Vai al contenuto

d20.club

Circolo degli Antichi
  • Iscritto

  • Ultima visita

Tutti i contenuti pubblicati da d20.club

  1. Secondo la lettera del manuale, direi proprio di sì; pero c'è un ma. Vedo infatti solo un possbile problema, che dipende dall'interpretazione. Il wildfire spirit segue i tuoi comandi, ma in combattimento se tu non gli dai alcun comando con la tua azione bonus, se ne sta fermo a fare dodge. Il problema è: come faccio a guidarlo affinché raggiunga un posto a tre miglia da me? Quindi la questione è: off-combat lui comunque starebbe fermo se tu non gli dassi gli ordini? cioè si suppone che tu gli dia costantemente degli ordini, solo che non stiamo a ripeterlo perchè è off-combat, oppure posso dargli un ordine del tipo: corri tre migia in quella direzione, oppure un ordine complesso del tipo segui il mio famiglio o cose simili? Se uno segue la lettera del manuale, nell'ordine in cui è scritta, a me sembra accettabile la soluzione più permissiva, secondo cui lo spirito è friendly to you and your companions and obeys your commands; tenendo conto poi che ha int 13 e wis 15, mi sembra possibile dargli anche ordini complessi. Poi, quando succede una situazione di combattimento, lo spirito: shares your initiative count, but it takes its turn immediately after yours. The only action it takes on its turn is the dodge action, unless you take a bonus action on your turn to command it to take another action. That action can be one in its stat block or some other action. If you are incapacitated, the spirit can take any action of its choice, not just dodge. Chiaramente un altro dm potrebbe avere l'interpretazione più restrittiva, secondo cui lo spirito è come un cagolino fedelissimo che non fa nulla a meno che il padrone non glielo ordini con l'azione bonus; in questo caso sarebbe impossbile farlo arrivare in un qualche luogo senza guidarlo con la voce del padrone. Chiaramente anche questo dm avrebbe le sue buone ragioni; si baserebbe infatti sul fatto che le regole sul combattimento servono solo a dettagliare quello che avviene quando conta davvero l'ordine delle azioni, ma che non esiste una spaccatura netta tra combat e off-combat. Quindi, secondo me, è una questione di interpretazione. Complimenti per avere scovato questa combinazione! -toni
  2. In breve, io credo che la questione più importante sia capire perché i giocatori si comportano così. Nel senso che mi sembra di capire che il comprtamento strafottente sia anche dei giocatori e non dei soli personaggi; cioè che sia un comportamento strafottente al tavolo, del tipo: mi metti davanti qualcuno più figo di me? e allora io gli piscio in testa per rimarcare il fatto che la storia è centrata su di noi pg e non sui png del master. (nel migliore dei casi, se ti va male gli piscia in testa perché la storia è centrata su di lui 🙂 ) A grandi linee, tutti al tavolo (quantomeno se giochiamo a d&d o simili, come nel caso in esame) siamo un po' dei bambinoni e, come tali, vogliamo anche soddisfare un nostro bisogno egoistico di autoaffermazione; il problema è che nel gioco in cui 4-5 giocatori dialogano con 1 master, i giocatori come persone spesse volte hanno, presi singolarmente, meno tempo sotto i riflettori del master e quindi, se non si è attenti come dm, è molto facile ingenerare naturali meccanismi di rivalsa. Nella mia esperienza, questi erano problemi che si avevano soprattutto da ragazzini (cioè master inetti che stimolano i peggiori istinti dei giocatori; io ne ho avuto esperienza da entrambi i lati dello schermo); purtroppo i tavoli sono frequentati anche da persone poco cresciute, che riversano le proprie frustarazioni nel gioco; con questo tipo di persone non credo sia facile. Quindi, secondo me, la soluzione migliore è quella fuori dalla finzione: ossia parlarsi tra le persone sedute al tavolo e capire perché e come evitare situazioni di questo tipo. Eviterei in prima battuta una lezioncina su quale sia la corretta etichetta nella finzione, perché, nella mia esperienza, quando una cosa interessa a un giocatore è lui a chiedertela. Se gli fai la lezioncina, se ti va bene sbadiglia; se ti va male, stimoli ancora di più il suo animo di monello spaccatutto. Teniamo a mente che, spesso, la responsabilità è anche di noi master, che usiamo questo tipo di png per scaricare le nostre frustrazioni sui giocatori; quindi prima di parlarne con i giocatori, guardiamoci un attimo allo specchio. Ho trovato interessante la formalizzazione del murky mirror di angry riproposta da @Bille Boo; grazie per la segnalazione. Questa del murky mirror è una tecnica che, credo, inconsciamente usavamo già in molti, quando hai davanti un gruppo "sano", con cui sei in sintonia e in cui è chiaro che ci sono delle battute e delle gergalità al tavolo che non si ripropongono nella finzione. Trovo interessante la formalizzazione, che mi suona come un invito a usare questa tecnica con i giocatori o gruppi problematici, in modo da disinnescare i problemi, semplicemente tagliando tutte le micce. Quindi, per finire e tirando le somme di quello che ho imparato leggendo i vari post. Stenderei un velo pietoso (il murky mirror). Eviterei quindi di punire il pg in gioco. Finita la sessione, mi guarderei allo specchio e poi ne parlerei con i giocatori al tavolo, in modo paritetico, per trovare un linguaggio condiviso. La morale è sempre quella: conosci i tuoi giocatori. -toni
