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mostro Interazione fra Aumentare evocazione e Evoca Servitore Arboreo
Bille Boo ha risposto alla discussione di clyde_88 in D&D 3e personaggi e mostri
Ciao @clyde_88, potresti linkare quel "pezzo" che dicevi, quello che dice che non funzionerebbe? -
meccaniche Creature acquatiche in acqua
Bille Boo ha risposto alla discussione di MadLuke in It's a Mad World
La tabella 3-22 a pagina 92 della Guida del DM 3.5 in italiano ha una riga apposita per le creature con velocità di nuotare. Il sottotipo acquatico, di per sé, non dà nessun beneficio, ma è ben raro trovare una creatura con quel sottotipo che non abbia velocità di nuotare. -
personaggio Progressione Pg Drago
Bille Boo ha risposto alla discussione di Firefox in D&D 3e personaggi e mostri
Sì. Significa solo che le tabelle non sono complete e andrebbero estrapolate. I creatori del manuale non pensavano che qualcuno volesse raggiungere il livello 50 😉. Hanno scritto il manuale pensando ai livelli 1-20 No, significa che la tabella va estrapolata, cioè il DM dovrebbe decidere età intermedie per i DV intermedi delle età più alte ispirandosi a quanto avviene per le età più basse. È il punto cruciale della questione. I draghi si basano su un avanzamento legato all'età, che è un principio completamente diverso rispetto all'avanzamento dei personaggi tipici di D&D. Per questo mescolare draghi puri con personaggi che non sono draghi puri è un po' azzardato. Anche i ML e i LEP sono solo delle rozze approssimazioni, perché un drago puro "funziona" in modo radicalmente diverso da un personaggio umanoide ed è molto difficile confrontarli e bilanciarli tra loro. -
Ciao a tutti, in questo articolo parto dalla domanda di un lettore per iniziare a esplorare gli incontri interpersonali.
https://dietroschermo.wordpress.com/2020/11/18/qa-voi-non-potete-passare-domanda-di-morri/
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Davvero carine come idee, e originale l'idea di base. Complimenti
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dnd 3e Informazioni sulle regole - chierico sbilanciato?
Bille Boo ha risposto alla discussione di Andreone16 in D&D 3e regole
Esatto: ragione di più per sentirsi liberi di dissolverglieli, quando si scontra con qualche nemico che ne è capace. -
personaggio Slot equipaggiamento pg drago
Bille Boo ha risposto alla discussione di Firefox in D&D 3e personaggi e mostri
Parlane con il tuo DM, non c'è una regola generale. Io di solito assumo che gli oggetti magici che si indossano siano in grado di adattarsi magicamente a qualunque taglia e forma, entro limiti ragionevoli. Quindi, ad esempio, dei bracciali da umano si adatterebbero per diventare dei "bracciali da zampa anteriore" da drago. Questo a prescindere dalla forma alternativa. Quindi direi: gli stessi slot di un umano, senza troppi problemi. Questo tralasciando il fatto se sia appropriato oppure no avere un drago come PG in una campagna (anche questo spetta al vostro gruppo deciderlo) e se sia o meno bizzarro l'impatto "visivo" di un drago coperto di guanti, cinture, mantelli, amuleti e altre chincaglierie (questione di gusti). 😉 -
meccaniche Q&A: Domande e Risposte (Parte 2)
Bille Boo ha risposto alla discussione di Burronix in D&D 5e regole
A 1573 La mia risposta sarebbe: 5 (= 2 + livello dell'incantesimo), in aggiunta alla cura dell'incantesimo stesso, ovviamente. La capacità infatti dice: Non dice "ogni volta che un tuo incantesimo cura un'altra creatura, riguadagni tot", bensì "ogni volta che lanci un incantesimo che cura un'altra creatura, riguadagni tot". Ed è stato lanciato un solo incantesimo. -
dnd 3e Informazioni sulle regole - chierico sbilanciato?
