
Tutti i contenuti pubblicati da Bille Boo
-
Disclaimers & Dragons
Ehm, no, non credo. Ciofeca stradatata è un'opinione. Disinformazione significa informazioni false. E' un po' diverso. Se uno dice che il mio blog è un vomitevole ammasso di putridi escrementi e piuttosto che leggerlo preferirebbe bere un secchio di urina di elefante ancora bello caldo, sta esprimendo una sua legittima opinione e il fatto che la giustifichi con i titoli o con i testi completi riga per riga cambia poco. Se uno dice che il mio blog è un atto di disinformazione, invece, credo che spetti a lui l'onere della prova, e non mi accontenterei che tale prova fosse costituita da cose che io non ho scritto ma "dai, si capisce che le pensavi". Non so se mi sono spiegato. Ovvio che no. Il che non significa che possano comunque esistere affermazioni, commenti, opinioni e giudizi che sono applicabili alla sola Terra oppure alla sola Luna, senza che questo infici il loro legame. Non è che siccome abbiamo un satellite allora ogni volta che si parla della Terra sono obbligato a parlare anche del satellite.
-
Disclaimers & Dragons
Risposta: se fossi uno di costoro (*), sì, direi ancora che il disclaimer è innocuo. Poi potrei dire che l'annuncio precedente analizza coi piedi la storia editoriale dei drow e quant'altro. Potrei, anche se... Ma, insisto, distinguerei le due cose (disclaimer e annuncio). Sì, anche se fossi G. o S. (*) fermo restando che nessuno di noi è realmente nella testa di costoro, quindi stiamo facendo ipotesi; oppure, diciamo che stiamo facendo role-play 🙂
-
Disclaimers & Dragons
Lì dove? La presenza del disclaimer non danneggia quei vecchi manuali né ci impedisce di utilizzare i drow nel modo che preferiamo. Ho capito dai commenti che alcuni di noi ritengono il disclaimer in sé fastidioso od offensivo. Di questo mi dispiace. Rispetto l'irritazione di queste persone anche se non la capisco, così come loro, suppongo, rispetteranno l'irritazione di chi si sente a disagio con quei vecchi manuali e quei vecchi drow, anche se magari non la capiscono. Detto ciò, un disclaimer non è una riscrittura. L'intenzione di Wizards di orientare i futuri prodotti (o le ristampe della 5e) in una determinata direzione (e devo ammettere che non ho ancora capito bene quale, all'atto pratico) è una cosa. L'apporre un innocuo disclaimer sui prodotti passati è un'altra. Io stavo parlando della seconda. Rispetto il tuo vederle come aspetti di un unico problema, ma non posso che ribadire che le mie parole si riferivano solo al disclaimer. Se poi ho detto qualcosa di specifico con cui, anche alla luce di questa precisazione, non sei d'accordo, ascolterò volentieri le tue critiche.
-
Disclaimers & Dragons
@Nyxator, ho visto che c'era il link, e sono consapevole che c'è un collegamento tra le due discussioni. Comprendo anche che nell'altro articolo i commenti sono bloccati, quindi viene spontaneo discutere qui anche quello. I miei commenti, però, si riferivano al disclaimer in sé. Con questo naturalmente non voglio affatto impedire a te o altri di discutere di quello che volete. Specificavo solo il contesto delle mie parole, affinché non venissero arbitrariamente estrapolate a qualcosa a cui io non mi riferivo. Tutto qui.
-
Disclaimers & Dragons
Non so a quali parole ti riferisci. Io mi riferivo al disclaimer citato nell'articolo iniziale, in risposta ad un post che si riferiva a sua volta a quel disclaimer. Se poi vogliamo espandere la discussione all'intero insieme dei comunicati di WotC degli ultimi anni, allora è un altro discorso, ma non è quello di cui parlavo io.