  3. Alcuni consigli di massima, tieni conto che di ottimizzazione capisco molto poco perché non mi interessa granché; solo che facendo il dm un po' mi tocca pensarci, per non trovarmi in casini inaspettati: come feat ti potrebbe interessare prendere metamagic adept. E' molto forte: (A) ti dà due opzioni di metamagia in più; tieni conto che ne hai bassi livelli ne hai due e comunque ne avrai massimo quattro; quindi due in più è tanta roba. (B) ti dà 2 punti stregoneria in più che ai bassi livelli incidono molto, visto che ne hai tanti quanto è il tuo livello. Vero che non ti alza il carisma, ma tu parti già abbastanza alto (altrimenti punta su telecinetico, sempre da tasha, che ti dà magic hand, + 1 cha e la capacità di spostare chi vuoi con un'azione bonus, anche se nel tuo caso hai già due usi interessanti della tua azione bonus dalla tua sottoclasse e quindi potrebbe andare in competizione) come opzioni di metamagia, l'unica che forse potrebbe non servirti è heightened spell, perchè dal sesto il tuo hound of ill omen fa lo stesso effetto, anzi meglio. I classici sempre verdi sono quickened spell (per fare qualcosa d'altro con la tua azione, da sganciarsi a lanciare un cantrip); twinned spell (per prendere due persone con una suggestion o cose simili); a me, anche se non è molto considerato nelle guide di ottimizzazione, piace moltissimo subtle spell perché costa pochissimio e ti permette di lanciare gli incantesimi senza che le vittime si accorgano che sei stato tu a lanciarlo (essenziale se vai di charme o suggestion, cioè se punti a essere un sorcerer ammaliatore) e perchè ti permette di lanciare incantesimi se sei legato o bloccato o silenziato. gli incantesimi dipendono molto da che tipo di pg hai in mente e dal gruppo; probabilmente non sarai un blaster, perchè altrimenti forse era meglio un dragon sorcerer elemetal adept; comunque hai pur sempre vantaggio ai txc quando attacchi senza essere visto, cosa che con la tua superdarkvision e la tua bolla di oscurità a prezzo di saldo potresti voler fare di tanto in tanto: quindi metterei almeno un cantrip e un incantesimo con txc. Poi i classici che non fanno mai male, se il tuo master te li lascia usare: mind sliver; silvery barbs; assorbire elementi (questo direi attorno al quinto, prima non è poi così utile). Direi da subito anche scudo, che è una tassa un po' per chiunque se la può permettere, anche se avendo tu la possibilità di evitare di svenire una volta per riposo, forse potresti risparmiartelo. Qualcuno nel gruppo dovrebbe avere counterspell e enhance ability, che sono molto utili; probabilmente il primo toccherà a te e il secondo lo coprirà il chierico; comunque controlla che siano coperti. Comunque lo stregone è forte e quello d'ombra è tra quelli ritenuti buoni; tieni solo conto che (a) quello che ti caratterizza come stregone è la metamagia e (b) a differenza del mago non puoi essere un generalista: scegli una/due aree che ti interessano e specializzati in quelle. Spero ti risponda qualcuno più esperto (che magari abbia giocato la sottoclasse); per il momento spero che questi consigli ti servano a qualcosa. -toni
  4. Se fosse successo al mio tavolo gli avrei risposto come il Grande Capo Estiqaatsi 🙂 Con tutto il rispetto, secondo me quello che il tuo giocatore ti ha proposto è il classico esempio di quello che non bisogna fare: proporre un bg che riguarda solo il mio pg, senza alcun collegamento né con l'avventura né con il resto del gruppo. La domanda che gli farei sarebbe: ok, la tua mamma chimera è stata uccisa: che ci azzecca questo con la miniera perduta di Phandelver? Seriamente, mica per prenderlo per i fondelli. Alcune possibili opzioni: si narra che nella miniera ci sia un artefatto per portare in vita tua madre; il necromante XY ha bisogno di qualcosa che sta nella miniera; in cambio resusciterà tua madre; hai trovato vicino al corpo di tua madre un bel po' di cadaveri di goblin della tribù dei denti aguzzi: sei sulle loro tracce per vendicarti. Insomma, cose semplici che mi spieghino perché il tuo pg vuole rischiare la pelle in quel caspita di dungeon. Il bg deve servire a quello. Invece, il bg proposto dal tuo pg non ha alcun aggancio con la trama della miniera perduta: se fosse il mio pg lo farei andare a candlekeep, per dire, alla ricerca di qualche saggio o indovino o libro; non certo nella miniera perduta, non avrei il motivo: e quindi non porterei questo pg a un tavolo in cui sappiamo che giocheremo alla miniera perduta, per rispetto verso il master e verso gli altri giocatori. Quindi, tornando a bomba: bene la chimera morta, ma spiegami solamente che ci azzecca con la miniera perduta; se non troviamo alcun motivo per farla quadrare, allora lasciamola da parte (rimarrà un'idea, che forse sfrutteremo, forse no: lasciamo più spazi bianchi possibili sul pg, li riempiremo giocando); dammi invece un semplice motivo sul perché cerchi la miniera