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athelorn

Circolo degli Antichi
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  1. La vista dovra' bastare visto che non sono il giocattolo di nessuno. replico diretta per mettere subito i punti sulle ''i'' E non ho intenzione di traviare nessuno. continuo camminando verso di lui facendo un mezzo inchino per rispetto anche piu' forte di me quando sono nel peggiore degli umori. Kalana, elfa delle stelle. mi presento omettendo il mio capitanato nell'ordine che ho fondato per sicurezza. Suo fratello mi ha detto di non disturbarla durante i suoi esperimenti, ma trovavo corretto porle visita. spiego con tono deciso e determinato, senza scortesia nel tono. Complimenti per il suo lavoro: le rose nel mio giardino son magnifiche e vedo che ha riempito tanti tomi con le sue scoperte.
  2. Vedendo il villaggio distrutto digrigno i denti correndo disperato verso la zona piu' ovvia che mi vieni in mente dove potrebbe esserci qualcuno per scavare anche a mani nude se serve in cerca di qualcuno, qualcosa, chiunque. Ragazzi! Aiutatemi! dico agli altri. Potrebbero esserci dei feriti o superstiti anche se hanno evacuato prima del disastro! Cercate una pala o simili! scavo disperato.
  3. Atterrata sorrido. Ecco, con lui potro' parlare ora. dico soddisfatta camminando diretta verso la serra. Cammino scalza, i capelli resi ricci e mossi dal vento liberi di fluire selvaggi, puntando diretta la serra. Puntando diretta la serra attraverso la cucina e arrivo dove stavo cercando l'uomo che ho visto nella serra muoversi tra le luci e le piante. Disturbo? chiedo entrando senza attendere cercando la figura.
  4. Annoiata tanto quanto sono seccata dalla situazione non avendo piu' possibilità per oggi di diventare gassosa per oggi devo desistere, ripromettendomi che domattina sarebbe stata la prima cosa che faccio. Torno a passi pesanti verso il planetario, fuori di me per l'idea che quei due umani siano cavie per qualche esperimento orribile. Non torno nemmeno alle mie stanze puntando invece verso il planetario. Logorata dalla scoperta prendo a cantare, una canzone del tempo degli uomini che convivevano coi draghi (a quanto lessi) lasciandomi andare. Lentamente i miei piedi si staccano dal suolo per darmi la capacità di volare. Come a combattere le costrizioni e il mio malessere volo quanto piu' veloce possibile in su' ed in giu', lanciando il mio canto per mantenere vivo l'incanto, come una valchiria volante senza il cavallo alato. Volo piu' in alto che posso prima di ripiombare giu' e risalire di nuovo, facendo poi un giro della torre da cui sono partita e poi un giro dell'altra parte del castello. Sfreccio quanto piu' velocemente mi è dato anche davanti alle finestre dello studio se presenti sbirciandoci dentro. Solo una volta passati dieci minuti decido di atterrare sul tetto della struttura piu' alta, guardandomi attorno. Questo volo... mi dico col fiatone guardandomi le mani e i piedi scalzi visto che i sandali saranno slittati giu' in una delle evoluzioni, guardando poi il panorama. E'... e' fantastico. mi ritrovo a pensare estasiata. Tra le mura di questo castello ero reclusa, ma stavo piano piano riscoprendo chi fossi. Chi ero prima di quei giorni di tre anni fa'. Kalana, una ragazza che non sognava altro un giorno di cavalcare i draghi, o di volare al loro fianco. Essere come i draghi era il mio sogno e questo volo me lo ha ricordato in pieno, strappandomi tutti i pensieri di noia, ozio, rabbia, furia, odio. La preoccupazione per i due prigionieri rimaneva, ma ora improvvisamente ridevo fra me e me, come una bambina. Come la bambina che aveva esaudito quel desiderio che tanti anni prima inseguiva. Dopo essermi riposata torno a cantare per lanciarmi di nuovo verso la mia cella, stavolta entrandoci dall'altro atterrando scalza nel prato con un ghigno di felicità unico. Vorrei solo avere delle ali e sarebbe tutto perfetto! Tornata in stanza mi sento ancora enrgica e vitale, dandomi ancora a dell'allenamento fisico per sbollire tutta l'energia che avevo accumulato in questi giorni sui libri. Quei libri che forse mi avevano ispirato il canto atto a volare come i draghi.
