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athelorn

Circolo degli Antichi
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  1. Come temevo... dico abbattuta appoggiando a terra l'uccellino con le briciole di pane per raggiungere gli uccellini e assicurarmi che stiano bene. E' un portale unidirezionale. Un po' costoso devo dire per fare una serra, quantomai assurdo per una semplice serra qualunque. Usare sangue di troll puo' essere strano, ma questo è troppo! Di sicuro c'è altro qua... Il lato positivo è che da fuori si vede dentro: altrimenti gli uccellini non si sarebbero mossi verso qua e non sarebbero entrati se fuori si vedesse un muro. Quindi da fuori potrebbero vedermi... ma di uscire non se ne parla. China sugli uccellini gli do' altro pane se stanno bene, altrimenti con un moto di coscienza provo a curarli anche usando incantesimi. Ok... quindi l'unica uscita è la porta. Posso inventarmi qualcosa, ma ho bisogno di qualcosa per accendere un fuoco prima. mi dico andando dalle rose e insividuando una spina. Stringendo i denti mi applico un graffio sull'avambraccio sinistro per poi tornare a letto e tirando di nuovo la corda per chiamare la cameriera agghiacciante di prima. Salve di nuovo. Chiedo scusa per il disturbo, ma potrebbe portare una benda per questo graffio e una pipa con tabacco e qualcosa per accendere?
  2. Ma che diamine e' quello?! cerco di coprirmi gli occhi dalla luce accecante dell'incantamento da sopra di me colta alla sprovvista da tale forza magica. Una barriera o un illusione era da immaginare, ma tutto questo certamente no! Ma cosa significa? Non è un illusione, gli uccellini ci sono passati, c'è una barriera ma loro ci sono passati, il vento passa...oh. inizio a realizzare parlando sempre fra me e me. Una magia tanto forte, vento, animali e il resto che passano comunque... considerando che sembra essere la serra personale di questo fantomatico fratello... possibile... che sia una specie di varco unidirezionale? espongo come se parlassi all'uccellino mentre mi saltella sulla mano con le briciole. Tutto cio' che è fuori sembra passare, ma quello che è dentro non sembra uscire... e sarebbe una magia davvero unica e potente, adatta per una serra di quello che forse è un nobile dopotutto. realizzo sedendomi a guardare il cielo, sperando di sbagliarmi. Ca**o, questa non ci voleva proprio. dico coccolando l'uccellino. Beh, chiediamo al tuo amichetto di mettere alla prova la teoria, ok? chiedo all'uccellino mentre appoggio l'altra mano all'albero alla quale si è appoggiato l'altro uccellino per scuoterne le fronde e farlo scappare.
  3. Perfetto. esordisco alzandomi in piedi carica e pronta a sperimentare. Ora vediamo con che cosa ho a che fare! mi guardo intorno carica guardandomi attorno. Il primo incanto che lancio è quello per identificare il magico, in modo da discernere tutto cio' che è magico da cio' che non lo è, facendo un giro del giardino e della stanza. Poi il piano B: velocemente cerco di nuovi quegli uccellini che ho visto un oretta prima prendendo del pane in mano e puntandone uno, lanciando altre parole magiche nella sua direzione. Vieni piccolo, vieni. gli dico ponendogli la mano con le briciole qualora riuscissi a trovarlo. Spoiler: 1) Detect magic. Faccio letteralmente un giro di tutta la zona per scoprire ogni singola cosa che risulta magica o con tracce di essa. 2) Charme su mostri sull'uccellino perchè mi veda come un amico. Parlare la sua lingua per dare ordini è impossibile, ma ci provero' se funziona e non è magico XDD
