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Bille Boo

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  1. Sì, certo, concordo. Era per rispondere alla domanda originaria. Ma il discorso è corretto anche per quelle fisiche! 🙂🙂🙂
  2. Interpreta le caratteristiche mentali come vuoi. Per quanto riguarda tutti i seguenti aspetti: preparazione come giocatore (studiare certe cose), atteggiamento/interpretazione (comportarti al tavolo in un certo modo, parlare in un certo modo...), scelte (far prendere al tuo PG certe decisioni piuttosto che altre) puoi fare assolutamente quello che vuoi, e niente di quello che farai sarà in qualche modo sbagliato o invalidato a causa dei punteggi di caratteristica del personaggio. 🙂
  3. Sul realismo in D&D (su cosa significhi davvero realismo, e fino a che punto sia utile o dannoso) si potrebbe aprire un topic a parte e si andrebbe avanti per 10 pagine almeno. Mi permetto di sottolineare solo un punto molto piccolo, ma attinente alla discussione specifica in cui si troviamo. C'è una differenza sostanziale tra il realismo che si basa su conoscenze condivise e il realismo che si espleta facendo appello a conoscenze note a una sola persona. Chi ha letto il mio articolo sul ruolare si sarà imbattuto a un certo punto in questa immagine: che esprime questo concetto: La cosa funziona bene se le informazioni sono condivise, note a tutti i giocatori e al DM. Ora, è naturale che alcune conoscenze molto comuni circa il funzionamento del mondo, se analoghe a quelle del nostro mondo, siano date per scontate e non si senta il bisogno di spiegarle esplicitamente. La gravità, per esempio, o il ciclo giorno-notte. Ma è proprio perché si dà per scontato che tutti le sappiano. Ben diverso è il caso in cui un singolo giocatore (o anche lo stesso DM), facendo leva su una sua superiore conoscenza di argomenti specialistici, introduca "a sorpresa" nel gioco un elemento di realtà che agli altri era ignoto. Nel caso di un giocatore, è come se, nell'immagine, andasse a pescare ulteriori informazioni da una terza "freccia", proveniente dall'esterno, e non soggetta al controllo del DM. Può succedere. E può anche piacere. Ma in generale non è una cosa che mi sento di consigliare, né di ritenere virtuosa.
  4. Concordo con il tuo giudizio. Quello che penso in materia l'ho espresso in questo articolo.
  5. In questo non sei d'accordo solo con @Lyt ma direi con tutti, perché nessuno qui ha detto il contrario, mi pare 😉 Il mio consiglio è: fallo solo se ti piace. Abbandona il preconcetto che giocare perfettamente un PG medico richieda di studiare cose di medicina. Si può giocare in modo più che perfetto un PG medico anche senza sapere nulla di medicina. Esattamente come si può giocare un eccellente spadaccino senza aver mai fatto scherma, o un ottimo bardo pur essendo stonati come una campana. Va benissimo se un altro giocatore ti dà un suggerimento che poi, nella finzione, supponete essere incorporato nelle parole del tuo PG. Ci mancherebbe. L'hai saputo dire meglio di me. Complimenti davvero! 🙂
  6. Poteva benissimo succedere la stessa identica cosa anche senza che il giocatore sapesse di questa proprietà del ricino. Giocatore: vorrei avvelenare il cibo, ma non ho veleno con me, c'è qualche pianta velenosa che il mio personaggio riconosce? DM: sì, in un vaso hai visto un supercazzolus ornamentalis. Giocatore: ok, ne macino i semi e li aggiungo all'impasto del pane. DM: ottimo. Non confondiamo la nota di colore con lo svolgimento dell'azione in gioco, sono due aspetti indipendenti. Attenzione invece allo scenario che segue: DM: ...e così siete arrivati nelle cucine del palazzo. (Sa bene che i PG non hanno veleni con sé e ha ottime ragioni per non includere veleni in questa parte dell'avventura) Giocatore: voglio avvelenare il pane. DM: non hai veleni con te e non ce ne sono nei dintorni. Giocatore: sì invece, hai detto che c'erano dei semi di ricino, siccome sono velenosi li uso per avvelenare il pane! DM (spiazzato perché ignaro di quella proprietà del ricino): eh?! Come?! Velenosi?! Giocatore: ma sì, guarda su Wikipedia se non ci credi! (mostra il cellulare) Ecco, contento? Non so cosa fareste voi in questa situazione. Diciamo che se il DM rispondesse: "beh, nel mio mondo il ricino non è velenoso, sorry" lo troverei più che giustificato.