Bille Boo ha risposto alla discussione di Andreone16 in D&D 3e regole
Non vorrei ripetermi troppo: ho detto esplicitamente che, di fronte a un problema serio come quello descritto nel post, la soluzione è parlarne. Quelli che ho presentato dopo non erano intesi come soluzioni del problema tout court, ma come blande mitigazioni. Qui si tratta di decidere cosa costituisce una "azione in gioco" che "legittima" la "reazione" del DM, e cosa invece costituisce una "ripicca" immotivata. Mi sembra un terreno scivoloso: non vorrei che si finisse per fare il processo alle intenzioni. Per me lanciare un determinato incantesimo, con conseguenze e side-effect ben noti, è già una "azione in gioco". Comunque l'unico approccio oggettivo è basarsi sui fatti. Non sapremo mai perché il DM ha messo una certa cosa nell'avventura (forse, volendo fare della psicologia spicciola, non lo sa davvero neppure lo stesso DM). Quello che conta è se è plausibile che quella certa cosa, nell'avventura, ci sia. In caso affermativo non resta che accettarla e affrontarla, come ogni altro ostacolo (del resto mettere ostacoli sulla strada dei PG fa parte da sempre del mestiere del DM). Lo scopo dei miei suggerimenti non era risolvere il problema (per quello, come abbiamo detto, la strada maestra è parlare), bensì far riflettere su questo punto: siamo sicuri che stiamo rappresentando bene, in modo accurato e coerente, la strategia di quel PG? È davvero "sgravato" di per sé, o lo diventa anche perché si trova in un ambiente che dà sempre risalto ai suoi pregi specifici e trascura le sue debolezze specifiche come se non ci fossero? Una riflessione in questo senso potrebbe portarci a ridimensionare la portata del problema, senza introdurre "ripicche" ma semplicemente dando una maggiore verosimiglianza. Costruire apposta delle contromisure che impediscano sistematicamente ai PG di usare le loro capacità è un pessimo comportamento da parte di un DM. Se un PG impara volare e io, che non lo so gestire, decido che da quel momento tutte le avventure saranno al chiuso e con soffitti alti 2 metri, sto sbagliando. Se un PG ha degli incantesimi di divinazione e io non li faccio funzionare perché "rovinano" la mia trama investigativa, sto sbagliando. Se un PG si specializza nel tirare palle di fuoco a tutto spiano e io decido di punto in bianco che il resto della campagna sarà ambientato sul Piano Elementale del Fuoco, sto sbagliando. Il buon DM dovrebbe fare in modo che i PG, il più delle volte, possano sfruttare le loro capacità come strumenti efficaci per superare gli ostacoli: questo permette di godersele. In questo caso specifico, mi sembra che ci troviamo di fronte a un personaggio che riesce più che bene a godersi la sua build e a sfruttare le sue capacità per abbattere nemici e superare sfide. Tutto bene, quindi. Tuttavia, c'è un altro tipo di comportamento non proprio buono del DM, una sorta di estremo opposto del precedente (pur non essendo altrettanto grave), ed è quello di ignorare le debolezze dei PG, i "buchi" nella loro strategia o gli "effetti collaterali" problematici delle loro scelte, concentrandosi solo sulle qualità positive. Questo ha diversi svantaggi: incoraggia un gioco monotono e ripetitivo, anziché stimolare soluzioni creative e sempre nuove; non promuove l'immersione, favorendo un mero accumulo di vantaggi senza curarsi delle conseguenze; e, last but not least, rischia di creare sbilanciamenti importanti all'interno del gruppo, perché chi sceglie una strategia con enormi pregi ed enormi debolezze finisce (dato che le debolezze non vengono mai "sollecitate") per prevalere in modo schiacciante su chi sceglie una strategia con modesti pregi e modeste debolezze. Un esempio classico è un'impostazione del gioco in cui i PG hanno sempre il tempo e la possibilità di riposare completamente dopo ogni singolo scontro. In quel caso gli incantatori e chiunque altro si basi su risorse "a consumo", essendo liberi di "spararsi" tutte le risorse senza preoccupazioni, surclassano assai facilmente chi è programmato per una prestazione più limitata ma continua. Se il DM si impegna a creare situazioni che prevedono più sfide in rapida