-
Disclaimers & Dragons
Forse giova ripetere che (a) il disclaimer non contiene scuse, non si stanno "scusando"; e (b) il disclaimer non si riferisce ai drow, né agli orchi.
-
Disclaimers & Dragons
A me non sembra che offenda né chi ha creato quei lavori né chi li ha acquistati. L'espressione "sbagliate allora come lo sono adesso" è un giudizio, opinabile, che rappresenta l'opinione di Wizards (*). Ma secondo me è un giudizio sulle cose (su alcuni contenuti di quei lavori), non sulle persone. Io, se avessi lavorato a una di quelle opere o se le avessi comprate e usate, non lo prenderei come un giudizio contro di me. Ma, come dicevamo prima, le persone hanno una sensibilità diversa: lo abbiamo appena dimostrato ancora una volta. Ciò che per qualcuno non è assolutamente un problema, qualcun altro lo trova offensivo, e per quanto ciò ci stupisca possiamo solo prenderne altro e accettarlo. Chissà, magari tra qualche anno uscirà un disclaimer del disclaimer. 🙂 (*) = l'opinione che Wizards vuole esternare, ovviamente per ragioni commerciali che ognuno è libero di definire ciniche ipocrite eccetera eccetera
-
Suggestione ( chiarimento )
Mi associo a @Minsc. C'è differenza tra un suggerimento e un comando / ordine, come giustamente fai capire anche tu, @dropy123, con i tuoi esempi. Il testo indica che il suggerimento deve essere formulato in modo da apparire ragionevole. Inoltre è possibile suggerire solo un corso d'azione, non uno stato dei fatti. Spetta al DM giudicare quando questi requisiti sono validi e quando no, però in generale sono convinto che non sia possibile usare questo incantesimo per far rivoltare qualcuno contro i propri compagni. Utilizzi più sensati potrebbero essere: "Siamo troppo forti per voi, ti conviene fuggire finché puoi": a seconda del suo carattere e del legame che ha con i compagni non è detto che il bersaglio fugga davvero, ma potrebbe esitare o potrebbe cercare di convincere i suoi compagni a una ritirata. "Invece di combattere, dovresti badare che il tuo capo non fugga con il bottino" (detto mentre il capo non è presente): anche qui, a seconda del carattere del personaggio, potrebbe pensare che affrettarsi a raggiungere il capo sia una buona idea. "Vincerete molto più facilmente se concentrate gli attacchi su di lui" (indicando un proprio compagno tank): il bersaglio continuerà a combattere ma probabilmente si concentrerà sul tank e cercherà di convincere anche i propri compagni a fare lo stesso. "È da sciocchi ammazzarsi a vicenda per così poco: parliamone": potrebbe essere un buon modo di ottenere una tregua per parlamentare
-
I vecchi manuali di D&D su DMs Guild ora hanno un Disclaimer
Onestamente non penso che una disamina punto per punto di cosa è sbagliato o non più attuale in ogni singolo libro sia una prospettiva realistica. Ho anche il sospetto che avremmo comunque frotte di critiche, tra chi riterrebbe uno o più punti della disamina insensati e chi protesterebbe per punti mancanti o spiegati nel modo sbagliato. La Wizards vende giochi, non è un centro di studi sociologici o di scienze politiche. Mi sembra comprensibile che la storia di un loro prodotto, anche dettagliata, rientri nel loro focus, mentre l'analisi critica dell'impatto morale e sociale di ogni singolo aspetto o dettaglio del prodotto vi rientri molto meno. Ciò non impedisce ad attivisti e a studiosi del ramo di effettuare tale disamina, se vogliono. Il disclaimer sta solo a significare che i manuali di un'epoca diversa sono nati in un altro contesto, quello del loro tempo, e vanno presi in questo senso. Nessuno è obbligato a comprarli.
