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athelorn

Circolo degli Antichi
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  1. Con la bocca impastata dal sonno sbadiglio alla luce del sole, stiracchiandomi sul prato. La notte e' stata tesa e pregna, stancandomi parecchio e il sole mi sveglia pure se volessi continuare nel mondo onirico. Mi accorgo alzandomi che non ho avuto vicine le pagine del diario, dimenticandomene ieri sera. Spero che non abbiano cercato di guardarmi mentre non potevano leggere. *****. Poi devo aggiornare ieri. Mi dico alzandomi un po' giu' di forze afferrando il cuscino e lanciandolo sul letto. Tiro la catena per chiamare la cameriera. Potresti portarmi il necessario per il bagno e la colazione? le chiedo cortesemente mentre mi siedo sul letto.
  2. Lo guardo scappare un po' sconcertata. Ma che...?! penso non capendo. Lo volevo solo aiutare. cos', credeva che ci volessi andare a letto? mi chiedo vedendolo scappare. Grazie. Buonanotte gli dico mentre scappa, rientrando e chiudendo poi la porta. Tornata dentro punto il letto con però la sensazione che pure stavolta per l'ennesima volta succeda qualcosa. Prendo il cuscino e me lo porto nel giardino, sdraiandomi sul prato illuminato dalla luna soerando che non piova e cercando il sonno li sotto le stelle
  3. Ok replico ma ora hai bisogno di riposarti lo incito preoccupata prendendolo sottobraccio. Devi sederti o sdraiarti. Ti faccio portare qualcosa?
  4. Se lo importuna la mia presenza spostami dove è meglio per te, te l'ho detto tanto: non intendo scappare. il tono leggermente preoccupato per lui. Hai bisogno di sederti però, sei pallido.
  5. Che-che cosa e' successo? gli chiedo un pochino allarmata dal vederlo così pallido. Mi fido, per questo ti ho scritto. Poi mi hai detto che quelle cameriere le ha... rese... Cosi lui.. gli spiego guardandomi attorno. Ma avete combattuto? Vieni a sederti, sei proprio pallido
  6. Nel dormiveglia sento bussare. Saran passate ore dalla lite e mi chiedo che sia succeso visto che ora qualcuno bussa. Sfilatami dal letto prendo uno dei vestiti nuovi, una veste unica, e sistemandomi un attimo i capelli a coda di cavallo con un nastrino per abitudine. A quel punto apro.
  7. Si. Si. Decisamente ho fatto un casino. penso contempliando l'enorme mastodonte grottesco di guardia, chiaramente li per impedire a me di entrare.bC-capito rispondo con un tono a meta' fra il sorpreso e l'intimidito dalla creatura tornando sui miei passi. Torno in camera abbastanza di umore strano non capenso bene le conseguenze di tutto ciò. Bevo un altro bicchiere di quel liquore, pensando ironica che il piano iniziale era usarlo con delle foglie verdi per generare fumo da una semplice scintilla se necessario come componente ora superfluo. Bevuto un bicchiere mi ri-infilo nuovamente a letto, anche se non per trovare subito il sonno per riposare e non pensare. L'idea che quei due litigassero su di me mi ricordavs un po' quando una bambina sente i genitori litigare su di lei: non sai cosa dicono o che ne verrà fuori, ma spesso non e' nulla di buono.
  8. ...Uh? Mi chiedo in attesa. Non torna, vuol dire che era sveglio? O non gli ho specificato di tornare? Preoccupata di aver causato problemi vari decido di agire. Infilo velocemente uno dei vestiti nuovi ed esco dalla porta. Raggiunta silenziosamente la porta di bronzo cerco di capire come aprirla senza fare troppo rumore per entrare in silenzio. Non vorrei averli fatti litigare per colpa mia, la situazione potrebbe pure peggiorare. Spoiler: Guardo se devo premere la pianta se è rappresentata sulla porta oppure nominare la pianta a bassa voce, cercando di non fare rumore.
