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Jebeddo segue con attenzione la prima parte del discorso, memorizzando ciò che ascolta e ponendosi le consuete mille domande; avrà molti appunti da scrivere al rientro in stanza. La notizia del Malleus rievoca in lui (e immagina anche in Keidros, visto il suo cambio di espressione) ricordi della fuga nel bosco quando erano nel Thay, la curiosità ha il sopravvento, e finisce per inserirsi nel discorso. "Temo che il vostro compare abbia ragione invece, e mi stupisce e rincuora sapere che il Malleus sia solo uno. Io e i miei sodali abbiamo avuto la sfortuna di vederne uno, a nord di Nethentir" rivolgendosi all'uomo appena zittito dai compagni lo esorta a proseguire il discorso e gli chiede da chi abbia avuto l'informazione
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Di comune accordo decidono di vendere le gemme e usare il premio per la missione per acquistare uno zainetto pratico di Eward , che servirà per trasportare il peso dell'equipaggiamento e delle monete; del resto nessuno dei tre brilla in capacità di trasporto. Jebeddo fa dividere il resto del premio tra i due compagni, visto che lui ha uno stocco nuovo a cui continua a toccare il pomolo dell'elsa. Entrati dai Calabroni lo gnomo offre anche una birra agli amici e si siede comodo e soddisfatto ad un tavolo, allungando l'orecchio per sentire se c'è qualche novità
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Keidros è il più vicino all'attendente in quel momento; si alza in piedi,e riceve l'arma esibendo in un coreografico inchino di ringraziamento. Leggendo la pergamena Jebeddo prova la consueta sensazione di benessere. Keidros gli consegna anche lo stocco "io ho già il mio stocco di Hatreyus" Lo gnomo replica "Torniamo ai Calabroni e facciamo due conti di ciò che abbiamo, dovremo fare valutare le gemme" mentre i tre si incamminano fuori da casa Elthorne
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Jebeddo ascolta le parole del quluq attentamente ed è molto sollevato dalle sue parole. Dà un'occhiata a Keidros sperando che non si metta a ridere in faccia al quluq e apprezza il suo inaspettato contegno. Non sa se effettivamente le ipotesi del quluq siano attendibili, ma è molto contento del fatto che sia soddisfatto dell' esito della missione; sicuramente si sono evitati un sacco di effetti collaterali! Appena il quluq li congeda strizza l'occhio ad Eldon "Fai del bene e le cose andranno bene" Keidros replica "Se ho capito bene con una missione abbiamo un doppio premio...mi piace girare con voi"
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Jebeddo cerca di non scomporsi, vuole creare un bel presupposto per Hakam e notando una vena di agitazione spera di fare leva sulla necessità della famiglia di risolvere la questione "Mastro quluq, in verità porto ferali notizie e confido nel vostro saggio consulto. Abbiamo seguito la pista da voi consigliata, il giovane Rajak ci ha rivelato che la causa dei misfatti era riconducibile ad un Gith noto col nome de 'il Sapido". Abbiamo seguito le tracce di questo malfattore fino al bordello dove si nascondeva, ma mentre ci accingevamo a prelevarlo il locale è stato attaccato da 2 Arkassar con le loro nubi tossiche; le urla dei clienti hanno attirato la milizia, che è entrata nel locale. Ha interrogato i presenti e scoperto che gli assalitori cercavano il Gith, e lo hanno preso in consegna. Abbiamo ucciso solo uno degli assalitori. Comunque non tutto potrebbe essere perduto, se avete i giusti agganci: il Sapido sarà presto giustiziato, insieme ai suoi segreti; e forse possiamo risalire all'Arkassar che ha deciso di uccidere il rampollo di questa nobile casata"
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"Mio buon Eldon, hai più ragione di quello che vorresti. La nostra posizione è assai perigliosa: casa Elthorne non sarà contenta, e anche gli Arkassar presto potrebbero essere sulle nostre tracce; non sappiamo quanti sono e quali sia la loro effettiva forza. Ma abbiamo ancora degli appigli" replica Jebeddo, mentre si accomodano "Elthorne potrà provare ad uccidere il gith mentre è rinchiuso; potrebbe comunque volere vendetta verso gli Arkassar; e comunque abbiamo fatto la cosa più giusta in termini di legge." Anche Keidros approfitta per dire la sua "possibile che nessuno sia interessato al compenso?..ci hanno coperto di platino!!..io ogni tanto mi chiedo da quale piano veniate, non siete di Toril voi due.."