successione non sta attuando una "ripicca", sta anzi ripristinando l'equilibrio di gioco così come si presume che sia. Più in generale, ogni volta che creo una build di personaggio molto specializzata sto facendo una scelta: la scelta di essere molto potente (più del normale) a patto che la situazione rientri nel capo della mia specialità. In linea teorica, in un gioco ben bilanciato, più stretto è il campo della specializzazione e maggiore è l'incremento di potenza al suo interno. All'atto pratico, sarebbe eccessivo sostenere che D&D 3.5 segua bene questo principio. Ma non è questo il punto: ogni personaggio specializzato avrà un campo in cui funziona molto bene e un fuori-campo in cui funziona male, questo a prescindere da quanto le due cose siano ben proporzionate tra loro. E il suo giocatore sarà consapevole del confine tra questo campo e fuori-campo. A quel punto, le situazioni fuori-campo devono esistere. A patto che siano plausibili e che non diventino la norma (vedi sopra), naturalmente. Da parte di un mago specializzato in palle di fuoco non è lecito aspettarsi che non ci siano nemici resistenti o immuni al fuoco, né è lecito protestare quando ne incontra uno, prendendola come una "ripicca" (ben diverso, ovviamente, è il caso in cui tutti i nemici di un'avventura lo fossero). Da parte di un ladro non è lecito aspettarsi che non ci siano non morti o melme. Da parte di un ranger delle terre selvagge non è lecito aspettarsi che non ci siano sfide in ambito urbano. Da parte di un cavaliere esperto nel combattere in sella non è lecito aspettarsi che non ci siano imprese da compiere al chiuso. Allo stesso modo, da parte di un gigante (vero o sostenuto magicamente che sia) non è lecito aspettarsi che tutte le porte e i corridoi siano della sua misura, che il terreno lo sostenga sempre, che non ci sia mai bisogno di fare una corsa a cavallo o prendere un traghetto. E da parte di chi basa la sua intera build su un super-incantesimo non è lecito aspettarsi che nessuno provi mai a dissolverlo (non solo nel caso di un PNG che lo conosce e si è preparato apposta contro di lui, anche nel caso di un normalissimo PNG incantatore che, di fronte a quella che è palesemente una potente magia, usa semplicemente un minimo di logica e decide di neutralizzarla). È parte dell'arte del DM (direi anzi dell'ordinaria amministrazione del DM) includere sia situazioni in cui un certo personaggio può eccellere, sfruttando al massimo i suoi punti di forza, sia situazioni in cui viene messo in difficoltà sulle sue debolezze o con situazioni fuori dal suo campo ottimale di specializzazione. Invitavo quindi l'autore del post ad assicurarsi che nelle sue avventure avvenisse questo, per quel PG chierico, così come avviene normalmente per ogni altro personaggio in ogni altra campagna che si rispetti. -
@senhull, cito me stesso: Se sei fuori dal combattimento, magari in viaggio, e vuoi creare un mega-ponte di ghiaccio per scavalcare un burrone, ha così tanta importanza il tempo che ci metti? Se ci vogliono 3 round ci metti 3 round, se ci vogliono 3 minuti ci metti 3 minuti. Non fa differenza. Il fattore tempo, in generale, ha un'importanza davvero marginale in D&D, a meno che non si faccia un uso sistematico degli incontri casuali (ma anche in quel caso dubito che ci sia una differenza sostanziale tra 3 round e 3 minuti: se ci fosse un incontro casuale ogni 3 minuti vorrebbe dire che in un'ora di tempo in-game ce ne sono 20, che mi sembra tantino anzichenò). In momenti con tempi concitati è difficilmente abusabile anche così com'è: se ci vogliono diversi round a creare un ponte o una barriera, è già un tempo che in un tipico combattimento non ci si può permettere; portarlo a diversi minuti non cambia nulla. (Edit: il mio commento sopra si riferiva specificamente alla proposta di Senhull di aumentare i tempi per aumentare la capacità di carico delle strutture, non alla tua proposta di richiedere semplicemente un lancio separato per ogni sezione di 1,5 m, quello è ragionevole. Il mio consiglio sarebbe di mantenere un lancio separato per ogni sezione di 1,5 m e dare comunque a queste strutture una capacità di carico trascurabile.)
