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Manzotin

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di Manzotin

  1. Manzotin

    La nostra storia...

    OT tra l'altro, non so se avete capito cosa fossero quelle statue : D OT
  2. Manzotin

    La nostra storia...

    Il kender fu lasciato cadere a terra molto rudemente quando Entreri lascio' la presa. "Urgh...coff coff...meno male che dovremmo essere tutti radici e foglie, come dice la profezia! Mai viste radici e foglie che si mettono a fare a botte tra di loro, a meno che non si tratti di un Platanious Sadomasus Ingifaxii come mi disse una volta un druido che incontrai dalle parti di Darkwood, quello che aveva una passione per alberi e arbusti fuori dal comune. Mi pare lo bruciarono e seppellirono insieme alla sua coltura di Garofani Pomparoli, quelli che se ti avvicini troppo ti si attaccano alle parti basse e per levarli serve l'acido di un drago nero.. Comunque non sei stato affatto gentile!" Mise il muso ad Entreri e si sedette in un angoletto. Lo raggiunse l'elfetta. "Oh grazie dell'aiuto ma non era assolutamente necessario!" disse in modo complice all'elfa, ma tutti nella stanza lo sentirono benissimo "Avevo la situazione in pugno, il coltello dalla parte del manico, tutto sotto controllo. Era spacciato ormai. Ma, mi stavo quasi dimenticando la tua spilla!! Aspetta dovrebbe essere da queste parti.." Apri' un paio di borse, le altre erano ancora sparse per terra, e dopo tiro' un urlo vittorioso. "Eccola! Pensa questa stella era di una certa Alhana, un'elfa che se la faceva con tutti mi dissero, pero' era molto apprezzata, beh insomma praticamente un giorno stavo passeggiando nei giardini reali, quando questa principessa, tel'ho detto che era una principessa? Bhe insomma mi vede e comincia a diventare strana e a dire cose del tipo "lo conosci il giochino col cappello" o "kender basso c'ha un bel sasso".... beh comunque questa gliela volevo ridare ma lei sen'era gia' andata, e poi una principessa ne ha tanti di gioielli..ecco prendi!" Gli diede il gioiello: era abbastanza piccolo, e in effetti non sembrava proprio opera degli elfi. Il nano tiro' un'occhiata e disse palesemente che se quello era artigianato elfico, lui era un nano di fosso. "Ma che dici? Guarda, questo e' originale elfico 100%!" Il nano e il kender cominciarono una discussione accesa sull'origine del prezioso, mentre l'elfetta lo studiava con curiosità: era formato da due figure, un uomo e una donna, che si fondevano in un ovale. Al centro era incastonata una gemma dai riflessi strani. "Quello al massimo e' opera degli uomini, non di piu'!" "Ma che dici! Forse un maestro elfico ha imparato l'arte della spillatura da un artigiano umano! "Spill...E mi spieghi perche' diavolo avrebbe dovuto farlo?" "Che ne so io? Sicuramente e' elfico pero'. Oh, gente si sta facendo tardi!" "Eh?" Il kender si era alzato e stava raccogliendo la sua roba. Aveva gia' il mantello addosso e stava uscendo dalla porta quando un dubbio atroce lo assali'. Si giro' e vide che tutti non si erano mossi. "Hei forzaaa! Che aspettate? Andiamo!" disse il kender "Andiamo dove??" gli rispose l'umano "Ma come dove? Dal tizio in nero che ha fatto il casino no?" "E mi spieghi perche' io dovrei rischiare la pelle per uno di cui non mi frega niente?" Era stato Artemis a parlare, stavolta. Il kender per un attimmo rimase ammutolito. Poi si mise una mano a lato della bocca, come per urlare: "hei SVEGLIA!! Non avete sentito la filastrocca? Quelli siamo noi! L'ombra e tutto il resto! Andiamo forza! Questa è un AVVENTURA!!!"
  3. Manzotin

    Due risate con D&D

    Hahaha che tajo!! Un giorno o l'altro organizzamo una sessione nn me frega niente
  4. Manzotin

    La nostra storia...

    Ok, scusate per il poema, ma visto che stagnava un po' la storia ho deciso di movimentare un po' le acque, dicasi Antica Profezia. Che ne pensate?
  5. Manzotin

    La nostra storia...