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Jebeddo sorride ad Eldon, mentre pensa alla prossima mossa "Grazie, siamo molto onorati di poter contribuire alla stabilità della città. Se il Gith fosse vigile spererei di potergli fare un paio di domande se possibile, prima di salutarci. Se aveste bisogno di aiuto in altri casa sarà nostra premura mettere le nostre capacità al servizio della città. Andremo direttamente a riferire a casa Elthorne." L'unico che non presta la minima attenzione e accarezza la borsa con un sorriso pieno di cupidigia è Keidros.
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"La nostra situazione per come la vedo ora è abbastanza compromessa" si confida Jebeddo approfittando di essere da solo col Kej-hab "casa Elthorne ci ha chiesto di essere i primi a sapere i nostri progressi, e posso supporre che sospettino di dover insabbiare qualcosa. Vogliono che troviamo il modo per avvicinarci al tempio di Assuran per indagare, e probabilmente vogliosa la loro vendetta. Andrò a riferire loro appena avrò occasione di chiedere ancora due cose al Sapido. Abbiamo assicurato il Gith alla giustizia come voleva Eldon, ma ora credo diventi difficile per noi avvicinarci agli Arkassar; uno dei sicari è fuggito e ora potrebbero sapere chi siamo. Ma suppongo che un salto al tempio di Assuran dovremmo farlo"
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"Mastro Kej-hab, noi in verità siamo stati quanto più discreti possibile." replica lo gnomo "Abbiamo parlato con la taverniera spiegando la situazione, siamo saliti con l'intenzione di interrogarlo e portarlo via, come peraltro richiesto dalla donna, e in compagnia della ragazza per non dare nell'occhio. Avuti i primi sentori che qualcosa non andasse ho consigliato alla ragazza di stare con noi, per la sua incolumità. Purtroppo il githyanki versava in un pesante ottenebramento alcolico ed è stato poco collaborativo oltre che incapace di difendersi. Per quanto riguarda gli assassini, noi non potevamo sapere fossero lì e abbiamo solo reagito alla potenziale minaccia; avrebbero sicuramente ucciso altre persone per arrivare al loro obiettivo" prosegue lo gnomo, abbastanza sollevato dalla coincidenza che gli Arkassar avessero già pugnalato una persona prima di provare ad entrare nella stanza. "Tornando al Gith, dal poco che ha detto sì può dedurre che lui fornisse innocenti vittime a dei degenerati per il loro sadico piacere; suppongo torture varie e omicidi. Una di queste vittime si è rivelato essere promessa sposa di uno degli Arkassar, e questo ha creato la spirale di vendetta. Il Gith probabilmente era l'ultima vittima designata per chiudere il cerchio"
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Keidros tira un sospiro di sollievo, e ben contento di avere scaricato il barile và alla ricerca della ragazza con cui si stava intrattenendo. Jebeddo invece è ben contento di prendere la palla al balzo "Il Kej-hab ci ha detto che non si era ancora trovata soluzione e ci siamo proposti per dare il nostro contributo, per la tranquillità dei cittadini. Il maggiordomo di casa Elthorn cercava altresì il colpevole e ci ha dato indicazioni che ci hanno portato a rintracciare il githyanki, conosciuto nell'ambiente come il Sapido. Egli stesso era un obiettivo degli Arkassar, e ci sta a raccontando la ragione degli omicidi quando siamo stati attaccati da due sicari. Tengo a precisare che Keidros in quel momento era in compagnia di una donzella, e noi siamo saliti con i migliori intenti, dopo aver parlato con la taverniera, con l'intenzione di portare via l'obiettivo senza violenza. La ragazza che era con noi può confermare. Quello che è successo al piano di sotto è opera di uno dei due assassini che è riuscito a fuggire; speriamo che il nostro intervento abbia quantomeno evitato che facessero una strage. Confidiamo che il githyanki ci riveli altre informazioni, e quantomeno sappiamo dove fanno base gli Arkassar."
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"Abbiamo già collaborato col Kej-hab e stavamo seguendo la pista degli omicidi della Morte Soffocante" avendo sentito le parole di Eldon prova a perorare la sua causa "il githyanki può avere informazioni importanti, ed era il bersaglio degli assassini. Permettete all'halfling di curarsi di lui. Per altre informazioni parlate allo gnomo, è lui quello intelligente."