perduta: due righe di bg e descrizione del pg; massimo tre. Poi, con il tempo, inizieremo a ricamare su chi è il tuo pg, su delle ombre dal suo passato che tornano a tormentarlo o su altre cose del genere; ma questo, nella mia esperienza, è sempre meglio farlo poi. emergerà piano piano giocando e sarà bellissimo scoprirlo assieme; dico scoprirlo non a caso: la musa verrà a trovarvi nei momenti più impensati e qualcosa nascerà senza averlo previsto. Il pg di d&d è una freccia verso un futuro avventuroso, non un saggio su un passato tormentato. La storia deve avvenire al tavolo, assieme agli altri pg, non essere decisa prima in solitudine. Giochiamo per divertirci e stupirci e scoprire dove andremo. Assieme. Scusa il pippone, ma mi è venuto dal cuore. Qualunque strada prendiate, buon gioco a te e al tuo gruppo! -toni
  5. Permettimi di aggiungere un'informazione importante. In Xanathar sono presenti due sistemi: quello a "palle quadrate" e quello "con le dime". Dipende tutto da che regola hai per il movimento "diagonale"; tieni conto che la griglia non è che un modello approssimativo della realtà: Se il movimento "diagonale" costa un quadretto, stai usando una cosidetta metrica di new york (o a cardo e decumano); in questo caso le sfere devono essere cubi, per essere consistenti con la metrica. userai quindi il sistema a "palle quadrate". Se invece usi la regola per cui radice di due vale 1,5 e quindi il movimento "diagonale" vale una volta un punto e una volta due punti, allora devi usare le sagome e accontentarti del fatto che la tua metrica sulle lunghe distanze sbaglia un po' (in prima approssimazione sbagli di circa un quadretto ogni 20, ma siccome ci sono pochi effetti con raggio sopra i 10, l'approssimazione è accettabile). userai quindi il sistema "con le dime." Spero di esserti stato d'aiuto. -toni
  6. Alcune domande: • di quanti pg è composto il gruppo? • che classi e con quali capacità (mischia, distanza; guarigione; assorbire elementi; ecc)? • quanti scontri faranno prima? O arrivano freschi da un riposo lungo? • il drago deve essere un mostro solitario o può avere degli scagnozzi? • puoi darci qualche informazione in più su dove avverrà lo scontro e su chi è questo drago in termini narrativi? Altrimenti è molto difficile, al di là dei soliti consigli generici. Importante: si possono uccidere dei personaggi (o tutti)? Oppure i pg devono comunque uscirne vincenti? -toni
  7. Sia l’1 (che conta due fallimenti) che il 20 (che ti fa guadagnare 1 PF) devono essere “naturali”, ossia devono essere il numero che compare sulla faccia del dado. -toni
  8. Grazie per la precisazione; permettimi di precisare meglio, perché questa non è un’eccezione, ma l’applicazione della regola generale sulla concentrazione: • bless è un incantesimo a concentrazione; • se il caster perde la concentrazione, l’incantesimo finisce; • andare unconscious è una tra le cause di perdita della concentrazione. Tornando ai TS morte: sono TS, quindi qualsiasi effetto si applichi a un TS, si può applicare anche a quelli di morte. Per esempio, se, prima di andare unconscious, avevi ottenuto un dado di ispirazione, puoi usarlo sul TS morte (non puoi invece riceverlo, perché non sei in grado di sentire nulla e per ricevere un dado di ispirazione devi sentire il bardo). Comunque, bisogna sempre tenere conto delle eccezioni alle regole generali sui TS, che caratterizzano i TS morte: • se il d20 è 1, sono due fallimenti; • se il d20 è 20, guadagni 1 PF. Effettivamente, la prima risposta era laconica. Spero adesso sia più chiaro. -toni
  9. Certo, sono tiri salvezza. -toni
  10. La lama della vendetta (titolo originale Blade of vengeance) per D&D BECMI è un classico del genere. Credo non sia difficile da recuperare. -toni
  11. Se ha la mano libera può fare un attacco di opportunità con un cazzotto. Non può farlo con un’arma da sfoderare, perché l’interazione gratuita con un oggetto puoi farla solo durante il tuo turno. -toni
  12. Cito la srd —- To make the opportunity attack, you use your reaction to make one melee attack against the provoking creature. The attack occurs right before the creature leaves your reach. —— Basta fare un attacco in mischia (che non è necessariamente un attacco in mischia con arma). Quindi a prima vista sembrerebbe di sì, ma c’è un ma che lo fa diventare un no. Infatti, quando lanci l’incantesimo devi tenere conto del suo casting time; non puoi ignorarlo. Quindi, per esempio, anche se shocking grasp è un melee spell attack, non puoi usarlo come ADO perché richiede un’azione come casting time. L’eccezione è il talento warcaster che ti permette proprio di lanciare un incantesimo con casting time di un’azione come parte della reazione dell’attacco di opportunità. Spero di averti chiarito il dubbio. -toni ps: per chiarezza. Un incantatore, come tutti, fa ADO con attacchi in mischia (armi o cazzotti); se vuole farli tramite un qualsiasi (ripeto: qualsiasi) incantesimo ha solo due possibilità: 1) il talento warcaster 2) un incantesimo con casting time reaction che dica esplicitamente nella sua descrizione che puoi usarlo quando un nemico ti offre la possibilità di fare un ADO.
