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Bille Boo

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  1. Non ho detto che non deve inserire i caster... ma è materiale per un altro topic. Se un giorno abbiamo voglia ne riparliamo. 🙂
  2. Questo, scusami, ma dipende dal master. Un master come si deve bilancia gli scontri in base al gruppo e non guarda solo sterilmente al livello. E' naturale che se ho di fronte un gruppo di soli martial dovrò ragionare in modo diverso quando calibro le sfide. Se il DM usa il buonsenso, ha sempre la possibilità di rendere una sfida superabile, o di renderla impossibile; questo qualunque sia l'edizione, il livello, la composizione del gruppo. Ma non vorrei andare off-topic. Per il resto, è tutta questione di gusti. Non ho capito bene il discorso sulle classi di prestigio. Intanto, la loro assenza non implica necessariamente una linearità della progressione, a meno che io non abbia frainteso che cosa intendi con linearità. In 5e la non-linearità della progressione è semplicemente embedded dentro le singole classi. In secondo luogo, sembra che per 5e sia un problema non avere le classi di prestigio e per 3.5 sia un problema averle. Sono confuso. 🙂 Personalmente, l'eleganza del sistema di multiclasse della 3.0 / 3.5 l'ho sempre trovata imbattibile e ci sono affezionatissimo (parlo del modo elegante in cui funzionava; poi, certo, dava adito a molti abusi, ma quello era colpa di come erano fatte le classi, non della meccanica multiclasse in sé). Ma conosco diverse persone che la detestavano e non vedevano l'ora di sbarazzarsene.
  3. Confessione 1: non ho mai giocato la 4e (anche se ne ho studiato il regolamento). Confessione 2: l'ho odiata dal primo momento, quindi sono sicuramente biased. Detto questo, aveva sicuramente dei meriti, tra cui il fatto di osare molto, rivoluzionando molte cose sin dall'impostazione di base. È stata probabilmente l'edizione di D&D più innovativa, escludendo ovviamente la prima che era innovativa per definizione. Poi non sempre innovare è un fatto positivo, si può innovare per il meglio o per il peggio, ma quella è questione di gusti. Inoltre ho sentito elogiare molto i suoi mostri, il suo sistema per la costruzione e il bilanciamento degli incontri, e in generale la sua Guida del DM. Anche la sua cosmologia di default era interessante, benché molto stravolta rispetto alla tradizione delle ambientazioni più classiche. Tra l'altro, ho scoperto da poco che esiste una nicchia di persone che amano molto la 4e, e ne stanno promuovendo di recente una sorta di "riscoperta" / "rinascita". Curiosamente, mi pare che siano perlopiù persone molto critiche verso D&D in generale. Come dire... se non ami D&D, puoi amare D&D 4. 😅 Di sicuro bisogna prendere atto che nei confronti del pubblico in generale, e degli appassionati di D&D in particolare, la 4e non ha molto funzionato. Non è piaciuta, insomma. Ora, del fatto che una cosa ci piaccia o non ci piaccia possiamo essere relativamente sicuri: è una sensazione chiara che proviamo. Stabilire perché ci piace o non ci piace, invece, è una questione molto più ingarbugliata, una razionalizzazione a posteriori che non sempre coglie nel segno. Si possono fare delle ipotesi, ma spesso la vera origine delle nostre sensazioni e dei nostri gusti non è chiara neppure a noi stessi. Mi sentirei di affermare che la 4e ha tentato di risolvere alcune note magagne delle edizioni precedenti, come il fatto che a seconda dei livelli certe classi fossero notoriamente "più potenti" di certe altre. E forse ci è riuscita ma ha ecceduto un po', concentrandosi così tanto sull'ossessione dell'equilibrio da far sì che i personaggi avessero un po' tutti lo stesso feeling (io, per esempio, ho detestato il fatto che non ci fosse una solida distinzione meccanica tra ciò che è magia e ciò che non lo è). Molte soluzioni, tra cui l'approccio di design tutto basato su "supermosse standardizzate con cooldown", hanno dato alla gente la sensazione (forse giusta, forse erronea, ma tant'è) che si cercasse di inseguire i videogiochi MMORPG e affini sul loro terreno, anziché puntare semmai sul differenziarsi. Dall'altro lato, la mia personale idea è che molte altre magagne delle edizioni precedenti non siano affatto state risolte in 4e, bensì addirittura esasperate; come l'eccessiva dipendenza da oggetti magici pervasivi, ripetitivi e noiosi, l'escalation abnorme dei punti ferita nel corso dei livelli, la tendenza a ridurre troppe cose (specie magiche) a meri danni anziché sforzarsi di inventare meccaniche creative, la difficoltà di applicare ai PG conseguenze negative che non si cancellassero di colpo con un breve riposo, e così via. La mia personale convinzione (ma molto biased, come ho detto all'inizio, quindi ammetto che non è un parere davvero qualificato né imparziale) è che la 4e sia complessivamente un pessimo sistema con alcuni eccellenti pregi. Mentre ad esempio la 3.5, con cui ho giocato per anni e anni, e la 5e adesso, sono buoni sistemi con alcune grosse pecche. Edit: nota a margine: se si vuole giocare un gruppo di soli marziali non c'è nessun bisogno di un regolamento che assicuri che i marziali sono sullo stesso piano dei caster; anzi, non si pone proprio il problema; quelli che hanno ragione di lamentarsi degli squilibri tra marziali e caster, semmai, sono i gruppi misti.
