Guarda, io credo che l'8 marzo c'entri relativamente. Era da mesi che la smenavano con questa storia della donna. La verità è che a casa, con la morosa, prima di guardare gli oscar in diretta abbiamo fatto due tabelline.
La prima era a gusto personale e ne abbiamo azzeccati un paio. Pochi, ma è normale, mica l'Academy è tenuta ad avere i nostri stessi gusti.
Poi ne abbiamo fatta un'altra, tenendo conto del politically correct, dei parenti morti nell'anno, dei precedenti, dell'impegno sociale, della scarsa distribuzione, della produzione indipendente. Con l'eccezione della sceneggiatura non originale e dell'attrice protagonista, li abbiamo azzeccati TUTTI. Sarà un caso?
Guarda, su Hurt Locker: è un bel film, niente da dire. Ma decisamente non un "film da oscar". Questo lasciando stare Avatar
In realtà non è il primo film in 3d. Ma ce lo ricorderemo per la regia e la visione. Forse non per la trama, ma il cinema è anche fotografia.
E non mi stancherò mai di ripeterlo: è vero che quantità di spettatori non vuol dire qualità di per sè, ma Avatar ha portato al cinema migliaia di persone con la forza delle sue immagini, non con battute volgari (vedi i Vanzina), attoroni famosi [e a mio parere sprecati] (vedi Sherlock Holmes) o fedeltà di lunga data (Star Trek). E questo, per chi ama il cinema, non può che essere un segno di merito.