    Era un po' che stavano in quella locanda e il Kender gia' aveva passato in rassegna qualsiasi cosa si potesse fare in uno spazio chiuso. Aveva cominciato con l'esporare il locale alla ricerca di cose simpatiche, ma aveva trovato soltanto un pezzo di legno che ricordava vagamente la faccia di Sturmir. Siccome gia' non gli piaceva la sua faccia dal vivo, lo rigetto' nell'angolo dove l'aveva raccattato. Aveva poi scassinato praticamente qualisasi serratura disponibile del locale, ovvero quelle delle due porte, un lucchetto spezzato e una scatolina che poi aperta rivelo' una famiglia di ragni. Quelli li prese e li ficco' nella sacca insieme al ranocchio. Il nano aveva cominciato a raccontare storie a quel gruppo di ragazzini che si portava appresso, e il kender non poteva certo lasciarsi scappare un'occasione simile! In un primo momento gli era capitato di interrompere occasionalmente il nano con frasi del tipo "Il mio amico nano diceva sempre che la parte piu' divertente dei nani esce fuori solo quando si scolano tre barili di birra a testa, dopodiche' scoppiano risse con i fiocchi che tendono a ridurre a macerie i posti nelle quali si svolgono, infatti mi disse anche che il classico bar dei nani, oltre essere fornito di canaletti per far scolare il vomito per terra, è anche composto interamente di mithril, che ok, fa male se dato in testa ma almeno ogni volta non si deve ricostruir..." Di solito a questo punto il nano lo guardava in draghesco. Che belle quelle storie! Per quanto avesse girato il mondo, non era mai riuscito ad entrare nel reame dei nani. Appena lo vedevano sbarravano le loro porte di pietra, che di solito coincidevano con il costone di una montagna. Non erano molto simpatici ora che ci pensava bene. Era rimasto imbambolato nell'ascoltare degli immensi reami dei nani, scavati sotto le montagne, immense sale sorrette da colonne maestose, tunnel che pareva non finissero mai, i cristalli e i metalli preziosi che brillavano come stelle nel firmamento, il tutto mentre un'operoso e fiero popolo scavava e costruiva, e mentre lo faceva cantava di antichi clan gloriosi. Anche Sturmir a un certo punto si mise a cantare. La canzone era molto bella, seppur triste, e al kender vennero gli occhi pesanti. Si scosse un paio di volte...mica poteva addormentarsi cosi'! Cadde steso a terra russando sonoramente. Era in una sala ampia , molto lunga. Non sapeva bene come ci fosse finito. "hem.....HEEI!" strillo', ma gli rispose soltanto un'eco che si spense dopo quasi un minuto. Si guardo' i piedi, e vide che stava calpestando uno splendido disegno. Era inciso nel pavimento con molti colori e rappresentava una sfera, solo un po' schiacciata, azzurra e marrone. Non capi' bene cosa fosse. Tra l'altro non riusciva nemmeno a capire bene di COSA fosse fatto il pavimento. Era piu' lucido del marmo. C'erano delle statue, ai lati della stanza. O almeno all'inizio pensava fossero statue. Rappresentavano tutte le razze: li' c'erano gli Elfi e i Nani, gli Orchi e gli Uomini, Coboldi, Kuoh'toah, Goblin, Ninfe, e altre che non aveva mai visto, alcune bellissime, altre orribili. C'era anche la sua razza! Si avvicino' alla statua del suo simile. "Woow è fatta proprio bene...gli si aprono pure la sacche! E questo che cos'e'? Hei amico non e' che ti dispiace se lo prendo in prestito per un po' vero?" La statua stringeva in mano un bastone, ma molto strano, Garfuss non ne aveva mai visti di simili. Era alto come lui, e aveva da un lato una fionda, mentre dall'altra parte, dove si poggiava per terra, era fissa una punta di bronzo. Ora che si era avvicinato di piu' alla statua pero' noto' che NON era una statua! Era a dir poco perfetta, e quando ne tocco' la pelle, era calda. "Sicuro che non sei sotto l'effetto di quei funghi strani del sottosuolo che ti fanno restare immobile con il sorriso stampato in faccia per ore?" Gli mosse la mano davanti alla faccia. Niente. Gli spinse la guancia con un dito. E a quel punto anche la SUA guanci avenne spinta! Garfuss salto' letteralmente a due metri di distanza e si guardo' intorno curioso? "AAAAAAAAAAh ma allora ci sei!! Fatti vedere!" strillo'. Gli rispose di nuovo solo l'eco. Dopo che fu passato un po' di tempo, Garfuss si riavvicino' alla statua con un'idea che gli girava nella testolina. Fece toc toc con il pugno sulla testa della statua, e anche lui ricevette dei colpi in testa, nello stesso istante! "INTERESSANTE!!" Dopo aver passato circa venti minuti a stringersi le mani con la statua, tirargli sassolini, pizzicargli il naso e prendendola a craniate, era stufo. Senti' una voce dietro di lui. "Giovane, non è che hai visto il mio cappello? Non riesco proprio a trovarlo, eppure ero sicuro di averlo Lasciato da queste parti!" Garfuss si giro': era il vecchio con la barba scomparso poco tempo prima nella piazza, e ancora non trovava il suo cappello! Ma se cel'aveva in testa! Glielo disse. "Oh grazie! Beh era tanto che lo cercavo! Ma ora che ci penso.. cosa ci fai tu qui? Oh ok ok chiudi il becco. Bene, penso sia il momento che tu torni dai tuoi amici...ah, hai ancora la mia piuma vero?" Il vecchio sorrise. Quando si sveglio' vide che Aixela non era piu' nella sala, mentre il suo compagno guerriero era da una parte e sghignazzava sommessamente. Le porte erano accostate. "Yaaawnnn....hei ragazzi ho fatto un sogno stranissimo! C'erano tante colonne e c'erano tutte le razze come statue, solo che non erano come le statue che di solito sono dure come...staute, ma erano come persone, solo che stavano totalmente ferme, tipo come se ti va negli occhi la polverina nella foresta di arbusti Hop'ium solo che li cominci a cantare la prima cosa che ti viene in mente..." L'elfetta aveva la manina tesa. "Ok ok la smetto...hei ma noi non ci siamo ancora prensentati!" fece all'elfetta "io mi chiamo Garfuss Pottlepot, per te zio Garfuss ne-resterà-soltanto-uno! Ma pensa, il mio amico re degli elfi mi aveva dato una spilla che ti starebbe benissimo, dove l'ho messa..." Si sedette a gambe incrociate per terra e comincio' a svuotare le sacche, in un turbine di posate, foglie, pezzi d'oro, stecche di legno, pugnali da lancio. Ogni tanto proveniva dal centro del vortice la voce del kender che si lamentava di non trovarlo. Ad un certo punto, si fermo'. Subito dopo il ranocchio (che fine avevano fatto i ragni?) ritrovo' la piuma che aveva raccolto solo poco prima. Era del vecchio. La fisso' per un attimo, le pupille gli si dilatarono. Ricordo'. Era passato tanto tempo... quanto, non saprebbe nemmeno dirlo. Ricordo' di aver gia' visto quel vecchio, e ricordo' una filastrocca che gli aveva insegnato. Comincio' a dirla ad alta voce. "Otto son uno, come l'albero e le radici. L'Ombra nella notte, viva come la foresta in fiore, cerca la sfida e soffre il passato. L'Esulo della terra, come la terra è piu' forte nel profondo, e guarda la strada. Il viaggiatore mai stanco, come il vento del tempo, porta notizia e scompiglio. L'Angelo e Il Guardiano, il sereno e la tempesta, fendono l'aria ma si racchiudono nel seme. La Sfera di Cristallo, calma come il mare, ma solo se il vento tace. L'Astuto, forte come una roccia, ma in balia della montagna. Il Seguace, novizio della vita, ora di nuovo trova la sua fede e cura il futuro. Al calare dell'ombra e al tornare del vento nero, solo chi combatte cambia gli eventi. Vostra è la scelta, vostro il creato." Ammutoli'. Tutti lo guardavano, allibiti. C'era una puzza di stantio nell'aria. "Hei non mi guardate cosi', non l'ho fatta io! E' stato Sturmir!"
  6. Azothar hai proprio ragione: nn si dovrebbe calssificare la musica, che è un'arte, come si fa ad esempio per le specie animali. Mica è fissa Ah tra l'altro mi sono scordato di ringraziarti per la minidiscografia dei rush che scrivetti tempo addietro...thx Cmq l'altro giorno ho sentito un live dei CAMEL alla radio e sono a dir poco delle bestie. qualkuno sa dirmi niente di questo gruppo a me sconosciuto?
  7. Manzotin