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Jebeddo si guarda intorno, cerca lo sguardo di Eldon per capire se è riuscito nel suo intento. E una volta sceso vorrebbe poter parlare alla taverniera. Ma per ora assiste impotente (e un po' preoccupato) all'ufficiale che interroga Keidros "Keidros. Cercavamo indizi e buona compagnia, che peraltro devo ancora pagare per il tempo concessomi, se non le dispiace.." risponde il tiefling senza neanche guardare l'ufficiale
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Jebeddo si avvicina all'assassino legato, e nel frattempo cerca di perdere tempo come suggeritogli da Eldon, rispondendo al gendarme che gli ha parlato "Buonasera buon uomo, abbiamo messo fuori gioco uno di questi assassini, ma l'altro è fuggito. Non so se è ancora qui vicino ed è sicuramente pericoloso. Non oso pensare a cosa ha combinato fuori da questa stanza. La ragazza non c'entra nulla ed è ancora un po' spaventata. È una fortuna fosse in stanza con noi" . Prova in maniera molto teatrale a sollevare il prigioniero, finché Keidros non viene ad aiutarlo "Ecco bravo, tu che sei più aitante. Poi provvediamo a portare l'altro, nel frattempo sarò lieto di rispondere ad eventuali domande.." conclude, cercando di fare guadagnare altro tempo ad Eldon
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Jebeddo si guarda velocemente a destra e a sinistra, focalizza la situazione e capisce che lì sotto non ci dovrebbe stare. "Dico benissimo" pensa ad alta voce, recitando un vecchio adagio del suo villaggio gnomesco e corre subito al piano di sopra. "Sotto non c'è nessuno e le guardie stanno arrivando. Keidros, per Helm, non fare scenate con i gendarmi, noi ci siamo difesi, abbiamo protetto una innocente e abbiamo testimoni. D'accordo?" Keidros annuisce grugnendo.
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Jebeddo comprende benissimo la situazione di spavento che è stata generata, ma ugualmente non è soddisfatto dell'evenienza dell'arrivo delle guardie. Decide di scendere a vedere com'è la situazione per tastare un po' gli animi. "Signori, scendo a valutare la situazione. Di andare via purtroppo non se ne parla, passeremmo dalla parte dei colpevoli. Keidros, vuoi fare la faccia brutta e tener d'occhio i nostri prigionieri? E magari appena è cambiata l'aria ci sarà da chiudere la finestra, non si sa mai" Poi si rivolge alla ragazza: "Madam, suppongo che sia fuori pericolo ora, ma se si sente più al sicuro può rimanere ancora un po' qui con i miei sodali" e si avvia.
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"Gente, giù di sotto c'è più nebbia che a Kre'monn, non si vede nulla e tossiscono tutti. Qual è il piano?" esordisce il tiefling "Maledizione dannazione" sbotta Jebeddo, "se quel mago è scappato presto tutti gli Arkassar sapranno chi siamo. Dobbiamo portare via questo assassino e il Gith prima che creino altri danni. Spero che il Kej-hab ci sia un posto dove interrogarlo; di sicuro l'assassino non parlerà, ma possiamo assicurarlo alla legge..che ne dite? Dobbiamo anche scusarci con la padrona del locale, anche se l'accaduto non è colpa nostra. Magari ci farà la cortesia di chiamare una carrozza e qualcuno delle guardie del locale ci aiuterà a caricarci sopra i nostri prigionieri " Keidros annuisce distrattamente, mentre pensa tristemente che non potrà godere della compagnia della ragazza.
