Buongiorno a tutti,
Primo post su questo forum, ma lurker di vecchia data.
Vengo al dunque. Sto giocando la mia prima campagna a Dnd 5e, e ho creato un paladino che adesso ha raggiunto il terzo livello (giuramento di Vendetta). Premetto che giochiamo esclusivamente seguendo il manuale del giocatore (quindi no Tasha o Xanathar).
Ora, ho creato un paladino mezzelfo "classico", in altre parole con spada e scudo, per il quale al livello 2 ho scelto conseguentemente il talento "duellare". Poco dopo, sono venuto ahimè a conoscenza della build "alabardiere", che invece prevede l'utilizzo di una arma a portata a due mani. Non so come si chiami in inglese, ma sostanzialmente è una build orientata ai danni che prevede di utilizzare un umano variante con talento "Maestro delle armi su asta", seguito al livello 4 da "sentinella". Credo sia una build classica abbastanza conosciuta.
La mia domanda è: secondo voi ha senso "riconvertire" il mio paladino a quella build? Questo vuol dire in sostanza cominciare a prendere quei talenti a partire dal livello 4 (quindi completarla con 4 livelli di ritardo) e soprattutto buttare completamente lo stile di combattimento "duellare".
Se invece dovessi continuare con lo schema attuale quale sarebbe una buona strategia di sviluppo? Pensavo al talento "aggressore selvaggio" ad esempio.
Grazie a tutti!