    La nostra storia...

    Il kender venne catapultato nel'edificio da una spinta poco comprensiva di Perenor, aprendosi la strada (e la porta) con la faccia. Al loro ingresso tutti si girarono di scatto e vennero sguainate con gran clangore un paio di spade, una daga, pugnali assortiti e un cucchiaio piegato in modo strano, quest'ultimo da parte dell'elfetta. Dopo un attimo di esitazione, Garfuss e Perenor alzarono le braccia. Gli altri rinfoderarono le armi, al grido del Kender: "Tranquilli, siamo solo noi!" Il kender diede una veloce occhiata in giro: era un locale abbandonato, probabilmente una piccola locanda quando era abitato, tanto piccola che tutti insieme non ci stavano stretti ma nemmeno comodi. Vide il nano steso alla parete, con il guerriero amico di Fiorellino di Campo che gli passava una pezza umida sulla fronte cinerea. "Hei Sturmolo che diavolo ti è successo? Voi nani esagerate sempre con la birra ed ecco come andate a finire. Ma, oggi è il tuo giorno fortunato! C'e' il mio amico Perenor qui che sicuramente si intende di ferite e cose simili. Sei un chierico vero Perenor? Si riconosce subito dall'odore di pulito e dalle vesti bianche...o almeno una volta penso fossero bianche. Comunque sia, non si preoccupare Sturmì, ora ci siamo noi!" Prima che finisse di parlare Perenor era gia' arrivato dal nano, con uno sguardo competente stampato in faccia. Stava per avvicinarsi pure Garfuss, quando un elfo vestito da viaggiatore, con un mantello verde, entro' fugacemente dentro la locanda. Si guardò un attimo in giro, poi individuato il kender lo prese senza mezzi termini per la collottola e gli disse con sguardo truce di riconsegnargli il suo pugnale. "Che pugnale? Oh QUESTO pugnale?" lo stava stringendo nella mano destra "ah, he he, è tuo? L'ho trovato per terra qui fuori e ho pensato che lasciarlo la', dove ladri e malfattori potevano fregarselo senza mezzi termini, non era proprio il caso, visto che è un gran bel pugnale! Tieni, comunque." Glielo riconsegnò, e l'elfo lo fece sparire nel profondo delle sue vesti. "Pensa che brava persona che sono eh? Sicuramente se non avessi incontrato me, avresti gia' perso la tua formidabile arma!" L'elfo inarco' un sopracciglio. "Perchè, tu chi dovresti essere?" .... Ci fu un attimo di silenzio teso. Aixela si mise una mano in faccia e sospirò. Il nano tiro' un rantolo. L'elfo troppo tardi capi' di aver commesso un errore madornale. "Ma non ci siamo ancora presentati! Piacere, Garfuss Pottlepot! Mio zio era il famoso Tasslehoff Burrfoot, forse lo conoscerai, salvo' il mondo da un esercito di draghi! Mi ricordo distintamente quando mi disse che i draghi erano dei simpaticoni e in effetti tute le volte che incontro un drago mi diverto una cifra! Pensa, c'era Striisker Stormbringer, mai capito perchè tutti i draghi scelgono dei nomi cosi' brutti, insomma sono abbastanza intelligenti da capirlo no? Insomma era l'azzurro dei cieli tempestosi dell'isola Corno del Terry, quella ad est di Sorcious Al' Sough, la città dove fanno dei topi al sugo che ti lecchi i baffi, dei topi ovviamente. Praticemente io e Stormy abbiamo passato tre giorni dico TRE eh? a cercare di capire come diavolo funzionasse quello strano marchingegno con quattro ruote e l'aspetto di una barca al contrario, ho cacciato fuori tutti i pezzi ma non ci abbiamo capito niente, penso servisse per pescare i pesci volanti, quelli che volano sull'acqua invece di andarci sotto, quindi devi avere una barca al contrario, percio' l'ultima volta che sono passato da Elhesshiar Starcrafter, il re degli elfHEI MA LO SAI CHE IO conosco il re degli elfi del reame a sud di Shortsea? o forse era a nord? comunque è un tipo con cui sicuramente NON mi andrei a fare una scampagnata, infatti che appena vedeva una cosa tipo un fiore che sbocciava o un bruco che camminava si fermava ad osservarlo per ore, interessante si ma come fa quando deve andare al bagno e non sta a casa sua, la prima fratta che incontra probabilmente pullula di cose "interessanti" e ci rimane tutto il giorno! Glielo dissi espressamente e lui mi rispose che fgh hu mgg orr gg prss gh!" Le ultime parole del kender furono soffocate dalla manina dell'elfetta che gli tappo' la bocca senza tanti complimenti o spargimenti di sangue. Lo sguardo dell'elfo infatti passava dallo stordito all'omicida.
  8. Manzotin