  13. Analisi interessante, come sempre. Se posso, non per polemica, nei roguelike quando muori muori. Poi puoi ripartire dall'inizio, avendo delle conoscenze in più sui mostri: quando li guardi, nella loro descrizione hai già le informazioni che hanno raccolto i tuoi ancestors; è un po' come se nella taverna del villaggio del livello 0 si narrassero delle storie e ci si vantasse delle proprie gesta e quindi queste informazioni sono poi disponibili ai personaggi che verranno. Seguendo questa tradizione, mi sembrava più semplice e avvincente partire con un nuovo gruppo per riprendere l'esplorazione del dungeon dove c'è stato il tpk (o, meglio, siccome in questa tradizione riparti dal primo, a quel dungeon, se mai, ci arriverai fra un po'). Ripeto, questo modo non è quello in cui gioco io ora al tavolo, ma se volessi fare una campagna di dungeon delving punterei piuttosto su una scelta del genere, o su un albero dei personaggi alla dark sun. Poi, purtroppo, molti roguelike non durano pochi minuti: ricordo ancora il mio primo personaggio a moria, più di trent'anni fa: un rogue di 17 che finì divorato da una torma di white lice dopo un bel po' di gioco; o il mio mago di livello 38 o 39, su cui avevo investito più di qualche settimana, che ad angband morì ucciso da un "it breaths in the darkness" e subito la schermata con la lapide Poi @Casa non ha mica torto: in un gdr al tavolo di solito ci sono moltissimi e imprevedibili modi di affrontare le situazioni, quindi, magari, il gruppo quel golem non lo incontrerà mai perché ha preso una strada che non avevamo previsto; o, invece, magari ci arriva preparato perchè appunto ha raccolto le info opprotune da qualche saggio o cose simili. Il problema è invece avere una rete di sicurezza per le merde che si pestano per sbaglio. Cioè quando il gruppo si impunta in una situazione senza uscita; credo che questa sia un'esperienza che è capitata più o meno a tutti come master. Come la risolvi? (chiaramente salva e ricarica potrebbe essere una soluzione, anche se io non la userei al mio tavolo) Ma questo ci porterebbe fuori tema e meriterebbe una discussione a parte. -toni
  14. Vorrei tornare un attimo sull'argomento. Chiaramente stiamo parlando di una questione di gusto. Quindi non c'è la scelta giusta o quella sbagliata. Io ho le mie perplessità, perchè secondo me i supposti benefici non compensano quelli che mi sembrano degli evidenti difetti, ma, ripeto, è un'opinione legata al mio stile e alla mie preferenze di gioco. A me, come già detto, il salva e ricarica piace poco. Un punto secondo me importante della mia esperienza del gdr (poi altri giocatori possono avere idee diversissime, beninteso) è il fatto che le mie scelte contano - e le scelte si misurano in base alle loro conseguenze; se c'è una meccanica che mi permette in maniera consistente e prevedibile di azzerare le conseguenze quando queste poi non mi piacciono, ecco questo per me svilirebbe un po' l'esperienza al tavolo. Comunque, anche al mio tavolo può capitare una situazione del genere, che credo sia capitata a tutti: il giocatore fraintende la scena e dice: "faccio A." Allora il master inizia a snocciolare le conseguenze di A e il giocatore subito lo blocca e gli dice stupito: "ma come? avevo capito così e così e così". A questo punto è chiaro che la sua scelta era stata data basandosi su delle premesse che non sono le stesse che aveva in mente il master o il resto del tavolo. In questo caso, credo che nessun master sia così fetente da dirgli: "problemi tuoi; errore tuo, impossibile che la colpa sia mia che ho spiegato male la scena". Allora il master di solito permette di ritrattare la scelta e dire "faccio NON-A". Poi chiaramente se il giocatore iniziasse a farne un'abitudine, allora no, non andrebbe più bene. Come sempre, vince il buon senso. Altra cosa, al mio tavolo l'esperienza è non competitiva, si gioca assieme master e giocatorti per divertirsi e scoprire come si dipanerà la storia in base alle scelte dei giocatori. Chiaramente ci sono dei "ganci", degli obiettivi, ma, scusatemi questo scadere in una frase fatta, quello che conta davvero è il viaggio non la meta. Quindi, nel mio caso, non essendoci niente da vincere, il salva e ricarica per rivivere con il senno di poi le stesse situazioni non ha proprio senso. Chiaramente a un tavolo più competitivo, dove lo scopo è (banalizzo) risolvere il dungeon e il divertimento viene da lì, allora magari una meccanica di questo genere potrebbe anche starci; rimane la mia impressione che, comunque, toglierebbe qualcosa all'esperienza. Da vecchio giocatore di rogue-like, se mai dovessi masterizzare un'avventura di dungeon delving per me la premadeath sarebbe invece il fulcro del gioco, quello che renderebbe memorabile l'esplorazione del dungeon: il senso di terrore quando ti trovi in una stanza piena di pidocchi che ti saltano addosso