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egno

Ordine del Drago
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Tutti i contenuti di egno

  1. Cari colleghi giocatori. Con il mio gruppo di avventurieri scorrazzoni per Eberron stavamo pensando ad un progetto. Aprirci un emporio in una città. Tralasciando tutti gli aspetti logistici della faccenda e le possibili evoluzioni/conseguenze che una cosa del genere può portare, mi vengono delle perplessità sulle regole e volevo sentire un po di pareri. Il piu' grande dubbio per il quale ho un bisogno di opinioni altrui è sulla vendita della merce. Tutto si vende a metà prezzo. Ma se io creo gli oggetti nuovi e li metto in vendita??? li rivendo a metà prezzo nel mio negozio? e perchè?? Aspetto dei chiarimenti su questo punto che preclude un'altra serie di domande che farò dopo aver letto un po di risposte.
  2. egno

    Scrivere pergamene

    La domanda è: una volta preso il talento "Scrivere pergamene" cosa si può fare per "migliorarlo"? Esistono talenti o altro atti a diminuire i tempi/costi di creazione di una pergamena? grazie mille ^^
  3. egno

    Il Chierico (2)

    Se doveste aggiungere delle abilità di classe alla lista disponibile per un chierico...cosa aggiungereste?
  4. egno

    Dissoluzioni

    Uhm ok...e cosa mi dite riguardo il "salvarsi" da una dissoluzione? Non c'e' niente da fare se non sperare che la prova di dissoluzione venga fallita?
  5. egno

    Dissoluzioni

    Qualcuno può fare una lista esauriente dei modi con cui una magia può essere dissolta? Dissolvi magie...poi? E ancora, esistono dei modi per contrastare la dissoluzione? (la RI? e che altro?) grazie
  6. egno

    Metamagia Divina

    Quindi posso applicare due o più effetti metamagici a un incantesimo, ma diciamo che vanno tutti ad influenzare l'incantesimo base, non l'incantesimo eventualmente modificato da altri effetti metamagici. Chiarissimo e giustissimo.
  7. egno

    Metamagia Divina

    Premetto che è un dubbio con tendenze davvero powerplayer, però è pur sempre un dubbio e vorrei il vostro parere. Il dubbio è: come combino due talenti di metamagia, uno dei quali collegato a metamagia divina? Facciamo conto che io abbia incantesimi immobili e incantesimi massimizzati (collegato a metamagia divina). Se volessi fare un incantesimo immobile e massimizzato come si fa? Che slot occupa questo incantesimo? Uno slot per immobili e zero per massimizzati (perchè utilizzo metamagia divina). Questo è abbastanza chiaro...ma se invece avessi incantesimi esteti e incantesimi persistenti? Non è lo stesso dell'esempio sopra...perchè io memorizzo con uno slot superiore incantesimi estesi e poi lo rendo di 24° ore con zero slot (metamagia)...ma non posso fare il contrario! Cioè, per rendere un persistente esteso (48 ore)...come si fa? Questo perchè l'ordine di applicazione dei talenti metamagici è fisso (PRIMA PERSISTENTE E POI ESTESO...altrimenti un esteso persistente dura cmq 24 ore...) Quindi la domanda è: cosa succede?? Devo per forza occupare 6 slot (persistente) e 1 slot (esteso) oppure posso applicare "esteso" all'incantesimo a cui già è stata applicata metamagia divina usando quindi un solo slot e 7 scacciare (6 slot + attivazione). a voi la palla.
  8. egno

    Il Chierico (2)

    Spero che non crederai davvero che non l'abbia apposta a scrivere persistentare ...non pensavo fossimo tanto seri Grazie a tutti per i consigli cmq, riguardo i vari consigli sul giusto potere, la situazione è proprio questa. Non mi va di fare un pg perennemente pompato per la battaglia incurante di quello che ciò comporta. E non ho voglia di avere un umano perennemente alto 3 metri e largo 2 solo perchè si sgrava. Cercavo appunto qualcosa di alternativo per continuare a sfruttare questo talento (non solo con metamagia divina).
  9. egno