    La nostra storia...

    Garfuss guardo' in cielo. La costellazione del drago brillo' per pochi secondi, prima di scomparire. Questo gli sembrava di averlo gia' visto. Mah. Comunque raccolse una piuma che si trovava ai suoi piedi, infilandosela in una sacca. Era carina, per essere una piuma. Senti' una dolce brezza che gli sfiorava il volto e il sole che lo riscaldava. Senti' anche un grugnito molto poco umano provenire da sotto le macerie di due piani di casa. "Hemm Perenor, che ne dici se ci leviamo di qui? Vorrei veramente scambiare due chiacchiere con quel demone sghignazzante, ma sai, ha seri problemi di alitosi. Non glielo andare a dire pero', che senno' si arrabbia sicuramente, i demoni sono molto seri su questo sai? Se non sbaglio fanno anche delle gare per vedere chi ha l'alito piu' profumato e spesso qualcuno ci rimane secco. Sono dei personaggi molto alternativi e la loro compagnia è veramente eccitante, quando non tramano noiosamente per invadere il mondo dei mortali o cercano di inventarsi un nuovo modo di tirarti fuori le budella dal naso. Cosa che in effetti succede praticamente sempre." Mentre diceva questo gia' stava correndo lontano trascinandosi il chierico per le vesti. Avrebbe voluto tornare dal simpatico nano, dall'elfetta strana e dal fiorellino di campo, ma ora si trovavano dall'altra parte della larga piazza oblunga e si stavano infilando in un edificio. Inoltre nello spazio tra il kender e gli altri stava un mago nero, piu' che altro rosso dalla rabbia adesso. Forse era Tetesco, ma non seppe dirlo con certezza. Fece appena in tempo a scorgere un uomo che gli si gettava addosso a spada tratta. Erano ormai giunti dall'altra parte dello slargo e si buttarono dietro un palazzo, in una vietta laterale. "Allora, mi pare ovvio che il capo tra noi saro' io, quindi le decisioni le prendo io. Ora andiamo...hemmm....andiamooo.....hai idee da suggerire?" Un capo doveva sempre ascoltare le lagnanze dei sottoposti. Problemi del mestiere. "Ti do' un aiuto tattico: abbiamo un demone alle calcagna e ho degli amici in un edificio qui vicino...hei ok non mi serve piu' la tua opinione, andiamo!" Si avvio' verso l'edificio dove aveva visto entrare il gruppetto, facendo tutte le viette laterali per non farsi vedere dal demone slagnoso di prima. OT:SE arriveremo all'edificio, strike l'entrata falla tu!OT
  9. Manzotin

    La nostra storia...