  4. ...ma vaff...!! impreco mettendomi le mani nei capelli e ributtandomi sulla schiena ad osservare il cielo. Ma mi prendono in giro?! sbotto mentalmente. Cioe'!... Aspetta! Se sono passati vuol dire che non sono illusioni! Che sono bloccata ma quella barriera deve avere dei limiti... SE e' una barriera... Uff... Neanche ho cominciato e sono gia' stanca. Qua hanno fatto le cose proprio per bene, una gabbia in un buco offriva piu' chance se quella e' un illusione e sono sottoterra. mi ritrovo a parlare da sola mentre mi forzo a pensare ad una via di fuga e svelare gli arcani di quel tetto strano. In ognin caso, senza incanti non vado da nessuna parte. Devo meditare per ottenerli così da poter avere qualche parte almeno. Rimanendo sdraiata regolo il respiro e chiudo gli occhi, cadedndo lentamente in quella trance tipica della meditazione, sdraiata serena sul prato per circa un ora, nel silenzio. Spoiler: Medito un ora per ripristinare gli incantesimi
  5. Eccolo, lo sapevo. ridacchio. Un bel muro magico, posso scommettere che se ce n'e' uno verticale lungo il muro, ce ne sara' di orizzontale. Non credo di essere abbastanza forte da colpirlo, ma speriamo. ragiono ad alta voce prendendo altri sassolini per lanciarli quanto piu' in alto posso. Se il cielo fosse pure finto potrei trovarmi pure in un sotterraneo, e allora la fuga diventa veramente difficile. Ma prima ho sentito una brezza, quindi speriamo che sia davvero sotto il cielo.
  6. Ma che... Cos'era quella? Appena se ne va' mi alzo per raggiungere il vassoio osservando quanto portato. Ok, mi portano sia beni di conforto costosi sia oggetti meno comuni come nastri per capelli. Vuol dire che qualsiasi cosa ragionevole chieda la portano, ma mi manca sapere se quello che chiedo viene riferito. prendo i nastri per capelli. Conteranno come garze? Speriamo. Mi serviranno come piano B se dovessero sapere cosa chiedo. Per ora pero' meglio andare avanti col piano e fingere di usare quanto mi viene dato. Prendo alcuni dei nastri per sistemarmeli sui capelli per renderli piu' curati, ed uno intorno al polso sinistro con un bel fiocco per pura bellezza. Ed una e' andata mi dico guardando il necessario per scrivere. So che Rurik puo' "guardare" a distanza, o se non lui i chierici in generale. Non so'come funzioni ma devo prepararmi per aiutarli nel caso. Appoggio il vassoio sul letto sedendomi allo scrittoio e tirando fuori il necessario per scrivere. Imbevo la penna nell'inchiostro del calamaio e prendo a scrivere. Poggio la penna sul tavolo e chiudo il calamaio, soddisfatta. Prendo il Whisky e ne verso un po' in un bicchiere portandomelo fuori insieme alla lettera. Mi siedo nel primo spiazzo d'erba disponibile al sole dando appena un sorso per dare l'idea che lo stia giusto bevendo e poi mi sdraio con la lettera appoggiata al fianco. Prendo un sassolino e lo lancio oltre le mura tornando a sdraiarmi per vedere l'effetto. Vediamo se posso veramente passare o c'e' un incanto.
  7. Ma che mi aspettavo? mi chiedo stupendomi della domanda, ma in effetti il bagno nascosto era nascosto bene. Grazie, puoi andare.
  8. Uh... Per ora no. Grazie mille. replica leggermente intimidita dalla figura totalmente anomala. Avevo verificato che piu' o meno qualunque richiesta poteva essere soddisfatta. Ah, solo una domanda: se dovessi aver bisogno del bagno o di lavarmi, come posso fare? accesso a piu' stanze sarebbe una manna
  9. Ahem... Non sono esperta... dico cercando di pensare a quello con la piu' alta percentuale di alcol per un arma infiammabile. Whisky? Sarebbe un problema?
  10. Oh! esclamo stupita vedendola comparire da una parete piuttosto che dalla porta. Oh... "Cameriere"... Ora capisco. Ahem... Si... replico colta alla sprovvista. Niente chiacchiere o sbirciare oltre la porta aperta, temo. Iniziamo a raccattare parte dei materiali e quali materiali pericolosi mi negano. Posso chiederle di portarmi qualcosa da bere? Un liquore? E un nastro bianco per capelli?