    Il Chierico (2)

    Salve ragazzi, mi chiedevo...secondo voi quali sono le migliori magie (chierico) da rendere persistenti? (A parte potere divino ) Sbizzarritevi
  10. egno

    Il Chierico (2)

    Al 12° livello non casti due persistenti perchè per accumulare i 6 talenti da te citati bisogna essere di 18°, 15° se sei umano... Ricordate inoltre che metamagia divina va applicata a un talento di metamagia e funziona solo su quello. Se vuoi usare metamagia divina su due diversi talenti di metamagia devi prenderla una volta per ogni talento.
  11. Anche io adoro il true20, tutto il mio criticismo verso D&D deriva provo dall'aver sperimentato altri sistemi dalle grandissime potenzialità. Io personalmente vario i regolamenti usati, attualmente gioco a d&d perchè volevo provare Eberron. Io credo che il grandissimo (GRANDISSIMISSIMO) punto di forza che sostiene d&d siano le ambientazioni. I fogotten realms sono un'ambientazione dal fascino innegabile. La adoro. E il sistema ruota facilmente intorno ad essa, quindi perchè nn usarlo. Nelle mani di un buon master e di un buon party d&d è un ottimo modo di divertirsi, regalandoci momenti di puro e sano gdr e momenti di combattimento in cui ci sentiamo tutti un po il Legolas/Gimli della situazione (quando fanno a gara a chi è più forte uccidendo più nemici ). Trovando il giusto connubio tra gdr e senso pratico regolistico, d&d sa il fatto suo.
  12. Faccio un esempio più calzante. Tu, amatore del poker. Ti diverti a GIOCARE. Ti siedi a un tavolo di maniaci miliardari supergiocatori. State facendo lo stesso gioco, ma quelli ti spennano fino all'ultimo tuo avere e tu non ti diverti neanche per scherzo, anzi ci rimetti più di quanto immaginavi. Non posso giocare al mio poker del mercoledì sera se mi siedo a un tavolo di quelli del world poker tour. Estremizzando il concetto di "gruppo" a un gruppo fatto da persone sconosciute (che magari cercano di usare proprio il GIOCO d&d come strumento per socializzare...è questo uno degli scopi primordiali del gioco, correggetemi se sbaglio). Puoi trovarti con chi crede di giocare ai soldatini e con chi crede di giocare di ruolo. E puoi fare la fine del povero amatore di poker che si trova a giocare a qualcosa di molto lontano dal suo pokerino tra amici. E' l'elestacità del regolamento che spazia tra diversi stili di gioco che fa di d&d un gioco di successo, ma un'arma a doppio taglio per chi crede di giocare a qualcosa e si trova a giocare ad altro. Tutte queste parole possono sembrare paradossali perchè difficilmente si creano gruppi con gente x,y. Ma non sono per nulla lontani dalla realtà.
  13. Forse stai facendo confusione perchè il topic si è dilungato molto toccando moltissimi argomenti. Io non ho detto che D&D è un regolamento peggiore di altri o che è più bello giocare ad altri sistemi in cui l'aspetto ruolistico è più curato e il PP limitato. La mia era una analisi in risposta alla domanda originale di Zandramas "siamo tutti un po PP?". Risposta che ribadisco in sintesi: con un regolamento del genere è impossibile non esserlo. Intendendo per "PP" una media di tutte le diverse definizioni che si possono dare a questo termine. Alcuni dei lettori hanno inteso la differenza tra l'approccio del giocatore a un regolamento e il regolamento stesso, altri trovano che sia in realtà solo l'approccio del giocatore a determinare una definizione di pp. Io penso che siano due cose distinte e un regolamento possa essere intrinsecamente pp. E' una discussione, io spiego le motivazioni dei miei ragionamenti e gli altri anche. L'obbiettivo non è certo che vi devo convincere tutti delle mie opinioni...ma rendervi partecipi di ciò che penso e vedere cosa ne pensate voi. Non si deve mica finire per forza con una parte che ha ragione sull'altra :/