-
Disclaimers & Dragons
Concordo. Proprio per questo sarebbe interessante, per una volta, un dibattito oggettivo sui problemi, che non si trasformi in una guerra tra opposte invettive in cui ognuno si scaglia contro gli eccessi di una parte dell'altra parte. Per esempio, finora non mi sembra di aver visto "buonismo" in questa serie di commenti. Sarebbe bello se restasse così, e che fintanto che resta così nessuno si sentisse in dovere di scagliarsi contro il "buonismo". Vale ovviamente anche per ogni altro "-ismo". Edit: dico questo in generale senza alcun riferimento all'articolo citato, per squalificare il quale, a parer mio, basta e avanza l'ultima parte del penultimo paragrafo.
-
Incantatore Muto
Se il motivo è questo, forse assegnargli semplicemente una capacità innata per cui ignora il bisogno di componenti verbali è una soluzione accettabile. Se invece per qualche altro motivo non lo reputi appropriato, fai che deve fare specifici rumori usando le mani, le braccia eccetera. O che deve agitare un sonaglio, una campanella... qualcosa di rumoroso.
-
Disclaimers & Dragons
Vado oltre con quest'altro link che sottoscrivo in pieno: https://harpers.org/a-letter-on-justice-and-open-debate/ L'estremismo di ogni tipo, anche per cause buone, è pericoloso e nocivo. Oltre che a volte ridicolo, come nel caso degli scacchi che hai citato su (su cui mi sono divertito a ironizzare con una serie di vignette su Instagram). Penso solo che non si debba eccedere nella reazione e non si debba fare di ogni erba un fascio, buttando anche il bambino con l'acqua sporca. Il disclaimer della Wizards, con cui si è liberi di dissentire, mi sembra assai lontano dalla follia degli "scacchi razzisti" o dalla furia censoria di quelli che qualcuno chiama SJW. Metterli sullo stesso piano mi sembra un po' eccessivo. Poi, che dire "questi contenuti erano sbagliati allora e lo sono adesso" sia un insulto e un'offesa per chi ha contributo al gioco in passato è un'interpretazione che non condivido. Non mi sembra che scarichi la responsabilità su altri, anzi, io ci vedevo addirittura un'assunzione di responsabilità, figuratevi come sono ingenuo. Può esistere una cosa "sbagliata" (incompatibile con l'attuale visione della società - visione della Wizards, in questo caso) fatta in buona fede, semplicemente perché la società dell'epoca era diversa. Non è una sottigliezza retorica, ci tengo a dirlo: bisogna uscire dal loop dell'attacco alla persona, per cui se dico che una cosa è sbagliata vuol dire che la persona che l'ha fatta è un orrendo mostro criminale; è semplicemente un figlio del suo tempo. Tra qualche secolo forse si dirà che usare stufe e centrali a carbone era sbagliato. Questo non vorrà dire che i nostri discendenti staranno sputando su di noi. Io di giocatori (e, specialmente, giocatrici) "appassionati" di D&D con qualche problema o disagio circa certi vecchi prodotti ne ho conosciuto qualcuno. Sempre che diamo lo stesso significato alla parola "appassionato" tra virgolette.