  11. Eh figurarsi se usa la porta. ridacchio tra me e me distendendomi di piu'. ok, magnifico. Ho piu' chance di fuga diciamo. Il mio piano puo'essere piu' articolato. La prima fuga dovra' essere per testare ed esplorare cio' che posso raggiungere e fare ottenendo il necessario per il vero piano. Il secondo pure, ma esplorando quanto piu' possibile. La forma gassosa la terro' per ultima mi sa', il piano buono. Ci sara'di sicuro un modo per cui ha previsto una mia fuga dall'alto e devo trovarlo prima della vera fuga. Lo sguardo viaggia verso la corda per chiamare le cameriere. Chissa' cosa posso richiedere loro... O cosa sono. Vediamo cosa posso chiedere e se posso estorcere informazioni utili chiacchierando penso protendendo la mano verso la corda ma fermandomi un secondo prima. Mi fermo, e ricordo quello sguardo. E'... Strano. mi ritrovo a pensare. E' gentile, a suo modo disponibile, mi darebbe tutto quello che mi serve e mi lascia pure provare a scappare... Per parlare? Che sia... penso guardando il punto dove e' scomparso. Che sia... innamorato di me e stanco della sua vita? Forse... Forse sono io che posso fargli cambiare idea. Scrollo la testa. Una cosa per volta! penso tirando la corda per vedere che succede
  12. Bene, grazie. concludo stendendomi stanca, almeno mentalmente, sul letto. Allora, a stasera Thenardier. lo saluto sistemandomi sopra le coperte un po' meglio. Ok, ora devo pensare ad un beeel piano.
  13. "Cameriere"... Cosa... faccio per chiedere sconcertata da quel modo strano di dirlo. ... Fa nulla, credo di non voler sapere. ammetto a me stessa e a lui inarcando le sopracciglia. Lo sguardo lungo ed il tremolio mi colpiscono un po' di piu' ma chiedere suppongo sia poco utile. Grazie mille dico sedendomi un po' piu comoda. Se sei l'unico chemi pone visita pensero'un po' emi faro' un sonnellino. A stasera. lo saluto tranquilla. Per ora non sembra avere strane idee in mente. Posso stare tranquilla allora?
  14. I miei piani li ho affinati mentre parlavamo lo apostrofo ma nascondendo lo stupore mentre parlo con lui. Cos... Cos'era quella cosa? Mi sembra strano.... Come se volesse a sua volta qualcosa che sa' di non poter ottenere. rifletto un secondo alzandomi. C'e'.... Qualcosa dietro? No, sembra quasi un ragazzino innocente che si e'perso nella via della vita, e ora realizza qualcosa. Possibile...? Apprezzo la tua onesta' e ricambiero' a mia volta non mentendo. gli spiego muovendo un paio di passi verso la porta finestra sistemandomi i lunghi capelli ora fluenti mentre accompagno l'uomo anticipandolo di nuovo nella stanza e sedendomi sull'enorme letto. Credo sia assurdo da dire visto che sei tu il carceriere qua, ma... Quando vuoi parlare, mi trovi qua. Avro' molto tempo libeto ed una buona tisana e' sempre benvenuta. ok, ho quasi tutte le tessere. Due domamde prima che tu vada: che ne e' stata dell'isola e mi hai fatto qualcosa mentre dormivo?
  15. Mi lascio scappare un sorriso dopo aver ascoltato quanto ha da dirmi. Mi pare anche troppo equo e corretto, ammetto replico all'uomo prendendo la tazza con la rosa dentro. Ti dirò: prima di fondare il mio ordine ero più insicura delle mie capacità, ma ora che ho qualcuno per cui combattere e ergermi ho imparato a tirare fuori gli artigli e combattere come se da ogni mia azione dipendesse la vita di qualcuno. gli porgo finalmente la tazza con la rosa. Accetto la sfida. Ti auguro di essere bravo a riprendermi, perché vincero' io alla fine. con tono di sfida, quasi fin troppo onesta e fuoriluogo da rivolgere ad il proprio carceriere.