  14. Blue Rose, Terza era, La regola del gioco, e un'infinità d'altri. E, seppur meno dei sopra citati, runequest e i più in genere il BRP. Sembra che quando si parla di PP voi pensiate soltanto al combattimento. E idem quando si parla di regole. Per regolamento resta il fatto che se hai un milione di gradi in diplomazia, raccogliere informazioni, raggirare, intimidire...qualsiasi azione "sociale" è semplice come bere un bicchier d'acqua. E se permetti a uno con un grado di diplomazia che ha fatto il discorso perfetto di convincere uno per il quale serviva CD 30....mentre quello con 22 gradi che fa 20 di dado fa un discorso forse sufficente e non ci riesce...Bhe stai forzando il regolamento che avrebbe dato piena ragione al caprone con 22 gradi.
  15. Perchè equivale a dire che tu quel personaggio non puoi giocarlo più. O cambia il gruppo, o cambi pg. E allora se pur corretta e coerente, se la decisione di cambiare mi deve portare a dover smettere di giocare quel pg...semplicemente evito di prenderla. O la prendo perchè ho in mente di morire o di farmi un nuovo pg. Appunto. Scelta ruolistica data dall'interpretazione ==> fine di quel Pg. Può andar bene come modo (alternativo alla morte) di cambiare pg, ma se volevo continuare a giocarlo nella sua nuova situazione di "uomo che ha cambiato totalmente il senso della sua vita"? O il master mi da una grossa mano (cambiando e rimestando molte regole del sistema, probabilmente generando "ingiustizie" verso gli altri) oppure niente: Al prossimo scontro sono morto. Alla prossima situazione con un png di 15° mi ritroverò con il mio nuovo "assetto" da terzo livello...che fa il master? mi mette un png di 3° solo per me? E i miei compagni di 15° che fanno? Non funziona, per niente Tutti sempre più potenti. Sei indietro? arranchi e giochi nella frustrazione. Sei molto indietro? ciao ciao.
  16. Il problema è che NON funziona!!!! se riparti da zero per scelte ruolistiche in un gruppo avanzato ti stai precludendo buona parte del divertimento. E' il sistema stesso che non permette scelte di questo tipo. (con le dovute eccezioni di chi vuole provare qualcosa di ESTREMAMENTE diverso, ma cmq consapevole di fare un pg dalla scarsissima durata). Per rispondere a subumloc, ogni gioco con un regolamento è soggetto al PP. Se volessimo potremmo anche dire che più è semplice un regolamento più si può tirare sulle regole ed essere PP. Ma un regolamento dove setti le tue caratteristiche e poi quelle sono per sempre non è affatto pp. Puoi fare il pp e metterti l'abilità di combattimento a 200 e tutto il resto a 0...questo può essere pp (ma pp stupido visto che sarai un deficente forzutissimo, quindi sempre dovrai interpretare questa situazione). Ma se il regolamento prevede che non ci sia molta differenza tra un 100 e un 200...allora inizieremo a vedere PG con tutto a 100 e magari uno 0 e un 200. Se si fa un pg in modo praticamente "definitivo" alla creazione, si distribuiranno i punti con molta più accortezza (e in base a logiche dettate dalla volontà interpretativa più che altro) del solito 18 in char base, 16 in secondaria e i 9 a quella che nn mi serve. Edit: ho letto l'ultimo post di Hiade e credo che i nostri pensieri si siano infine allineati, coassializzati e ci stiamo per sposare. Condivido e sottoscrivo tutto ciò che ha detto.