  4. Ciao, non sono sicuro di aver capito bene. Il primo link indica una progressione media di 13 livelli in un anno e mezzo giocando una sessione a settimana, l'altro di 6 livelli in 15 mesi giocando una sessione ogni 2 settimane. Francamente, è abbastanza in linea con quello che succede al mio tavolo. Dipende anche dal gruppo, ovviamente, e da quanto facciamo lunghe le sessioni, ma tipicamente ci vogliono circa 4 sessioni per un livello, ed è molto difficile riuscire a tenere la media di 4 sessioni in un mese, anche con i gruppi più continui; in genere si va verso 3 al mese o anche meno, il che porta a circa 9 livelli per anno di gioco, nei casi fortunati. Poi adesso, col fatto che siamo "invecchiati" e abbiamo meno tempo, più il fatto che le sessioni online dell'era pandemica sono più rade e più dispersive di quelle dal vivo, credo di essere sceso a 5 o 6 livelli annui.
  5. Cortesemente, mi dispiace di averti arrecato offesa o dispiacere, non era questo l'intento. Intendevo solo dire che non è un obiettivo su cui potessimo aiutarti, e ho argomentato la ragione. Non intendevo insinuare che fosse sbagliato per principio, da parte tua, perseguirlo. Enfasi mia. Ti ringrazio, questo inizia ad essere un abbozzo di quello che stavamo cercando: i tuoi criteri per giudicare utile una risposta. Come ti ho spiegato prima, è un'informazione essenziale per poter capire come aiutarti. Avrei però la necessità di lavorare ancora su questo concetto, perché contiene due termini ambigui su cui avrei bisogno di un chiarimento da parte tua. Quali sarebbero le "principali" leggi fisiche? Sappiamo tutti che non potrà rispettare tutte le leggi, altrimenti esisterebbe davvero e non è così. Quindi, giustamente, hai detto che vuoi rispettare solo le principali. Che cosa intendi con principali? Dove si trova, per te, il confine tra le leggi fisiche principali e non principali? In altri termini, quali leggi fisiche hai necessità che la risposta rispetti, e quali invece accetteresti di ignorare? La domanda non è stupida perché, ad esempio, il principio di azione-reazione è una legge fisica assolutamente fondamentale per la scienza, direi basilare, eppure la magia la vìola continuamente e nessuno ne è scandalizzato. Che cos'è un'incongruenza? Hai aggiunto "e senza cadere in incongruenze", e ciò che ne deduco (correggimi se sbaglio) è che, oltre al fatto di violare le "principali" leggi fisiche, esistano per te anche altre fonti di incongruenza che vorresti evitare. Di che si tratta? Grazie per la tua attenzione e cortesia.
  6. I golem non esistono. Quindi, "capire il funzionamento di un golem" non è un valido obiettivo perché, essendo tale funzionamento totalmente inventato, può essere qualsiasi cosa la tua / nostra fantasia riesca a produrre. Qualsiasi. Possibili risposte includono: Funziona perché è magico. Funziona perché appare esternamente, e ha le proprietà esterne, di un materiale minerale o inerte ma i meccanismi interni sono gli stessi di un corpo umano. Funziona come un fluido non-newtoniano in grado di adattare a volontà la propria viscosità locale. Funziona confaldina la tarapia tapioca come fosse antani prematurata per quattro. L'ultima ti sembrerà una supercazzola, ma in realtà sono tutte supercazzole. Lo sono perché non esiste una risposta vera, esistono solo risposte di fantasia, senza alcun legame con la realtà, che hanno tutte la stessa dignità. Questo, a meno che tu non ci fornisca le specifiche che deve avere la risposta per essere utile / soddisfacente per te. Come ti avevo già chiesto. Quali criteri deve soddisfare la risposta per esserti utile? Quale obiettivo pratico (all'interno di un gioco di ruolo o di un'opera di fantasia, suppongo?) devi conseguire tramite la risposta? Altrimenti, davvero, una vale l'altra.
