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Jebeddo si premura appena possibile di presentarsi ai sapienti, curioso di sapere i loro nomi. La loro presenza lo turba, e Keidros se ne accorge subito. Lo gnomo ascolta la discussione e i pareri dei 5 e mentre Keidros annuisce nuovamente, ma con meno vigore, all'opinione del Kej-hab cerca di percepire se qualcuno dei sapienti possa nascondere qualche morboso interesse. Appena chiamato in causa si affretta ad esprimere il suo parere, nella maniera più incomprensibile possibile "Ehm..uhm..comprendo la posizione del Kej-hab, ma bisogna ammettere che è un'occasione più unica che rara di comprendere di più su queste creature, dal punto di vista biologico e sociale..anche se uhm non so quanto si potrà scoprire. Non conosco le dinamiche della legislazione marittima, ma se questa nave è considerata suolo Thayan penso che la decisione spetti a messer Odesseiron, anche se confido che si possano condividere le scoperte, e ovviamente avere una concreta alleanza tra Thay e Chessenta per affrontare questa minaccia; il Thay è in difficoltà e necessita supporto. La cosa che mi preme di più chiedere è che questa questione rimanga segreta almeno per un paio di giorni; troppi malintenzionati fanatici potrebbero interessarsi alla questione o cercare di impossessarsi delle uova. A tal proposito, mastro Kej-hab, desidero conferire con voi in privato; potremmo ,se lo gradisce, invitare anche messer Odesseiron in quanto membro della diplomazia Thayan"
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Keidros sa che Edwin ha ragione, e che anche Hatreyus approverebbe..ma per non dare la soddisfazione al mago finge di incupirsi e borbotta ancora qualcosa in infernale, sperando che qualche uovo sia andato comunque distrutto. Jebeddo nel frattempo sta morendo di curiosità e saltella sul posto, facendo ampi gesti alle scialuppe sperando arrivino più velocemente. Decide di saper al massimo un paio di minuti e poi tornare sottocoperta
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Jebeddo annuisce alle parole del mago, diviso tra la comprensione verso l'amico e il suo odio verso le creature dei Cerchi e l'interesse scientifico verso le creature stesse..poi si rammenta una cosa "Negli altri Ferus catturati vivi non era mai stato notato questo apparato riproduttivo?.. teniamo conto che questa creatura è in qualche modo diversa dalle altre che abbiamo incontrato.. comunque meglio avvertire il Kej-hab.." attende la risposta di Edwin ma già retrocede verso l'uscita. Keidros non avverte nessuno di ciò che ha notato e si finge accondiscendente per proseguire il discorso "Capisco le tue richieste, e quello gnomo mangialibri è d'accordo, ne son sicuro. Ma Hatreyus non lo perdonerebbe e dovete capire la mia missione. È giusto preservare qualche uovo, ma altri li devo distruggere"
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"Per Garl Glittergold!!" esclama Jebeddo, attirando l'attenzione dei compagni mentre osserva un po' disgustato la scena "non smettono mai di crearci problemi queste creature" . Keidros senza battere ciglio risponde "prendiamo una torcia e chiudiamola" Lo gnomo nel frattempo si protende più vicino alla nidiata del Ferus, incuriosito dalla scena "E nel caso dei secchi d'acqua, per non bruciare la nave.." replica, ma in maniera distratta. Keidros sa che lo gnomo sta facendo lavorare la curiosità e l'immaginazione pensando alle implicazioni della scoperta, e rivolge lo sguardo verso Edwin, attendendo il benestare del mago "Bisogna ucciderli, subito"
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Keidros ringrazia Eldon, mentre controlla lo stato delle sue ferite "Questo bestione picchiava duro.Mi toccherà portare la veste da un sarto, guardate che squarcio sulla spalla!!" Jebeddo nel frattempo si è complimentato con Edwin per la scelta dell'incantesimo e si avvicina al cadavere del Ferus per esaminarlo "Questa bestia ci era ignota, proviamo a vedere se scopriamo qualcosa sul suo conto. Al suo interno conteneva anche un nugolo di insetti, una cosa incredibile. Sarà meglio esplorare anche sotto, non vorrei tralasciare qualche dato. È d'accordo messer Odesseiron?"