  5. Grazie dico recandomi di nuovo davanti allo studio, appoggiandomi al muro vicino ad esso in attesa che esca per tutto il pomeriggio se serve
  6. Nessuno? Scherziamo? mi dico determinata per i due umani in stato di incoscienza. Scendo di sotto aspettando la prima cameriere con pazienza in cucina per poi chiederle se il suo padrone fosse nello studio.
  7. Ma... allora... queste sono delle sue cavie?! mi chiedo allarmata. Sembrano due umani su cui potrebbe star sperimentando. Se interferissi sarebbe ben oltre il limite del ''disturbarlo''. Ma potro' fare qualcosa per loro? mi chiedo. Velocemente scappo tornando nella mia stanza per farmi portare cibo e bende oltre che fiammiferi. Ritorno nella stanza dove c'è la donna lasciandole del cibo dove posso per aiutarla un minimo, fare lo stesso con l'uomo e poi farmi definitivamente forza davanti alla porta dell'uomo. Se prima era la curiosità che non valeva il rischio, la vita di quelle due persone lo vale adesso. Mi faccio forza, bussando alla porta dello studio.
  8. Oh... wow... commento stupita sgusciando velocemente fuori per entrare nella seconda e vedere chi ci fosse.
  9. Durante il giorno faccio un altro giro stavolta esplorando un altro po'. Le due camere chiuse sembravano quasi sospette. Lancio Forma gassosa per poi andare dal fratello e entrare nelle due camere chiuse a chiave giusto per vedere cosa o CHI ci sia all'interno.
  10. Allora niente esercizi marziali le dico ringraziandola e facendo esercizio per la mattinata.
  11. MGHFJSOJENFBPPPH Boffonchio impostata svegliandomi. Appunti per il futuro. Assenzio buono, mal di testa dopo MALE commento guardando il tonico dopo-sbronza come una manna dal cielo stavolta trangugiando quello per primo e la colazione per seconda senza nemmeno stiracchiarmi o vestirmi prima. Mangiato mi sveglio veramente alzandomi in piedi e guardo fuori dalla porta-finestra mettendomi una mano sul fianco. ...Ugh realizzo. Uso da sempre l'anello del sostentamento. Per mantenere la dieta e la linea è un ottimo strumento, e sto' mangiando un po' troppo senza fare veramente esercizio in questi otto giorni. penso pizzicandomi un po' i fianchi. Beh, stamattina la dedico all'esercizio e all'allenamento. mi dico chiamando la cameriera. Mi porteresti una spada di legno o la mia spada per allenarmi un po'? Oh, e il mio bagno per dopo. concludo allenandomi per mezza mattinata tra flessioni, addominali, corsa in circolo e ogni altro esercizio che facevo sempre piu' di rado grazie all'anello del sostentamento. Una volta concluso l'allenamento mi dedico alla mia (ormai) usuale ora dedicata all'igiene personale e poi vestirmi per pranzo.