-
I vecchi manuali di D&D su DMs Guild ora hanno un Disclaimer
Ho la vaga impressione che il disclaimer abbia scontentato un po' tutti. Dal mio punto di vista ciò depone a suo favore... 😉
-
Disclaimers & Dragons
Non si tratta di essere influenzati dalla Wizards ma di essere influenzati dalla società in generale. L'immaginario collettivo di ogni generazione è diverso da quello della precedente, la fantasia si evolve, questo da sempre, anche da prima che la Wizards venisse fondata. Non confondiamo la causa con l'effetto. La letteratura, il cinema, i giochi seguono le trasformazioni sociali molto più di quanto non le provochino. Non ho mai detto che fosse etico né che fosse sociale. Ovviamente quello che fa lo fa per vendere: è un'azienda, mica fa beneficienza. Cerca per favore di non mettermi in bocca parole non mie. No. Intendo che chi si sente a disagio o infastidito per uno o più aspetti di un vecchio manuale non necessariamente è una persona che vede un *ismo dovunque, e quindi potrebbe essere sano di mente e in buona fede. Inoltre, temo che anche qui tu (pur essendo certamente sano di mente e in buona fede) stia travisando il senso delle mie parole. Il mio era un appello alla moderazione e al restare sui fatti, e non perché penso che sia buono e giusto, ma perché penso che sia l'unico approccio che può portare a qualche risultato diverso dal prendersi a pesci in faccia a vicenda senza che cambi niente. Per esempio, se cominciamo a prendercela con "quelli che... bla bla bla", entità impersonali e disincarnate, è facile che questa discussione diventi un alternarsi di post contro "i razzisti!", contro "i nichilisti!", contro "i grognard!", contro "i censori del politicamente corretto!", contro "i sessisti!", contro "il pensiero unico!" e così via. Insomma, in cui ognuno se la prende con "i Cattivi" di turno, che altro non sono se non la versione estremizzata e caricaturale della controparte. Questo è poco utile ai fini della discussione e serve solo a far alzare i toni. Se invece rimaniamo ai fatti, quello che io ho visto per ora in questo post (poi ci sarà tutta una storia dietro che risale fino ad Adamo ed Eva, ok) è: un disclaimer della Wizards che è una legittima scelta editoriale, non costringe nessuno a fare o pensare nulla e usa toni moderati e pacati; puoi può piacere o non piacere, può sembrare ingenuo o patetico o ipocrita quanto volete; un commento dell'autore del post, per contro, decisamente esasperato e dai toni molto duri e tranchant, che a mio avviso drammatizzano la situazione più del necessario e non vanno nella direzione di stimolare una discussione anche critica ma costruttiva. Poi questa è la mia opinione. Chiunque è libero di non essere d'accordo. Basta che non mi accusi di cose che non ho detto.
-
Disclaimers & Dragons
Se posso umilmente dire la mia, io penso che invece parole migliori si sarebbero potute trovare. Più che altro mitigando un po' i toni. Sarebbe utile da parte di tutti un piccolo sforzo per eliminare tutto ciò che è inutilmente accusatorio. Mi rendo conto che questi temi inevitabilmente vanno a toccare le sensibilità e le emozioni individuali, è comprensibile. Penso però che se evitassimo di metterci nell'ottica di accusare e/o di sentirci accusati, e rimanessimo il più possibile nel campo dell'obiettività, il dibattito ne guadagnerebbe e staremmo tutti meglio. Onestamente questa cosa me la sono persa. Forse si desume da un contesto che mi manca. Ma nella dichiarazione in sé io non la vedo. A meno che non la si voglia vedere insita nell'uso del termine franchise, che significa semplicemente una serie di prodotti collegati. Che si voglia "controllare ciò che i giocatori dovrebbero credere e dire" mi sembra un'estrapolazione decisamente esagerata. A me sembra che il concetto espresso sia un altro, cioè: esistono testi di D&D scritti molto tempo fa questi testi sono scritti con un approccio e un'attenzione diversa rispetto a quelli di oggi, perché all'epoca la cultura e la sensibilità degli autori e del pubblico erano diverse se qualcuno dovesse sentirsi offeso o turbato da quei testi Wizards lo informa che: il suo approccio e la sua attenzione attuali sono cambiati e vogliono andare nella direzione di essere più inclusivi possibile al contempo, si