  16. Ah, questo è piu' raro da sentire anche se non cambia il mio discorso, anche se dovevo dedurlo cosa volevi collegando quanto mi hai detto sull'isola. ammetto mettendomi di nuovo a braccia conserte. Parlavi del fatto che ti piacciono le donne forti, giusto? Voglio essere onesta e diretta, visto che sembri una persona con cui parlare civilmente. dico girandomi meglio verso di lui, il tono serio ma non accusatorio. Sono gia' innamorata, ho una causa da portare avanti e tutto quanto. Il mio spirito è parecchio difficile che tu lo abbia per quanto tu possa rinchiudermi qui dentro. Cosa hai intenzione di farmi, vorrei sapere. Detto onestamente fra persone civili. chiedo per scucigli almeno dettagli su cosa vuole fare.
  17. Sai essere rapita e trovarmi nuda senza sapere chi ha visto e mi ha fatto cosa mentre dormivo non mi mette esattamente di buon umore per discutere le opere letterarie classiche. replico quando parla dello sfogo fisico. Rimango in silenzio durante il suo discorso mentre parla, riflettendo su quello che dice. Quindi vorresti diventare una elfa? Non credevo avesse certe tendenze, oh Thenardier il Terribile. lo prendo in giro fingendo di fraintendere quanto abbia detto. Vedi... come posso dirtelo... penso guardando il cielo poi puntando le rose. La bellezza della rosa è una cosa veramente unica. Tutti i giardinieri come ogni persona ne sa' apprezzare la bellezza, la si coltiva, la si migliora, la si cresce e se ne ammira l'apice della sua bellezza quando sboccia. Uno spettacolo unico. dico staccandone una.. e portandola in fretta nella tazza temendo che goccioli sangue anch'essa, poggiandola in modo che sembra che sbocci dalla tazza. Una tazza magnifica per un fiore magnifico, non credi? Questa è vera bellezza. Lascio un paio di secondi di silenzio osservando il fiore e la tazza. Eppure, questo fiore è destinato ad appassire e sfiorire prima dei suoi fratelli e sorelle, lasciando solo una bella tazza con un fiore marcio. concludo spostando la tazza e indicando i fiori. Cercare la bellezza è un ottima cosa che ha portato a numerose opere d'arte, ma la bellezza puo' essere onorata tramite l'osservazione di essa nel suo ambiente naturale senza turbarne l'equilibrio. Staccare un fiore e non farlo sfiorire tramite magia o artifici simili è un illusione. Se credi di POSSEDERE una bellezza strappandola alla sua natura ti stai solo illudendo. Non sara' mai la bellezza che era in mezzo al cespuglio. Mi giro a guardarlo, espirando leggermente. Suppongo pero' che questo non ti fermi dal farmi quello che vuoi fare ne ti faccia cambiare idea sulla tua linea di pensiero.
  18. Sollevo un sopracciglio alla sua risposta sopprimendo una risata al suo fare ironico. Con te in mezzo non so' mai a che credere, ammetto. Questo è il tuo vero aspetto o è un altra illusione? Onestamente un bel calcio in mezzo al cavallo vorrei dartelo insieme a qualche pugno almeno, ma tanto avendo te in ogni caso il coltello dalla parte del manico ed essendo io una persona civile tanto vale parlare piuttosto che dare il peggio di noi, Terribile Thenardier lo apostrofo ironica a mia volta muovendomi per sedermi come suggerisce lui. Ammetto che quel trucco che hai usato mi ha rovinato il piano, ma tu ci sei cascato in pieno a venirmi a parlare da invisibile. comincio parlando a lui accavallando di nuovo le gambe e tenendo le braccia incrociate. Ottima idea tenere creature invisibili nei pressi pero', te lo concedo. commento rivolgendogli lo sguardo. Avevi qualcosa di cui volevi parlare? La genealogia draconica dei draghi cromatici, il tempo, l'inflazione sul legno dovuta alle tarme introdotte dai regni orientali oppure su rapimenti di elfe e isole affondate? chiedo con sottile ironia per chiedergli seriamente di cosa volesse parlare. Oh, non ero ironica prima. Buona la tisana.