  9. Rimango un po' a pensare e ragionare sul da farsi quando corro alla scrivania per scrivere un messaggio al mio carceriere... realizzando che è ora tarda e probabilmente lo sveglierei. Scrivo comuqnue un breve appunto. Tiro la corda dando il foglio alla cameriera. Portalo a Thenardier. Se dorme non dirturbarlo e riportami il foglio
  10. leggo la scritta in draconico. Oooooook mi dico sedendomi mentre leggo la scritta. Faccio un attimo appello alle mie conoscenze in merito di botanica mentre penso ad un fatto: Mi ha detto di non andare da lui, o anzi di non disturbarlo... ma questo vuol dire che non dovrei farvi visita? Prendo anche i libri che ho per fare un attimo di brainstorm e trovare la soluzione. Spoiler: Conoscenze bardiche alla peggio XD
  11. Uh? dico notando l'uccellino di carta raggiungendolo. Una giornata che non finisce mai. mi dico non curandomi troppo di mettermi di nuovo su qualcosa mentre vado a vedere di che si tratti pensando che tanto poi svengo subito di nuovo a letto, chinandomi. Devo chiedere una veste da notte... ma tu cosa sei e come ci sei arrivato? chiedo retorica all'uccello di carta esaminandolo. Spoiler: Se è inanimato cerco scritte o messaggi XD
  12. L'altra ala, eh? penso fra me e me. Se è il fratello, non devo disturbarlo. Se è lui, non devo comunque disturbarlo per stasera. penso sdraiandomi sul pavimento per ammirare il meccanismo in lento movimento alla musica del violino. A terra, con la musica nelle orecchie canto una canzoncina a media voce per godermi il planetario e tirarmi su, seguendo nel canto la melodia del violino. Dopo mezz'oretta me ne torno in camera mettendo a posto i vestiti e i libri sul letto spostando il tutto sulla cassapanca, appoggiandoci sopra i miei vestiti che ho addosso e infilandomi sotto le coperte e mettendo la seconda pagina a fianco coricandomi
  13. Uh? chiedo con le guance leggermente rosse per l'alcol anche se tutt'altro che ubriaca. Un violino? mi chiedo. Punto alla porta, uscendo e cercando la fonte del suono vagando per i corridoi
  14. Appena anche la cameriera se ne va' le forze mi vengono meno e mi lascio cadere al suolo a fianco al letto, appoggiandomici con la schiena. Per poco ho temuto di dover lasciare Will per sempre, di lasciare i miei compagni. Quell'uomo indecifrabile ora era piu' chiaro a lei: era un malvagio innamorato, ma che tramite l'amore poteva imparare che non tutto si poteva prendere con la forza. Che lo stava imparando. Una situazione che non poteva lasciare così scappando per davvero. Le mani mi tremano, ho avuto paura quando l'ho visto con la faccia da maniaco, quando ha ribaltato il tavolo, ma in fondo c'era qualcosa in lui in cui poteva fidarsi, e scappare avrebbe solo spezzato il cuore a qualcuno nelle mani di malvagi e abituato alla crudeltà: di certo non un buon segno. Ho davvero visto un possibile nuovo fratello che deve ancora capire penso tirandomi su e buttando i vestiti e i libri sul letto. Vado alla scrivania prendendo un nuovo foglio e la penna, scrivendo. Chiudo la lettera mettendola a fianco della seconda sul letto prima di riporre il necessario per scrivere e sedermi a letto coi libri. Tiro la corda per chiedere altro di quel liquore del giorno prima stavolta per bere un po' seriamente, di umore malmestosa, un bucchiere o due mi avrebbe un po' aiutato mettendomi a letto col libro, cercando di capire che ore fossero guardando fuori
  15. Ancora una volta l'uomo sbotta ma si controlla. Non varchero' quelle porte, promesso. replico chinandomi per recuperare da terra i libri e la scacchiera. Sei un uomo buono. Saro' qua ad aspettarti, a domani. lo saluto appoggiando i libri sul letto.