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Ho l'impressione di non essermi spiegato. Riformulo: secondo me l'aumento dei tempi da te proposto non fa nessuna differenza sostanziale, quindi tanto vale non metterlo.
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@senhull sinceramente non credo che aumentare il tempo richiesto sia un fattore di bilanciamento rilevante. Sono cose che si farebbero comunque fuori dal combattimento: che ci vogliano 3 round o 3 minuti, nella stragrande maggioranza dei casi che differenza fa?
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Ciao a tutti. Per chi fosse interessato, prosegue qui l'esempio di progettazione di dungeon che sto portando avanti sul mio blog:
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dnd 3e Informazioni sulle regole - chierico sbilanciato?
Bille Boo ha risposto alla discussione di Andreone16 in D&D 3e regole
Credo di aver dettagliatamente spiegato il mio punto di vista. Non ho mai auspicato di fare "tutte" le avventure in un dungeon dove il personaggio Grande non passa. Ma non può nemmeno aspettarsi che non succeda mai. Esattamente come il ladro con i non morti, un esempio corretto che hai fatto tu, e che guardacaso riguarda "la costruzione stessa del PG". Quindi, o siamo pienamente d'accordo, o non ho capito in cosa siamo in disaccordo. -
Ciao, intanto grazie per l'idea, che si sposa quasi alla perfezione con questo mio vecchio articolo: quasi quasi ci aggiungo un link a questa discussione. Per il resto: sarei portato a sconsigliare di permettere un uso "strutturale" di modellare acqua, cioè qualunque uso che miri a costruire strutture solide e stabili in grado di reggere un carico. Quindi, personalmente, direi: va bene il ponte, ma non regge certo una persona (specialmente se è più lungo di 1,5 metri), al limite potrà reggere un piccolo animale. E allo stesso modo: va bene il muro, ma basta una spallata e viene giù. In caso contrario questo trucchetto, già noto per essere molto forte, diventerebbe una specie di passepartout per un enorme numero di situazioni ed ostacoli.
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personaggio Combattente senza scudo
Bille Boo ha risposto alla discussione di Kowalsky86 in D&D 3e personaggi e mostri
Ciao, La mano libera per colpi senz'armi tenderei a non raccomandarla. A quali fonti e manuali hai accesso? Perché il Manuale del Giocatore II contiene una classe base alternativa che è praticamente un rodomonte (non ricordo se addirittura si chiama così, comunque è molto vicina al concetto). Altrimenti, la Guida del DM contiene una classe di prestigio, chiamata duellante, che sembra fatta appositamente per questo. -
dnd 3e Informazioni sulle regole - chierico sbilanciato?