  19. Mi giro di scatto verso la persona appena entrata, squadrandola un secondo. Volto pulito, begli abiti, passo sicuro e baldanzoso, sorrisone a trentadue denti e dentatura immacolata. Se non è nobile o addirittura il conte o suo figlio ci scommetto la reputazione. penso ricomponendomi dalla sorpresa. Riprendo una postura piu' corretta e incrocio le braccia imbarazzata dalla veste non certo nei suoi standard con cui presentarsi a qualcuno. Avesse idee particolari solo sulla floricultura. commento seria ma fingendo un tono ironico solo per educazione. mostrarmi ostile apertamente e eccessivamente servirà solo ad ottenere meno di quello che mi serve. Se per lei rapire elfe per, testuali parole, ''Farle quello che gli uomini fanno alle donne nelle notti fredde'' è normale... lo guardo usando un tono ancora una volta serio ma un comunque educato per esprimere onestamente la mia opinione senza pero' essere eccessivamente scortese. Ottimo gusto per le tazze e le tisane devo dire. In ogni caso, anche se sono qui come prigioniera mi presento: Mi chiamo Kalana. dico chinando appena il capo. Posso chiederle il suo nome e sapere dove sono e se c'è qualche motivo particolare per cui sono vostra ospite?
  20. Rimango letteralmente allibita quando giro il collo e noto il dettaglio del sangue che esce dalle rose. Sgrano gli occhi dapprima e saltando in piedi quando realizzo quanto ho visto. Ma che diavolo..?! impreco abbastanza spaventata ad alta voce appoggiando la tazzina sul tavolo e arretrando. Cosa... cosa significa...?! chiedo all'aria. Era l'unica pianta in fiore ma i pochi boccioli stavano... sanguinando! Un leggero conato mi coglie impreparata come penso e collego che la tisana sapesse di rosa, il mago che mi ha incarcerata fosse un illusionista e quella bizzarria oscena. Senza perdere altro tempo arretro di un altro passo e lancio un semplice incanto per rivelare la magia, certa di dovercene trovarare setacciando con l'incanto le rose e tutto intorno in cerca di stranezze ULTERIORI.
  21. Lentamente la fame prende il posto della cautela e spazzolata voracemente il cibo notando sorpresa che il pane si ri-forma continuamente. Un dettaglio strano, ma che sul momento non è un dettaglio importante affatto visto che l'incantatore è sicuramente piu' che abile di realizzare incanti bizzarri, figuriamoci cibo che genera altro cibo. Una stranezza per un altro giorno. Assaggiata la tisana la guardo dubbiosa e intimorita dalla situazione, ma la sensazione piacevole è sufficientemente forte da far pendere l'ago della bilancia verso il bermi tranquillamente la tisana. Sposto la sedia vicina alle rose per sentirne il profumo mentre il vento mi accarezza e il prato fresco solletica i piedi scalzi. Tengo la tazza in mano accavallando le gambe mentre porto la tazza alla bocca sorseggiandola buttando lo sguardo sulle rose prendendomi un po di minuti in questo ambiente almeno nell'apparenza paradisiaco con lo sguardo perso mentre penso tra me e me. Forma gassosa è l'unica uscita viabile. Una volta fuori potro' inventarmi qualcosa, ma fino ad allora devo reperire le componenti. Ho bisogno di un po' di fumo e di una garza. Devo ottenerli in qualche modo. Qualcuno mi ha lavato, significa che probabilmente delegano i problemi minori alla servitù. Se mi ferissi probabilmente per una cosa minore come un taglietto al braccio mi potrebbero bendare e così avrei la garza. Il fumo sara' piu' difficile: dovro' bluffare e guadagnarmelo con l'inganno. Non ho visto un camino quindi niente scusa del freddo. Potro' bluffare che fumo? Avranno del tabacco ed una pipa? Quello andra' piu' che bene suppongo. Sbuffo stanca appoggiando la tazzina nella mano destra sul suo piattino che tengo nella sinistra. Vedremo che si puo' fare... anzitutto devo vedere che sta' succedendo qua. Se ha portato la tisana tanto tempestivamente sicuramente sapra' che sono sveglia. Non mi stupirei se passasse a salutarmi a breve. Concludo il pensiero con un ultimo sorso alla tazza guardando persa il cielo. Spero che stiano tutti bene... dico a me stessa ammirando il cielo. Il terremoto era pericoloso. Ce la avranno fatta tutti suppongo e spero.