da tutti i lati o quando si spegne quell'ultima torcia e brancoli nel buio, con una mano sulla parete alla disperata ricerca di una scala per risalire a riveder le stelle - queste sono le esperienze che vorrei portare al tavolo, non certo: sei morto, ridamoci sù, salva e ricarica, vinciamo i mostri per sfinimento! Poi, mi rendo conto che nel caso in esame il salva e ricarica si riferisce solo alle conseguenze fisiche sui personaggi (il che la dice lunga sul tipo di gioco che abbiamo in mente); se il problema è solo quello, scusate se mi ripeto, ci sono soluzioni in gioco (rianimazione, resurrezione, ecc.) che secondo me possono essere meno impattanti sull'esperienza al tavolo rispetto al salva e ricarica. Infatti l'OP diceva (semplifico): "sono troppo morbido, allora per poter essere più duro ho pensato al salva e ricarica". Per me, opinione personale beninteso, puoi essere più duro ricorrendo a soluzioni mitiganti meno impattanti, come quelle che ho proposto. Comunque, i gusti son gusti e tutto fa brodo! -toni
  15. Certo! 🙂 Quello che volevo dire è che però spesso usiamo (giustamente) il buon senso, mentre in questo caso gli consigliavo di fare il pignolo. Mi spiego: a quanti tavoli si usano pedissequamente le regole sugli incantesimi con componenti S e l'uso contestuale di arma e scudo? (per esempio: spesso si dà per sottinteso che come parte dell'azione di attacco il paladino ha rinfoderato la spada, prima di lanciare sanctuary; e quindi poi capita che il paladino faccia un OA come reazione sul nemico che si allontana, anche se a rigor di regole non potrebbe, visto che non poteva più sfoderare la spada) o quanti tavoli sorvolano sul significato dei componenti V, S, M, quando il loro caster lancia un'illusione o un incantesimo di enchantment? (nella mia esperienza, quasi tutti, viste le reazioni di sconforto quando spieghi che suggestion richiede mettersi a salmodiare formule magiche e una mano libera per brandire il tuo arcane focus) o quanti impongono la regola secondo cui puoi trattenere (ready) un incantesimo per solo un ruond, fino all'inizio del tuo turno successivo, e se il trigger non accade perdi lo slot? (io ingoravo questa regola, ero convinto che potessi trattenerlo più a lungo, come una concentrazione qualunque; quando l'ho vista imporre sono letteralmente cascato dal pero; effettivamente si tratta di un errata corrige, pubblicato successivamente al mio phb, che dice che ready ti permette di usare la reazione entro l'inzio del tuo turno successivo) eccetera eccetera. La mia impressione è che spesso ci sia (giustamente) un'impostazione più rilassata, in cui tutto scorre abbastanza liscio, per seguire il divertimento di tutti e il buon senso. In questo caso, visto che @Lyt iniziava a infastidirsi per il comportamento del power player, gli suggerivo come possibile rimedio di essere pedante nell'applicazione delle regole, in modo da smontare qualche potere semplicemente invitando il giocatore a rileggersi bene le regole; come a dire: niente di personale; dura lex, sed lex. -toni
  16. \begin{conti} Vogliamo sapere quale è la probabilità di fare almeno un critico. Questa è 1 meno la probabilità di non fare mai un critico. Il primo d20 ha 0,9 di non fare critico; al secondo sono già a 0,81=0,9*0,9. Quindi al sesto tiro sarà 0,9 alla sesta, che fa qualcosa come 0,53. Quindi la probabilità di fare almeno un critico per round contro il nemico su cui ho applicato il vow e la hexblade curse (quindi a partire dal secondo round del combattimento, nel migliore dei casi) è 47%. La probabilità di fare due critici nello stesso round, sempre alle medesime condizioni, è invece la probabilità di fare critico con il secondo attacco, posto che lo abbia fatto con il primo, quindi (1-0,9^3)*(1-0,9^3)= 0,271^2=7% Supponendo di (a) colpire nel 65% dei casi (che vuol dire colpire il 95% con elven accuracy), (b) di bruciare uno slot di primo per la punizione divina se faccio critico e (c) di usare un'arma da 1d8 di danno con +4 di carisma, il danno atteso per attacco contro nemico con vow+curse è circa 16,1 PF, contro i 5,7 di un personaggio con le stesse caratteristiche ma senza alcun privilegio di classe e senza elven accuracy o vantaggio; su due attacchi per round viene un danno attesso di circa 32,2 PF, tenendo conto che bruceremo uno slot ogni due round, circa. Per confronto, un rogue elfo di settimo che attacchi da nascosto con un arco lungo, che abbia 20 di dex e elven accuracy farà 25,0 PF per round, attaccando da lontano, essendo nascosto e se proprio viene colpito usando la sua reazione per dimezzare i danni. E potendo ripetere questa tattica dal primo round di combattimento (e non dal secondo) e poi round dopo round dopo round fin oltre i confini della noia. \end{conti} -toni ps: i conti sono giusti a meno di inversioni; quadrature; potenze di pi, e, h; segni; fattori O(1).
