Il cielo era ormai nero come la pece e le grida di gioia erano ormai grida di terrore. Soltanto una voce si udiva al di sopra delle altre, contorta in un ghigno malefico. E in un secondo il ghigno si trasformò in un urlo impossibile: "Che lo spettacolo abbia inizio..." .
La gente che l'aveva visto da vicino era ora immersa nell'oscurità, non il buio che tutti conoscono, ma un vuoto eterno che li cullava verso l'oblio. Gli altri intorno fuggivano in preda al panico mentre un scena raccapricciante si stagliava davanti ai loro occhi: una trentina di persone si avvinghiavano tra loro in un abbraccio mortale, senza +più volontà, senza più vita, ma i loro corpi si contorcevano ancora e si divoravano a vicenda, in un turbine inarrestabile di orrore.
E al di sopra di tutto, l'urlo compiaciuto dello stregone nero, in piena estasi: "Si, ora funziona! Scappate sciocchi! Lasciate che sia il vostro terrore a nutrirmi!"
Lo sguardo di Zogrash si posò sulla massa, il suo volto malignamente felice dell'esito dell'esperimento. Ma in un attimo, ripresosi dall'ebbrezza focosa che lo aveva riempito improvvisamente, si accorse che qualcosa era sbagliato. Il suo volto si fece serio, mentre percepiva che qualcuno tra la folla.. non lo temeva! La rabbia lo travolse: "CHI SEI, FATTI VEDERE!!!!". Ma nulla, nell'oscurità che aveva creato, non riuscì a vederlo.