  17. Se ho capito bene il problema è che un pg con voto di povertà ha usato un oggetto per salvare centinaia di vite. Secondo me il voto è stato infranto. Fa parte delle rinuncie del voto, devi farcela con la tua sola forza interiore e personale. Però... c'e' un però. Il pg non solo ha eccelso nella sua bontà salvando tutte quelle vite, ha anche rinunciato a tutti i benefici del suo voto per il bene altrui. Se masterizzassi una cosa simile, considererei il voto infranto, ma permetterei certamente l'espiazione della colpa e concederei al pg tutti gli onori e le glorie derivate dal fatto che ha rinunciato a tutto quello che ha (il voto) per salvare degli innocenti. Più eroico di così si muore. Qualche bonus divino o punti esperienza direi che sono il minimo per un pg del genere (ammesso che sapesse che usare l'oggetto avrebbe infranto il voto). E in più la possibilità di recuperare il voto in qualche modo (non + di una, due sessioni di gioco).
  18. Innanzitutto preciso che non ho trovato assolutamente offensivo il post di Hiade. E' ovvio che solo un giocatore cerebroleso farebbe ciò che ho detto del suo monaco... Ma è proprio questo il punto. Io non la trovo tanto assurda come eventualità. Perchè non dovrebbe poter succedere? Semplicemente è un Pg al quale sono successe delle (dis)avventure e ha deciso di cambiare vita. E' proprio il sistema di gioco che rende cerebroleso il giocatore che fa una scelta del genere. Non il suo fare ruolo in maniera sbagliata. Nessuno lo fa perchè è un modo per distruggere il proprio pg, non certo perchè è una fesseria interpretativa. Non è che una volta presa una strada non la cambi più nella vita. Ci può essere anche il pugile fortissimo che a un certo punto sente la vocazione e diventa prete . Può succedere che si cambi TOTALMENTE direzione nella vita. Nella vita vuol dire che forse si dovrà ricominciare tutto da capo. Nel sistema D&D vuol dire che sei tagliato fuori e di certo nn hai grandi possibilità di ricominciare da 0 nel gruppo di eroi veterani. Elayne ha analizzato più spassionatamente il mio punto di vista ed ha capito a cosa mi riferisco. Tutti noi (o quasi) siamo giocatori con anni di esperienza, siamo passati da edizioni "meno regole, + gdr", molti sono passati anche da diversi sistemi. Sappiamo come si gioca di ruolo e usiamo d&d come sistema per regolamentare gli eventi e le caratteristiche dei nostri pg (inutile dire che tutti troviamo tale sistema divertente, me compreso). Ma chi di gdr non ne sa niente e viene messo davanti a d&d diventa un giocatore di soldatini. Mettetelo di fronte a runequest o gurps ( e d6 system in genere) o ai giochi più sconosciuti (mi viene in mente terza era, un gdr francese sulla terra di mezzo) e diventerà un giocatore di ruolo. Il discorso cambia se c'e' uno più esperto che insegna, ma appunto è un altro discorso.
  19. Secondo me D&D è un regolamento che non si presta a questo tipo di visione. Sarebbe bello che per varie vicissitudini il mio pg monaco si votasse al chaos, rinunciando al suo addestramento monastico in favore di una divinità e di una ideologia che lo portano a combattere a cavallo, in armatura completa e mazzafrusto facendo strage di innocenti. Plausibile, possibile. Spunto per una giocata bellissima e molto interessante. Ma tutto questo cosa vuol dire? Vuol dire che (per esempio) al 12° livello il mio monaco inizia la sua strada da paladino malvagio (o quello che volete insomma). Metto un'armatura e perdo il 40% dei bonus che mi da il monaco. Impugno il mazzafrusto e perdo un'altro 40%. Mi metto a cavallo e rischio di caderci per le prossime x sessioni (finchè nn faccio abbastanza livelli per gradarmi l'abilità)... Questa è una bellissima scelta che chiunque è libero di fare, ma in un party dove gli altri 4 pg sono di 12° livello con classi o biclassi normali...non ti diverti più. Se il dm nn ti aiuta, non partecipi più agli scontri...sei una specie di primo livello con più attacco base e più punti ferita. Una