  7. Senza voler apparire critico, mi permetto di dire che domande fuori dalla storia e dall'avventura, che non hanno un'utilità pratica nel gioco, sono semplicemente irrilevanti. Prendiamo un elemento a caso di medicina: i nomi delle ossa dello scheletro umano. Sono tantissimi. Un PG esperto di medicina li saprà? Sì. Questo significa che il giocatore debba saperli? No. Significa che il master debba studiarli, per rispondere alle domande del giocatore? No. A meno che il nome di un osso non sia rilevante per l'avventura (nel qual caso è ovvio che il DM lo saprà, a prescindere dall'avere un PG esperto nel settore oppure no) non c'è nessun bisogno che venga realmente saputo da nessuna persona al tavolo. Si dà per scontato che il PG lo sappia, ma non è necessario dirlo ad alta voce. È un po' come le componenti verbali degli incantesimi: è chiaro che il mago le conosce, ma nessuno pretende che il giocatore le sappia e le pronunci realmente. Se lo si vuole dire ad alta voce per un mero fatto di colore, ci si può benissimo inventare di sana pianta ("Mio caro Holmes, direi che quest'osso, a giudicare dalla giuntura, è chiaramente un supercazzolus comefossantanis prematuratus!"). È quello che in gergo viene chiamato techno-babbling. Nessuna commissione scientifica verrà a controllare l'accuratezza della terminologia medica usata da un PG in un GdR. Mi sento di invitare caldamente @PaoloDisa a non sentirsi in dovere di studiare assolutamente niente per questo personaggio, a meno che lo studio in sé non lo diverta (a quel punto, naturalmente, un po' cultura in più non fa mai male, ci mancherebbe). Edit: @Lord Danarc, abbiamo scelto inconsapevolmente entrambi l'esempio dei nomi delle ossa! Convergenza evolutiva 😉
  8. @PaoloDisa, per come la vedo io, non sta a te interpretare l'Intelligenza del PG, né le sue conoscenze di medicina, esattamente come non sta a te interpretarne la Forza o le competenze nelle armi. L'approccio che suggerisci nell'ultimo commento è quello giusto: sarà il master a dirti cosa sa il tuo PG. Parlane con lui: se pensate che sia noioso che tu gli faccia domande del genere in continuazione (in effetti può esserlo), rimanete semplicemente d'accordo che sarà lui a dirti cosa sai, ogni volta che sarà rilevante, senza bisogno di domande esplicite da parte tua. Ho in preparazione un articolo proprio su questo argomento ("ruolare" le caratteristiche mentali), come parte di questa mia serie sull'interpretazione di ruolo, ma uscirà tra qualche settimana. Ti faccio sapere 😉
  9. Avrà fatto 3 attacchi che è esattamente il numero di attacchi che avrebbe fatto nel caso standard. In media, statisticamente, se applichi lo stesso incremento sia ai pf dei PG sia ai danni dei mostri la difficoltà degli scontri, sia con 1 mostro che con 10, dovrebbe rimanere invariata. Naturalmente con 1 mostro avrai molta più incertezza (varianza, possibilità di scostarti da questa media statistica, sia in più che in meno) mentre con più mostri le cose sono più prevedibili. Ma di media funziona tutto.
  10. Ok, quindi, in sostanza: Dapprima i PG decidono se passano per primi oppure no. Se passano per primi, bisogna vedere se il ponte crolla durante il loro passaggio o dopo (magari a seconda del modo in cui passano?) Se crolla durante il loro passaggio, possono cadere, oppure arrivare di là per un soffio, oppure salvarsi dalla caduta ma rimanere dal lato sbagliato. Se non crolla durante il loro passaggio, passano indenni e crollerà sotto i PNG successivamente. Se fanno passare prima i PNG, il ponte crolla sotto i PNG. I PG non rischiano nulla ma rimangono tagliati fuori. E' una ricostruzione ragionevole?
  11. Confesso che questa non mi è chiara. Perché avvantaggia i PG contro 1 mostro? Comunque mi associo tendenzialmente a @Lord Danarc: consiglierei di andare con la media anziché il massimo dei dadi vita, la differenza non è così massiccia.
