Ohi, diletto pugliese, ti mancava un “classico” !
Beh? Dimmi tutto.
Per parte mia: relazione su Jumbo, Vietato ai minori di 18 anni.
L’album vanta 8 canzoni.
Le ultime due quattro abbastanza interessanti (l'ultima traccia è bellissima).
Le prime quattro, da sole, sono un dannatissimo capolavoro dell'Arte.
La crescita di un uomo attraverso i momenti salienti della sua vita (le scuole dell’infanzia, le sadiche suore, il militare…): l’angoscia di un inetto a vivere, in una società che non gli appartiene.
La cupa e angosciosa aria che grava su questo “io cantante e cantato” s’abbuia vieppiù grazie alle negroidi doti canore di Alvaro Fella, rauco, appassionato, gradevolmente inquietante, struggente e ruggente; non azzardo paragoni che i più mi taccerebbero come improponibili, ma far sposare una rozzezza grunge ad un contesto comunque musicalmente elevato è bravura di pochissimi.
La suite n° 3, “Il ritorno del signor K.” (Kafka?), trascina in un labirinto di solitudine umana.
Di tutte le canzoni che conosco trattanti il tema della prostituzione, “Via Larga” (suite n° 4) è la più acuminatamente intimistica.
Ora ascolto, dopo una breve parentesi battiatica, i Nuova Idea, In the beginning (calma, è in italiano, l’album!).
il ritorno del signor D., in eterna adorazione di Egon Schiele