Premessa: Questa recensione sarà breve e potrebbe avere delle incongruenze, dato che ho prestato al momento il manuale al mio "wannabe" master e devo andare a memoria da quello che ho letteralmente divorato tra Giovedì e Venerdì notte a Lucca
Premessa 2: Io non leggo cyberpunk, non ho mai letto Gibson (ok, ora Nikto può frustarmi personalmente con una frusta monofilare rigorosamente kendachi) e la mia conoscenza del genere deriva da wikipedia e dal caro vecchio manuale di CP2020. Se a questo punto vi chiedete perchè ci giochi rispondo: cyberware, pistole e anarchia!
Premessa 3: Tutto questo è rigorosamente "In Gorthar Humble Opinion"
Cominciamo:
Dichiarazione di intenti. Da apprezzare l'onestà nell'ammettere le finalità che la nuova edizione si propone: attirare al gdr le nuove leve, ormai abituate a rapportarsi al mondo del gdr solo tramite lo schermo di un pc, e nel contempo dare gli strumenti anche per chi ha pià esperienza di godersi il gioco. Per quanto l'idea di "sfruttare la figura del videogame" possa far storcere il naso a qualcuno, è anche vero che o tutti noi "vecchi" giocatori ci si rimbocca le maniche e ci si arma di tanta pazienza con questi pischelli, o li si attira con qualcosa che possano capire. Le nuove leve probabilmente di Blade Runner non hanno mai sentito parlare.
Grafica e impaginazione. Ok, non molto da eccepire. Gli Artwork sono superbi. Qualche critica su come sono state impostate certe tabelle nelle pagine, che a me francamente "disorganizzano" un po' la pagina. Altra critica importante: tanti, tanti errori di stampa/battitura, per la maggior parte ripetizioni di parole, parole con pezzi staccati e inglobati nelle parola successiva/precedente ecc... Da questo punto di vista non certo il massimo.
Inoltre, mi spiace dirlo, non depone certo a favore l'utilizzo reiterato di molti "interludi" (?) presi direttamente dal vecchio manuale, che in alcuni casi mi hanno davvero dato l'impressione di una zuppa riscaldata (il dialogo sulle "cyberbellezza" identico a quello di Cp2020 ma con l'aggiunta di "Il fu"-Johnny Silverhand, è stata un pugno allo stomaco).
La tabella dei background è stata invece un gradito ritorno.
Ambientazione I miei complimenti intanto per il coraggio di portare avanti un ambientazione che già funzionava. Dare ventate di novità alle ambientazioni è secondo me sempre cosa meritoria. L'introduzione delle AltCult e di un radicale cambiamento delle megacorp è a mio avviso un punto a favore. Il Datacrash rivoluziona la visione della rete in una maniera che finalmente permette anche ai Netrunner di essere davvero membri "presenti" del gruppo. Il materializzarsi degli ICE è secondo me un ottima intuizione, l'evoluzione naturale di un sistema di sicurezza controllato dalle IA (per chi non ha avuto modo di leggere non è che gli ICE compaiono dal nulla, sono naniti che si assemblano sul momento prendendo la forma dell'ICE che li attiva. Avete presente quando nei cartoni si apre la portellina nel muro e viene fuori il cane robot?) e dall'introduzione della tecnologia a naniti. Ma, ci sono dei ma: il focus sulle Altcult ha praticamente tagliato fuori gli altri. Mi spiego: ok che il gioco parla dei Cyberpunk e che si sono divisi in diverse Culture, ma per Il Santo Protettore, possibile che non ci sia un cyberpunk, uno, non schierato? Inoltre manca una fondata motivazione a livello di ambientazione sul perchè personaggi di AltCult diverse dovrebbero unire le forze (dubito che un gruppo tipico di giocatori sia tutto Riptide o tutto Desnai) se non per guadagnare Giri con le altre altcult per averne la tecnologia, ma lo trovo un po' riduttivo.