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Keidros non ci pensa neanche per un secondo a scendere in mezzo alla nube che aleggia al piano inferiore e torna verso la stanza per riferire. Jebeddo sorregge la ragazza e apre la finestra per aiutarla a riprendersi, e poi va' verso il githyanki con l'intenzione di stordirlo, legarlo e imbavagliarlo, in attesa che torni Keidros
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Jebeddo esclama qualcosa in gnomesco, incomprensibile per gli altri, ma dal tono sembra una vera e propria imprecazione. "Keidros, prova ad inseguire il fuggitivo, ma non esporti fuori dal locale; noi siamo troppo lenti, vedremo cosa possiamo fare qui. Eldon controlla se quello a terra è morto, ma fai attenzione se è vivo; gli Arkassar hanno la pessima abitudine di autoavvelenarsi in una nube, nel tentativo di portarsi dietro i loro nemici." Mentre Keidros corre per inseguire il mago in fuga, lo gnomo và a controllare come sta la ragazza del bordello, senza segnare il Sapido di uno sguardo "Come sta mia signora? Per fortuna non è scappata, ho paura che altri abbiano avuto una sorte ben peggiore della sua"
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Keidros accorre a dare manforte a Jebeddo e arriva alle spalle dell'uomo per colpirlo con lo stocco. Nel frattempo avverte i compagni "Fate attenzione, l'altro è diventato invisibile"
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Jebeddo riesce tra un colpo di tosse e l'altro a distinguere un po' meglio la luminescente sagoma del suo avversario e rinfrancato decide di provare a colpirlo. Non riuscisse col primo tentativo proverà a sforzarsi con un'azione impetuosa per colpirlo di nuovo.
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Keidros e Jebeddo imprecando praticamente nello stesso momento; Il tiefling per aver mancato il bersaglio, ma lungi dal demordere incalza il suo avversario in modo che abbia difficoltà con il lancio di incantesimi. Lo gnomo invece si maledice per non aver pensato di comprare pozioni di ristorare, del resto avrebbe dovuto immaginare di poter essere avvelenato. Decide di temporeggiare per garantire ai suoi sodali di agire al meglio contro gli avversari, dal momento che sembra che sia Eldon che Keidros abbiano sopportato meglio le esalazioni mefitiche. Si sposta quindi davanti al suo avversario, concentrandosi momentaneamente sulla fase difensiva.
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Jebeddo viene colpito subito da spasmi di tosse che gli rendono difficile la coordinazione, ma prova ugualmente a colpire il suo avversario; poi nel caso richiamerà Keidros, che nel frattempo ingaggia l'altro nemico, provando a colpire con lo stocco.
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Keidros osserva con sguardo di sfida ma senza ostacolare il finto operaio mentre passa supera la sua stanza, ma mentalmente si sta già preparando all'azione. Jebeddo lancia un'ultima occhiata di riprovazione al githyanki, ma non si dispiace di vederlo incapace di intendere; avranno tempo per interrogarlo e portarlo via. Attende che il bersaglio arrivi sulla soglia della stanza per sbucare dalla porta e colpirlo con lo stocco. Keidros recita la formula di un incantesimo e subito una patina di violaceo gelo spettrale ricopre il suo corpo, poi si muove per sbarrare la strada all'altro bersaglio
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Jebeddo benedice la saggezza di Eldon, con una semplice frase ha rivelato tutte le informazioni necessarie. I due non fanno parte delle guardie e useranno subito le maniere forti. Inoltre Jebeddo suppone dal tono usato dall'amico che preferirebbe vedersela con loro piuttosto che consegnare il githyanki. "Ed ecco che ti hanno trovato, come desideravi" sussurra al githyanki mentre si muove dietro la porta estraendo lo stocco "la vuoi una mano o no?..poi potrai ricambiare il favore". Lancia uno sguardo rassicurante verso la ragazza nascosta tra i tendaggi; la sua sopravvivenza è la prima preoccupazione dello gnomo. "Eldon, non frapporti tra loro e la stanza, saresti in posizione di svantaggio, retrocedi all'interno piuttosto" Keidros cerca il gesto teatrale: "Le vostre perversioni sodomitiche non mi interessano, io torno alla mia dolce compagnia femminile" esclama mentre rientra in stanza, dove richiama con un pensiero la sua arma del patto.
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Jebeddo sa quanto può essere pressante la voglia di sapere, è anche disposto a perdonare certe malvagità se volte a quello che può essere un buon fine. Ma non tollera questa malvagità gratuita e meschina, e la storia del Gith lo fa ribollire di sdegno; lo ammazzerebbe seduta stante, e avrebbe probabilmente ammazzato il rampollo degli Elthorn. Ma ha promesso ad Eldon giustizia e non omicidi "Cosa ne dovremmo fare di questo abominio?" Chiede all'halfling mentre questi si muove, poi si blocca, sentendo un vociare dall'esterno. Keidros guarda i due figuri, mentre armeggia con i vestiti "Scusa ,che vai dicendo?mai visto un githyanki in tutta la mia vita..in camera qui c'è un'umana, ma se non ti dispiace è già occupata con me" risponde, indicando la stanza da cui è uscito