giocata di questo genere e ti ritrovi a dover davvero "vivere solo della tua interpretazione". Eppure la giocata è stata così bella, la conversione così appassionante. E poi? Il gioco rimane quello in cui o sei forte o sei fuori. E il master come ti aiuta? Ridimensiona il tutto intorno a te? (e che è vodafon?) gli altri 5 pg si uccidono tra di loro piangendo. Ti rende competitivo dandoti un favore divino aggiuntivo...o convertendoti dei livelli? nn credo...non avrebbe nessun senso. Un giocatore che vuole fare del suo pg quello che gli dice l'interpretazione ha sbagliato gioco con d&d.(scusatemi la presunzione di questa affermazione che non condividerete sicuramente) Questa cosa funziona solo se tutto il gruppo (master compreso) la vedono allo stesso modo, se tutti giocano allo stesso modo. Ma sopratutto se nessuno "approfitta" della possibilità di creare un pg forte e poi fargli una bella storia intorno (diritto sacrosanto di chiunque). Un pg del genere in un party formato da pg che hanno preso talenti e abilità (magari superinutili) per motivi ruolistici semplicemente la fa da padrone. Ruba la scena e...avreste fatto meglio a non giocare con lui, o a non giocare a d&d. scusate sono sempre un po troppo prolisso :/
  20. Io invece continuo a ripetere che con d&d non c'e' nessun tutto il resto, a meno che nn si tratti di buoni (o medio buoni) master/giocatori. E fornire sempre + talenti, sempre più abilità, sempre più soldi non vuol dire risolvere situazioni. Vuol dire che il pg più potente diventa più cose può fare. La meccanica di gioco si può ridurre al tiro del dado venti per superare la CD. In d&d di questa meccanica è parte integrate aggiungerci più bonus possibili a quel dado venti. Bonus che nn derivano da situazioni favoreli (a volte magari si) ma da abilità speciali del pg. Se volete non lo chiamiamo pp, che si è capito che è una parola difficile. Lo chiamiamo "un regolamento le cui meccaniche sono studiate in modo che l'obbiettivo dei pg (volontario o meno) è quello di diventare sempre più forti".
  21. La struttura di D&D come ho già detto è fortemente orientata a ben altro che questo. Azioni e situazioni sono regolamentate da 2 manuali. Da cui si evince che l'unico modo per fare molte cose è essere sempre più forti. Crescita e sviluppo dei personaggi (la componente che fertilizza il pp) sono discussi in decine e decine di manuali. Circa il 15% della produzione di manuali di d&d è destinato al compito da te citato. Il restante 85...allo sbizzarrimento dei pg (che siano pp, in cerca di varianti o quant'altro). Ecco come un regolamento è pp.
  22. Accetto qualsiasi limitazione (o estensione) approvata dal gruppo per il divertimento comune. sono disposto a giocare un coboldo senza classe se mi diverte l'idea 21 anni P.s. ma l'età è per capire quanto ci tengono al pp le nuove generazioni di giocatori?
  23. Io continuo a pensare che si possa giocare a D&D riducendo l'interpretazione a prossimità dello 0. Staremo seguendo le regole al 100% e potremo dire tranquillamente di giocare a d&d. Al contrario, interpretare senza sapere le regole non è giocare a d&d, ma giocare di ruolo (senza seguire regole precise). Un regolamento di gdr che bada sempre meno all'interpretazione mettendo ogni cosa nelle mani della statistica io lo definisco pp. Per quanto poi chi lo usa sia ingrado di arginare questa tendenza come meglio crede.