  16. Mi ingobbisco alzando le braccia istintivamente quando tira un calcio al tavolino per il rumore molto forte. Sento l'uomo parlarmi onestamente e direttamente promettendomi di non fare male a Will. Il mio cuore riesce a distendersi tranquillo. Aspetto un po' prima di parlare guardandolo di nuovo negli occhi recuperando la mia decisione. Grazie dico per prima cosa. Ti dico una cosa io: non intendo fuggire. la voce forte e onesta, non affatto ostile. Non è malvagio... è solo innamorato. Io staro' qua, girero' per i sotterranei, il castello se posso, ma non intendo fuggire prima che questa questione sia conclusa, desistendo te o desistendo io. Questa è la donna che hai davanti: non fuggo davanti a chi ha bisogno di me. concludo onesta guardandolo con un sorriso sincero, per nulla spaventato, intimorito, ostile o altro. Semplicemente amichevole.
  17. ...oh penso quando comprendo esattamente cosa voglia. E' innamorato di me. capisco un attimo colta alla sprovvista dalla risposta ma senza darlo a vedere, sorridendogli. Da questa situazione non uscira' nulla di buono. Penso freneticamente andando letteralmente in tilt, non sapendo cosa dire. Torno ad abbracciarlo appoggiando il mio mento sulla sua spalla. Will è la mia famiglia in quel senso. Se tu vuoi che io sia tua come donna non posso esserlo e non lo saro' mai, non posso ignorare quel che sento e il mio cuore. dico onestamente guardandolo poi negli occhi. Una sola cosa mi viene in mente: Will. E il fatto che rischera' la vita per quello che ho detto. Se vuoi che lo sia, te lo dico io cosa fare. Fammi dimenticare di Will e dei miei uomini e lanciami uno Charme permanente: saro' la donna forte che chiedi e vuoi, combattendo per te per proteggerti di mia iniziativa. Ti chiedo io di farlo qui ed ora perchè altrimenti nessuno di noi due riuscirà ad uscirne da questa situazione, sul serio. dico determinata tornando ad abbracciarlo appoggiando il lato della mia testa al suo, anche se sento una profonda crepa nel cuore mentre dico questo. Quest'uomo puo' essere veramente troppo pericoloso da questo sguardo. Will ci finirà di mezzo di sicuro e per colpa mia... Devo proteggerlo a costo della mia vita... L'ho rifiutato, non potrebbe mai e poi mai esserlo e non finirà bene. Te lo chiedo io lo incito abbracciandolo e tenendo la testa oltre le sue spalle per nascondere il volto. Fallo. gli chiedo ancora.
  18. Rimango stupita un po' a mia volta da tale enfasi che mette nella risposta del mago. Mi scappa una risata sincera come mi prende le mani e di risposta gli prendo le sue fra le mie portandomele sullo sterno. Credi che ognuno dei 145 membri, vecchi, donne, uomini e bambini del mio ordine siano con noi per uccidere demoni? gli chiedo divertita. Alcuni sono venuti solo in cerca di un posto sicuro in cui vivere, altri solo per soldi come artigiani. Ma non importa! continuo con decisione e trasporto. Sono venuti per fare parte della famiglia, e anche se non combatterebbero mai un demone nemmeno se li pagassero in chili di platino, aiutano come sanno fare e noi li proteggiamo come loro aiutano e proteggono noi. Gli artigiani fanno le armature che ci proteggono mentre noi combattiamo per loro. I druidi e i contadini coltivano il cibo che noi mangiamo. Gli stregoni con conoscenza e incanti rendono sicura casa nostra dai demoni perchè noi possiamo combattere senza paura che succeda qualcosa ai nostri cari. Questa è una famiglia. La nostra famiglia. Apro le mani mettendogliele sulle spalle e abbracciandolo amichevolmente Da oggi, la tua famiglia. Non voglio niente da te, non devi fare niente. Da oggi se proprio lo vuoi sei un nostro fratello. Non dovrai combattere se non lo vorrai, non dovrai fare nulla che non vorrai, non dovrai abbracciare ideali non tuoi. Resta pure a casa, aiuta la nostra famiglia come meglio ritieni con contatti, aiutandomi con l'economia, con le tue conoscenze politiche o demoniache, coi tuoi incanti. Se un giorno sarai stanco portai andartene senza alcun impegno. Come meglio tu creda. Metto le mani sulle spalle guardandolo faccia a faccia di nuovo. Benvenuto Thenardier