Bille Boo ha risposto alla discussione di Andreone16 in D&D 3e regole
Attenzione, non sto proponendo che il DM usi la sua autorità da DM per segare le gambe al PG. Innanziututto ho detto esplicitamente, e lo ribadisco, che la soluzione migliore sarebbe discuterne insieme off-game. In secondo luogo ho avanzato alcune proposte che mirano semplicemente a: Accertare che, quantomeno, le regole siano seguite in modo accurato (era il primo punto del mio elenco). Considerare (e sono gli altri due punti) quelle che possono essere le naturali conseguenze, in-game, di una determinata strategia, in modo da promuovere da parte dei giocatori delle scelte più ponderate che tengano presenti vantaggi e svantaggi di ogni approccio. È molto diverso, perdonami, da una scelta arbitraria come "la tua divinità ti punisce perché le stai sulle scatole" (dire che abusa della magia dopo che lei stessa, divinità, gliel'ha fornita così com'è sarebbe del tutto arbitrario). Qual è la differenza tra uno che ha "davvero" il BAB da guerriero e uno che se lo procura con un incantesimo? Che l'incantesimo si può dissolvere. Paradossalmente, è proprio non considerare questa differenza (cioè dare per scontato che l'incantesimo non verrà dissolto) a non essere "maturo", perché a quel punto è chiaro che "vince" sempre l'incantatore. Ovviamente non dico che in ogni incontro deve esserci un dissolvi magie. Ma che non capiti mai è oltremodo strano, visto che siamo al livello 9. Che differenza c'è tra potenziarsi le stat con cose come forza del toro e potenziarsele con un aumento di taglia, tipo giusto potere? Beh, che ti aumenta la taglia. Essere molto grossi e pesanti è un vantaggio in molte situazioni (scontro fisico in primis), ma uno svantaggio in altre (edifici, ambienti ristretti, cavalcature, veicoli, ponti di corde e quant'altro). Far sì che questi svantaggi "si sentano", in gioco, con la stessa concretezza con cui si sente il vantaggio, non è un abuso arbitrario, è semplicemente la realtà; favorisce l'immersione, oltre a stimolare strategie meno ripetitive. Trattare il personaggio Grande come se fosse, di fatto, un personaggio Medio con stat pompate: quello sì che non sarebbe "maturo". Non si tratta di abusare del proprio potere di DM per fare i dispetti ai PG. Si tratta di metterli di fronte alle conseguenze, naturali e prevedibili, delle loro scelte, nel bene e nel male. -
dnd 3e Informazioni sulle regole - chierico sbilanciato?
Bille Boo ha risposto alla discussione di Andreone16 in D&D 3e regole
Il fatto che non voglia curare è legittimo. Non è che siccome un PG ha la classe di chierico deve per forza essere un guaritore: ci sono vari modi di declinare le classi, ed è giusto così. Ognuno deve fare il personaggio che vuole. Molto sgradevole invece il problema dello squilibrio con gli altri personaggi. Il fatto che il resto del gruppo si lamenti fa pensare che sia davvero un problema. Il modo migliore per risolverlo sarebbe parlarne tutti insieme off-game. E il fatto che il giocatore non voglia scendere a compromessi con il master non depone a suo favore. Detto questo, provo a metterti alcune pulci nell'orecchio. Che versione di Incantesimi Persistenti sta usando? Assicurati che usi quella di Perfetto Arcanista (che "costa" uno slot di 6 livelli superiore) anziché quella dell'edizione 3.0 (che ne costa uno di 4 livelli superiore). In quel caso, lanciare due incantesimi persistenti a inizio giornata gli costerebbe 14 usi giornalieri di scacciare: ce li ha? Un incantesimo persistente si può sempre dissolvere. Un bel dissolvi magie lanciato dai nemici al momento giusto lascerebbe il personaggio in cattive acque, e per giunta per tutto il resto della giornata (dubito che avrebbe la possibilità di lanciare di nuovo quegli incantesimi come persistenti; può darsi addirittura che non ne abbia preparate altre copie). Ancora più diabolico (diabolico per modo di dire: è semplicemente giusto): una creatura di taglia Grande non è che possa entrare dovunque. Cosa succede se l'avventura porta il gruppo a dover entrare in un passaggio troppo piccolo per il personaggio ingigantito? Sceglierà di rinunciare alla sua fantastica combo, o rimarrà fuori a fare da spettatore per qualche scena? In entrambi i casi avrà qualcosa su cui riflettere. -
