Io non ci vedo nulla di sbagliato, al massimo qualcosa di ambigio. Interpretare un pg significa riuscire a pensare e ragionare come lui. Difronte ad una scelta, scegliere come lui farebbe anche se questo significa prendere la strada più assurda, stupida, ignobile o pericolosa. Se il personaggio è stato caratterizzato nel modo che sopra è stato detto, ovvero scappare da ogni scontro quando giunge ad 1/3 dei propri pf, il giocatore deve cercare di portare avanti il pg così com'è. Non dico che sia una scelta facile, anzi, è sicuramente fonte di problemi nel corso di tutta la campagna ed anche tra i rapporti con i membri del gruppo. Ci si sta comunque dimenticando che un giocatore può caratterizzare un pg come più gli pare e piace anche se ovviamente dovrebbe cercare, per riuscire a portare avanti la convinvenza con il gruppo e soprattutto la campagna, di evitare cose troppo eclatanti ricordandosi che basta davvero poco per caratterizzare per bene un personaggio.
Che il personaggio scappi dagli scontri ad 1/3 dei suoi pf, che ogni volta che vede una scogliera si butta giù tentando di volare sbattendo le braccia o che ogni volta che vede una bella donna tenta di strapparle i vestiti di dosse, si tratta sempre di un modo di giocare. Che sia più o meno spavalda, sempre di interpretazione si tratta. Che questa poi darà i suoi problemi ed i suoi vantaggi è certo ma dubito che ci sia un'interpretazione corretta che non scateni alcun genere di problemi o incomprensioni a livello di campagna (ovviamente c'è quella che ne crea meno e quella che ne crea una valanga). Basta poi ricordarsi che per ogni segno particolare del comportamento di un pg è allegato un BG in cui si spiega il perchè di tali stranezze e tutto ciò che riguarda il suo temperamento. O almeno così dovrebbe essere.