è voluto evitare di fare un "lavaggio" dei testi storici perché sarebbe sembrato un revisionismo, come un voler negare che il problema fosse esistito I primi due punti non sono altro che realtà oggettiva. Il terzo punto è una scelta editoriale, con cui si può essere d'accordo o meno. Nessuno di questi punti impone a chi usa i prodotti Wizards (vecchi e nuovi) di doverli usare in un certo modo o di dover pensare in un certo modo. Sono tendenzialmente d'accordo (sulle razze malvagie mi è capitato di scrivere questo). Anche qui, però, bisognerebbe evitare di colpevolizzare. Da un lato, certo, evitando le accuse di malvagità o *ismi vari nei confronti di chi usa la fantasy in questo modo. Dall'altro, però, se qualcuno di fronte a certe rappresentazioni si sente urtato o si sente a disagio bisognerebbe cercare di capirlo, non bollarlo come censore, ossessionato, odiatore, SJW e simili. Da entrambe le parti, anziché andare allo scontro, bisognerebbe cercare la reciproca comprensione e una strada che sia percorribile con piacere da tutti, perché è un gioco. Ognuno di noi dovrebbe farlo, e sicuramente lo fa, al proprio tavolo. La Wizards giocoforza deve misurarsi non con un tavolo specifico ma con la società nel suo complesso. Si può non essere d'accordo con le sue scelte ma in questo caso secondo me non si è mossa così male. Per esempio, questo linguaggio non aiuta. Capisco che dal punto di vista dell'autore è una reazione a un assolutismo uguale e contrario. Ma gli assoluti e le accuse reciproche non fanno che peggiorare la situazione. Per curiosità, posso sapere quali sono? Me li sono persi. È vero che non sono un grande inglesista...
-
ManaDinamica – Magia ed Entropia
Non mi sembra che qualcuno abbia detto che fosse questo il punto dell'articolo, infatti. A differenza tua non credo che questo sia un buon punto di partenza per un hard magic system, il che non significa che io non apprezzi un hard magic system (molto più facile da realizzare in un romanzo che non in D&D, comunque). Ma sono disposto a ricredermi. Sarei felice di vedere un esempio di un buon sistema magico per un GdR che si basi sui princìpi di questo articolo.
-
I vecchi manuali di D&D su DMs Guild ora hanno un Disclaimer
I commenti sono stati quindi riabilitati?
-
Specchietto portatile
So che è una meccanica da 3e ma vantaggio / svantaggio mi sembra davvero troppo massiccio come effetto, per un oggetto non magico ed economico come uno specchietto. Inoltre si rischia di interferire con altre fonti di vantaggio / svantaggio di tipo ambientale, che a quel punto sarebbero vanificate. Non sarà molto da 5e ma rimango convinto che +-2 sia meglio.
-
Specchietto portatile
No, certo: non farebbe più luce della torcia stessa, tanto vale agitare direttamente la torcia. Funziona con il sole perché il sole è visibile a distanze enormi. Grazie della precisazione 🙂
-
Specchietto portatile
Ciao, parere personale: non c'è bisogno di bilanciare niente. Sbirciare dietro un angolo: il fatto di usare uno specchio non ti rende invisibile; potresti al limite concedere un +2 alle (eventuali) prove per mantenersi nascosto mentre si sbircia, compensato da un -2 alle (eventuali) prove di percezione per notare cosa che non siano macroscopiche (visto che il campo visivo sarà un po' limitato); io la approccerei così, e per il resto procederei esattamente come se stessero sbirciando dall'angolo senza specchio. Beh, naturalmente se usano lo specchio mantengono la copertura totale e non possono essere colpiti da un eventuale "cecchino", ma nemmeno possono colpire a loro volta. Mandare segnali: riflettendo la luce solare, immagino; come metodo è molto efficiente, penso che i segnali arrivino tranquillamente anche a qualche km di distanza. Non vedrei motivo di scoraggiare questo trucco, che in effetti veniva davvero adottato in passato. Ovviamente va bene solo per messaggi molto semplici e solo se si è concordato in anticipo con il ricevente un "codice" per interpretarli. Inoltre dà nell'occhio (si può star sicuri che se c'è qualche curioso o mostro intelligente nella zona, vedendo il lampeggiare capirà dove sono i PG). Da ultimo, non funziona di notte, né con pioggia, nebbia o spesse nuvole, né in foreste o altri ambienti con visibilità limitata.