  12. Oh, quindi sei te ad essere magi.. magi...ca... dico perdendo le forze siccome ogni fibra del mio corpo si rilassa. Allungo la mano per chiedere un altro po' di vino bevendo un altro paio di bicchieri e poi chiedere piu' timida se avessero dell'assenzio. Non l'ho mai provato e ora come ora mi sento proprio in paradiso. Se devo essere qua prigioniera e da sola tranquilla ne approfitto per assaggiare quell'alcolico che non ho mai provato, che cavolo! mi dico ridacchiando da sola. Spoiler: Mi prendo una sbronza e poi svengo a letto XD
  13. Ok, qui hanno proprio di tutto. mi dico sorpresa dalla risposta affermativa. Mi preparo per il massaggio togliendomi le vesti in favore degli asciugamani e stendendomi. Mi lascio andare al trattamento praticamente sciogliendomi sul letto dopo aver bevuto il vino. Praticamente in coma dopo il trattamento senza voglia di muovermi rimango esattamente dove sono girando solo la testa verso di lei. Wow, sei magnifica. commento ridacchiando sapendo che comunque non è in grado forse di apprezzare il complimento. Una domanda su quella parete lì magica: è magica per permetterti di viaggiare velocemente o c'è un altro incantesimo sopra? le chiedo divertita e meta' in coma, sul punto di cadere addormentata
  14. Il mio umore riprende a calare nuovamente come due giorni prima presa dall'ozio che mal tollero. Lo studio mi tiene piu' concentrata e in linea col pensiero e dopo aver cenato mi infilo a letto stanca, osservando il giardino col pensiero che vola. Da quanto è che sono qua? Dovevo tenere il conto... erano quattro giorni tre giorni fa', quindi dovrebbero essere sette giorni... mi manca casa... Non dovrei lamentarmi tanto pero': dopotutto sono in un posto dove posso avere di tutto, ogni libro o quasi, cibo senza problemi, pure alcol o generi di conforto di ogni tipo. Sarebbe dopotutto un bellissimo posto questa stanza servita dove stare se non fosse che ci sono costretta. Mi immagino essere qua con Will mi lascio trasportare dal pensiero. Potremmo starcene a dormire da soli nelle coperte per mezza mattinata, mangiare nel giardino colpiti dalla brezza. Ma soprattutto con tanta privacy... Sul prato... il mio cervello corre anche ad altri pensieri facendomi arrossire pero' e scuotere la testa. Ok, ok, Kalana calmati. Non è il posto ne il luogo per sentire la mancanza di Will. Devi aiutare un ragazzo innamorato di te e non è proprio il caso. Mi alzo dal letto chiamando la cameriera. Visto che son chiusa qua e non ce la faccio a studiare, vediamo cosa posso chiedere. appena arriva le chiedo Mi porteresti un bicchiere di vino? Ah, e sai fare un massaggio? le chiedo in realtà non sapendo che aspettarmi da questa domanda, nella speranza di andare a dormire ben sciolta.
  15. Il signore non vuole essere disturbato, giusto? sbuffo guardandomi attorno Comprendo. dico un po' sconsolata allontanandomi. Gli porti i miei complimenti per la sua capacità di ricerca. dico prendendo la porta per allontanarmi e tornare verso le mie stanze. Un altro giorno, altro buco nell'acqua. mi dico tornando nella stanza. Ho completato la planimetria pero' mi dico prendendo carta e penna per trascrivermela come una mappa, con appunti su ogni stanza su cui ho scoperto cose particolari. Fatto questo sbuffo, non sapendo esattamente come occupare meglio il mio tempo. Che diavolo faccio? dico a me stessa iniziando a sentirmi stanca ma comunque soddisfatta di aver esplorato a pieno tutto cio' che potevo esplorare. Per passare il tempo mi metto sul tavolino in giardino facendomi portare una tisana per studiare i miei libri che mi mancano sui draghi aspettando la sera.
  16. Bene, ora è tutto chiaro mi dico annotando mentalmente la mappa del posto finalmente completa. Spoiler: https://drive.google.com/file/d/0B7Chd4W2XIKMaWtNVW8xdnp2cjQ/view?usp=sharing Chiarito tutta la planimetria non mi rimane null'altro da capire bene. Al massimo solo dove si trovi il posto da cui si apre il cancello, ma nient'altro a cui cercare di dare un significato. Rimane solo una stanza. Un posto solo. Il piu' pericoloso a modo suo. La parola d'ordine era ''non disturbarlo'' e quindi incontrarsi con quel fratello tanto decantato quanto in parte temuto. Vado in cucina attendendo che compaiano delle serve per portargli qualcosa per poi propormi io stessa di portarglielo, salendo e bussando alla porta dello studio. Questo sembra l'unico modo buono di sembrare almeno per meta' cortese nel disturbare
  17. Bene, ultimo passaggio poi abbiamo finito. Vado all'entrata del castello per verificare se pure li vi sia un campo, non comunque interessata alla fuga. Controllato cio', che sia pieno o no, torno al corridoio con le cinque porte di cui solo due aperte per esaminare le altre porte da vicino, chinandomi in ginocchio per osservare dalla fessura sotto la porta cosa vi potesse essere nelle altre tre stanze chiuse.