    Cercava ancora il nano incantatore, quando girandosi di scatto colpi' in pieno con la faccia il pettorale di una corazza. Sfregandosi velocemente il naso, guardo' in su cercando di capire contra cosa fosse andato a sbattere. Stava diventando una brutta abitudine. Era una donna, ma la muscolatura delle sue braccia e la possenza delle sue spalle non la rendeva di certo tenera come un fiorellino di campo. Era una di quelle che se gli pizzicavi una coscia, probabilmente ti svegliavi dopo qualche settimana. "Hei..ma che modi! Piacere, Garfuss Pottlepot." Fece tendendo una mano, che la guerriera non fece in tempo a stringere, visto che il kender la ritrasse subito battendosela sulla capoccietta. "Ma io ti CONOSCO! Non ci sono molte donne nell'ordine dei Cavalieri di Jamalièl! L'ultima che ricordo era Alhambra Dolcefiore, quella che riusciva a sconfiggere tre orchi in un incontro di lotta con una mano legata dietro la schiena. Ricordo ancora distintamente le urla dell'ultimo orco, quando quell'amore di donna gli strappo' il naso con un morso! Ora che ci penso forse sei l'unica da queste parti! In effetti è strano che ti sia qui... ti ricordi, ci siamo visti al tempio della Pace tra i Popoli a Gourin-Toril, e mentre io rimettevo a posto il Martello dei Nani e la Spada degli Uomini su quell'altare, ti mi hai portato via e fatto buttare in una cella! Che errore giudiziario fu quello... se non li avessi ritrovati io, ora quei due simboli chissa' dove sarebbero! Ma a proposito ho ancora la tua sacca." impiego qualche secondo per slegarsela dalla cintura da cui ne pendevano una dozzina "tieni, ma non ho capito a che servivano quelle bende a forma di uovo, ti dispiace se le ho scambiate con...con... cosa? Hei ma dove sei finita?" Tutto a un tratto non aveva piu' la sacca in mano e il mondo gli scorreva davanti veloce, ma soprattutto c'era una puzza di caprone nauseante. "Che Diavolo sta succendendo? Ah!" si rese conto di essere abbracciato, in effetti, ad un demone. Era brutto forte, come tutti i demoni, chissa' perche' poi, e aveva un sacco di catene appiccicate non si capiva bene dove. Anche se gli chiese con grazia degna di una principessa elfica di lasciarlo andare, quello sputo' una risposta assai poco cortese e strinse la presa su di lui."Scommetto che è amico di Kroghusgh" penso' il kender "cavolo mi scordo sempre di scrivergli!" Cerco' di divoncolarsi. Kroghusgh Kro'orr era un tanar'ri molto simpatico intendiamoci, non è che non volesse rivederlo. Era solo che l'ideale di divertimento di un demone cominciava e finiva nella tortura. Un po' monotono per i suoi gusti. Ma alla prossima festa del Solstizio gli avrebbe mandato un regalo, come minimo. Che regalo si faceva a un tizio come quello? Penso' un attimo e poi decise per una pozione per profumare l'alito. QUELLO sì che era stato un problema. Non riusci' a divincolarsi, Continuarono a svolazzare per i tetti. Stava quasi cominciando a fare amicizia con quel demone sadomaso, quando a un certo punto quel coso ondeggiante perse l'equilibrio. Garfuss si ritrovo' improvvisamente a cadere nel vuoto, si senti' rumore di qualcosa che si sfondava pesantemente, e infine atterrarò su qualcosa di morbido. Cominciava a stufarsi. "Insomma basta! Piacere, Garfuss Pottlepot! Ma non si puo' stare in questo posto senza andare a sbattere contro qualcuno?? Lei chi dovrebbe essere?" Si tiro' in piedi seduto e per un po' non riusci' bene a capire come mai il terreno sotto di lui stesse gemendo. Quando si alzo', vide che sotto di lui c'era un uomo abbastanza giovane vestito con delle vesti da chierico, che si stringeva inspiegabilmente la parte pubica. Faceva delle smorfie. Forse stava Salmoniando. Un altro uomo, un vecchio, gli stava vicino e sghignazzava sotto la folta barba. Subito pero', con un'espressione stupita si tastò la stesta folta di capelli bianchi. Chiese a Garfuss se avesse visto il suo cappello. In effetti il kender lo stava tenendo con la mano destra. "Oh! Eccolo, dev'essere questo! Che fortuna che io gliel'abbia ritrovato!" "Ah, grazie molte piccolo amico", rispose il vecchio con un sorriso.
  10. Manzotin

    La nostra storia...

    OT Allora ragazzi, la situazioen si fa molto interessante! Il tutto ha preso l'immagine di un gioco di ruolo a puntate, come era inevitabile che accadesse quindi non dico che ci voglia un master, perche' non sarebbe la stessa cosa, ma visto che abbiamo una divinità' maggiore del bene in arrivo (Strike non te sei regolato ) i cattivi sono avvertiti: devono inventarsi un modo per giustificarla! Tipo un intervento divino malvagio o simili!! Qui siamo tutti master e giocatori insieme ed è questo il bello...diamoci sotto! Io per ora mi devo preoccupare SOLO di un demone che mi sta alle calcagna...grande Gigared, trovata magistrale /OT
  11. Manzotin

    La nostra storia...