  22. Analizzata la porta e tornata a sedermi fuori nel giardino il mio stomaco borbotta improvvisamente facendomi portare per istinto un braccio verso l'addome. La fame e' una cosa di cui dimentichi l'esistenza quando porti per tanti anni un anello del sostentamento e l'impulso della famer era pure forte. La sua attenzione per ora era sul cibo. Pane, zuppa ed una tisana adatta ad un pomeriggio pigro sul prato. Essendo ingabbiata qua certamente la fiducia verso tali cibi è ai minimi storici, ma anche volendo c'era poco che si potesse fare: non aveva modo di trovare veleni o pozioni assurde e pensandoci bene non aveva senso alcuno drogarla ora, visto che nel sonno leavrebbero potuto fare tutto quello che volevano e farle assumere ogni droga o veleno. Per il momento lascio in disparte la tisana concentrandomi sul pane e la zuppa. Se era la mattina dopo il mio rapimento, era da quasi 48 ore che non mangiavo e ve ne era ormai un disperato bisogno. Mi sazio quindi con quei due cibi ammirando il giardino e i bizzari elementi che lo compongono, sicuramente dove qualcuno qua faceva esperimenti botanici e fa tutt'ora. Finito il cibo e solo allora prendo la tazza. La tisana era pronta e non era fredda, quindi probabilmente era stata preparata poco prima del suo risveglio. Assaggio con cautela la tisana ingerendone solo un piccolo sorso analizzandone gusto o stranezze, ammirando quello che dopotutto era un bel roseto mentre cercavo di pensare ad un piano. Avessi le componenti diventando gassosa posso superare le mura, potrebbe essere un idea.
  23. Caelern Stanno proprio facendo di tutto per rendere questa la giornata piu' difficile della nostra vita, eh!? urlo ai miei compagni sperando che mi sentano. Noto Sir Tiberius reggere Saryl e sapendo di non poter aiutare a forza, ci provo comunque ad aiutarla procedendo davanti a lei per sferzare i suoi venti e quelli di Tiberius in modo da facilitargli il compito. NON HO INCANTESIMI PER PROTEGGERCI! e anche se fosse non saprei come lanciarli aggiungo mentalmente guardandomi attorno disperato, cercando di proseguire in cerca di un riparo con tutte le mie forze
  24. Fuori al solo prendo un respiro profondo guardandomi attorno e sedendomi ad una delle due sedie noto che esso è imbandito per me e forse un ospite. Poggiando il braccio sinistro sul tavolo osservo la porta che da' sulla finestra che da' sulla stanza e il giardino stesso. Ok, tutto lussuoso, ma cosa vuole da me l'ha detto ed è chiaro. Mi tratta da ospite ma rimango la sua prigioniera. lo sguardo cade in basso sui vestiti. Uno spacco decisamente troppo azzardato che porta fino al bacino e grande aderenza per esaltare le forme la dicevano lunga unito a quanto mi aveva detto il mio rapitore stesso. Il brivido di prima mi ripercorre la schiena mentre cerco di pensare ad altro. Il giardino è ben piu' ampio della stanza. Nella stanza solo il necessario per scrivere qualcosa e due libri. Giusto il necessario per farmi passare il tempo. Sbuffo certa che se questa si concludera' con una mia fuga, sara' una storia straordinaria. Tolgo i dandali per sentire almeno il contatto dell'erba sui piedi ed il venticello fresco sul mio volto per godermi almeno l'illusione di libertà prima di controllare l'ultima cosa. Rimango ferma per mezzo minuto con gli occhi chiusi a godermi l'aria prima di alzarmi e raggiungere la porta di legno. Ho dato per scontato che fosse chiusa, ma vediamo giusto per sicurezza...