  12. Ciao, aggiungo qui sotto i link dei due articoli sul mio blog in cui ho esaminato questa interessantissima questione. Grazie ancora per lo spunto! Cherchez la succube, primo tempo Cherchez la succube, secondo tempo
  13. Ok. Trattandosi di una sfida, ti farei adesso queste domande: Qual è l'obiettivo dei PG nell'ambito della sfida? Suppongo che sia arrivare dall'altra parte, corretto? Qual è l'esito peggiore che sei disposto ad accettare? In altre parole, è ok per te che i PG possano morire? Di contro, qual è l'esito migliore possibile? Che i PG attraversino senza alcun danno, né a loro né ai PNG? O qualcosa di brutto deve succedere comunque? Vuoi che sia possibile fallire la sfida senza morire? Se sì, come? Un esito del tipo "i PG non muoiono ma non riescono a passare, perché il ponte si rompe" sarebbe accettabile per te?
  14. Ciao, per essere fattibile è fattibile. Posso chiederti però qual è il tuo scopo, esattamente? Che genere di situazione o sfida hai in mente? I PG devono attraversare il ponte, e la sfida è riuscire a passare senza farlo crollare? (Una sorta di trappola o di ostacolo ambientale) Oppure, i PG avrebbero una ragione per attraversare il ponte, ma se ci provano quello sicuramente crollerà? Oppure, sono i PG stessi a voler far crollare il ponte? In che modo, per quale ragione? O altro?
  15. Ciao, in genere, se non viene indicato altrimenti, "una creatura" può essere anche l'incantatore stesso. Se avessero voluto impedirlo avrebbero dovuto specificare "un'altra creatura", o "una creatura diversa dall'incantatore", o simili.
  16. @bobon123, concordo sul finale: se la cosa emerge durante il gioco, e si crea una discussione, naturalmente è meglio aderire alle regole come scritte. Dicevo che per me sarebbe divertente inserire questo elemento, ma occorre il consenso al tavolo ed è meglio discuterne pre-gioco, o comunque tra una sessione e l'altra.
  17. Traduco: Terzo, per ogni creatura bloccante, il giocatore in difesa annuncia l'ordine di assegnazione del danno di quella creatura; esso consiste nelle creature che essa sta bloccando, ordinate a scelta di quel giocatore. Nella fase del danno da combattimento, una creatura bloccante non può assegnare danno da combattimento a una creatura che sta bloccando, a meno che ogni creatura [bloccata] prima di quella da quella stessa creatura non abbia già avuto assegnato un danno letale. È come dicevo io. Si riferisce all'eventualità che una creatura possa bloccare più attaccanti. In quel caso si sceglie un ordine per ripartire il danno di quella creatura tra le varie attaccanti che ha bloccato. È un altro ordine, scelto dal giocatore in difesa, e indipendente da quello scelto dal giocatore in attacco per le creature bloccanti. Sono due cose diverse. Come ho detto prima:
  18. Ciao, da regole così come sono temo di no, in entrambi i casi: la creatura prona ha -4 alla CA contro gli attacchi in mischia ma non le viene negato il bonus di Destrezza. Potrei sbagliarmi, però.
  19. Mi è oscuro come questo discorso valga specificamente per il guerriero e non, a questo punto, per tutte le classi non magiche, inclusi il barbaro e perfino il ladro. Anche il ranger, in effetti, a parte gli incantesimi (di utilità molto modesta, specialmente ai livelli alti), progredisce concentrandosi specificamente sulle capacità "mondane" e ha ben poco di realmente soprannaturale.
  20. Cosa c'è nei puntini di 509.3? Perché a leggerlo così sembra che voglia dire un'altra cosa. 509.2 dice che se A viene bloccato da B, C e D, il giocatore attaccante decide un ordine in cui assegnare i danni di A tra i bloccanti es. C, poi B, poi D; allora B non può ricevere danno se prima non sono stati assegnati danni letali a C; D non può ricevere danno se prima non sono stati assegnati danni letali a C e a B. 509.3 sembra dire la stessa cosa per le creature attaccanti, nel caso in cui una creatura ne bloccasse più d'una (in generale non si può ma esistono capacità o effetti per permetterlo); quindi, se A ed E sono attaccanti e B le blocca entrambe, il giocatore in difesa decide un ordine in cui assegnare i danni di B tra i bloccanti es. E, poi A; allora A non può ricevere danno se prima non sono stati assegnati danni letali a E
  21. Concordo con te e con altri qui, e soprattutto ci tengo a dirti di non farti scoraggiare. Credo di poter affermare con ragionevole certezza che il 99% dei gruppi gioca e si diverte, anche in ambientazioni inventate, senza arrivare nemmeno lontanamente a questo livello di dettaglio. È decisamente quello che raccomando anche io, nella maggior parte dei casi 🙂
  22. Ciao, posso avere la fonte di questa affermazione? Mi pare davvero molto strana. Vuoi dire che se blocchi un 1/6 con 6 1/3 l'attaccante non muore? Mi sembrerebbe assurdo. Comunque, è da un bel pezzo che non gioco a Magic. La definizione di attacco improvviso che ricordo io è che prima si risolvono i danni inflitti dalle creature con attacco improvviso (tutte), e poi si risolvono i danni inflitti dalle altre (se ancora vive). Quindi, un 6/6 vs. due 3/3 attacco improvviso significa 6/6 morto e i due 3/3 vivi. Sempre a quanto mi ricordo, una creatura con doppio attacco conta in entrambe le "sotto-risoluzioni-del-danno" che ho detto sopra. Quindi, prima infligge i suoi danni insieme alle creature con attacco improvviso. Poi, se è ancora viva, infligge i suoi danni insieme alle creature normali.