  17. Nel caso specifico una prima mossa può essere usare le regole come sono scritte. Visto che l'amico fa il PP e usa le regole per avvantaggiarsi, beh allora diciamogli di usarle sempre, anche quando girano contro di lui. 1) Il personaggio in questione non può usare l'incantesimo scudo, visto che ha componente S e lui ha entrambe le mani occupate (in realtà potrebbe usarlo un round su due: alla fine del primo round usa la sua "azione libera" per interagire con oggetto per rinfoderare la spada e allora potrà usare un incantesimo come reazione - ma credo che in questo caso i nemici si sganceranno, visto che non può fare OA - e poi all'inizio del turno successivo la usa per sfoderare la spada e quindi rimarrà a fine turno con la spada sguainata e non potrà lanciare incantesimi con la reazione off-turn). Potrebbe farlo se avesse usato il suo talento per warcaster, ma visto che ha preso elven accuracy per la build si attacca al tram e guai se si lamenta. 2) Se ho letto bene le caratteristiche di elfolello, la sua forza di 13 gli permette massimo una chainmail, quindi la CA dovrebbe essere 16+1+2=19. Comunque ha svantaggio alle prove di stealth: quando va in giro fa casino come una lattina che rimbalza sull'asflato. Penso che un gruppo così troverà sempre i nemici in allerta, con una buona tattica per lo scontro. 3) Usa le regole sugli spell slot del multiclasse: Un paladino di 5 classe singola, può lanciare 4 incantesimi di 1 e 2 di secondo; ma quando multiclassa, può lanciare slot pari al suo livello diviso due, arrotondato per difetto, ossia come un full caster di 2, che lancia solo 3 incantesimi di primo. In più ha un livello da full caster come sorcerer e quindi ha tanti slot quanti un full caster di 3, ossia 4 slot di 1 e 2 di secondo (ossia il multiclass in sorcerer al momento non gli fa guadagnare alcuno spell slot). Più uno slot di primo ogni riposo breve dal pact magic del warlock. 4) Come ti hanno già detto, controlla l'action economy: se usa l'azione bonus per vow of enmity, allora non può usarla nè per hex nè per hexblade curse. Lasciando stare il fatto che può sfoderare tutto il suo potenziale solo 1 volta per riposo breve, per andare a regime ha bisogno di almeno due round (vow; hexblade curse) o tre (se vuole aggiungere i danni di un hex). 5) tieni con che ha 8 in INT e 8 in SAG. Fino a che non raggiunge il 6^ come Paladino è una pippa nei TS: sfrutta questo fatto. Ha deciso lui di fare un PG con delle NAD (difese non armatura, un termine che viene dai forum di ottimizzazione della quarta) bassissime, per concentrarsi su danni e CA: allora è giusto che ne accetti le conseguenze. ----- Cambiando punto di vista, ci sono le altre soluzioni che ti hanno proposto su come modificare i combattimenti per renderli più interessanti. In generale in D&D conto molto l'action economy: per mettere i personaggi in difficoltà basta mandarli in inferiorità numerica, cosa che io faccio quasi sempre. Contro un PG così, mandargli contro una masnada di 3-5 nemici (più quelli per il resto del gruppo) è sufficiente per metterlo ko: contro le orde ha pochi poteri, la sua specialità sono i combattimenti uno contro uno. Ingannalo, facendogli sprecare il suo vow contro un specchio per le allodole: un mostro che sembra il boss ma che magari è una mezza calza, mentre il verso boss è quello che non ti aspetteresti. Questo era il terrore degli avengers della quarta, da cui discendono i paladini oath of vengeance della quinta e che funzionavano proprio maledicendo un nemico tramite un voto di inimicizia: la loro nemesi era appunto sprecarlo su un minion - e ogni tanto succedeva! ----- Poi, se posso, rimane sempre quello che per me è il consiglio numero uno: se per te è davvero un problema che ti fa davvero girare i cosidetti, allora diglielo apertamente. Al tavolo tutti dovrebbero divertirsi, anche tu. E se c'è qualcosa che sembra rovinare il diverimento, affrontarlo assieme per trovare una soluzione condivisa (o magari per scoprire che non è mica un problema e che va bene così) è sempre la cosa migliore. -toni
  18. Nella mia testa, d&d è un gioco collaborativo. Quindi la domanda che farei è se questo pg così costruito rompe le scatole agli altri giocatori al tavolo. A) Se no, usa le ottime soluzioni proposte da @Lord Danarc e @Pippomaster92. B) Se invece rompe anche agli altri e non solo a te (aspetta due livelli, che inizi a circondare i nemici in una bolla di tenebra e vedrai la gioia del resto del tavolo), allora bisogna cercare una soluzione condivisa, che potrebbe essere ben più difficile che calibrare gli incontri. Per il momento ho alcune proposte, non mutuamente esclusive: • potrebbe aiutare gli altri a ottimizzare il loro pg (ammesso che sappia farlo, visto che mi sembra che abbia solo scaricato una build da internet), se questo non disturba gli altri giocatori • potrebbe fare un pg ottimizzato al supporto e potenziamento del resto del party, anziché un killer solitario come quello che ha fatto (potrebbe farsi un bel god-wizard) • potrebbe semplicemente essere costretto a