  19. Mi lascio scappare un sorriso sincero davanti alla spiegazione dell'uomo. C'è qualcosa di positivo in quest'uomo dopotutto. ammetto a me stessa girandomi a guardarlo negli occhi. So' io cosa ti manca allora. gli dico facendo lui cenno di seguirmi fuori nel giardinetto. Cammino verso il centro del giardino. Io... sono una debole ragazza e parecchio inutile aggiungerei. comincio con tono basso. Sono alta, ho un comportamento maturo e i miei tratti mi fanno sembrare forse piu' vecchia di quanto non sembri, ma sai quanti anni ho? 117. Per voi umani appena 17 o 18. E ho conosciuto i miei compagni tre anni fa' inizio il racconto tirando fuori la pagina di diario che ho scritto dall'abito. Tre anni fa' ero una ragazza come tante. Non avevo ideali, capacità o uno scopo. Ero una che passava il tempo a spassarsela di locanda in locanda, avventurandosi per pagarsi le camere costose, cosmetici e vestiti. Sono finita con quelli la' di cui non mi importava nulla e anzi mi stavano un po' antipatici onestamente. Un incarico semplice sembrava, ed invece una guerra fra umani e elfi con i diavoli che orchestrano il tutto. Muoiono tutti quanti. Ed io mi sono sentita... inutile. Potevo impedirlo se mi impegnavo di piu', eppure morirono tutti. Inizialmente il mio Ordine nacque per un mio capriccio: ero traumatizzata e decisa che quello che ho visto non succedesse piu'. Ho fondato l'ordine coi superstiti e i miei compagni. Da allora non ho un minuto libero. ridacchio prima di espirare pesantemente Io sono una ragazza praticamente inutile. Come incantatrice non conto quasi nulla conoscendo appena un pugno di incantesimi e non sapendone nemmeno lanciare troppi. Come combattente posso tenere testa a molti principianti, ma ce ne è tanta di gente piu' abile di me. Sono brava a parlare, a cantare e ho un bel corpo, tutto qui. Io sono letteralmente il membro meno utile dell'intero ordine. gli spiego senza voltarmi. Ed ho paura ogni giorno che per una mia pessima decisione o per una mia incapacità muoia qualcuno delle persone intorno a me. Perchè sarebbe colpa mia! Ho creato io questo ordine... Mi giro per raggiungerlo determinata portandomi una mano al petto. Tutti i miei compagno combattono per un ideale. Io combatto per un ideale, ma per prima cosa combatto per ognuno di loro. Mi ritengo una debole e inutile proprio perchè lo sono, e se voglio fare qualcosa per quella che io ritengo la mia famiglia devo combattere con le unghie e coi denti, rischiando la vita e correndo su un rasoio per poter contare qualcosa in una battaglia e aiutare la mia famiglia. Infine mi fermo, accorgendomi di essere partita con uno dei miei discorsi. Bhe, forse ho parlato anche troppo per una che doveva ascoltare, ma quello che volevo dire è che secondo me che ti manca non è il carattere o altro, ma una famiglia ed un ideale. Noi combattiamo demoni e diavoli per proteggere tutto cio' che c'è di bello al mondo. Vuoi forse unirti a noi? gli chiedo con un sorriso estremamente sincero e onesto di felicità. Sapevo che c'era forse del buono in ognuno al mondo.