- Supercritico
- Salto in lungo/alto
-
Salto in lungo/alto
Mi sembra sensata la proposta. Non ho capito il discorso sulle CD: all'inizio dici che queste sono le distanze massime permesse, poi che non richiedono prove di Atletica. Quindi sono le distanze minime, cioè la prova serve ad aumentarle? E quale sarebbe la regola base (non ancora modificata) per tale prova?
-
Giochi Narrativi e Giochi Tradizionali: elementi che interrompono l'immedesimazione
@Marco NdC ho erroneamente interpretato come se tu proponessi un approccio fiction first in generale, anche negli esempi di gioco fatti dal richiedente nel post iniziale. Naturalmente se la tua proposta era di passare ad un gioco in cui il fiction first sia integrato nel sistema ignora pure le mie critiche che diventano del tutto non pertinenti. Rimango comunque convinto che nessun gioco (fiction first, fiction second o fiction last o che altro) possa essere del tutto immune alla questione sollevata nel post iniziale. Nel momento in cui è un gioco ha delle meccaniche, e il fatto stesso di andare ad applicare queste meccaniche (anche se fiction first) ci "ricorda" che stiamo giocando ad un gioco, con le sue inevitabili approssimazioni e semplificazioni, e non ad un'immersione totale nella vita fantasy. Il che secondo me, oltre ad essere inevitabile, è anche positivo: non si gioca ad un gioco per dimenticarsi che si sta giocando.
-
Giochi Narrativi e Giochi Tradizionali: elementi che interrompono l'immedesimazione
@Marco NdC molto bello, in teoria, e sentiremo da @Vale73 se questo risolve il suo problema. Secondo me all'atto pratico le cose non stanno proprio così, a seconda del sistema. In D&D, ad esempio, il danno non è localizzato (non è "al petto" o "alla schiena"), oltre a non essere necessariamente un danno (ci sono interminabili discussioni su se i PF rappresentino sempre ferite vere o anche il morale, la combattività, l'energia residua eccetera). Si può dire che è il DM a stabilire cosa rappresenta nella fiction ogni danno, ma: (a) chi va poi a ricordarsi dove stavano tutte le ferite che ha subito in un certo scontro, una per una? (b) l'arbitrarietà del DM sarebbe totale, per qualcuno 5 danni sarebbero una contusione al gomito o addirittura una lieve perdita di morale senza niente di fisico, e per qualcun altro una ferita irraggiungibile alla schiena: in base a cosa, antipatia individuale? (c) perché uno ferito a una gamba dovrebbe ancora essere in grado di camminare e correre esattamente come uno ferito a un braccio? Quello che voglio dire con questo esempio è che alcune meccaniche (come i punti ferita di D&D, o i vari meccanismi che quantificano karma / fortuna / fato / eroismo eccetera) sono molto astratte e poco "realistiche" per un motivo (= per farle funzionare), e cercare di non renderle più tali vincolandole alla narrazione rischia di essere un rimedio peggiore del male. A quel punto meglio cambiare sistema di gioco. Inoltre, cosa più importante, ammesso che l'approccio fiction first risolva la "motivazione in-game" del come e perché succede una certa cosa, non ha modo di giustificare il perché sia quantitativamente limitata e proprio in quel quantitativo. Mi fermo a farmi ricucire la ferita alla schiena, spendo Dadi Vita e guarisco. Dopo un paio d'ore altro combattimento, altra ferita, mi fermo a farmi ricucire anche quella e... ops, ho finito i Dadi Vita, non succede niente: anche se non mi ricucivano era esattamente lo stesso. Secondo me bisogna semplicemente accettare che un gioco è un gioco e, se lo si guarda troppo da vicino, non sarà mai aderente alla realtà (e neppure alla narrativa) al cento per cento.