rimodulare il pg (ad esempio, al mio tavolo ne parlerei con gli altri prima di permettere la combo oscurità più visione nelle tenebre, che rende i combattimenti un uno contro molto, in cui il resto del party letteralmente brancola nel buio; non avrei invece problemi con elven accuracy più oath of enmity, che potenzia il pg senza inficiare il funzionamento del resto del party) a maggior ragione perché lo ha scaricato da internet e non è un prodotto del suo cervello di cui potrebbe essere giustamente orgoglioso. Eviterei comunque in tutti i casi di punire il personaggio in gioco per un problema con il giocatore. Di solito basta parlarsi apertamente tra noi persone al tavolo, come se fossimo tra adulti 😁 Quanto al fatto di volere una staff of power al settimo, ne riparlerei tra altri sette livelli. -toni
  19. Posto che tutto fa brodo, basta che gli ingredienti piacciano a chi poi deve sorbirseli, a me la soluzione da te proposta non piace per nulla. Se qualcuno va a 0 o anche muore, nella quinta ci sono un sacco di modi per riportarlo in gioco, quindi non vedo il problema. Anzi, molti tavoli si lamentano del problema opposto: difficile mettere davvero in pericolo il gruppo. La soluzione più semplice, se sono sotto il quinto o non hanno un chierico, è dargli un oggetto che permetta loro di lanciare revivify. Venendo al caso in oggetto: • se le tue avventure sono dei dungeon crawl eumate, allora credo che la sopravvivenza sia parte importante della sfida e il tpk dovrebbe essere una delle opzioni sul tavolo. Alla peggio si farà un nuovo gruppo di avventurieri che ritenterà l’assalto al dungeon della sfiga e il fatto che ci siano morti da poco degli altri avventurieri lo rende solo più figo e mitico, molto più di un dungeon che si ricrea casualmente alla rogue o giochi simili (che poi, per inciso, uno degli aspetti caratterizzanti i rogue like è proprio la permadeath) • se invece le tue avventure sono una storia epica incentrata proprio su quei personaggi che non vuoi far morire per questioni di trama o per un patto tacito o esplicito coi giocatori, allora dopo il tpk si risveglieranno prigionieri dei cattivi o spiriti nell’ade in cerca dell’uscita verso la vita e la resurrezione o trasformati in non morti dal negromante malvagio di turno. Entrambe le opzioni mi sembrano preferibili rispetto al salva e ricarica. Che poi, permettimi, il salva e ricarica è diseducativo e poco stimolante; il mondo non va così: bisogna accettare le conseguenze delle proprie scelte e azioni. È questo che le rende importanti; altrimenti che divertimento c’è a fare una scelta o un’altra con il mio pg, se poi questa non conta, perché posso sempre ricaricare dal waypoint precedente? -toni ps: nella risposta do per scontato che tu stia giocando alla quinta; anche se così non fosse, il discorso non cambia: vale per tutti i sistemi
  20. Aggiungo il mio agli ottimi consigli di @Casa e @Bille Boo. Una delle avventure più popolari del vecchio d&d era proprio un’avventura 1 vs 1 della TSR UK, che si chiamava Lama della vendetta o qualcosa di simile. La trama (il gancio) era semplicissima: il pg elfo ritornava nella sua foresta natia e la trovava devastata dai cattivi che la stavano mettendo a ferro e fuoco: vendetta! Potresti sfruttare lo stesso gancio (poi, se i cattivi siano cattivi 2D buoni solo per essere massacrati o cattivi 3D che stimolano dubbi morali, dipende da quello che voi cercate). Quindi: il druido torna nella sua foresta e la trova in fiamme o devastata, mentre i cattivi (off screen) stanno abbattendo l’Albero della Vita. Parte uno: una specie di esplorazione a zone o hexcrawl , dove il pg deve evitare il più possibile i nemici in superiorità e raggiungere qualche luogo nella foresta per recuperare oggetti o alleati. Chiaramente non riuscirà a raggiungerli tutti, deve fare delle scelte, perché poi tutta la foresta andrà a fuoco. (Che so: l’orso bagù; il bastone delle fronde; campanellino; il vello dell’ invisibilità) Ciascun posto ha o il suo mini dungeon o la sua parte di interazione sociale. Intanto saliamo di qualche livello nella parte uno. E scopriamo che hanno abbattuto l’albero della vita per prendersene un virgulto. Parte due: con gli alleati e gli oggetti andiamo a recuperare il virgulto dell’albero della vita che i cattivi hanno portato nel forte del male o nella città senz’acqua (a seconda se vuoi o no scelte non ovvie). Qui c’è infiltrazione, qualche combattimento e potenzialmente un boss fight con il negromante o il chierico del progresso della fazione nemica. Poi il bello del gdr è che la tua giocatrice avrà idee geniali (o folli) totalmente diverse per risolvere il problema e quindi anche tu ti divertirai un mondo a reagire su due piedi a tutto quello che si inventerà. Alla fine quello che conta davvero in un’avventura è un gancio convincente per te e per i tuoi giocatori. Il resto viene da sé. -toni ps: onestamente per i miei gusti phandelver, che sto giocando divertendomi, sembra un po’ troppo un gioco per computer, con png che ti danno quest e ricompense solo perché sì.