  20. Oh... poverine dico quando mi dice delle ragazze provando per loro tristezza. Sinceramente, ho puntato a fuggire dal planetario oggi ma la barriera mi ha bloccato in pieno e non me la aspettavo che ce ne fosse una tanto estesa attorno al castello. Quindi si, possiamo considerarla una fuga fallita quella di oggi. parlo guardando negli occhi, distogliendo lo sguardo per dargli le spalle guardando il giardino a braccia conserte. Dimmi pure.
  21. Nessun problema dico entrando con un sorriso circostanziale mentre mi dirigo verso di lui. Ne ho approfittato per cantare un po' sotto la pioggia. Dovevo scrivere una canzone per la vittoria dell'isola per tirare su' gli uomini ma visti gli eventi mi era passato di mente, così mi sono messa a cantare una vecchia sonata epica. gli racconto guardando i vestiti i libri e la scacchiera. Devo dire che chiunque abbia costruito le contromisure magiche ha fatto un ottimo lavoro: un passaggio dimensionale unidirezionale oppure una barriera per le tre serre, una barriera intorno a TUTTO il castello, poi le cameriere che... sinceramente vorrei sapere a questo punto COSA sono... e via discorrendo. Un lavoro di perizia unica... anche se ancora mi sfugge a cosa servano Hobgoblin e Manticore. Sempre per il sangue e le rose? ammetto e chiedo guardando i libri di cosa parlano, i vestiti come sono e prendendo poi la scacchiera. Sono anni che non ci gioco. dico a voce piu' bassa per poi appoggiarla e girarmi. Tornando a noi, voleva parlami? Come immagina ammetto che un po' di compagnia non mi disturba affatto. Spoiler: I libri di che parlano? I vestiti sono un po' ose' come gli altri?
  22. E da qua probabilmente si entra. Che sia una via per accedere di qua a piedi? Speriamo di si...AAH! Mi si rizza la pelle d'oca a sentire la voce alle spalle. Questa voce piatta che compare senza nemmeno annunciarsi coi passi nelle totali tenebre è logorante per i nervi anche se non è chiaramente ostile. Ah, si, si. Arrivo: fai strada. dico voltandomi e seguendola
  23. Ed ecco il cibo mi dico trovando le scorte nel primo magazzino, trovando poi la biancheria nel secondo. Se decidessi di chiedere l'aiuto delle creature la sotto devo tornare qua. Appuntato mentalmente anche questo torno nella ormai familiare camera circolare. Ok, giusto per completezza, se io andassi di la', dovrei trovare l'ultima stanza uguale alla mia suppongo. mi dico tornando questa volta indietro verso la mia stanza ma prendendo la destra all'incrocio per vedere cosa vi sia da quella parte. Spoiler: Aggiorno man mano la mappa intanto
  24. Mi calmo vedendo che il tavolo sembra un normale, ma quella sensazione di disagio rimane. Uhg... penso guardandomi attorno. Null'altro qua da controllare, ma questo posto mi piace sempre meno. Torno indietro fluttuando indietro all'incorcio circolare. Ok, finiamo di cercare qua... dico prendendo la prima porta a sinistra dal corridoio della mia stanza. Spoiler: Vado per il corridoio sud-est sulla mappa
  25. Oddio... dico portandomi una mano al volto (gassoso) notando le iscrizioni assenti, come se fossero esperimenti come suggerisce tutto l'ambiente. Gli strumenti chirurgici ed il tavolo mi fanno ancora piu' pensare che questa teoria sia esatta facendo accelerare il mio battito e la mia ansia, sentendomi sempre piu' in pericolo di diventare una cavia. Forse pure quelle ragazze... Penso avvicinandomi al tavolo. Spoiler: https://drive.google.com/file/d/0B7Chd4W2XIKMMzhmTTI3cmpkbmc/view?usp=sharing Uno schizzo rapido per riassumere quanto scoperto fin ora.
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