare al gioco vero e proprio, ma in generale l'approccio che ho trovato più efficace per i neofiti è prima giocare, e poi imparare le regole.
  16. Ciao, anche io andrò in ferie, non la prossima settimana ma quella dopo sì. Direi che possiamo semplicemente rallentare il ritmo: finché ce la facciamo ok, altrimenti aspetteremo che la gente riesca a postare, non ci rincorre nessuno. Grazie per le info! 🙂
  17. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    @Masked00: @Casa: Andross fa la sua proposta di dividere il gruppo e andare a chiamare le guardie cittadine per portarle sul posto. I prigionieri non sembrano reagire in alcun modo particolare a quell'idea: d'altronde Obrekt ha già detto a tutti loro, tranne il capo (l'omone barbuto che aveva la balestra), che possono andarsene. Li vedete allontanarsi dapprima con cautela, un passo alla volta, senza darvi le spalle, increduli; quindi, appena giunti oltre i carri, voltarsi e darsela a gambe di gran carriera lungo il sentiero, nella direzione che si allontana dalla città. Zasheir ed Elured sembrano propensi a usare i carri tenendoli come prove. Si dedicano, quindi ad aggiogare i buoi in modo da poterli mettere in moto, senza toccare ulteriormente il carico. L'idea è rifare a ritroso lo stesso percorso fatto all'andata: prevedete che ci vorrà una mezz'ora ad arrivare alle porte della città con i carri carichi, e un'altra mezz'ora ad arrivare alla piazza principale oppure alla villa del gabelliere Moretti, se è a lui che Elured stava alludendo. Obrekt, però, non è affatto convinto dell'idea di passare così vicino alla caserma delle guardie cittadine: lui si dice deciso a cercare un altro accesso, e si avvia per conto proprio. L'omone barbuto incrocia le braccia e vi guarda, diffidente: Beh, e io? @tutti:
  18. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    @Casa:
  19. @PioloHK, forse sarebbe utile se indicassi un limite di tempo (battere il T. 1v1 in N round). Come hanno detto gli altri, il metodo più semplice è tenersi fuori portata ed eroderlo piano piano. Questo rende il combattimento un po' noioso, ma soprattutto costringe a riflettere sul significato di "battere". Se ci immaginiamo PG e T. rinchiusi in una sorta di arena dimensionale da cui solo uno può uscire vivo, le tecniche proposte sono sicuramente le migliori. Generalmente, però, il problema da risolvere non è tanto il T. in sé quanto i disastri che sta causando: "batterlo" vuol dire soprattutto impedirgli di distruggere un certo luogo, o simili. Allora il fattore tempo diventa determinante (e lo scontro più divertente).
  20. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    @Masked00, @Casa:
  21. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    @SamPey @Voignar:
  22. Esatto, questa è la differenza: comprensione dei linguaggi permette di capire le lingue che non conosci, ma non di parlarle, per questo è meno potente. Ma, come hai evidenziato correttamente, da regole scritte linguaggi non permette di capire lo scritto, a differenza di comprensione dei linguaggi. Significa: "l'incantesimo non modifica in alcun modo (né benevolo, né malevolo) l'atteggiamento delle creature a cui il soggetto (= il bersaglio dell'incantesimo) si rivolge". Concordo che il termine "apostrofate" sia una traduzione impropria (contiene una sfumatura di ostilità non necessaria); ma è chiaramente inteso come "a cui [lui] si rivolge". Se il rituale necessita di pronunciare proprio quelle parole proprio in quella lingua, sì, servono entrambi gli incantesimi, uno per leggere e uno per parlare. Se invece il rituale può essere celebrato parlando in qualunque lingua (purché il significato sia lo stesso), ed è stato incidentalmente trascritto in quella lingua ma in teoria poteva essere una qualsiasi, allora basta comprensione dei linguaggi per leggerlo (poi si può recitare nella propria lingua).
  23. Esatto. In pratica, ai fini del fiancheggiamento, si considera come se lui (il guerriero tattico) fosse nella casella indicata, anziché nella sua vera posizione. Ma se è da solo, rimane da solo e non fiancheggia.
  24. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    @Casa:
  25. Bille Boo ha risposto a Bille Boo a un messaggio in una discussione Omicidio alla fiera di San Tocco's Topics
    @Casa: @Masked00: Obrekt sembra deciso a lasciar andare i prigionieri, anche se Elured aveva manifestato dei dubbi a riguardo. Ha detto a tutti loro, tranne al loro capo, di andarsene, e quelli lo stanno prendendo in parola, allontanandosi con aria incerta, sempre guardandovi. Qualcuno interviene? Si tratta, adesso, di tornare in città. Ci vorrà una ventina di minuti, a piedi. (Tenete conto che poi ci vorrà altrettanto tempo per raggiungere la piazza principale.) D'altra parte, sarà una buona idea lasciare la merce lì, incustodita? Tutta insieme sembra roba di grande valore, e buona parte di essa è già sui carri, pronta al trasporto. E se i delinquenti tornassero? E se qualche curioso si facesse tentare? Aggiogando i buoi ad un carro e frustandoli parecchio potreste raggiungere la stessa velocità in modo più riposante, ma solo se il carro non è troppo carico, e al momento entrambi lo sono. I carri sono coperti da un telone e contengono, come si è detto, casse di armi, barili di viveri e anfore di vino, in discreta quantità. Potete svuotarne uno in gran fretta in circa un quarto d'ora, se strappate il telone e buttate giù la roba, ma molti recipienti si romperanno; svuotarlo in modo ordinato e con cura, invece, richiederebbe almeno un'ora, se ci lavorate tutti. D'altro canto, potreste voler portare la merce rubata con voi, sia per tenerla d'occhio sia per esibirla come prova. A quel punto si tratterebbe di aggiogare i buoi in 5 minuti, e poi ci vorrebbero 30 minuti, anziché 20, per raggiungere le porte della città con i mezzi carichi. Se volete anche caricare a bordo le cose ancora nel magazzino ci vorrà almeno una mezz'ora di lavoro, se vi date da fare tutti. Certo, viaggiando con quella roba, sarebbe legittimo il timore di poter essere accusati voi stessi: è comprensibile. Come ha detto Obrekt, un carro può essere utile anche per trasportare uno o più prigionieri. Che cosa decidete a riguardo? Sono le 12:30