    "Hei ma questo è un INCANTESIMO!! Uno di quelli che dipingi per aria le cose.... ma, ora che ci penso, tu non sei un nano? No, perchè di solito i nani sono molto burberi e preferiscono prendere a martellate piu' che salomoniare contro il nemico. MA LO SAI che io avevo un amico nano!?!? Stava tutto il giorno a dirmi che non si dice Salomoniare ma Salmonare, come se i salmoni potess....." A quel punto si blocco', notando che il nano lo stava guardando in draghesco. Quando questo accadeva, di solito subito dopo la gente cominciava a urlare e a chiamare un chierico ad alta voce. Notò inoltre che il nano aveva aggrappata alla gamba una bambina di circa 10 anni, abbastanza mingherlina. Questa cominciò a tirargli la casacca, dicendo di non distrarre il nano. "Hei ciao piccolina! Come va? Immagino tu sia abbastanza spaventata con tutto questo buio... ma non ti preoccupare, Zio Garfuss è arrivato giusto in tempo!" la piccoletta disse, con angelica sincerità, che il suo nome faceva schifo. "E tu come ti chiami piccola...elfa?! Sei un ELFO! Io ho un sacco di amici tra gli elfi! Davvero! Conosco il re della nazione elfica a nord di Shortsea. C'era quel drago che gli rovinava sempre i suoi giardini, quindi disse a me di andare a sconfiggerlo. Io ovviamente accettai, perchè so che tutti i draghi del continente sanno chi sono io, e nessuno oserebbe mettersi contro di me, da quando quella volta abbattei a mani nude Gorgoloth L'antico rosso nel deserto del Kalah Gourin. Ovviamente fu un duello alla pari, e alla fine mi complimentai con lui per la sua tattica, niente male, anche se in confronto a me era ancora un ragazzino. Ma stavo dicendo? Ah si beh insomma accettai modestamente l'incarico e partimmo....ATTENTA!!" Aggrappo' la bambina e si gettò a pochi metri di distanza, vedendo la terra franare proprio dove si trovavano loro un attimo prima. "Tutto a posto? Ma che maleducazione! sicuramente si tratta dello psicotico di prima.... adesso vado a dirgliene quattro...hemm... magari dopo. Intanto leviamoci di qui, andiamo a prendere un latte con frutta congelato, che ne dici? Conosco un mago simpaticone qui vicino che ogni volta che mi vede me lo tira addirittura appresso!" Erano sporchi come se si fossero rotolati nel fango. Cosa che in effetti avevano fatto. "Hei ma guarda qua, sembri una statua di creta non ancora finita... aspetta che ti pulisco la faccia....ma dove l'ho messo..." Cerco' qualche momento, per poi far comparire un fazzoletto, perfettamente pulito, da una delle sue tasche. Comincio' a rimuovere il fango sulla faccia della bambina, quando si accorse degli strani tatuaggi che aveva sulle tempie. "Hei ma questi...io gia' l'ho visti! Pero' non mi ricordo dove....mah....hei dov'è finito Sturmolo?" Comincio' a chiamarlo, non sapendo cosa gli fosse successo. Una vocina nella sua mente gli ripeteva che quei tauaggi erano qualcosa di molto importante, ma lui non le diede ascolto. Anche se ci avesse provato comunque, non sarebbe riuscito a ricordare. Durante la sua lunga vita aveva visto molte piu' cose di quelle che una mente della sua razza potesse accumulare, e sicuramente non avrebbe ricordato una cosa vista piu' di 1200 anni prima, quando l'era del Caos era al suo apice e le divinità camminavano tra i mortali.
  12. Manzotin

    La nostra storia...

    Pareva che il mondo fosse precipitato in un abisso senza fine. Pareva che la luce stessa si fosse mutata in pece, che la felicità fosse solo la mancanza di tristezza e di dolore lancinante, che la speranza non esistesse. Gli ultimi pensieri prima della morte andavano all'orgoglio, all'odio e alla distruzione, e l'immaginazione non riusciva nemmeno a superare quella sterminata barriera di paura. Tutto era finito. Non cosi' la vedeva Garfuss Pottlepot. "Anche se un po' scontato, devo ammettere che è d'effetto!" pensò, appena l'oscurità strisciante invase la piazza. "Gli farà un male cane...ma chissà come si stanno divertendo.... anf! Beati voi!" disse alle persone agonizzanti sul terreno. Evitò un esaltato che gli correva incontro con gli occhi sgranati, facendogli accidentalmente anche lo sgambetto. "Ops!! Mi spiace...la prossima volta stai piu' attento a dove vai pero'." Tutto questo era estremamente eccitante! Era da quando quel Tanar'ri lo aveva torturato per giorni solo perchè aveva trovato per terra una cosa che ancora non aveva capito cosa fosse, che non si divertiva tanto! Tra l'altro si dimenticava sempre di scrivergli. Sotto la facciata zannuta e sgocciolante in fondo era un tipo simpatico. Doveva informarsi sul servizio postale dei sette inferi. Probabilmente avrebbe pagato salato per mandare una missiva su un altro piano....che aguzzini i postamaghi planari! Continuo' la sua scampagnata. Avrebbe voluto andare a far due chiacchiere col tizio ciao-io-sono-patrone-ti-monto ma, apparte un urlo che aveva tirato poco prima (a quanto pare faceva parte della classe kattiven-3: urlatore sadico sghignazzante con manie di onnipotenza) non aveva idea di come raggiungerlo. Non si vedeva a un palmo di naso! Mentre cercava di capire cosa stessero combinando quei due uomini a quella donna che gemeva in modo strano, un globo di luce parti' da quello che sembrava un cumulo di stracci con la barba. "Dev'essere Rady!" penso', mentre scattava fulmineamente verso la fonte del globo luminoso. Dopo una ventina di passi pero', ando' a sbattere contro qualcosa di tozzo e peloso, finendo schiena a terra. Passarono pochi secondi prima che si riprendesse dalla botta. Quando riaprì gli occhi vide la faccia di un nano, abbastanza brutto, barbuto e a dir poco perplesso. Decise che era la faccia del coso tozzo e peloso contro cui aveva sbattuto. "Hei ma tu non sei Rady! Hem...Piacere, Garfuss Pottlepot." Aggiunse dopo qualche istante, porgendo la mano ancora steso per terra.
  13. Manzotin

    Due risate con D&D

    OT POST NUMERO 666
  14. Manzotin

    Due risate con D&D

    Bel botto, complimenti Kazzu'! Calcola che mi state facendo sbellicare con le vostre avventure, e dopo aver letto il dizionario di Obi voglio a tutti i costi un DOPPELGANGSTER
  15. Manzotin

    La nostra storia...