  7. @Casa: Obrekt si fa avanti, entrando nella stanza, e cerca di trattenere il nano, ma quello non gli dà ascolto e gli scrolla via la mano, spazientito. Veniva di là! fa, indicando il corridoio in cui sono appostati i nostri eroi. Ha sfoderato un'ascia, e la sua amica mezzorca una spada lunga. Si dirigono verso il corridoio, va avanti lei. Obrekt prova a coprire rumori insistendo col dire che sono topi e ridendoci su con fare di compatimento. Ma quando accenna a seguirli, sente l'uomo con la balestra tuonare: Fermo tu! Dove credi di andare? Mettiti di là, vicino al tavolo! L'uomo è in piedi sulla soglia della porta, e punta la balestra su Obrekt. Rimasto fuori, Elured se la vede brutta: l'uomo con la balestra gli dà le spalle, ma gli altri quattro lo sorvegliano attentamente, attorniandolo da tutti i lati, e tengono le mani sull'impugnatura delle loro armi. Sentendo avvicinarsi la mezzorca e il nano, Zasheir cerca di allontanarsi e andarsi a nascondere nella prima porta disponibile. @SamPey: Purtroppo la fretta è cattiva consigliera: fa rumore, e i due lanciano un grido di rabbia, fiondandosi nel corridoio. Per fortuna è troppo stretto perché possano stare fianco a fianco agevolmente: la prima a entrare è la mezzorca, e avvista Zasheir mentre sta cercando di sparire in una stanzetta laterale. @Masked00: Un attimo dopo, con un guizzo fulmineo, un lupo appare dall'ombra e si va a piazzare tra lei e Zasheir, righiando ferocemente: è Andross che ha cambiato forma. La sua apparizione fa bloccare per un attimo gli assalitori, sconcertati. Poi la civetta Micra entra dal camino della stanza d'ingresso, con un tonfo e un nugolo di fuliggine, e inizia a svolazzare freneticamente. L'uomo sulla porta si aspettava tutto tranne quello: sorpreso, si volta a mezzo, puntando l'arma contro il camino, senza capire bene cosa sta succedendo. Un attimo di distrazione che Obrekt ed Elured potrebbero sfruttare. Che fate?
  8. Una volta ho scritto qualche consiglio sparso che forse ti può essere utile.
  9. @SamPey: @Masked00:
  10. Aggiungerei che se il personaggio lascia andare la frusta, per qualsiasi motivo, la lotta termina e l'avversario è libero.
  11. @SamPey: @Masked00: Zasheir, sotto la protezione dell'incantesimo di Andross avanzi cauto nel capannone abbandonato. Il corridoio è buio, ma in fondo si vede una stanza illuminata. Ti muovi con grazia tra le assi polverose e la fortuna ti assiste: riesci a non farne scricchiolare nessuna. Raggiungi la soglia e ti appiattisci il più possibile contro il muro, sbirciando poi oltre lo stipite. Quello che vedi è un grande stanzone allestito, pare, in parte da dormitorio e in parte da magazzino. Vicino a te ci sono diverse casse, anfore e barili, tutti abbastanza nuovi, a giudicare dal fatto che la polvere, le ragnatele e l'umidità non li hanno attaccati, diversamente da tutto il resto del magazzino. Più avanti c'è un tavolo malridotto con qualche sgabello, e intorno diversi giacigli portatili, srotolati e in disordine. Sullo sfondo, un caminetto davvero malmesso, spento. La luce entra dalla tua sinistra: sporgendoti vedi l'entrata, affiancata da due finestre, una per lato. Attraverso quei varchi scorgi delle sagome vicine, di spalle. Alla domanda di Obrekt, i figuri si scambiano delle occhiate. Beh, noi non... comincia quello più vicino a voi, ma il barbuto che sta sulla porta lo interrompe: Ottima idea! Venite, ci sciacqueremo la gola e parleremo meglio anche di quello! @Casa: (Da dentro, Zasheir sente chiaramente queste ultime parole.) Obrekt ed Elured: ostentando sicurezza vi fate avanti. Gli uomini e la donna vicini ai carri si fanno da parte per farvi passare, con apparente cortesia, per poi ricompattarsi alle vostre spalle e accompagnarvi. A un cenno dell'uomo barbuto, il nano e la mezzorca rientrano nell'edificio, mentre lui rimane di fianco alla porta, invitandovi a seguirli. Notate che la sua balestra è già carica e la impugna sempre con entrambe le mani, anche se non la tiene apertamente puntata su di voi. Andross, visto che il tuo amico ce l'ha fatta e non ha dato segnali di allarme, ripeti l'incantesimo su di te e segui il suo cammino. Quando sei a metà del corridoio lo scorgi, nella sua posizione riparata: ti segnala a gesti che è tutto tranquillo e puoi avvicinarti. Purtroppo, in un attimo fatale, metti un piede su un'asse marcia, che si spacca con un rumore secco. Riesci a mantenere l'equilibrio, ma il suono è stato nitidissimo. Ehi! Cosa è stato? esclama l'omone barbuto. L'eco del suono è arrivata fino all'esterno. All'interno della stanza, il nano e la mezzorca hanno subito puntato gli occhi verso il corridoio. Non sembra che abbiano visto Andross né Zasheir, ma sfoderano le armi e si fanno avanti per controllare. Fuori, gli altri sconosciuti sembrano tesi, ma forse momentaneamente distratti. Che fate?
  12. Bille Boo

