Pian, sull'autoesclusione Fenna parlava di tiri nelle skill challenge, non nell'aiuto, ma a questo punto starà a me personaggio trovare il modo migliore perchè le mie abilità possano contribuire al successo di una determinata azione in una skill challenge, se non ho abilità adeguate e so di non averle, penso che mutismo e rassegnazione sia una regola che si applica anche in real life.
Esempio: c'è una macchina da riparare (la skill challenge) abilità probabilmente richieste saranno "meccanica" "percezione" (toh, individuo esattamente da dove viene il rumore fastidioso) "conoscenze: -modello di macchina in questione-". Ora se io Gigi il laureato in letterature antiche di queste abilità non ne ho manco mezza, ,metre Gigi lo smanettone del quartiere le ha tutte, ha senso che io anche solo provi a mettere le mani nel motore? (aka fare il check su una di quelle abilità) o è meglio se magari mi limito a passargli le chiavi o a tenergli fermo un bullone quando me lo dice (azione di aiutare?). Non sempre credo si possa avere l'abilità giusta per la situazione, o no? O magari posso inventarmi qualche modo creativo per usare una qualche abilità, sempre nel limite del buon senso.
La supposizione risulta balorda solo se si pretende di applicarla ad ogni singola skill o skill challenge. In caso di un azione fisica o nell'esempio di sopra è accettabile ("tieni fermo qui grazie"). In una skill challenge di interazione l'azione di aiutare potrebbe essere, che so, "mentre il mio amico parla io faccio tintinnare il mio sacchetto con l'oro per dare una peso "monetario" extra alle sue parole". Poi potrebbe essere che le istruzioni siano anche in realtà una prassi abituale del gruppo, tipo il classico complice che fa finta di vincere al gioco delle tre carte per dare peso alle parole del truffatore che dice "suvvia si vince sempre"