Bel topic
In ogni caso, credo che un fondamento importantissimo per giocare bene a D&D sia appunto l' interpretazione. Per quel che mi riguarda, si potrebbe andare avanti ore ad interpretare. Ma io sono quasi un fanatico.
Se fossi un Master (e se Vecna vuole un giorno lo sarò) incoraggerei molto l' interpretazione. Anche le decisioni che prendono i miei pg sono dettate dal loro carattere, e quindi é interpretazione anche quella. La linea di demarcazione fra interpretazione e teatro é molto sottile, e se ogni tanto la si supera, non vi vedo problemi. Se però, si interpreta a tal punto da non dare spazio agli altri giocatori, o da rallentare eccessivamente la storia, allora non và più bene.
Sopra ho scritto che passerei intere sessioni ad interpretare. Vero, ma sò bene che nell' economia di una partita questo non và bene. E' un pò come mangiare la cioccolata, se preferite.
Mi storce un pò il naso in situazioni come quando, ad esempio, durante una sessione ai livelli epici, un mio amico fà al master:
Giocatore: Master, il mio pg si prende un livello da monaco.
Ora,il pg in questione non é assolutamente Legale in quanto ad allinemento. all richiesta di spiegazioni da parte del DM, lui ha risposto che si era preso quel livello per beneficiare del bonus all CA della saggezza.
Questo mi fà incavolare. Ogni decisione presa dal (e per) il pg deve, IMHO, essere basata sull' interpretazione del personagggio stesso.
Ma sto andando OT