  23. Quello che, credo, intendeva dire @bobon123 a proposito di questo (e concordo anche io) è che se hai luce addosso non puoi nasconderti nelle ombre perché le ombre (intorno a te) non ci sono più. Tuttavia puoi ancora nasconderti, ad esempio, dietro una colonna, o in un cespuglio.
  24. Allora, vediamo se riesco a spiegarmi. In base alle regole, immagine speculare non interferisce con l'atto di nascondersi, quindi non dovresti dare nessuna penalità al ladro che si nasconde insieme ai suoi duplicati illusori, in nessun caso. Questa è sicuramente la risposta corretta. Inoltre, normalmente condivido appieno la visione di @bobon123: l'interpretazione narrativa dovrebbe discendere dalle regole, non essere definita a priori e richiedere modifiche alle regole di conseguenza. Sono convinto che sia l'approccio migliore. Allora perché, in questo caso, empatizzo tanto con @Mehen? Per due motivi. Il primo è che quando un'interpretazione narrativa, che pure discende dalle regole, mi sembra troppo contorta o non consistente mi devo fermare. Credo che siamo tutti d'accordo che: (a) i cloni illusori devono muoversi quando il PG si muove e stare fermi quando lui è fermo, per i motivi detti sopra; (b) i cloni illusori possono, e probabilmente devono, sovrapporsi parzialmente tra loro e al corpo del ladro, anche perché occupano il suo stesso spazio; (c) i cloni illusori tuttavia non possono sovrapporsi completamente al corpo del ladro perché altrimenti, di fatto, colpiresti sempre lui quando colpisci loro (è a questo che mi riferivo sopra quando ho detto "sarebbe come se non ci fossero"). È solo sull'entità della sovrapposizione che divergiamo. Visto che colpire un clone qualsiasi, oppure il ladro, è (sempre da regole) del tutto equiprobabile, anche quando il ladro è immobile, una narrazione in cui la non-perfetta-sovrapposizione è solo di qualche centimetro non mi convince, proprio perché mi sembra in conflitto con queste altre regole. Il secondo motivo, che in realtà è il principale, è che mi piace molto quando gli incantesimi hanno dei (piccoli) drawback: delle piccole controindicazioni o dei piccoli effetti collaterali spiacevoli. È una questione di gusti personali e non di regole. L'approccio che proponevo non impedisce al ladro di nascondersi con i cloni illusori, ma glielo rende leggermente più difficile in particolari circostanze (come ho detto, non nell'oscurità né nei cespugli, ma la crepa nella parete potrebbe qualificarsi). È un drawback davvero molto piccolo e che può condurre, secondo me, a dei trade-off interessanti che fanno gioco. Riassumendo. Sono consapevole che sia le regole sia la loro più corretta filosofia di interpretazione narrativa vanno nella direzione di dire che non c'è nessun impatto sul nascondersi. Tuttavia, se a giocare (o masterare) fossi io, appoggerei senza problemi, anzi con un certo gusto, l'interpretazione per cui il ladro con immagine speculare ha svantaggio a nascondersi se, e solo se, si nasconde dietro una singola copertura le cui dimensioni sono giudicate dal Diemme "appena sufficienti" per il ladro da solo ma problematiche per ladro + duplicati, seppur parzialmente sovrapposti.
  25. Ma a quel punto la protezione che offrono sarebbe nulla, sarebbe come se non ci fossero.