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Keidros urla per il dolore, nonostante sia rinvigorito dalla supplica capisce che le ferite sono abbassate profonde. Stringe comunque i denti e mantiene l'incantesimo; le saette continuano a sfolgorare tra lui e il suo bersaglio. Jebeddo accorre in aiuto del suo amico, cercando di evitare le punture dello sciame e attaccando il Ferus con lo stocco
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Jebeddo totalmente colto alla sprovvista dalla manovra del Ferus non riesce a reagire istantaneamente e si sforza di non urlare , per paura che lo sciame gli entri in bocca. La reazione però avviene prontamente, e lo gnomo retrocede di un passo per distanziarsi da Eldon e pronuncia una formula magica; subito un'onda di forza tonante si sprigiona intorno a lui. Keidros d'altra parte è profondamente schifato da ciò a cui ha assistito "Io odio gli insetti" esclama, mentre lancia una saetta violacea contro il Ferus
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Jebeddo reagisce prima di quanto credesse alla sorpresa di vedere la creatura, così aliena e spaventosa; valuta che non sarebbe opportuno scendere in corpo a corpo e precludere il supporto dei compagni e decide di spostarsi alla sinistra di Eldon. Si concentra per cercare la connessione magica con lo stocco e prova a dirigere la fiamma verso il nemico. Anche Keidros preferisce non scendere dove il suo numero non conta ed evoca una deflagrazione occulta sul bersaglio
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"Su su, forza!" Grida Keidros, mentre si avvicina alla botola che porta di sotto "odio le cicale" Recita una breve supplica al suo patrono e subito un'aura rinvigorente lo circonda. Jebeddo è rimasto un po' scosso e affascinato dal verso della Ferus, mentre riflette sulle incredibili diverse sfaccettature nell'aspetto di queste creature; poi si rende conto che Keidros si è mosso,fa un cenno e lo si muove per raggiungerlo
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Jebeddo si compiace per la prontezza di Eldon e scorge Keidros che si avvicina alla porta, per proteggere l'accesso nella stanza di poppa. Si limita a seguire la discussione, lasciando la gestione del discorso ad Edwin. Si tiene pronto comunque a fare domande.
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Jebeddo si rivolge a Eldon "Prepara la luce, io e Keidros andiamo" Neanche il tempo di finire la frase che Keidros si avvia verso la porta e la spalanca
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Né Keidros né Jebeddo obiettano alla decisione del mago, la sua è una decisione ragionevole; inoltre Jebeddo vuole tenersi buono Edwin e spera anche che lasciandogli più meriti in questa missione faccia migliore figura con gli Sceptanar per ottenere aiuti per il Thay. Lo scricchiolio e il rumore mettono ancora più in allerta i due. Keidros inizia a mormorare qualche affermazione nella sua lingua atavica, ma Jebeddo lo ferma subito. Non riesce subito a capire se il rumore sia un lamento umano o di bestia e tende l'orecchio. Nel frattempo prova a sintonizzarsi col suo nuovo stocco, cercando di capire se è carico e ha del fuoco da emettere
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Keidros cerca di approfittare del momento per nascondere l'anello, mentre Jebeddo prosegue la discussione con Edwin "purtroppo non siamo attrezzati per creare un' oscurità magica, e siamo ancora distanti dal tramonto..oscurare i boccaporti della murata ci porterebbe via troppo tempo. Temo che dovremo scendere, se non possiamo aspettare tramonto..credo che il Ferus abbia una forma insettoide, potrebbe anche essere in attesa sul soffitto, teniamo gli occhi aperti." Non aspettandosi proposte che impediscano al gruppo di scendere, si avvicina alla botola per aprirla
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Jebeddo si sofferma per cercare di capire dalla misura di morsi e zampe qualcosa sulla misura del Ferus mentre Keidros ,dopo aver cercato cose di valore, inizia a spazientirsi. Lo gnomo propone di esaminare la prua, prima di decidere se scendere attraverso la botola. "Una volta esaminato questo livello, potremmo valutare se c'è un modo per attirarlo ai piani superiori, senza dovergli finire noi in bocca. Messer Odesseiron, sa mica se esiste un metodo per stanarlo?" chiede mentre si avvicinano alla stanza a prua
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Jebeddo osserva il ponte coperto e cerca di ragionare velocemente. Chiede ad Edwin se sa quali siano le misure della bestia e se è verosimile che possa passare attraverso la botola senza rompere nulla. Propone di chiudere la botola e mettere in sicurezza il piano, controllando a prua e poppa.
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Keidros annuisce, Jebeddo estrae il suo nuovo stocco con orgoglio "Andiamo" e muove all'interno della nave
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Jebeddo non si fa problemi ad accettare il piano del mago, magari soddisfacendo il suo istinto a comandare poi si potrebbe rivelare più accomodante. "Io e Keidros siamo predisposti per natura alla visione al buio, ma a Eldon e voi converrà creare della luce, e dato che il Ferus potrebbe patirla, se aveste incantesimi radiosi sarebbe un vantaggio non da poco" aggiunge, sapendo di dire l'ovvio ma non volendo privarsi di uno sfoggio di informazione davanti alle guardie. Keidros dal canto suo ha evocato il potere di Hatreyus per proteggersi magicamente ed evocare il suo stocco. "Piano approvato, mago. Sono pronto. Eldon?"