    Finalmente una bella festa! Era tempo che non vedeva cosi' tanta gente tutta insieme. Aveva infatti passato gli ultimi tre mesi nelle segrete della città, che oltre ad essere molto umide, erano anche incredibilmente ben progettate. Di solito scassinare le serrature era un modo divertente di passare il tempo prima della noiosa esecuzione del mattino successivo, cosa che non valeva veramente la pena di vedere. Soprattutto perchè, dopo aver appurato svariate volte che le ascie dei boia erano male affilate, e a tagliarti la testa ci mettevano un sacco di tempo, ti annoiavi... a morte. "Ah, ma un tempo non era cosi'!" disse a un tizio che vendeva arance li' vicino "Non parlo di asce, no no. Quelle sono rigorosamente spuntate. Parlo della Morte, dell'Ultimo Viaggio, dell' Equa spianatrice, l'Estremo Passaggio. Non so se mi spiego. Beh ecco ne ero molto affascinato, come dire, è una cosa che non ti succede tutti i giorni no? Però c'era sempre quel piccolo problema di mezzo, dicono tutti che dopo morto non puoi fare tutte le cose che fai in vita. E' una questione di interessi. Confilitto d'interessi mi pare si chiami. Insomma, un dilemma. Sta di fatto che un giorno incontro questo tizio, Ragna... no Vectra! Beh andava in giro con quel suo vestito lugubre ed era sempre incacchiato, forse perche' gli mancava una mano e un occhio. Sai, stavamo nella stessa locanda, e certe cose si notano, non so se mi spiego. Insomma girando per la locanda...hemm...capitai per caso nella sua stanza e trovai la classica pignatta ribollente sul fuoco. Faceva un freddo Boia, cioe' era affilato, non come la classica ascia del boia, e come dice sempre mio zio Tasslehoff Burrfoot "se fa un freddo boia beviti la prima cosa calda che reputi buona". Quella cosa aveva un odore schifoso, ma faceva le scintilline quindi non ci pensai due volte. Da allora a quanto pare possono farmi quello che vogliono. Non raggiungo il becchino. Non schiatto. Non stiro le zampe. Forse penserai" disse gustandosi il terzo arancio " che sia un vantaggio..." "Penso che tu mi debba pagare quello che hai mangiato, portarogne" disse in modo non molto pacato il venditore. Ma non finì di dire la frase che il tizio era già scomparso tra la folla. "Certa gente non capirà mai!" penso' mentre si allontanava dal banco, tra la gente accalcata "Chi avrebbe voluto delle arance come quelle? Erano ottime, va bene , glielo concedo, ma sicuramente lo spazio che occupavano era troppo ampio. Ah, mamma me lo diceva sempre: "Garfuss Pottlepot tu sei troppo gentile." Le persone infatti erano incredibilmente sbadate: per esempio, a chi era caduta quella borsa piena di dobloni d'oro? Quando avrebbe trovato il possessore gliene avrebbe dette quattro. Come a l'oste di quella locanda dove aveva incontrato il tizio monco e orbo. Far evaporare cosi', senza preavviso, tutta la costruzione! Non aveva finito il pollo arrosto che aveva nel piatto allora. Ancora ci pensava la notte. Rifletteva del prelibato manicaretto quando tutti si bloccarono all'istante vedendo un tizio, sempre vestito di nero, a quanto pare era una moda, che spalancava le braccia urlando stupidaggini. "Misà che è uno di quelli "io sono patrone di monto!", tutti uguali, si riconosc..." si blocco a metà frase notanto una cosa che spuntava dalle vesti aperte del tizio: un pugnale, di incredibile fattura, che gli pendeva dalla cintura. "Com'e'....bello!" pensò. Il personaggio in nero sguainò il pugnale. "Ed ora" disse mentre un ghigno gli storpiava il volto "vorrei le vostre anime, grazie".
  16. Manzotin

    La nostra storia...

