Quoto Klunk, IMHO, le cdp non devono essere viste come fonte di potere, ma come un modo di caratterizzare ancora di più il personaggio, e di specializzarlo in un determinato campo. È vero che spesso si abusa delle cdp, "buttandole" sopra ad un pg tanto per fare combinazioni assurde e milioni di danni, ma ognuno ha il suo modo di interpretare D&D: per alcuni conta di più l'interpretazione tralasciando la struttura del pg (e si perde il gusto del gioco), per altri conta solo la struttura del pg ed il modo per farlo diventare una macchina da guerra che stende qualsiasi cosa si trovi davanti a lui (e si perde il gusto del gioco), per altri ancora, come me, conta sia l'interpretazione che la struttura del proprio pg, è giusto dargli delle caratteristiche che lo distingue dagli altri, attraverso particolari doti, segni distintivi, un particolare carattere ecc, ma senza tralasciare la sua struttira, è anche giusto avere un pg che sappia combattere, che sappia fare il suo ruolo in base alle esigenze del gruppo (io appartengo a questa categoria). È pure vero, che non si può obbligare nessuno a scegliere una particolare categoria, perchè questa viene scelta in base a ciò che ci si aspetta da D&D e da come lo si interpreta soggettivamente, se un momento per far divagare la fantasia e creare una vera e propria vita dietro un pg, oppure se un momento in cui creare un pg e distruggere qualsiasi cosa con la sua forze e cinquatamila combo. Ognuno ha la sua ottica di vedere questo gdr, e non si può attribuire ad una particolare ottica l'aggettivo "sbagliata" o "vera" o "stupida" o "superficiale", poichè ognuna può essere definita tale per una determinata persona. A mio avviso, non ci sono ottiche sbagliate o giuste o stupide o superficiali, ma solo ottiche secondarie, poichè il vero scopo di D&D, IMHO, è quello di stare assieme a degli amici formando un gruppo unito che si diverte attraverso il vivere nuove esperienze tramite il proprio io in un mondo fantastico