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Jebeddo ascolta attentamente le parole di Edwin ed è molto preoccupato, spera che le città del Chessenta accordino qualche tipo di aiuto al Thay. Al contempo è restio a condividere le sue informazioni con Edwin, che non gli ha permesso di approfondire lo studio sul Sepolto recuperato dalle montagne dell'alba e glissa l'argomento, ben lieto di essere arrivati a destinazione. Keidros, che nel frattempo si è fermato a comprare un panino farcito tipico della città in una bancarella, è sazio e bendisposto "Andiamo, prima che venga buio!! Hatreyus non tollera che le creature dell'abisso sopravvivano "
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Jebeddo annuisce alle parole del Kej-hab, e poi alza lo sguardo al cielo quando sente la voce di Keidros "Io prima una pagnotta me la mangerei..." Jebeddo non si cura della reazione all'affermazione del tiefling e si intrattiene col mago "Evidentemente Savras aveva previsto un nostro nuovo incontro, in questo periodo travagliato. Il Chessenta è stata la nostra meta da subito, stiamo seguendo una traccia dal Thay per studiare il problema delle creature e dei culti che si celano dietro i cerchi di vuoto. Necessitiamo di studiare il nemico , e qui potremmo avere libertà di manovra.." esordisce, facendo un velato riferimento alla poca condivisione di informazioni da parte di Edwin, ma non rinuncia a mostrare la sua preoccupazione per il Thay "..ma noi siamo solo pedine nel disegno di Ao. È di sicuro più importante e preoccupante la situazione nel Thay, se le voci sono veritiere."
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Jebeddo ascolta in silenzio e saluta cordialmente, accompagnando con un lieve inchino "Signori ufficiali..messer Odesseiron, lieto di vederla nonostante il periodo turbolento per il Thay. Speravo facesse parte della delegazione, ma ai moli non sapevano della presenza di una persona del suo rango." Dopo aver osservato per un istante l'espressione di Keidros, incupita all'improvviso dopo l'aver scoperto che il mago li accompagnerà (e quindi implicitamente tutelerà la sicurezza del carico) , lo gnomo prosegue cercando forse inconsciamente di dimostrare il proprio acume al mago, come se tra i due ci fosse una sorta di competizione di intelligenza "Siamo stati al molo e intuendo le implicazioni della vicenda dalla voce del popolo siamo accorsi prima possibile per dare il nostro supporto. Tra l'altro, abbiamo avuto già occasione di affrontare un paio di queste creature, come messer Odesseiron può confermare, e perciò supponiamo di poter essere adatti alla missione. Siamo a disposizione della difesa della città "
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Jebeddo è molto soddisfatto, sperava di arrivare a quel punto. I Thayan sono alloggiati dallo Sceptanar e c'è una remota possibilità di incontrare Michares. Keidros si strofina le mani: lui vuole uccidere il Ferus (si è convinto che ci sia, e come spesso capita diventa una fissa per lui) e "fare la grana" come spesso gli si sente dire quando parla di guadagnare. Jebeddo pensa che sia un modo di dire del suo villaggio, e si ripropone di chiederglielo. Jebeddo ringrazia per l'informazione allungando una moneta e i tre si avviano speditamente verso il palazzo dello Sceptanar
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"Bravo ragazzo, preciso e affidabile" Jebeddo consegna la moneta pattuita al ragazzo e mentre lo osserva allontanarsi felice saluta gli amici. Li ragguaglia brevemente sulle sue scoperte e chiede cosa hanno scoperto. Keidros si mostra molto interessato al contenuto della nave. Se c'è una creatura degli abissi Hatreyus gli impone di fermarla, e magari i Thayan hanno lasciato qualche tesoro incustodito. Jebeddo chiede ad Eldon cosa ne pensi della situazione (a volte la sua saggezza è la miglior guida per il gruppo) mentre tornano ai Calabroni ; magari qualcuno li ha cercati.
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Sperando che la folla presenti gli regali altre gustose curiosità li gnomo tira fuori dal borsello una moneta d'argento e si avvicina al ragazzino "Ehi figliolo, ti andrebbe di guadagnare un paio di queste?..un tiefling e un halfling sono in giro per i moli, si chiamano Keidros ed Eldon" dice descrivendo i suoi amici "trovali e digli che Jebeddo li aspetta in questa locanda." E mentre gli lancia la moneta conclude "portali qui incolumi e te ne darò un'altra."
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Jebeddo sente quasi le mani formicolargli dalla curiosità, ogni informazione è decisamente interessante..per il momento decide di non spremersi troppo le meningi e desidera parlare con i suoi compagni per sentire cosa hanno scoperto. Saluta cortesemente la guardia, e si guarda intorno, cercando l'insegna di una locanda vicina. Nel frattempo osserva se tra i civili venuti a curiosare c'è qualche ragazzino mal vestito e magari affamato.
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Jebeddo annuisce interessato "Non abbia tema, non riferirò al Kej-hab di questo cambio della guardia, è importante che ci sia solidarietà tra la milizia se uno ha un problema. Se il Kej-hab avrà problemi di reclutamento sono sicuro che si ricorderà di noi, saremo ben lieti di dare una mano, e sa dove alloggiamo. La delegazione Thayan dove è stata alloggiata?hanno avuto problemi?..tra loro potrebbe esserci un mago rosso con cui abbiamo lavorato " prova a domandare prima di allontanarsi come raccomandato dalla guardia. Intanto continua a guardarsi intorno, cercando Eldon e Keidros