    Burn

    Comunque, un abito pesante concepito per resistere al freddo vero difficilmente verrà ridotto in cenere da una fiammata, a meno che non sia così potente da ridurre in cenere anche chi ci sta dentro.
  13. Esatto, in 3.5 hanno risolto in un modo, secondo me, ancora migliore: gli oggetti magici si possono comprare, o fabbricare, vendendo altri oggetti magici. Cosa che permette al giocatore di personalizzarli e dà anche uno scopo ai soldi guadagnati, specialmente agli alti livelli. Quanto ai talenti: la mia proposta era infatti di legare le "particolarità" delle armi a talenti, ma configurati per macro-gruppo (es. tutte le spade, tutte le asce, tutte le lance...), non certo arma singola per arma singola.
  14. Sembra un'avventura ideale per provare ad applicare il mio piccolo metodo per le avventure investigative! Se hai voglia di provarlo, e di farmi poi sapere se ti trovi bene, sarebbe un feedback importantissimo! Va da sé che sono a disposizione se hai dubbi o problemi.
  15. @Masked00: @SamPey: @Voignar: @Casa: Andross, Zasheir: rimanete immobili nella stanza cadente, in ascolto. Sentite delle voci di diverse persone, e tra esse riconoscete quelle dei vostri compagni, ma non riuscite a distinguere bene le parole. Non vi sembra di sentire grida, collera o altro: solo normale conversazione. Volete rimanere ancora in ascolto o iniziare a muovervi? Elured, anche grazie all'aiuto di Obrekt che gli fa perfettamente da spalla nel suo piccolo raggiro, riesce ad essere molto convincente. Gli interlocutori si scambiano un giro di occhiate; sembrano cercare soprattutto lo sguardo dell'omone barbuto sul fondo. Egli infatti interviene: Spiacente, ragazzi, è tutto già venduto. L'uomo che vi è venuto incontro annuisce: Già, già... peccato. Beh, ora mi sa che dobbiamo riprendere il lavoro. Fa un cenno come per salutarvi, ma il barbuto non sembra d'accordo e fa un passo avanti. Il nano e la mezzorca lo seguono e si allargano ai suoi fianchi. Un momento... non vi va proprio un bicchiere di vino? Io ci tengo molto all'ospitalità... insisto! Sono le 12:10.
  16. Bille Boo

