Azog il Profanatore

L'uomo ti osserva tranquillo, con un sorrisino tranquillo sul volto. Poi pianta gli occhi spenti sul tuo volto. Tu sai cosa devi fare, ed ha a che fare con qualcosa che tiene mio fratello Ariete. dice, sempre con il tono annoiato. Perciò te lo chiedo un'altra volta, e spero sia l'ultima, cosa devi fare, cosa ti ha predetto l'oracolo? Te lo chiede con un tono che tradisce un po' di impazienza. E, se non lo ricordi, penso che una visitina al Mastino ti schiarirà le idee. Oppure pensi differentemente? 

Sai solo una cosa: quello è il Toro, il capo di quel posto, una specie di dittatore.

Entri nella taverna, dove regna il silenzio, tranne per qualche sussurro che gira tra i tavoli. Non vedi ancora nessuno.

La sciabola si infila tra le costole della Creatura Ratto, che guaisce, poi ti attacca con gli artigli che ti mancano, poi un morso, le zanne nella pelle, 2 danni. Sei ancora in forma, la Creatura ti sembra zoppicante e insicura. Ma ti squadra con malvagità.Chi ssssei tu, Elfo? Gli altri stanno arrivando, non riuscirai a tener testa a loro...

Il ragazzo si fa piccolo piccolo. Non ho rubato nulla, signore. Sono stati loro. Credo volessero incastrare il Demone, quello rosso, comunque io vado ad aiutarlo, mi ha salvato. E, con aria fiera, si allontana correndo.

Riesci ad entrare silenziosamente, e segui il Tiefling. Vanno su per un sentiero, saprendo nel buio. Sei in un pozzo di buio, tutto è oscuro, e vedi delle fiaccole in lontananza avvicinarsi. 

QUando pronunci le parole, uno dei Corvacci, quello chiamato Cockerell, scoppia in una risata. Questo darà da pensare anche al Mastino, o al Minotauro, se continua così. Basta si volta stizzito, e ti guarda. Silenzio, Tiefling, o gli arti e la lingua che appenderemo lì saranno i tuoi! soffia. Poi un Corvaccio vi apre da dentro, e vi fa entrare. Dentro c'è uno spiazzo di ghiaia grossolana, molto largo, tutto libero. Continuato ad avanzare, con la ghiaia che scrocchia sotto i vostri stivali. Dopo un po' arrivate ad un altro sentiero, con ai lati un campo dove pascolano delle mucche. Il sentiero serpeggia su per la montagna, inerpicandosi sulle rocce in alto. Camminate per una decina di minuti, e arrivate ad un villaggio. Qui è dove vivono i Corvi e i servi. Le stradine sono cosparse di detriti, come bottiglie rotte e sassi, oppure pezzi di tetto. Proseguite lungo un vicolo che svolta a destra, e imboccate un sentiero sterrato che sale ancora. Salite, è un sentiero sassoso, pieno di buche, e di Corvacci armati fino ai denti. Arrivati in cima o quasi alla montagna si staglia contro il cielo una chiesa, con un alto campanile. Cockerell si allontana, e sparisce dietro alcuni casolari sul fianco. Attorno ricomincia un bosco, che scende per una ripida scarpata erbosa e rocciosa. Il portone della chiesa è alto, e sull'arco di pietra che lo sovrasta c'è un disegno di un toro, con tre graffi all'interno. Entrate, e vi ritrovate in un corridoio largo. Qui ci saranno circa otto Corvacci, che ti squadrano mentre passi. Arrivate in fondo, dove ci sono tre porte, ed entrate in quella al centro. Vi ritrovate in una sala enorme, con alcuni tavoli imbanditi di cibarie varie, e, all'ingresso, c'è una statua. Un umano con una tunica, con la testa da toro. Inchinati, la prossima volta che ci passi davanti! ti ordina Basta. Arrivate in fondo al salone, dove, oltre la scalinata, al posto dell'altare, c'è una poltrona di legno pregiato, tutta rivestita di stoffa pregiata nera. Ai lati della poltrona sbucano delle corna di toro. Sulla poltrona c'è un uomo. Un uomo di una certa età, con i capelli corti e pettinati argentei, e una tunica nera come la pece. Le mani sono ricoperte di anelli d'oro, d'argento, di smeraldo e di altre pietre preziose. Sta lì, con aria annoiata, e si guarda attorno, poi ti vede, e ti fa un cenno di saluto.Tu devi essere il Tiefling dal sangue freddo, Sarzarin, dice, con aria annoiata, come se andasse più volentieri a giocare a carte che star lì in mezzo, ma non sai se sia una noia vera o finta. Bene bene, tuo padre mi ha molto parlato di te! dice, poi beve un sorso di vino dal bicchiere in cristallo che tiene in mano. Ma credo che non ti abbia parlato di me, il tuo vecchio padre, dice con voce stanca, poi fa un'espressione strana, come se si fosse appena ricordato di qualcosa. ora credo sia stato bruciato vivo dal mio vecchio fratellone, o è stato nostro zio? E' una domanda retorica, senza risposta, ma tu sai che è ancora vivo. Ora dimmi, Tiefling Sarzarin, perché sei qui? Che missione devi fare? Dimmelo, e sarai... libero di andare.

Riesci a star loro dietro in silenzio, mentre il ragazzo corra dentro. Arrivate ad un cancello, con teste appese in giro, e una pelle umana stesa sulla palizzata, come un panno ad asciugare. Però il Corvaccio di guardia, dopo aver fatto entrare il Tiefling e tutti gli altri, si volta mentre chiude il cancello, e puoi infilarti dentro sfruttando l'oscurità.

Puoi benissimo chiedere a qualcuno,  a suo fratello il Toro, vai su per la montagna a trovarlo, ti darà... volentieri... tutte le informazioni che chiedi.

in quel momento entra un ragazzino, che va verso il Nano. signore, signore! La donna vuole avvisarla che il... T-tiefling, se non sbaglio, è stato rapito! E lei è andata a salvarlo... da sola! Dov'è il... monaco?

Un'altra freccia sibila, ma stavolta finisce contro il muro, la creature ritorna all'attacco, ma ti manca entrambe le volte, probabilmente per la perdita del compagno, che gli crea paura ed ansia, e per l'incontro con un Elfo