  21. Per i tiri salvezza dei mostri usi il bonus di caratteristica. Se invece è specificato un bonus per quel tiro salvezza, allora usi solo quello, senza aggiungerci il bonus di caratteristica. Quindi nel tuo caso il Revenant avrà +7 al tiro salvezza di Forza. Sempre per citare il tuo esempio, lo scheletro avrà +2 al TS di Destrezza. Per il tiro per colpire usi quello presente nella sezione azioni, senza aggiungere niente altro. Spero di averti chiarito il dubbio -toni
  22. Alcuni spunti di ragionamento, in breve: • il pg lo giochi subito dal 18? Fa una bella differenza: intanto perché se lo giochi dal 1 ci vorrà molto per arrivare, se mai, al 18 e magari il tuo concetto di personaggio evolverà in reazione agli eventi vissuti in gioco; quindi in questo caso ti conviene puntare a qualcosa di giocabile e divertente nei primi cinque/sei livelli, poi si vedrà. • stregone = metamagia . Se non la usi, tanto vale fare un chierico dominio light o arcana (visto gli incantesimi che hai scelto), che ti dà molta più flessibilità sugli incantesimi. Quindi che metamagie vuoi? • feat. Non capisco a cosa serva elven accuracy in un pg che ha un solo incantesimo con txc (e in generale in uno stregone): raramente avrai vantaggio ai txc con arma spirituale, quindi a che pro? • warcaster a cosa serve a uno stregone che deve stare lontano dalla mischia? Di nuovo: sei sicuro di non volere un chierico o un bardo? • per uno stregone il feat da prendere sicuramente è metamagic adept che ti dà due opzioni metamagiche in più (fortissimo) oltre a due ps che ai bassi livelli incidono molto, visto che sono i ps quello che ti rende uno stregone e non un bardo o un mago o un chierico o un druido • lucky sicuramente è valido per tutte le classi. Poi ricordati che dovresti pompare il carisma a 20 per gli incantesimi che forzano un TS: secondo la lista che hai scelto ai bassi livelli andrai sempre di toll, che richiede TS. • avere un solo cantrip di attacco e per di più necrotico (il tipo di danno più resistito) non è la scelta migliore, almeno per i bassi livelli. Adesso devo scappare, magari poi ti rispondo meglio -toni
  23. Certo, visto che puoi evocarne una nuova quando vuoi usando la tua azione. Chiaramente, l'unica eccezione è l'arma del patto che ottieni trasformando un'arma magica preesistente nella tua arma del patto: se questa viene distrutta, l'arma del patto che evocherai successivamente sarà una "normale" arma del patto. Spero di essere stato chiaro. -toni
  24. Alcune idee al volo —- Armatura specchio (richiede sintonia, armatura pesante) Questa armatura proietta una tua immagine speculare, di poco sfasata rispetto alla tua posizione. Se sei in sintonia e vieni colpito, puoi usare la tua reazione per far colpire in vece tua la tua immagine speculare, creando una crepa sulla superficie argentata dell’armatura. Se l’armatura ha delle crepe quando invochi il suo potere con la reazione, tira 1d6: se il risultato è minore o uguale al numero di crepe, il colpo prende l’immagine speculare ma contestualmente l’armatura va in frantumi, infliggendo a te e tutti quelli adiacenti 2d6 PF magici da taglio. L’armatura rimargina 1 crepa al tramonto del Sole. ——- Occhiali a specchio (richiede sintonia) Mentre indossi questi occhiali a specchio emani un’aura di tenebroso mistero. Hai vantaggio ai tiri di deception e intimidation. Inoltre sei immune agli attacchi di tipo gaze. —— Medaglione della specchiata virtù Appena indossi questo amuleto il tuo allineamento cambia in LG e diventi un esempio vivente di specchiata virtù; ogni volta che tenti un gesto caotico o malvagio, devi fare un TS Sag DC 14, altrimenti desisti e sei stordito fino alla fine del tuo prossimo turno. Finché indossi l’amuleto hai +1 a tutti i TS e sei immune agli effetti di charme. Non puoi né vuoi toglierti l’amuleto, a meno che non venga lanciato su di te un rimuovi maledizione. — Queste sono solo tre idee al volo; sicuramente si può fare di meglio. -toni
  25. Alcune domande, perché altrimenti è difficile risponderti - pg di che livello? - come è composto il resto del gruppo? Quanti siete? (D&D è un gioco di squadra) - che manuali usate? Usate i talenti? - soprattutto: che pg hai in mente? Cosa stuzzica la tua fantasia? Per esempio: con un warlock fai danni, ma passerai tutta la tua carriera a fare eldritch blast + hex. Ti diverte? O vuoi più varietà? Inoltre avrai pochissimi slot e la tua utilità è quasi tutta incentrata su te stesso (detect magic o disguise self a volontà, per esempio). Ti va bene? Tieni conto che nella quinta (quasi) tutti gli incantesimi fighi non istantanei sono a concentrazione. Per esempio potresti fare un laser cleric dominio light, ma in una determinata scena o buffi con il bless o massacri i nemici con spiritual guardians, tenendo conto che comunque avresti sempre a disposizione il cantrip con bonus wisdom e l’azione bonus dell’arma spirituale che non è a concentrazione (e quando serve al posto del cantrip scarichi la palla di fuoco) -toni