    Armi Da Fuoco

    Nella Guida del DM 3.5, dove parla delle armi da fuoco, c'è una tabella predefinita e completa di tutto. Naturalmente contiene poche armi, una mezza dozzina. Ma si può espandere. Credo che la domanda vera sia la seguente: in che genere di setting vuoi introdurre queste armi da fuoco, e che ruolo vuoi che abbiano? Se ti va benissimo il D&D medievaleggiante tradizionale, tuttalpiù rinascimentale, in cui inserisci le armi da fuoco come un "di più" che caratterizza certi personaggi a livello di flavour senza avere nessun marcato vantaggio rispetto alle armi bianche, allora puoi anche semplicemente "reskinnare" una o più armi a distanza esistenti, cambiando qualche dettaglio minore, per generare le tue armi da fuoco. Puoi farne in quantità. Se invece vuoi che le armi da fuoco siano qualcosa di rivoluzionario che ha tutte le carte in regola per soppiantare le armi bianche, essendo nettamente superiore sotto uno o più punti di vista (come è stato nella storia reale), allora il problema principale non è tanto una tabella, quanto il fatto che la loro introduzione cambierà in modo sostanziale l'equilibrio complessivo del gioco.
  17. @Masked00:
  18. La domanda sfacciata sembra cogliere l'omaccione in contropiede. Oh! Ecco... robetta, robetta da niente. Un trasloco, sapete? Siamo tipo dei... rigattieri... qui c'era tanta robaccia da portar via per fare spazio. Interviene la donna dietro di lui: Digestiva, avete detto: quindi avete già mangiato? Peccato, vi potevamo offrire qualcosa... Cerca lo sguardo delle persone vicine alla porta. Il tipo barbuto con la balestra annuisce vigorosamente e aggiunge, alzando la voce per farsi sentire da voi: Perché non venite dentro? Possiamo offrirvi un bicchiere di buon vino, roba speciale! A voi farà da digestivo e a noi da aperitivo, che ne dite? Tutti vi guardano attentamente, studiando le vostre reazioni. Sono le 12:05.
  19. Bille Boo

    Burn

    Occhio che, se non è a scelta dell'incantatore ma avviene sempre in modo automatico, il fatto che un incantesimo di fuoco dia fuoco a tutto ciò che è infiammabile potrebbe benissimo essere uno svantaggio più che un vantaggio, in molti casi.
  20. Bille Boo

    Burn

    Sì, la capacità funziona solo su chi/cosa è colpito da un attacco naturale, e su chi lo colpisce con un'arma naturale o un colpo senz'armi. Piuttosto che interpretarlo strettamente come un "devi fare o ricevere un attacco", la interpreterei semplicemente dicendo che è richiesto un certo grado di volontarietà (ti brucio se voglio bruciarti). Ad esempio, è chiaro da RAW che un elementale del fuoco che semplicemente cammina in mezzo a un prato non gli appicca il fuoco (almeno, non attraverso questa capacità), a meno che non decida di spendere un'azione per "attaccare" il prato (cioè, per appiccargli il fuoco volontariamente - assumendo che, com'è ovvio, uno schianto contro il prato vada automaticamente a segno). Allo stesso modo, se il personaggio è legato con una corda, direi che può usare una sua azione per appiccare il fuoco alla corda. Ma non appicca il fuoco automaticamente e continuativamente a tutto ciò che indossa o tocca.
  21. Bille Boo

    Burn

    @MadLuke, potrei avere una fonte o un esempio della capacità a cui ti riferisci? Vorrei andarla a leggere. In particolare sarei interessato a come una creatura non elementale, potenzialmente un PG, può ottenerla. Grazie
  22. Credo però che stiamo iniziando a portare avanti due temi diversi in parallelo. Rendere le armi più caratterizzate, più differenziate, più "ricche" è qualcosa che impatta su tutte le classi (salvo forse gli incantatori più puri). Sarebbe una modifica importante del sistema di gioco, ma non andrebbe necessariamente nella direzione di rendere "decente" il guerriero, come da titolo del topic. Se le differenziazioni e caratterizzazioni profonde delle armi vengono date da privilegi speciali del guerriero, o almeno da talenti (che il guerriero possiede in grande quantità a differenza delle altre classi), allora possono diventare un mezzo per rendere il guerriero più interessante. Se invece sono qualcosa di preesistente, i due temi diventano indipendenti.
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