  24. Sono d'accordo con voi. Ma continuate a fare confusione tra chi gioca il regolamento e il regolamento stesso. Un regolamento può essere pieno di qualunque amenità, in mano a dei giocatori (e master) dotati di buon senso e voglia di giocare di ruolo sarà sempre ottimo Gdr. La differenza sta nel fatto che, come molti hanno detto, d&d deve rispondere alle esigenze di un vasto pubblico, il più vasto possibile. E vi posso assicurare che esistono centinaia di giocatori che giocano a d&d come noi potremmo giocare a scacchi o alla battaglia navale, o come si giocava a heroquest o talisman, vi ricordate? L'immedesimazione nel personaggio era minima se non completamente assente. Un gioco da tavola, piuttosto che un gioco di ruolo. Conosco poche persone che mentre giocano a scacchi interpretano la regina-cannibale-guerriera-più-forte-del-regno E' un regolamento dove per questioni logistiche il massimo del ruolo a cui si può arrivare in un combattimento è dire qualche frase tra un colpo e l'altro e avere una descrizione sommaria delle condizioni del nostro nemico. O può essere anche fighissimamente descrittivo...ma un combattimento diventa lungo oltre il sopportabile. Tutto ciò che si sente è: prendo la ca 25, ho 4 punti di attacco poderoso quindi faccio...aspetta *rumore dei dadi tirati* 32 danni. " prendi questo creatura del male!" DM:"hai ferito gravemente il troll che..." che cosa? fa un passo all'indietro rantolando? No, il pg nn aveva spingere o sbilanciare. Rimane stordito dalla ferita...ma no, mica è pugno stordente ci vuole il colpo senz'armi....che sii incaxxa da morire e cerca di ucciderti crudelmente? giocatore2: "ehm no, ho il talento che lo costringe ad attaccare sempre me che ho Ca 67"....Ah si ecco....che dice: "ahia". Spero che la goliardia nn diventi il solito "ma mica noi giochiamo così!" E' una voluta esagerazione. Io sono e rimarrò sempre convinto che gdr non significa Pg che diventa sempre più forte (d&d e quasi tutti gli altri regolamenti). Ma un Pg che vive e fa esperienze in un mondo creabile solo con il gdr fatto con i fogli di carta e qualche dado. Pensare a un pg di eterno 1° livello in d&d mi fa suicidare all'idea. Ma ci sono sistemi in cui il pg è quello che ti fai, e quello rimane. E sono altrettanto divertenti. Quelli sono regolamenti dove giochi per sopravvivere e per vivere le varie situazioni. D&D è un regolamento dove sopravvivere=sgravarsi. Sono modi diversi di giocare. Io personalmente li trovo entrambi divertenti. Ma certamente quando decido di giocare a d&d è perchè ho voglia di vedere il mio pg diventare un supereroe che combatte supermostri e risolve superenigmi Ma forse vedendo tanti pareri lontani dal mio, mi rendo conto che possa essere una visione forse troppo personale di cui sono convinto. Fatto sta che ho giocato spesso a giochi dove nn esisteva neanche il concetto di esperienza, tirando ogni tanto uno o due dadi (forse) e li ho trovati oceanicamente più stimolanti "ruolisticamente". Anche se, devo ammeterlo, un po meno longevi. (ad eccezzion fatta per quelli dal vivo, ma è un altro discorso). In definitiva cmq rispondo che giocando a d&d si, siamo tutti un po PP (nel senso + generale del termine). E quando facciamo il pg con la combo interessante siamo sempre molto soddisfatti, così come quando facciamo il crittone da 200 danni o convinciamo il drago a nn mangiarci.
  25. D'accordo con mr.atomic su tutta la linea. Ripeto che per quel che mi riguarda d&d è un regolamento pp, ma è una sua parte fondamentale. L'enorme campo di scelta rende divertente portare avanti i Pg e ingegnarsi a farne di sempre nuovi (e perchè no, potenti). Poi c'e' chi ne abusa (e non vuol dire snaturare d&d perchè continuo a dire che d&d sulla carta è un gioco dove si tirano dadi tutta la giocata ) e chi invece sfrutta le sue caratteristiche per creare un gdr con un regolamento divertente. (e che sia divertente, se siamo su questo forum è un'altra cosa indubbia ^^).
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