Ragazzi, credo stiate travisando. La critica di Death, se ho ben capito, non è in questo caso rivolta al sistema, ma ai giocatori che ignorano la questione ruolistica per concentrarsi solo sull'ottica del power playing o perlomeno dell'ottimizzazione estrema ignorando la componente R del GdR. Penso che il discorso si possa generalizzare a qualsiasi gioco che permetta la possibilità di fare questo e che si sia preso D&d perchè si è principalmente parlato del suo sitema negli ultimi topic aperti.
Quindi evitiamo le critiche al sistema, e a D&d in generale qui, altrimenti si va a creare un'ennesimo topic fotocopia destinato a diventare un flame.
Giusto Death?
I miei due cent: premesso che si tratta di sociologia e psicologia spiccia, direi che la tendenza al power playing è determinata semplicemente da un tentativo di rivalsa in game, un meccanismo di eliminazione dallo stress con la consapevolezza dell'invicibilità, agevolata parzialmente da un sistema che la permette e che non è l'unico (si può fare pp a vampiri, cyberpunk e anche CoC). Dei power player che conosco (io mi reputo più un ottimizzatore) la maggior parte ha problemi personali o quantomeno difficoltà relazionali, mi sono quindi fatto l'idea appunto che creare il pg definitivo non sia altro che un tentativo di dimostrare la propria forza in altra realtà.
Diverso è il concetto del power player teorico, che in genere crea le build più come esercizio di stile che altro (basta pensare a tutte le gabole necessarie per arrivare a certi livelli: mi metamorfizzo, tre desideri ecc...) ma che poi sotto sotto non le utilizzerà mai.