  18. E li' abbiamo il sistema di irrigazione mi dico deducendo la struttura del posto. Non vedendo nulla di particolare qua o di interessante punto alla stalla, unico punto non esplorato insieme ad alcune porte nella torre superiore e l'entrata del castello. Vado a vedere se ci sono cavalli o sia vuoto, oppure se è stata usata per altro questa stalla.
  19. ''Risultati in attesa di riscontro'' non è certo una nota piacevole...Yuck mi dico sistemando il libro controllandomi quasi ogni parte del corpo raggiungibile come se mi avesse fatto venire il dubbio in cerca di punti anche se sono piu' che certa che non ci siano. Riposto il libro in questo momento di ribrezzo all'idea di un tale esperimento lascio perdere i libri in generale essendo divisi fra biologia (che mi sta' facendo venire i brividi) e botanica (di cui non sono eccessivamente interessata) tornando indietro per passare di nuovo dalla cucina per scendere di sotto alla serra cercando cenni di vita per poi osservarne i fiori e le piante se non vi vedo nessuno per vedere cosa sta' sperimentando nel dettaglio.
  20. Osservo il tomo interessata dopotutto dagli studi che esegue. Pensandoci bene pure io ne so' poco: non ho mai fatto troppe domande sulla mia razza credendo forse con supposizione esagerata di conoscermi troppo bene. Vedendo studi su studi mi vengono domande riguardo al funzionamento della mia biologia, di come essere una Fey e al tempo stesso essere in qualche modo extraplanare e per giunta di una razza rara potesse stimolare il suo interesse per la biologia per sperimentare su di me. Un brivido mi scende lungo la schiena mentre scorro i libri interessata alla conoscenza dopotutto. Mi guardo attorno quasi furtiva sfogliando il libro sugli elfi vedendo gli studi eseguiti con curiosità su quanto abbia scoperto prima di fare di nuovo un giro di questa ala di nuovo in cerca del proprietario un po' furtiva
  21. Apparato digerente... Ugh, ho odiato la biologia. Qualcosina ho studiato, ma mi da' sempre il mal di pancia vedere le persone umanoidi all'interno. confesso osservando attentamente il libro. Sarà un sadico o cosa, ma almeno trascrive tutto quello che scopre in libri sembra. Per quanto comunque raccapricciante, devo evidenziare che e' degna di nota come cosa. Non tocco il libro nel rimore di rovinarlo per eventualmente per inchiostro fresco o cosa. Spinta dalla curiosità però tra i tomi cerco i libri di biologia tomi particolari, strani o riguardanti la mia razza.
  22. Tempo di esplorazione mi dico vestendomi con gli abiti del primo giorno. Esco di nuovo puntando verso la porta in bronzo e dirigendomi in biblioteca prima e alla serra poi di nascosto
  23. Composte le due canzoni a cui volevo dare voce me ne torno in stanza praticamente all'alba buttandomi nel letto per dormire un paio d'ore prima di richiedere l'usuale bagno mattiniero, chiedendo alle cameriere se i padroni stessero bene e avessero richiesto la mia presenza.
  24. Passata la serata non c'e' ancora traccia di lui. Lui non e' arrivato e suo fratello non mi ha convocata, meglio non disturbarlo per ora mi dico arrivata la notte. Scrivo un foglio che lascio fuori dalla porta. Devo dormire 4 ore al giorno, e due le ho dormite nel pomeriggio. Prendo i miei libri e le candele andando al planetario nuovamente aperto. Posizionate le candele mi siedo al suolo riprendendo a studiare, per poi prendere fogli e cantare trascrivendo la canzone che sto' elaborando.
  25. Bene, chiaro annoto mentalmente la planimetria completa. Soddisfatta me ne torno in camera per annotarmi la planimetria su un foglio prima di proseguire coi miei pensieri. Esplorare la zona dall'altra parte del castello senza il permesso del proprietario un po' mi spaventava di finir come le altre ragazze. Ne approfitto per un pisolino sul prato osservando il cielo.
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