dnd 5e 1D30 Possibili Incidenti Viaggiando Via Terra
Bille Boo ha risposto alla discussione di Grimorio in Dungeons & Dragons
Certo, ma un ostacolo è bello quando superarlo richiede un po' di inventiva, una scelta da compiere, un po' di gioco di squadra... insomma, un po' di contributo attivo dei giocatori, che vada al di là di tirare un dado e annotare dei danni o una condizione. Il mio timore è che i giocatori rimangano perlopiù passivi. -
dnd 5e 1D30 Possibili Incidenti Viaggiando Via Terra
Bille Boo ha risposto alla discussione di Grimorio in Dungeons & Dragons
Personalmente, la maggior parte di questi incidenti mi sembra assai poco interessante: si riduce, più o meno, a un tiro di dado per evitare una sfiga random. È come avere la strada disseminata di trappole (e non poterle nemmeno disinnescare). Per me gli "incidenti di viaggio" hanno senso quando sono veri e propri incontri, oppure quando danno luogo ad almeno una scelta interessante e non banale. -
stili di gioco Non premiare con Punti Esperienza le uccisioni
Bille Boo ha risposto alla discussione di Hero81 in Discussioni GdR Generiche
Curioso che siamo arrivati a questo, partendo da un elenco di cose e comportamenti a cui a assegnare PE per incentivare o disincentivare i PG. 😉 -
stili di gioco Non premiare con Punti Esperienza le uccisioni
Bille Boo ha risposto alla discussione di Hero81 in Discussioni GdR Generiche
Se si vuole ignorare totalmente la meccanica dei PE, tanto vale abolirla. Si dice solo "ogni N sessioni si guadagna un livello", e si fa prima. Certo, dipende dallo stile di gioco. A me, per esempio, una sessione in cui i PG si limitano a cazzeggiare senza perseguire alcun obiettivo sensato annoierebbe mortalmente, sia da giocatore che da master. Ma rispetto chi ama uno stile diverso. -
stili di gioco Non premiare con Punti Esperienza le uccisioni
Bille Boo ha risposto alla discussione di Hero81 in Discussioni GdR Generiche
È proprio questo l'approccio che uso io. I PG guadagnerebbero PE perché hanno fatto progressi verso l'obiettivo superando delle sfide che si frapponevano, anche se non hanno (ancora) superato l'ultima. Attenzione, però, al concetto di "sono cresciuti". Per me i PE rappresentano una crescita di tipo meta-narrativo (man mano che l'eroe si misura con successo con certe prove, diventa "pronto" per prove più difficili), non un'esperienza in senso stretto (cioè, non una misura di quanto e cosa "imparano"). In questo senso, i PG "sono cresciuti" in questo esempio perché hanno superato delle sfide con successo. Dare un quantitativo fisso di PE ad ogni sessione, a prescindere dal grado di rischio affrontato e dal grado di successo ottenuto, non sarebbe secondo me appropriato perché darebbe ai giocatori la sensazione di non "meritarsi" quei PE; diventerebbero una specie di "gettone di presenza", per il quale le loro azioni sono sostanzialmente irrilevanti. -
stili di gioco Non premiare con Punti Esperienza le uccisioni
Bille Boo ha risposto alla discussione di Hero81 in Discussioni GdR Generiche
Direi che il sistema che uso io, quindi, non ricade in nessuna delle 4 categorie? O forse in più d'una? 🙂 -
stili di gioco Non premiare con Punti Esperienza le uccisioni
Bille Boo ha risposto alla discussione di Hero81 in Discussioni GdR Generiche
Anche se non ci si sente supereroi, si può voler giocare degli eroi (senza super-), nel senso più "terreno" del termine, oppure degli anti-eroi più dark, o dei cinici che seguono la propria convenienza, o addirittura dei sadici assassini. A indirizzare i giocatori all'interno di questo spettro dovrebbe essere, secondo me, una discussione aperta off-game anziché una meccanica di gioco pensata per un altro scopo.