Passiamo alla cibernetica. Punto primo, che sparisca la cyberpsicosi un po' mi spiace. E vero come dice cybertroll che è sostanzialmente rimasta nei png, tuttavia un pg potrà sperimentarla solamente col ruolo o potrà strafregarsene del tutto imbottendosi di cyberware. L'idea poi che ogni AltCult abbia una propria tecnologia esclusiva è di per se buona, tuttavia acquista un ottica negativa a fronte della mancanza di una cibernetica "base" a cui tutti possano accedere. Per intenderci: se il povero nonno Albert, che non fa parte per ovvi motivi di una AltCult data l'età avanzata (porello, è nato prima di tanti cyberpoppanti) avesse bisogno di un DrStudd per una seratina con la badante non potrebbe andare da un bisturi a farselo impiantare perchè non è un Edgerunner e non ha abbastanza Giri con questa AltCult. Così se Joe l'Idraulico (tanto perchè le elezioni ormai sono terminate) volesse dotarsi in seguito a un bruttissimo incidente con una lavatrice in cui ha perso gli arti (non chiedetemi come), di arti cibernetici, deve invece attaccarsi al tubo (appunto) e al limite cercare di acquisire Giri con i CMetal per un corpo FullBorg.
In aggiunta, con l'eccezione dell'"Agente", non si è visto a livello di manuale, un tentativo di svecchiamento di certi equipaggiamenti "comuni". La tabella degli equip. è grosso modo sempre la stessa.
Regolamento Qui, più che nelle altre parti vado abbastanza a memoria. Non è cambiato granchè, per non dire nulla. I tiri di abilità sono sempre Skill+Carat+d10. La febbre del sabato sera continua a macinare. La differenza sostanziale è che ora anche il tiro a distanza è una "prova contrapposta" tra l'abilità d'arma e l'appropriata abilità difensiva (es schivare), con la distanza come modificatore anzichè determinante la difficoltà. A parte questo non mi sembra che ci sia molto altro.
Creazione personaggio Veniamo al punto che mi interessa di più. Finalmente è disponibile un sistema che preveda la creazione di un pg "personalizzato" (cfr http://www.dragonslair.it/forum/showpost.php?p=494821&postcount=48). Sul momento la mia fallace memoria mi costringe a stare un attimo zitto su talenti e tratti (perdono!), posso dire comuque che sono previste varie opzioni per la creazione dei pg: per chi vuole subito partire senza porsi troppi problemi sono disponibili tipi di pg pregenerati, altrimenti viene data la possibilità di crearsi il pg con un sistema stile BP, determinati a random dal tiro di Dadi in vari formati (es: tiro solo le caratteristiche+ punti fissi per le abilità, tiro per il totale dei Bp, tiro poi storno al 30% con maggioritario alla francese del nord ecc...). Problema: come per la cibernetica in fase di creazione si è costretti a scegliere una delle AltCult, non viene lasciata al giocatore la possibilità di essere un indipendente (per fare un esempio un ex-guardia arasaka, senza lavoro a causa della sparizione della compagnia non è inquadrabile in nessuna AltCult) e la cosa paradossale è che invece due tipologie di personaggi catalogati "indipendenti" sono disponibili tra i tipi di pg pregenerati.
Conclusioni A fronte delle problematiche che ho esposto, CyberpunkV3 resta a mio avviso comunque un prodotto godibile, la cui non aderenza ai canoni del Cyberpunk Gibsoniano non ne fa certo un difetto ma bensì una tipologia "Diversa" di concepire il Cyberpunk, giudicabile soltanto per gusti personali (ovviamente nessuno qui vuole obbligare chicchessia a giocarci o a comprare il manuale). E' tuttavia vessante, almeno per me, essere ingabbiato in una tipologia di personaggio, costretto a scegliere un AltCult da cui non potermi realmente sganciare, non poter essere un vero contestatore, un vero cyberpunk, per cui le AltCult in genere sono occasionalmente alleate e fonti di equipaggiamento e normalmente solo un altro simbolo con cui lottare.
Il mio voto, dopo aver considerato tutto questo, è un 6,5/10 con l'augurio che futuri supplementi possano coprire i buchi menzionati e migliorare il gioco.
A fine di questa "recensione" (non sono neppure sicuro di poterla chiamare così), comincio a mettermi a lavoro su una mia versione di Cp 2020.x () per cercare di rendere con il vecchio sistema e col nuovo "continuum" quello che secondo me potrebbe essere un buon adattamento per le mie necessità ludiche.
Cordialmente
Gorthar