    hemm vorrei continuare, ma mesa' di non aver capito bene come funziona sto posto...ognuno raccota una storia nella stessa ambientazione, oppure dovrebbe esere una cosa continuativa??
  17. MM io avrei fatto una semplice descrizione dello stile di combattimento con le striscie di cenere, danto bonus al possessore e malus all'attaccante Hehehe ma quando mai gli artefatti nn sono potenti? Bella idea cmq! I diverbi tra spada e guanto sarebbero veramente interessanti
  18. Devo ammettere di non aver fatto una ricerca della discografia dei Rush, ho seplicemente preso il primo live che mi e' capitato sotto mano.... se mi consigliate qualcosa del periodo prog ve ne sarei molto grato!
  19. Per la cronaca, ecco di chi stiamo parlando. Qui i suoi capelli sono già qualcosa di inumano, ma si dice che tutti coloro ebbero la sfortuna di vederlo nelle copertine dei suoi primi dischi ora siano rinchiusi in manicomi criminali. Per i Rush: affascinato dall'incredibile XYZ, decisi di "comprare" (ahem...) l'album live "all the world's a stage", ma non mi piacque molto. Comunque, ritornando ai dream theater, è piu' che palese che si siano molto ispirati ai Rush!!!
  20. Se nn ricordo male, nel libro la spada lasciava striscie di cenere nera, vero? mi pare poco pertinente sostituirle con oscurità... devo dire pero' che io ho letto fino al "servitore della reliquia", magari nei successivi la spada e' piu' coatta.... Sono abbastanza sicuro invece che il guanto non fosse senziente O_o
  21. Abbiate pietà, è la mia prima gif animata!! in effetti può sembrare che si stia scaccolando... ma l'importante e' che sia piaciuto a Njassa!! Grazie a te per l'ispirazione (C'ho speso quasi due ore per farla!!! Inesperienza rulez 8) )
  22. Incantesimo modificato con la storia della sua creazione! Un credit a Sianna er d'obbligo
  23. Per me i DT non rientrano nei ranghi dei virtuosi senza senso, visto che spesso e volentieri mettono da parte la tecnica per la musica in se'. E' vero che certi estratti sono li' solamente per far vedere quanto sono bravi (vedi l'assolo in quintine di petrucci in Erotomania ) ma loro non hanno successo solo perche' sono virtuosi. Di illustri virtuosi sconosciuti ce ne sono una marea, fidati, per esempio Liverani, Stravato, Garsed, Elmerich, per passare poi ai piu' famosi Malmsteen e De Lucia, arrivando al piu' grande stronzo di tutti i tempi: Michael Angelo! (ti parlo di chitarristi perche' sono quelli che conosco, se mi dici di altri strumenti nn saprei, ma il concetto è quello) che, pur essendo molto bravi (Michael angelo è probabilmente il doppio piu' veloce di Petrucci) non hanno un successo cosi' grande, proprio per la mancanza di armoniosità e di arte nelle loro composizioni... Uhmm scusa nn ho capito... sei Pro o Contro i KC ?_?
  24. Vi dico solo una cosa: dalla musica che uno fa si puo' capire con che spirito la fa. E da questo si capisce se uno e' artista o no. A ma D'alessio, come Venditti o Baglioni, non piacciono perche' non li considero artisti (gli ultimi due cominciarono bene e finiscono male, mentre il primo e' popo alla stregua di Britney, Taric non me ne voglia), ma solo gente che ha trovato un modo di vivere facendo soldi senza affaticarsi troppo. Amo invece De Andre', De gregori, la Mannoia, Branduardi, accetto Pino Daniele, ma non Michele Zarrillo e considero Cammariere un grande.
  25. Dito intrattenibile di Njasheen Ammaliamento (compulsione) [influenza mentale] Livello: Mag\Stre 8 Componenti: V,S,M Tempo lancio: 1 azione Raggio di azione: Vicino( 7,5m + 1,5m\2liv ) Bersaglio: creatura vivente umanoide o con delle protuberanze tentacolari Durata: 1d6+1 round Tiro salvezza:Volontà speciale RI: si Se il soggetto colpito effettua con successo il tiro salvezza, avverte un irrefrenabile bisogno di battersi ripetutamente con un dito sulla punta del naso, guardandoselo con aria ebete. Lascera' cadere ogni oggetto che teneva in quella mano e non potrà usarla per nient'altro che per taburellarsi in maniera forsennata il naso con le dita. Subira' una penalità di -2 alla CA e di -4 al tiro per colpire e ai tiri salvezza sui Riflessi e Volontà; la sua attenzione è infatti calamitata altrove. Ha inoltre difficolta' a concentrarsi: c'è un 25% di possibilità che fallisca ogni azione che richiede attenzione, come l'utilizzo di un abilita' o il lancio d'incantesimi. Usera' la sua mano preferita per farlo, se è ambidestro essa verra' scelta a caso. Se il soggetto fallisce il tiro salvezza, il desiderio di tamburellarsi le dita è totalmente irrefrenabile. Lascierà cadere gli oggetti in entrambe le mani e comincerà a tamburellare tra loro tutte le dita, osservandole con sguardo maniacale e ripetendo continuamente "Tap tap tap tap...". Non potrà compiere nessun'altra azione (neanche muoversi) e perderà ogni bonus derivante da alti punteggi di Destrezza, Intelligenza, Saggezza e Carisma fino al termine dell'incantesimo. Gli incantesimi gia' memorizzati non vengono persi in questo modo. In questo stato il soggetto è totalmente in balia di pericoli e di eventuali nemici, ed è totalmente inerme. Si dice che un tempo di fossero due grandi incantatrici, Sianna e Njasheen, in perenne conflitto tra loro. Dopo anni di diatribe, distruttive per loro e per la zona in cui si svolgevano i loro duelli, decisero di incontrarsi in una zona franca protetta da un campo anti magia. Nel tempo che ne segui', Njasheen notò una cosa di cui mai prima si era accorta: Sianna, nei momenti in cui pensava e non era concentrata nel combattimento, si batteva continuamente le dita sul naso o tra di loro. Decisa a sfruttare questa sua debolezza, rifiutò il patto di non aggressione che Sianna le propose ed elaboro' un incantesimo che avrebbe amplificato la sua fissazione. Avrebbe sicuramente vinto, se un drago rosso non avesse raso al suolo la sua torre e quella di Sianna, disturbato dalle continue (e rumorose) lotte nel SUO territorio. Componente materiale: Un peperoncino rosso e un anello. Nel momento del lancio il mago deve infilare il peperoncino nell'anello, come metafora, e recitare la formula "Tap tap tap!!" ----- Commenti e suggerimenti accettati
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