  25. Il risveglio mi porta fuori da quella incoscienza in cui ero piombata. Prima ero in prima linea con i miei compagni a cercare di fermare quell'infame, poi l'errore nel caricare la cosa sbagliata ed infine il buio. Dal buio e l'incoscienza poi deriva un vuoto che viene colmato dalla brezza fresca che mi rinfresca il viso, facendomi riprendere. La visione della finestra che da' su un giardino rigoglioso mi sconcerta inizialmente non capendo esattamente COSA stia succedendo visto che pure mi trovo in una stanza chiaramente nobiliare o qualcosa del genere. Poi collego. Quel... quel tizio era il braccio destro di un conte, giusto? Quindi... mi ha catturata alla fine. deduco, spiegandomi il motivo di tanto lusso e bellezza attorno ad una prigioniera. Il particolare che noto poi è che mi trovo in un letto dalle coperte di seta, molto comodo, sotto la quale riposa il mio corpo senza vestiti ma pulito e profumato: il sudore di tutta l'avventura e la battaglia rendeva il mio corpo tutt'altro che profumato ed i capelli a coda di cavallo di certo non lisci e setosi come appena lavati, come invece erano adesso. Alla scoperta di questo un orribile brivido mi risale lungo la schiena, un istinto piu' veloce di ogni pensiero o raziocinio mi porta a stringere forte al petto le coperte e stringere le gambe portandole in posizione fetale mentre mi tiro su col gomito sinistro per studiare la stanza attorno. Non c'era nessuno intorno. Sperando che il brivido resti solo una cosa irrazionale ma con la paura di cosa potrebbero averle fatto nel sonno mi faccio comunque forza per scoprire qualcosa. Non posso starmene con le mani in mano. Mi alzo dalle coperte e raggiungendo i vestiti prendendoli in mano e guardandoli. Mentre li guardo il mio sguardo cade sullo specchio davanti al quale stavano e vedo la mia figura in esso, rubandomi dei momenti in riflessioni. La situazione, per quanto assurda, evidenziava comunque che non correvo un pericolo immediato. E dire che pensavo di non vedermi piu' in specchi belli in tali cornici pittoresche dopo tre anni fa'. Pensare che mi ci sarei ritrovata prigioniera è ironico. mi ritrovo a pensare mentre sposto lo sguardo velocemente sui vestiti. Mi vesto con i vestiti forniti dal poco anonimo carceriere e a questo punto opto per scoprire un po' cosa posso fare e dove posso andare. La stanza aveva solo una porta-finestra che da su un giardino anche apprezzabile. Dopo un rapido controllo della cassapanca e dello scrittoio per cercare cosa mi fosse stato lasciato (anche solo un pezzo di pergamena o una penna poteva rivelarsi utile) prima di camminare nel giardino. Mi guardo attorno, guardando le piante ed il prato prima di lanciare un occhiata alle mura ed alla porta. Questa è l'unica uscita, eh? mi dico da sola guardandomi attorno. Dm Spoiler: Allora, iniziamo con le domande XD 1) Pf? come è messa kalana, ancora male o è stata curata? 2) Nella scrittoio o nel cassettone c'è qualche oggetto? 3) I vestiti come sono? semplici, pratici, nobiliari? Hanno gonna lunga e le scarpe come sono? 4) Non ci sono altre porte nella stanza dove c'è il letto?
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